Economia circolare a Lucca: architetti in pole

La Toscana è una delle culle della cultura occidentale. Ed è anche, di conseguenza, una delle aree con il maggiore numero di edifici storici al mondo. Un aspetto che acuisce la necessità di riqualificare il patrimonio abitativo, a maggior ragione con i nuovi criteri che assegnano alla sostenibilità una posizione preminente anche per chi si occupa di edilizia. Per questo sale l’attesa per l’appuntamento organizzato a Lucca da Coried e Viginia Gambino Editore, dal titolo L’economia circolare riparte dall’edilizia, che offre anche la possibilità di ricevere crediti formativi per i professionisti. Quando e dove? Venerdì 16 febbraio 2018, dalle ore 14:00 presso la chiesa di San Francesco (in Piazza San Francesco), Lucca. L’iscrizione è gratuita: il modulo per iscriversi si trova qui.

 

Lucca

 

Il tema, insomma, è caldo, come sottolinea Giulia Bertolucci, vice presidente Ordine degli Architetti PPC di Lucca. «Quello della circle economy è un tema importante e più che attuale in architettura, visto l’impatto che le costruzioni hanno sul territorio e sulle sue risorse. Personalmente mi occupo di sostenibilità e bioarchitettura da 15 anni e l’economia circolare è uno degli aspetti da considerare se si vuole rendere più leggero l’impatto ambientale di un intervento edilizio».

 

L'architetto Giulia Bertolucci

 

D. Ma il territorio è sensibile alle tendenze green?

R. Come Ordine degli Architetti abbiamo lavorato molto per sensibilizzare alla bioedilizia, alla scelta dei materiali sostenibili per costruire e all’uso di tecnologie sempre meno energivore; inoltre, da anni operiamo fianco a fianco con enti e associazioni che promuovono la bioarchitettura e il progettare e costruire green. Nonostante i professionisti siano (in)formati su queste tematiche, manca ancora una sensibilità e consapevolezza diffusa: mi riferisco alle imprese e alle amministrazioni locali. Infatti, non tutte sono attente all’edilizia sostenibile. Proprio da una recente ricerca dell’Istituto nazionale di bioarchitettura di Lucca è emerso come ci sia un’assenza di accortezza verso i regolamenti edilizi sostenibili.

D. Insomma, bisogna lavorare per instaurare un dialogo proficuo…

R. Già, il problema è che le amministrazioni lavorano sempre con un orizzonte limitato al mandato politico e si allineano con gli obblighi normativi, senza andare troppo oltre: manca un’incentivazione davvero strutturale all’edilizia sostenibile. Ben vengano allora eventi informativi che permettano di coinvolgere tutta la filiera.

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