Gbc Italia presenta un manifesto per l’edilizia sostenibile

    L’economia italiana potrebbe essere aiutata a risollevarsi anche con un grande piano di edilizia green? La risposta è sì, secondo il Green Building Council Italia organizzazione indipendente che promuove lo sviluppo del costruire sostenibile.

    Per sostenere questa idea, la Gbc ha pubblicato un manifesto che invita il governo a riconoscere il ruolo centrale del settore delle costruzioni per un futuro dell’Italia a emissioni zero e sostenibile.

    «Il manifesto si intitola Un ambiente costruito sostenibile per l’Italia del futuro: le proposte di Gbc Italia ed esorta i politici a riconoscere il ruolo vitale del settore delle costruzioni, elenca i temi prioritari, le attività e gli strumenti necessari per il cambiamento, delineando così un chiaro piano programmatico e d’azione», spiega il presidente di Gbc Italia, Giuliano Dall’Ò.

    Giuliano Dall’Ò
    Giuliano Dall’Ò

    Il Manifesto, che è disponibile anche in versione audio, tocca e affronta differenti aree tematiche, tra cui quelle indicate dal Piano d’azione per l’economia circolare (11 marzo 2020) della Commissione europea e dal Nuovo Green Deal europeo (11 dicembre 2019) per il clima, che ha l’obiettivo di eliminare le emissioni di CO2 entro il 2050. L’Europa è impegnata concretamente ad affrontare le principali questioni ambientali, economiche e sociali, cercando di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e promuovendo il New Green Deal: un nuovo patto verde, che integra gli obiettivi energetico-ambientali con quelli economici e sociali per un’Europa equa e giusta, con un’economia sostenibile e un impatto ambientale pari a zero in tutti i Paesi membri.

    In Italia, il governo intende investire su molti fronti in materia ambientale nel prossimo triennio. L’Atto di indirizzo sulle priorità politiche per l’anno 2020 e il triennio 2020-2022, recentemente pubblicato dal ministero dell’Ambiente, delinea le direttive e gli obiettivi. È importante tenere in considerazione che gli edifici rappresentano un grande potenziale nel raggiungimento degli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico poiché sono responsabili del 36% di tutte le emissioni, del 40% di energia, del 50% di estrazione di materie prime nell’Ue, del 21% del consumo di acqua.

    Il Manifesto evidenzia chiaramente il peso del settore delle costruzioni ed elenca quali siano i temi principali del cambiamento e le azioni che si dovrebbero sostenere per potenziare il settore e rendere possibile un reale patrimonio costruito sostenibile. Decarbonizzazione, economia circolare, efficienza idrica, uso del suolo e biodiversità, resilienza, benessere e salubrità, giustizia nella transizione: sono i temi cardine del documento.

    “In ciascuno dei punti citati nel documento, Gbc Italia porta la conoscenza che deriva da esperienze maturate negli anni, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale attraverso il World Green Building Council, la rete internazionale di cui Gbc Italia è socio stabile, oppure attraverso le esperienze maturate nei progetti europei ai quali Gbc Italia partecipa da sempre”, commenta Dall’Ò. “Con questo Manifesto Gbc non vuole semplicemente dare degli stimoli al mondo della politica, ma si mette a disposizione per collaborare in modo costruttivo affinché le politiche già messe in campo possano essere rafforzate nell’interesse di tutti: dai cittadini agli attori coinvolti nella filiera delle costruzioni e delle infrastrutture, molti dei quali fanno già parte della comunità di Gbc Italia”.

    Il documento suggerisce strumenti legislativi, normativi e finanziari che puntino ad una trasformazione del patrimonio edilizio che azzeri le emissioni di CO2 entro il 2050. Fornisce inoltre una panoramica della governance e delle azioni necessarie per lo sviluppo sostenibile delle costruzioni.

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