Cartongesso: i prodotti Siniat protagonisti del complesso Parco Bellaria di Salerno

Il cartongesso gioca sempre di più un ruolo principe nel processo edile. Lo testimionia anche la realizzazione in corso a Salerno del Parco Bellaria, un complesso progettato da Ghelostudio Architettura, con il lavoro degli architetti Domenico Maria Manzione, Francesco Rizzo e Gabriele Sorrentino, e realizzato da Ads Costruzioni. Nel caso specifico, i progettisti si sono orientati sui prodotti firmati Siniat, come spiega l’architetto Domenico Maria Manzione.

Domanda. Qual è l’idea fondante del progetto?
Risposta. L’obiettivo guida del progetto è stata l’integrazione dell’architettura nel contesto ambientale circostante. Massimizzare i risultati di comfort abitativo ed energetico e minimizzare l’impatto della forma sul paesaggio. La linea compositiva ha visto emergere manufatti lineari, in cui la densità tra pieni e vuoti ne ha caratterizzato la forma. Le profonde logge e i terrazzi verso sud, che consentono una notevole protezione al forte soleggiamento, offrono ampi spazi protesi verso il mare. L’intero complesso edilizio, nei sui luoghi comuni, vive di terrazzamenti con vegetazione autoctona vincolata, passeggiate e spazi pubblici in cui ricreare l’embrione della socialità, del confronto, della comunità. Un’architettura sintesi di integrazione, valorizzazione, sostenibilità, socialità.

D. Quali sono state le principali richieste dei committenti?
R. Sviluppare un progetto che, nel rispetto delle particolari caratteristiche ambientali, fosse appetibile dal punto di vista commerciale e rappresentasse un esempio di integrazione ambientale e sociale.

D. Esistevano precise prescrizioni paesaggistiche o ambientali?
R. Sì, l’area di intervento ricade in un ambito paesaggistico vincolato, dichiarata di Notevole Interesse Pubblico.

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D. La scelta dei prodotti utilizzati ha contribuito nel superamento delle prescrizioni?
R. Il vincolo paesaggistico poneva attenzione agli aspetti compositivi più che tecnologici del progetto. Quindi, nell’ottica delle scelte compositive, i prodotti Siniat hanno sicuramente consentito una più semplice previsione della realizzabilità di alcune forme, data la sua versatilità costruttiva. 

D. In passato avete mai utilizzato sistemi a secco per interno e/o sistemi a secco per esterno?
R. Sì, ma non in maniera massiva e strutturale. Come studio di progettazione ne abbiamo promosso l’uso esclusivamente in casi limitati agli interni e al rivestimento di porzioni di manufatti esterni in struttura metallica.

D. Perché avete scelto sistemi costruttivi a secco Siniat?
R. Una forte motivazione del costruttore committente ha creato lo spunto per approfondire il campo. In visita presso il Klimahouse di Bolzano ci siamo resi conto delle potenzialità del prodotto. La garanzia dell’alta resistenza meccanica ha costituito uno dei principali punti a favore. Questa, non solo rispondeva alle necessità tecnologiche, ma anche al bisogno di garantire con fermezza l’affidabilità del sistema a secco rispetto allo scetticismo dell’utente medio.

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D. Che cosa avete individuato di vantaggioso nei sistemi AquaBoard e Solidtex?
R. AquaBoard ci ha consentito di sostituire l’applicazione di normali pannelli in fibra di cemento, garantendo in più la resistenza all’umidità senza applicazione di altri strati isolanti. Il vantaggio del sistema Solidtex è l’elevata resistenza meccanica, aspetto che ha fatto propendere per il suo utilizzo.

D. Quali sono state le scelte per ridurre l’impatto ambientale?
R. Minimizzare la massa compositiva degli edifici. Frammentare i corpi con piani orizzontali. Caratterizzare le sagome con livelli verticali posti a diverse profondità e trattati con cromie differenti che accentuassero il rapporto tra pieni e vuoti.

D. Quanto ha impattato la scelta dei prodotti green offerti da Siniat nel progetto?
R. Un altro aspetto fortemente motivante ha riguardato la visione sostenibile della Siniat. La riciclabilità al 100% dei prodotti scelti è stato il lasciapassare di maggior peso. Il valore di questo parametro ha inciso sia dal punto di vista ecologico, che in ambito commerciale poiché tutto lo sfrido delle lavorazioni sarebbe stato totalmente riutilizzabile e restituibile alla Siniat.

D. Quali altri prodotti caratterizzano questo progetto?
R. L’intervento contempla l’utilizzo di prodotti le cui aziende prestano particolare attenzione alla sostenibilità del processo produttivo in termini energetici. Alcuni hanno una diretta relazione con il sistema a secco, come la fibra di legno Isonat per l’isolamento termoacustico delle pareti, i monoblocco isolati della Alpac con sistema di riciclo dell’aria satura tra interno ed esterno, gli infissi esterni in Pvc Alluminio di Finstral. Poi, i profili per balaustre in vetro Faraone, il pavimento per esterno Ultrashield in Wpc Decowood, i rivestimenti e pavimentazioni interne Florim e la rubinetteria di Cristina.

D. Quali sono i tre vocaboli chiave che riassumono il progetto?
R. Integrazione, valorizzazione e socialità.

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D. Che idea si è fatto delle prestazioni di Solidtex e AquaBoard?
R. L’affidabilità dei test e delle certificazioni è sicuramente un punto di forza e garanzia. La realizzazione di unità abitative apre il campo a una infinità di domande e perplessità sulla risposta degli acquirenti, a cui solo la certezza acquisita delle prestazioni dei prodotti potrà dare la soluzione. Intanto, l’installazione in cantiere ha dato risposta positiva.

D. Solidtex e AquaBoard sono prodotti affidabili e performanti?
R. Riteniamo siano prodotti molto performanti, capaci di garantire parametri al di sopra degli standard edilizi. Tre aspetti importanti ci rendono sereni della scelta: resistenza meccanica, sicurezza all’effrazione e durabilità.

D. L’uso in cantiere di Solidtex e AquaBoard è stato facile? Lo trova un prodotto versatile?
R. L’uso di Solidtex e AquaBoard nella gestione del cantiere ha avuto risvolti molto positivi sia in termini temporali che organizzativi. La facilità di esecuzione e la maneggevolezza delle lastre e accessori di montaggio ha dato la possibilità di realizzare lavorazioni di dettaglio per le quali sarebbe stato necessario più tempo e diverse maestranze.

D. Rispetto all’uso di soluzioni tradizionali che vantaggi ha trovato nell’uso di Solidtex e AquaBoard?
R. La rapidità di esecuzione nella posa di Solidtex e AquaBoard ha consentito un fitto programma di esecuzione, consentendo il passaggio del telaio grezzo alla chiusura delle singole unità in tempi strettissimi. Ciò ha permesso di dare subito forma agli edifici e ha profuso sicurezza e affidabilità anche agli occhi di acquirenti e investitori. Inoltre, la pulizia del cantiere ha fatto sì che gli impiantisti procedessero con celerità e l’accessibilità alle altre maestranze del cantiere fosse molto fluida.

D. Consiglierebbe Solidtex e AquaBoard?
R. Sì, abbiamo maturato un’esperienza molto positiva con l’uso di Solidtex e AquaBoard, che sono prodotti da consigliare senza alcun dubbio. Rappresentano il futuro in edilizia per sostenibilità, resistenza meccanica ed efficienza d’esecuzione.

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