Beni strumentali a noleggio, se si riparte a maggio resta il segno più

    Il coronavirus pesa con una perdita fino al 75% del fatturato per il settore del noleggio di beni strumentali. Ma se ripartirà a maggio, il segno a fine anno resterà positivo. Lo pronostica l’indagine condotta da SmartLand per Assodimi e commentata durante un webinar con quasi cento persone connesse. L’indagine è stata redatta su un campione che rappresenta più del 25% del fatturato del mercato. I primi due mesi del 2020, in realtà, avevano indicato un notevole aumento del fatturato, con il 52% delle aziende che registrava un aumento dei ricavi (16,5% con aumenti dal 10% al 25% e 12,7% con incrementi dal 25% al 50%). La situazione si era accentuata ulteriormente se si suddivide per classi dimensionali, per quelle oltre i 5 milioni di fatturato ben il 60% dei rispondenti vedeva il mercato in incremento.

    Fonte: Smart Land - Assodimi
    Fonte: Smart Land – Assodimi

    Ma dal marzo la variazione del fatturato è stata negativa per oltre 80% degli intervistati, con il 26,6% che ha visto decrementi tra il 25% e il 50% e il 25,3% che ha riscontrato decrementi tra il 50% e il 75%. Non sorprende che il 72% degli intervistati sia preoccupato per il futuro.

    Tutti i settori merceologici stanno risentendo in maniera molto negativa della situazione attuale, con qualche distinguo per il settore nolo-verde e in maniera poco evidente per il settore dei gruppi elettrogeni.

    Il settore del noleggio di beni strumentali si è organizzato con il 17,7% di aziende completamente chiuse, il 50,6% ferme, ma con servizi a richiesta, e il 30,4% aperte, ma in modalità ridotta. Come ha evidenziato Marzia Giusto, amministratore delegato di Loxam Access e vice presidente di Assodimi, la riduzione dei servizi aziendali è stata obbligata non solo per i decreti, ma anche per venire incontro alle esigenze del personale. Nel mese di marzo sono aumentati notevolmente anche gli insoluti con il 33% delle aziende che vede un aumento della mancata riscossione tra il 10% e il 30% e il 28% che indica il mancato pagamento tra il 30% e il 50%. Mauro Brunelli ad di UpRent e presidente di Assodimi, ha ricordato l’importanza di pagare i propri fornitori e di far rispettare le regole contrattuali ai propri clienti rispettando la normale dialettica commerciale e continuando a fare squadra fra i noleggiatori per individuare i clienti che operano con modalità commerciali discutibili.

    Settori che hanno risentito del Covid. Fonte: Smart Land, Assodimi
    Settori che hanno risentito del Covid. Fonte: Smart Land, Assodimi

    Le prospettive per il prossimo periodo dipenderanno moltissimo dalla durata di questi blocchi: al congresso dei noleggiatori Assodimi di ottobre 2019 le previsioni per quest’anno erano di una crescita media del 10%. Se il mercato risulterà operativo da maggio questa crescita sarà attenuata fino a scendere a +1,5%, ma se il blocco durerà fino a fine giugno avremo un decremento del mercato del 4%.

    Al momento, in base ai decreti ministeriali, le aziende di noleggio possono continuare a essere operative, rispettando tutti i protocolli di sicurezza, in quanto attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere aperte informando la prefettura di competenza oltre al fatto che possono accedere ai propri locali per svolgimento di manutenzione, sanificazione, amministrazione e ricezione forniture. L’associazione dei noleggiatori Assodimi mette a disposizione sul proprio portale informazioni e modulistica per supportare il comparto.

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