Lead time: cos’è e come calcolarlo per evitare disservizi

Uno dei concetti importanti per qualsiasi azienda è valutare il lead time dei fornitori. Si tratta del tempo impiegato dal momento dell’ordine fino al momento della consegna.

Il lead time influenza direttamente il livello delle scorte (più lungo è il lead time e maggiore è solitamente il livello di scorta richiesto) oppure il livello di servizio fornito al cliente (oggi alcuni operatori del commercio elettronico forniscono lead time di qualche ora).

In questi tempi tale parametro è diventato un elemento di criticità per la gestione del business. Le ultime vicende economiche accadute a livello globale hanno portato a un progressivo aumento dei tempi di consegna.

Che cosa è necessario conoscere sul lead time per riuscire a tenere sotto controllo scorte e livello di servizio? Intanto, il lead time è un dato dinamico, che cambia nel tempo, quindi è necessario aggiornarlo periodicamente nel sistema gestionale. Il non aggiornamento comporta dati inattendibili elaborati dai sistemi di approvvigionamento come l’Mrp, con il rischio di generare stock out.

Quale valore registrare? L’intervallo deve considerare il tempo che intercorre tra la conferma dell’ordine al fornitore e il momento in cui il materiale è disponibile alla produzione o alla vendita nel magazzino. Il concetto di disponibilità è importante, soprattutto se l’azienda ha periodi di controllo qualità in ingresso lunghi: il lead time deve comprendere anche questi tempi. In altre parole, il lead time termina nel momento in cui è possibile prelevare il materiale sapendo che è conforme.

Ultimo aspetto è il rilievo di questo tempo. Spesso le aziende compiono un errore grossolano calcolando il lead time come il tempo di approvvigionamento medio. Nulla di più sbagliato. Se è preso il tempo di consegna medio, il rischio di ricevere materiale in ritardo è del 50%.

Si valuti il grafico, che esprime quante volte sul totale (frequenza) il fornitore ha consegnato nei giorni posti nell’asse delle ascisse. Se si calcola la media, il risultato è di circa dieci giorni. Impostando tale valore nel sistema gestionale, purtroppo, si è in grado di essere puntuali solo quando le consegne sono effettuare in meno dieci giorni. Purtroppo, così facendo il fornitore sarà in ritardo il 50% delle volte.

La soluzione deve quindi partire dall’analisi della distribuzione, aiutandosi con grafici come quello proposto. Come nell’esempio, impostando il lead time a 12 giorni si è in grado statisticamente di ricevere il materiale puntuale il 90% delle volte.

lead-time

Conoscere, controllare e aggiornare è il processo più semplice per evitare di generare disservizi dovuti all’incongruenza tra i tempi di approvvigionamento reali e quelli registrati a sistema.

di Andrea Payaro, docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico – Ice (da YouTrade n. 137)

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