A Bolzano un laboratorio sulla Termofisica dell’edificio

Termofisica dell’edificio: le caratteristiche e le soluzioni per migliorare la qualità delle case è il focus di uno dei laboratori del futuro Parco tecnologico di Bolzano. Gli altri laboratori della Libera Università di Bolzano si occuperanno di Tecnologie alimentari, Produzione energetica e Ingegneria per le Innovazioni Agro-Forestali. In questi giorni è stata inoltre acquistata nuova strumentazione. Il parco sorgerà nella zona industriale di Bolzano. Dalla fine dei lavori, in maggio, ad oggi, i ricercatori hanno potuto cominciare a lavorare con i nuovi strumenti acquistati per i quattro nuovi laboratori. «Consideriamo il passaggio odierno da 12 a 16 laboratori, in qualche modo, il primo mattone del Parco tecnologico», ha affermato il direttore di unibz, Günther Mathá, «i lavori sono stati eseguiti senza intoppi, rispettando i tempi che ci eravamo dati. Si tratta di un ottimo esempio di sinergia tra pubblico e privato e pensiamo che questa sia la strada su bisogna muoversi anche in futuro». Quando il Parco tecnologico a Bolzano Sud sarà terminato, la strumentazione ospitata nei nuovi laboratori vi verrà trasferita e questi saranno utilizzati per fini didattici dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie.

Uno dei laboratori del Parco tecnologico di Bolzano
Uno dei laboratori del Parco tecnologico di Bolzano

Il laboratorio sulla Termofisica dell’edificio è diretto da Andrea Gasparella, docente di Fisica tecnica ambientale presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie. Nel futuro Parco tecnologico, il laboratorio si occuperà di effettuare ricerche e test sulle prestazioni dei componenti dell’involucro dell’edificio e sugli impianti di riscaldamento e di raffrescamento, in particolare sui sistemi di distribuzione, emissione e regolazione. Si tratta di un laboratorio le cui attività erano già state avviate ma la cui strumentazione è stata ora ampliata grazie al sostegno della Provincia Autonoma e alla spinta dell’iniziativa per il nuovo Parco Tecnologico. In particolare è stata potenziata la dotazione di una camera climatica o hot box che serve per osservare e misurare le risposte alle sollecitazioni variabili delle componenti opache, ovvero le pareti, dell’involucro dell’edificio. Solo alcuni altri laboratori al mondo hanno sviluppato proprie tecnologie di misura delle proprietà dinamiche e dispongono di apparecchiature analoghe, ma la ricerca è ancora in corso e necessità di ulteriori sforzi. Altre camere climatiche con diverse potenzialità e alcuni moduli costruttivi per test all’esterno si aggiungeranno non appena gli spazi saranno disponibili presso il Parco Tecnologico, e consentiranno di valutare il comportamento degli edifici, in particolare di quelli esistenti, nelle condizioni più critiche quali quelle estive.

Arno Kompatscher, Konrad Bergmeister e Walter Lorenz
Arno Kompatscher, Konrad Bergmeister e Walter Lorenz

«Qui a Bolzano, nell’ambito del Parco Tecnologico, porteremo avanti due linee di ricerca relative alla termofisica dell’edificio», afferma Gasparella, «una che studia le caratteristiche delle componenti opache, singolarmente ma soprattutto nella loro interazione con le altre componenti dell’involucro, opache e finestrate. La seconda linea di ricerca invece riguarderà la risposta dinamica degli impianti, con particolare riguardo a quelli di ventilazione degli edifici». Si tratta, in entrambi i casi, di ricerche che verranno svolte con la collaborazione di imprese interessate a testare le qualità di nuovi materiali o impianti. L’obiettivo di tali attività si integra inoltre con le attività sviluppate presso la Libera Università di Bolzano che mirano a studiare e ottimizzare la percezione dell’ambiente costruito da parte degli occupanti, in modo da contestualizzare la prestazione energetica in funzione del comfort termico, visivo ed acustico garantito. “L’efficienza energetica non può essere perseguita a scapito della qualità dell’ambiente interno. La ricerca in questo ambito ha ancora molto da esprimere per consentire la progettazione e la gestione ottimale di edifici ad elevate prestazioni» conclude Gasparella.

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