Speciale antisismica: Fischer, un tris di novità per fissare meglio. Intervista a Mauro Monaro

Il 2021 è un anno di novità per fischer Italia. La consociata italiana con sede a Padova del gruppo tedesco, che da sempre si distingue per la forte vocazione all’innovazione, ha affrontato le sfide dell’emergenza pandemica rimanendo fedele ai suoi principi: la sicurezza e la continua ricerca di prodotti e servizi per rispondere alle esigenze del mercato e dei suoi clienti.

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La gamma di fissaggi e soluzioni fischer è ampia e profonda

In che modo? Lo spiega a YouTrade Mauro Monaro, dal 2020 direttore vendite e marketing di fischer Italia.

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Mauro Monaro, direttore vendite e marketing di fischer Italia

Domanda. Quali sono le vostre novità  di prodotto?
Risposta. Il 2021 vede tre novità  principali. La prima, già disponibile sul mercato,  è DuoSeal, tassello universale bi-materiale con una caratteristica unica: è l’unico tassello in grado di impermeabilizzare il fissaggio. Ultimo arrivato della famiglia DuoLine,  è particolarmente adatto per ambienti umidi e superfici bagnate, per esempio, il box doccia. DuoSeal permette di isolare il fissaggio senza alcuna lavorazione aggiuntiva. Nella seconda metà dell’anno avremo invece due importanti upgrade. Il primo, nell’ambito degli ancoranti meccanici, riguarda FAZ II Plus, che nasce dall’utilizzo di acciai speciali e garantisce carichi superiori, anche in zona sismica. Poi, la resina FIS V Plus, dove l’aumento delle prestazioni aggiunge una certificazione Eta di vita utile del prodotto di almeno cento anni.

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fscher DuoSeal 
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FBS II Ultracut , certificate C1 e C2

D. Quali sono i vostri prodotti di punta?
R. Il tassello DuoPower della linea DuoLine, il primo con la tecnologia bi-materiale adatto a ogni tipo di supporto. Poi, la resina epossidica ad alte prestazioni FIS EM Plus, punta di diamante della nostra gamma di ancoranti chimici, con la recente certificazione di vita utile a cento anni. Aggiungo anche FBS II Ultra Cut, la linea di viti per il calcestruzzo in acciaio zincato e inox, ideali anche per installazioni con richiesta di categoria di prestazione sismica C1 e C2. E, ancora, PowerFast II, la nuova linea di viti truciolari, che è stata rinnovata in modo da ridurre significativamente le fessurazioni delle fibre e aumentare la facilità di installazione.

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PowerFast II, viti truciolari

D. Le soluzioni per il rafforzamento sismico sono sottovalutate?
R. Ora non più. Il mercato ha finalmente preso consapevolezza di quanto sia importante mettere in sicurezza il patrimonio edilizio esistente e datato. A partire dagli edifici pubblici, come scuole e ospedali, ma anche il residenziale, in ambito strutturale e impiantistico, quindi gli impianti di tipo elettrico, idraulico, di canalizzazione dell’acqua e altro. fischer Italia dal 2020 siede nel direttivo dell’Associazione Isi, Ingegneria Sismica Italiana, a conferma di quanto reputa importante il settore e l’offerta di prodotto nell’ambito dell’edilizia antisismica.

D. Il superbonus 110% prevede l’applicazione del cappotto termico. Con quale fissaggio?
R. La nostra gamma di prodotti dedicati al fissaggio per cappotti completa e spazia dal semplice tassello a battere fino alle soluzioni ad avvitamento e a scomparsa. Attualmente, il top della nostra gamma si chiama FIF-SV II, lo abbiamo lanciato a metà 2020 e ha una caratteristica unica sul mercato: offre, in un’unica misura, un fissaggio per pannelli di spessore compreso fra 100 e 400 millimetri. Il vantaggio per la rivendita è di ottimizzare lo stock con un unico codice, migliorando contestualmente l’esposizione, e l’installatore può  fare scorta di un materiale che dà  garanzia di qualità e flessibilità di utilizzo.

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L’area Logistica di fischer Italia. L’azienda applica i principi fPS (fischer Prozess System)

D. Ci sono i prodotti studiati proprio per il fissaggio sull’isolamento termico?
R. Assolutamente sì. Ogni volta che un nuovo tipo di materiale si affaccia sul mondo delle costruzioni, fischer si pone l’obiettivo di trovare il fissaggio più adatto, sicuro e performante. Questa sfida si è ripresentata anche quando le soluzioni per l’isolamento termico sono approdate nel settore delle costruzioni, e anche in quest’ambito abbiamo anticipato il mercato, almeno qui in Italia. La nostra offerta, ampia e completa, comprende il Thermax, per fissare su cappotti carichi medi e pesanti come condizionatori d’aria e tende da sole e poi il FID per applicazioni più semplici e leggere. Entrambi sono studiati per annullare il rischio del ponte termico e preservare l’isolamento del rivestimento. Sulla scia dei volumi di installazioni di cappotti dei prossimi mesi e anni, sarà opportuno che le rivendite siano pronte anche con i prodotti più adatti al fissaggio su isolanti. Anche in questo caso, attraverso la forza vendita vogliamo accompagnare la distribuzione a intercettare i nuovi bisogni degli utilizzatori e del mercato.

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Thermax, che fissa su cappotti i carichi medi e pesanti

D. Sono previsti incentivi anche per ristrutturare gli interni. Quali sono le vostre soluzioni per il cartongesso?
R. La gamma di fissaggi per cartongesso è ampia e consolidata. Affianco ai nostri prodotti ben conosciuti dal mercato, spiccano le soluzioni racchiuse nella linea DuoLine, che comprende, oltre al tassello DuoPower, così eclettico da essere adatto anche per fissaggi su calcestruzzo alveolare, coniugando prestazioni e sicurezza anche su materiali strutturalmente deboli, DuoBlade e DuoTec, specifici per le lastre di cartongesso.

D. Il fissaggio è importante anche per interventi come l’installazione di pannelli fotovoltaici…
R. fischer ha sviluppato la gamma Solar-Fix già molti anni fa, anticipando come sempre i tempi del mercato. Recentemente abbiamo aggiunto nuove soluzioni, misure e profili per seguire l’evoluzione del mercato dei pannelli, offrendo una nuova gamma dedicata agli  impianti per edifici industriali.

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fischer Solar-fix, per l’installazione
di pannelli fotovoltaici

D. Il prodotto di qualità è sufficientemente considerato?
R. Sì, oggi il mercato riconosce il prodotto di qualità ed è molto più sensibile al tema della sicurezza e consapevole dell’attenzione particolare da riservare ai fissaggi. La rivendita che sceglie fischer sa di affidarsi a un prodotto sicuro sempre. Ma alla qualità di prodotto si deve aggiungere quella del servizio, sia per il rivenditore che per gli utilizzatori, aspetto su cui fischer investe da sempre.

D. E per quanto riguarda il punto vendita?
R. Per fischer la cura del punto vendita si traduce concretamente nell’attenzione a tre leve principali, attorno alle quali costruiamo il rapporto con i nostri clienti e, in particolare, con la rivendita. In primis il packaging, che deve essere chiaro e parlante: deve comunicare le caratteristiche del prodotto e deve essere facilmente leggibile da parte dell’utilizzatore. Poi, il layout espositivo, per un’esposizione altrettanto chiara a beneficio della rivendita e dei suoi clienti. Infine, l’espositore e gli altri materiali informativi, elementi indispensabili per aiutare nella vendita e nella comprensione del prodotto. Di recente abbiamo introdotto un nuovo modello espositivo pensato per le rivendite che si occupano di serramenti, che combina al meglio queste tre leve.

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Layout espositivo fischer presso ferramenta Poma Mario, a Bergamo

D. I rivenditori hanno sufficienti informazioni e formazione per valorizzare i prodotti fischer?
R. Cerchiamo di dare sempre tutte le informazioni possibili alle nostre rivendite e lo facciamo soprattutto attraverso la nostra forza vendita, che quotidianamente visita i nostri clienti. Nell’ultimo anno la formazione proseguita attraverso incontri digitali nell’attività  di specializzazione sui prodotti e servizi di fischer. In più, da gennaio 2021 abbiamo attivato un nuovo servizio: myfischer, un’area web riservata ai rivenditori, per accedere in qualsiasi momento a tutte le informazioni salienti sui propri ordini e documentazioni. Insomma, anche nella diffusione delle informazioni ai nostri clienti combiniamo il canale fisico con quello digitale.

D. Prevedete un servizio di consulenza?
R. La nostra forza vendita è in prima linea per essere continuativamente di supporto ai rivenditori non solo sui prodotti, ma anche su aspetti come l’analisi della rotazione dei prodotti a banco, la consulenza tecnica e lo sviluppo digitale degli strumenti di vendita.

D. E per quanto riguarda la formazione?
R. Il nostro calendario è ricco di corsi per installatori, progettisti e rivenditori, ripensati in  seguito all’emergenza covid: da marzo dello scorso anno abbiamo interrotto la modalità  in presenza e spostato tutti gli appuntamenti sul digitale. Già prima del coronavirus eravamo attrezzati per fare riprese in laboratorio, permettendo così di continuare a trasmettere anche la parte pratica, relativa all’installazione dei fissaggi sui materiali. Abbiamo notato come grazie alle incentivazioni fiscali ci sia molta attenzione alle tematiche legislative, e la categoria dei progettisti è stata probabilmente la più sensibile e la più toccata dall’esigenza di aggiornarsi, seguita dagli installatori, che hanno dovuto adeguarsi alle novità previste dalla normativa.

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Stefano Marzolla, direttore generale fischer Italia

D. L’informazione passa attraverso i media specializzati, i social e altri canali analogici e digitali. Qual è il giusto mix?
R. Informare è fondamentale e farlo bene lo è ancora di più. Serve a trasferire le novità sul prodotto, ma anche gli aggiornamenti su certificazioni, applicazioni corrette, seminari e corsi cui ci si può iscrivere: fischer impiega vari media, ognuno ha un target specifico e utilizza un linguaggio diversificato perché diverse sono le informazioni di cui un progettista, un installatore o un rivenditore hanno bisogno. L’edilizia e soprattutto le normative correlate corrono veloci. Stare al passo, offrire le opportunità  anche legate ad agevolazioni edilizie è molto prezioso. fischer ha molti canali di comunicazione, dal sito web ai profili social alle newsletter mensili personalizzate in base al mercato, dal blog per i progettisti al canale YouTube con più  di cento video di installazione e presentazione fino all’app per mobile Profi, dedicata alle imprese e agli artigiani ma comoda anche per i rivenditori.

D. La pandemia ha cambiato qualcosa nell’organizzazione?
R. Dalle prime settimane di marzo 2020 abbiamo incominciato a fronteggiare la nuova situazione che si stava delineando mettendo al primo posto la sicurezza dei nostri collaboratori, sia di sede che sul territorio, con grande scrupolo per le regole e i comportamenti da adottare. Forte è stata la spinta sui canali digitali, che abbiamo utilizzato in maniera sistematica per riunioni, incontri e formazione. Abbiamo fatto un esteso e continuato ricorso allo smartworking e accelerato ancor più gli investimenti già in atto nei nuovi sistemi digitali di gestione delle attività e rinvestito nella relativa formazione dei dipendenti per utilizzarli. Lo smartworking probabilmente non abbandonerà mai del tutto il nostro modo di lavorare e ha accelerato i tempi sull’utilizzo di alcuni strumenti di ottimizzazione, come lo stesso myfischer.

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La sede di fischer Italia a Padova

D. Quali sono le vostre previsioni per il 2021?
R. Sono molto positive, accompagnate da una grande aspettativa sull’opportunità data dal decreto Rilancio. Certo, l’unica incertezza in questo momento è legata alla disponibilità dei materiali e anche dalla disponibilità di imprese e installatori qualificati. Noi abbiamo individuato tre macro-trend che ci fanno ben sperare per i prossimi mesi. Il primo legato senza dubbio alla spinta sull’ammodernamento degli edifici privati grazie al superbonus e ai vecchi incentivi: positiva, in particolare, per il settore del solare e dell’isolamento termico. Il secondo trend, invece, coinvolge l’utente privato verso il miglioramento e la cura della casa. Il primo lockdown ha proprio risvegliato questa sensibilità nelle persone che sono state confinate all’interno delle mura domestiche. Infine, la messa in sicurezza delle opere pubbliche porta una ventata di positività anche nel settore delle infrastrutture. Anche se sembra lontano da quello dell’edilizia privata, questo comparto ha un’influenza a cascata su moltissime imprese di costruzioni e, di conseguenza, sulle rivendite di materiali edili.

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