Dal governo da 2 milioni per spingere Marmomacc

Il ministero dello Sviluppo economico darà una mano a Marmomacc (in vista della 50esima edizione) per renderlo ancora più internazionale. Il piano prevede un investimento di 2 milioni erogati direttamente dal Mise. È un risultato definito «di portata storica» per un comparto al quale Marmomacc dà voce dal 1961 e che rappresenta una produzione complessiva di oltre 3,84 miliardi di euro di valore (il 75% dall’export), con 3.340 aziende e 33.700 addetti (fonte Confindustria Marmomacchine 2014). Il Progetto sviluppa l’idea di internazionalizzare il business legato al prodotto Made in Italy (macchinario, tecnologia, blocco grezzo, semi lavorato o finito), favorendo l’arrivo di operatori qualificati dall’estero, momenti di formazione tecnica, incontri b2b e visita alle aziende ed ai territori produttivi, presentazione di eccellenze tecnologiche e lapidee.

Fulcro dell’iniziativa promossa dal MISE è la 50ª edizione di Marmomacc, in programma alla Fiera di Verona dal 30 settembre al 3 ottobre, con più di 1.500 espositori, dei quali 569 italiani e 933 esteri da 55 nazioni su 77.100 metri quadrati netti, e con più di 60 mila operatori attesi da oltre 140 Paesi.

«Già dal 28 settembre, è previsto l’arrivo a Verona di due selezionatedelegazioni commerciali straniere di operatori del settore: 100 top buyer interessati alle tecnologie e ai macchinari italiani e altri 100, tra architetti, progettisti e designer, alla ricerca di marmi e pietre Made in Italy da utilizzare nei grandi progetti all’estero» ha evidenziato Giuseppe Luongo, direttore generale ICE.

«È un importante riconoscimento per tutto il sistema fieristico e per la Fiera di Verona in particolare frutto di un lungo lavoro di relazione e rapporti con il Mise. È un’occasione importante per aggregare risorse e razionalizzare la promozione di uno dei settori di eccellenza del manifatturiero italiano che ha in Marmomacc il proprio punto di riferimento mondiale», ha sottolineato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello.

Gli operatori stranieri coinvolti nel programma formativo partecipano all’Italian Stone Technology & Design Conference, con una serie di workshop e visite alle aziende del territorio per approfondire, fino al 6 ottobre, la conoscenza del prodotto lapideo e dei macchinari Made in Italy.

Centrale a Marmomacc 2015, poi, è il Progetto The Italian Stone Theatre, rappresentato dal Padiglione 1, che nei suoi caratteri essenziali ne delinea la vocazione istituzionale e al contempo esalta il contenuto di italianità. Si tratta di un grande evento celebrativo e spettacolare che coinvolge non solo il materiale lapideo, ma anche i macchinari e la tecnologia per una vera e propria area dedicata all’innovazione: la genialità di designer e progettisti, anche internazionali, è qui abbinata alla professionalità, alle capacità realizzative, alle competenze tecniche e produttive delle macchine e delle aziende del nostro Paese.

Infine, debutta l’International Stone Summit, la prima conferenza mondiale dedicata alla pietra naturale che riunisce le principali associazioni internazionali del marmo e altrettanti rappresentanti della stampa economica dei Paesi coinvolti, con l’obiettivo di sviluppare contenuti e stimolare momenti di confronto e dibattito sul tema lapideo.

L’inizio è previsto il 30 settembre, alla presenza del Ministero dello Sviluppo Economico, Veronafiere e dei delegati di Confindustria Marmomacchine per illustrare i principali dossier settoriali e i progetti sviluppati dal Governo italiano nel mondo.

La conferenza di presentazione, alla presenza di Giuseppe Tripoli, capo dipartimento del MISE per l’internazionalizzazione delle imprese, Roberto Luongo, direttore generale ICE-Agenzia, Ettore Riello e Giovanni Mantovani, presidente e direttore generale di Veronafiere, e Flavio Marabelli Presidente di Confindustria Marmomacchine
La conferenza di presentazione, alla presenza di Giuseppe Tripoli, capo dipartimento del MISE per l’internazionalizzazione delle imprese, Roberto Luongo, direttore generale ICE-Agenzia, Ettore Riello e Giovanni Mantovani, presidente e direttore generale di Veronafiere, e Flavio Marabelli Presidente di Confindustria Marmomacchine

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