Cianciosi Soluzioni Edili: ci siamo trasformati (quasi) in un atelier

Cianciosi Soluzioni Edili – Termoli

La storica rivendita molisana ha investito con forza in un cambio di look per ottenere un vantaggio competitivo: innovare il concetto di showroom nel nome della qualità e della consulenza ai clienti, con soluzioni su misura. E i risultati sono già arrivati

 

Dante Cianciosi, titolare Cianciosi Soluzioni Edili

 

Dante Cianciosi ha creato la Cianciosi Soluzioni Edili ereditando l’11 gennaio 1982, a poco più di 22 anni, l’azienda artigianale del padre, a Campomarino (Campobasso). Sei mesi esatti più tardi, esattamente l’11 luglio, l’Italia di Enzo Bearzot diventava campione del mondo di calcio, strapazzando per 3-1 la Germania al Santiago Bernabéu di Madrid. Per l’Italia fu un’estate storica e per Dante Cianciosi l’inizio di un’avventura imprenditoriale felice che lo avrebbe portato, prima a produrre e vendere manufatti artigianali in calcestruzzo e, dopo, nel 1987-1988, a trattare materiali e attrezzature edili.

Poi, è arrivato il 2005, anno in cui l’impresa si è trasferita nella zona industriale di Termoli per crescere e fortificare ulteriormente la presa delle sue radici nel territorio. Oggi la rivendita ha 16 dipendenti, si sviluppa su 30mila metri quadri (20mila di piazzali e 10mila di coperto) e nel 2017 ha fatturato circa 3,5 milioni di euro: è un punto di riferimento per il Molise che costruisce. E per non perdere il treno di dove va il settore ha deciso di rivoluzionare il layout del proprio punto vendita. Perché, come spiega Cianciosi, «il mercato si sta dividendo tra chi vuole un prêtà-porter, semplice ed economico e chi, invece, vuole essere seguito con molta attenzione, qualità e gusto. E noi abbiamo voluto puntare sul cliente che preferisce un vestito su misura, con prodotti scelti e di alta gamma». 

 

Cianciosi Soluzioni Edili

 

Domanda. Il suo punto vendita ha un nuovo concept. Quando ha preso la decisione di ridisegnare lo store e quanto tempo ci è voluto per attuare il progetto?

Risposta. Con il passare del tempo è maturata la convinzione che andasse cambiato il metodo e il concetto espositivo. Negli anni, man mano, abbiamo fatto migliorie, ma non siamo mai intervenuti in modo ampio e strutturale: ci siamo messi allora a tavolino per programmare questa rivoluzione commerciale. Abbiamo riflettuto bene per un anno e mezzo, confrontando i progetti  insieme ai tecnici e agli architetti che ci hanno dato un aiuto. Ci sono voluti sei mesi di lavoro per disegnare la nuova sala mostra, ribaltata completamente rispetto al passato: adesso è un gioiello. L’inaugurazione ufficiale è stata il 21 dicembre scorso, alla presenza di oltre 350 persone tra imprese, operatori del settore e istituzioni locali. È un motivo di orgoglio e di grande soddisfazione.

D. Vi siete fatti un bel regalo di Natale. Perché ha sentito così forte l’esigenza di cambiare il layout dello showroom?

R. Perché ce lo ha chiesto il mercato, che si sta dividendo tra chi vuole un prêt-à-porter, semplice ed economico e chi, invece, vuole essere seguito con molta attenzione, qualità e gusto. E noi abbiamo voluto puntare sul cliente che preferisce un vestito su misura, con un’impostazione sartoriale che offre prodotti scelti e di alta gamma.

D. Quali sono state le difficoltà maggiori?

R. La scelta del motivo, per il resto è filato tutto liscio. Progettare un punto vendita con showroom è una questione di scelta: devi capire cosa vuoi vendere e a chi. Una volta deciso questo, è tutto in discesa.

D. Come ha trovato la strada giusta per rispecchiare al meglio queste volontà?

R. Grazie all’esperienza dei tanti anni di lavoro che la Cianciosi ha sulle spalle. Siamo una realtà che crede e investe nella formazione e nella cultura. Cerchiamo di carpire le nuove tendenze, anche quelle che non coinvolgono direttamente l’edilizia, perché è utile conoscere dove va culturalmente un popolo: sapere dove si dirige significa sapere cosa cerca una certa fetta di mercato. Pertanto, abbiamo cercato di intercettare questa massa nel modo più conforme possibile a quello che è il nostro territorio. Certo, abbiamo fatto un’opera innovativa che rappresenta una scommessa commerciale e culturale, ma siamo certi di vincerla.

 

Cianciosi Soluzioni Edili

 

D. Ecco, come sono andati i primi giorni?

R. Se il buongiorno si vede dal mattino, è un gran bel giorno. Registriamo tanta curiosità, l’eco c’è stato e il passaparola continua. Sono più che soddisfatto dei primi giorni di questa nuova avventura.

D. Prima accennava alla clientela…

R. Ci siamo concentrati su una fascia medio-alta, su chi vuole vivere la casa come un ambiente ricercato grazie a colori e materiali giusti, di alta qualità.

D. Oltre al valore qualitativo degli articoli, di quali servizi può fruire il cliente?

R. Noi lo accompagniamo prima, durante e dopo la vendita. Il nostro punto di forza è la capacità di dare consulenza tecnica specializzata. Per esempio, abbiamo allestito una sala nel nome di AssoPosa dove spieghiamo ai posatori tutto ciò che va fatto per condurre un lavoro alla perfezione. Inoltre, per programmare al meglio il lavoro, facciamo sopralluoghi preventivi e forniamo un conseguente servizio di progettazione 3D grazie a un software specializzato. Insomma, non vogliamo farci sfuggire nessun dettaglio tecnico: il nostro fine ultimo è mettere nelle migliori condizioni lavorative i vari operatori coinvolti, idraulici, elettricisti e posatori, interpretando il desiderio dell’acquirente.

D. Mentre a livello di logistica e immagazzinamento delle merci avete introdotto delle migliorie?

R. Certo, abbiamo investito per dare velocità, ordine e qualità al lavoro del magazziniere, riuscendo a farlo per di più con l’energia pulita: oggi possiamo lavorare con carrelli elettrici, che rendono l’ambiente confortevole sia per i nostri operatori che per gli stessi clienti. Poi, ho sposato la causa dei cantilever, ottenendo la capacità di 6mila bancali in deposito e ingrossando non poco la dote di merce disponibile a magazzino.

 

Panoramica, Cianciosi Soluzioni Edili
Panoramica, Cianciosi Soluzioni Edili

 

D. Insomma, tanti investimenti per crescere ancora. Che cosa si aspetta adesso?

R. Già, nel mio piccolo ho speso circa 800mila euro negli ultimi tre anni per apportare tutte le migliorie di cui abbiamo parlato. Francamente mi aspetto una crescita dell’interesse del mercato verso la nostra offerta e il nostro modo di lavorare, fatto di qualità, formazione e competenza; voglio che venga riconosciuto il grande sforzo tecnico, economico, commerciale e culturale affrontato: spero che le nostre intenzioni contagino le imprese, i tecnici e gli utilizzatori finali.

D. Come sta andando l’edilizia nel territorio?

R. Come non sta andando: è sempre ferma. Nonostante ciò, noi cresciamo per il terzo anno di fila non perché sia aumentata la domanda, bensì perché abbiamo conquistato nuove quote di mercato, grazie al fatto di essere un’azienda consolidata e considerata sinonimo di qualità, servizi e consulenza.

D. Ci sono progetti locali a breve-medio termine che possono dare una spinta ai cantieri?

R. Recentemente ci sono stati investimenti da parte di aziende nel nucleo industriale di Termoli che hanno ampliato i propri stabilimenti e che dunque ci hanno aiutato nelle vendite, ma per il resto c’è poco e niente. Speriamo che gli sgravi fiscali previsti dal governo diano dividendi e auspichiamo nella presa di coscienza da parte dei cittadini circa la necessità per un edificio di essere rinnovato sotto l’aspetto antisismico ed energetico. A tal proposito, siamo già allo studio di nuovi seminari per sensibilizzare sia le amministrazione che gli investitori.

D. Cianciosi, le è rimasto un sogno nel cassetto?

R. Di avere ancora 15 anni di entusiasmo senza pari, per realizzare tutte le mie follie.

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