Efficienza energetica, Unicmi protesta con la Regione Lombardia

    Un danno per i cittadini della Lombardia. È la definizione che Unicmi dà al decreto sull’efficienza energetica approvato dalla Regione Lombardia. Il Decreto n. 176 del 12 gennaio 2017 (Aggiornamento delle disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e al relativo attestato di prestazione energetica, in sostituzione delle disposizioni approvate con i decreti n° 6480/2015 e n° 224/2016), infatti, sostituisce il DDUO 6480 di luglio 2015 e integra nel testo le modifiche apportate dal Decreto 224 di gennaio 2016 più alcune altre specifiche. In concreto, nel merito dei serramenti non recepisce le osservazioni poste da Unicmi alla Regione. Secondo l’associazione di categoria, la decisione di non prorogare di un anno il provvedimento emesso nel 2015 (che uniformava i limiti di trasmittanza a quelli disciplinati a livello nazionale per l’accesso alle detrazioni del 65% per la riqualificazione energetica) sancisce la disparità fra i cittadini lombardi e gli altri italiani.

    Non solo: sempre secondo Unicmi, il nuovo scenario penalizza la filiera produttiva lombarda dei serramenti (molto presente con decine di produttori di sistemi e con centinaia di Pmi) che dovrà orientare le proprie linee produttive in maniera differente per il solo mercato lombardo, ma soprattutto assume una valenza estremamente negativa per i cittadini lombardi che, a differenza degli altri cittadini italiani, saranno costretti, relativamente agli interventi di sostituzione dei serramenti che si configurano in riqualificazione energetica, ad orientare la domanda verso prodotti realizzati ad hoc per questo mercato.

    Infine, si creerà una grande confusione nel consumatore per la sovrapposizione fra la comunicazione che le aziende dovranno attivare a livello nazionale riguardo alle modalità di accesso alle detrazioni del 65%, e quanto dovrà essere costantemente rettificato sul territorio lombardo, rischiando di depotenziare questo strumento che negli ultimi dieci anni ha consentito un significativo rimpiazzo di serramenti energivori con infissi comunque molto performanti. Per ribadire la propria posizione, Uncimi ha spedito al presidente della Regione, Roberto Maroni, una lettera in cui argomentano le ragioni della contrarietà delle imprese di categoria.

    Roberto Maroni
    Roberto Maroni

    Ecco il testo della lettera

    Illustrissimo Presidente,

    Con la presente desidero metterla a conoscenza di una gravissima discriminazione a carico dei cittadini lombardi che avrà avvio dal 1° gennaio 2017.

    Infatti con la comunicazione ricevuta oggi da parte della Direzione Generale ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile – Energia, Reti tecnologiche e Gestione Risorse di Regione Lombardia (in allegato), Unicmi, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’involucro e dei serramenti, che ha sempre intrattenuto cordiali e proficui rapporti con tutti gli Assessorati e gli Uffici della Regione a cui riconosce grande competenza e disponibilità all’ascolto, prende atto che a partire dal 1° gennaio 2017 i cittadini lombardi saranno discriminati rispetto ai cittadini delle altre 19 regioni italiane in merito all’accesso alle detrazioni del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici.

    In estrema sintesi, Unicmi, negli scorsi giorni aveva formulato all’Assessore Terzi e al Direttore De Crinito una richiesta di proroga di un anno del Provvedimento Regionale emesso a valle della seduta n. 141 del 20 novembre 2015, a fronte della proroga fino al 31 dicembre 2017 delle detrazioni del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica negli edifici.

    Per tutto il 2016 il provvedimento emesso da Regione Lombardia ha consentito – nell’ambito degli interventi di sostituzione dei serramenti che si configurano, ai sensi di legge, nella riqualificazione energetica – di continuare ad installare serramenti con prestazione di isolamento termico allineata ai valori limite previsti a livello nazionale per ottenere le detrazioni fiscali del 65% evitando così la penalizzazione dei cittadini lombardi rispetto a quelli delle altre Regioni a causa dell’imposizione di limiti di isolamento termico più severi rispetto alle disposizioni legislazioni nazionali.

    Nel 2017 non sarà più così.

    La decisione di non prorogare di un anno il provvedimento emesso nel 2015 crediamo sia in contraddizione proprio con l’intento del provvedimento stesso, che non era tanto quello di mettere in grado l’industria di adeguarsi ai nuovi limiti di trasmittanza ma quello di sanare una disparità fra i cittadini lombardi e gli altri italiani.

    Il nuovo scenario penalizzerà la filiera produttiva lombarda dei serramenti (molto presente con decine di produttori di sistemi e con centinaia di PMI) che dovrà orientare le proprie linee produttive in maniera differente per il solo mercato lombardo ma soprattutto assume una valenza estremamente negativa per i cittadini lombardi che, a differenza degli altri cittadini italiani, saranno costretti ad orientare la domanda verso prodotti realizzati ad hoc per questo mercato.

    Inoltre questo scenario comporterà una grande confusione nel consumatore per la sovrapposizione fra la comunicazione che le aziende dovranno attivare a livello nazionale riguardo alle modalità di accesso alle detrazioni del 65%, e quanto dovrà essere costantemente rettificato sul territorio lombardo, rischiando di depotenziare questo strumento che negli ultimi 10 anni ha consentito un significativo rimpiazzo di serramenti energivori con infissi comunque molto performanti.

    Noi apprezziamo molto l’impegno di Regione Lombardia di porsi all’avanguardia rispetto alle tematiche dell’edilizia sostenibile, tematiche che fanno parte del dna della nostra Associazione e dei nostri Soci, ma crediamo che un’anticipazione su questo fronte possa produrre più danni rispetto ai benefici auspicati.

    Per questi motivi confido nella sua sensibilità per affrontare questo problema e continuare ad offrire ai cittadini lombardi le medesime condizioni degli altri cittadini italiani.

    Le segnalo infine che il direttore tecnico Prof. Ing. Paolo Rigone ed io (direzione@unicmi.it) siamo disponibili ad un incontro da domani al 31 dicembre e restiamo a completa disposizione dei suoi Uffici per qualsiasi comunicazione o approfondimento ritenga utile.

    Con l’occasione voglia gradire i miei più sinceri auguri di buone feste.

    Pietro Gimelli 

    Direttore Generale

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