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Le membrane Polyglass al MADE expo 2023 tra innovazione e sostenibilità

Dal 15 al 18 novembre, Polyglass è al MADE expo 2023 di Rho Fiera Milano (Pad. 2P – Stand B13 C14) con i suoi prodotti che combinano innovazione e sostenibilità, per un’industria delle impermeabilizzazioni più verde. L’azienda presenta le sue soluzioni attraverso i quattro elementi naturali chiave: aria, fuoco, acqua e terra.

Aria: membrane ultra-leggere Reoxthene

Polyglass presenta il rilancio della sua linea di membrane ultra-leggere Reoxthene. Queste membrane in bitume distillato polimero Reoxthene Technology presentano elevate prestazioni in termini di durabilità, sostenibilità e sicurezza. Il loro nuovo compound ad alto tenore di polimeri e basso peso specifico consente di ottenere rotoli più leggeri rispetto alle membrane tradizionali, migliorando l’efficienza in cantiere, la velocità di posa e la sicurezza degli applicatori. Inoltre, le membrane Reoxthene sono state le prime del loro genere ad ottenere la certificazione ambientale EPD (Environmental Product Declaration).

Fuoco: membrane antincendio XFIRE

Polyglass risponde alla crescente necessità di protezione antincendio negli edifici con le membrane anti-fuoco XFIRE certificate BROOF (t2). Queste nuove membrane impermeabili in bitume polimero modificato offrono prestazioni superiori in termini di resistenza al fuoco esterno, applicabilità e durabilità degli edifici e sono disponibili anche in versione cool roof con colorazione bianca riflettente. La gamma con cinque tipologie di membrane si compone di una versione Antiradice e di membrane con certificazione antigrandine; disponibili anche versioni conformi alla Classe S secondo il codice di pratica IGLAE.

Acqua: manti sintetici di alta qualità Mapeplan 

Mapeplan è la linea di manti sintetici per impermeabilizzazioni che si distingue per le sue elevate prestazioni e durabilità. Grazie alla tecnologia di “multi-extrusion coating”, Mapeplan offre manti in FPO/TPO e PVC-P ideali sia per nuove realizzazioni che per rifacimenti. Una delle caratteristiche fondamentali dei manti Mapeplan è l’eccellente lavorabilità e saldabilità. La saldatura termica crea una vera e propria fusione e unione tra le catene molecolari, resistente al battente idraulico e alle sollecitazioni meccaniche. Con i sistemi impermeabili Mapeplan è possibile realizzare impermeabilizzazioni “continue” totalmente ermetiche di coperture e opere di ingegneria civile. Inoltre, la versione “Smart White” di Mapeplan riduce la temperatura superficiale del tetto e contribuisce a mantenere una temperatura interna costante, promuovendo il comfort all’interno degli edifici. La gamma Mapeplan è completa e comprende diversi prodotti con certificazione BROOF.

Terra: membrane autoadesive Adeso

Polyglass presenta anche le membrane autoadesive Adeso, una soluzione versatile per l’impermeabilizzazione, che non necessitano di utilizzo di fiamma per l’applicazione. Queste membrane consentono la stratificazione di più mescole bituminose, permettendo la realizzazione di membrane di vari spessori con caratteristiche uniche di autoadesività. Gli applicatori apprezzano le prestazioni eccezionali di Adeso in diversi campi di applicazione e anche in caso di pendenze estreme.

Servizi di progettazione certificata

Oltre a prodotti di alta qualità, Polyglass  fornisce anche supporto ai professionisti nella progettazione di sistemi impermeabili certificati, in conformità alle normative UNI e al Codice di Pratica IGLAE. I tecnici dell’azienda sono a disposizione dei visitatori di MADE expo 2023 per fornire assistenza nella progettazione di sistemi a regola d’arte certificati Bureau Veritas Italia.

Rivendita estera: Gruppo 3W, colosso polacco da 430 milioni di euro

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La sede di 3W a Ruda Śląska

L’azienda polacca 3W opera in uno dei mercati più dinamici dell’Unione Europea con una strategia che prevede l’acquisizione di altre realtà della distribuzione di materiali per l’edilizia. Risultato: vendite lievitate a 430 milioni di euro

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Fibrotubi: Sottocoppo Metallico Coibentato, tetto perfetto se il metallo sposa il laterizio

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Sottocoppo Metallico Coibentato con coppi nuovi

Alle prese con il meteo che cambia, il tetto è una delle parti più sensibili dell’involucro. Se non correttamente impermeabilizzato, può lasciare entrare infiltrazioni d’acqua con danni alle strutture sottostanti, mentre un corretto isolamento e una sistema di ventilazione possono fare la differenza sul comfort percepito all’interno degli ambienti domestici. Per non parlare della sicurezza, garantita da sistemi di fissaggio sempre più affidabili e linee vita per assicurare il lavoro degli operatori incaricati della corretta manutenzione della copertura.

Per far fronte a tutte queste esigenze, Fibrotubi propone Sottocoppo Metallico Coibentato, il sistema di sottocopertura impermeabile leggero per coppi realizzato in acciaio preverniciato in color rosso coppo per integrarsi al meglio con la copertura.

Evoluzione della versione metallica base, Sottocoppo Metallico Coibentato è composto da una lastra abbinata a uno strato isolante di 13 millimetri in poliuretano espanso. La lastra abbinata al profilo superiore «correntino» è brevettata per lo stabile e duraturo ancoraggio dei coppi, è ideale sia quelli antichi da riqualificare che per quelli di nuova produzione.

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Sottocoppo Metallico Coibentato con coppi nuovi

La presenza dello strato di poliuretano all’intradosso riduce la trasmissione del calore della lastra all’interno, incrementando e potenziando le prestazioni dell’isolante. Il materiale è certificato Cam (Criteri ambientali minimi): utilizza materiali isolanti a componente riciclata ed è inquadrabile nella normativa per il superbonus, l’agevolazione fiscale per specifici interventi in ambito di efficienza energetica.

DETTAGLI ALLEGATO Salvato. sottocoppo-metallico-coibentatoLe prestazioni del Sottocoppo Metallico Coibentato sono elevate alla massima potenza grazie ad accessori dedicati, che Fibrotubi mette a disposizione. Oltre ai ganci fermacoppo di partenza e intermedio per l’ancoraggio del coppo, è disponibile anche un correntino fermaneve da ancorare al sistema lastra-coppo. L’azienda propone anche il sottocolmo ventilato in acciaio inox con bandelle plissettate con adesivo per potersi adattare alla forma di qualsiasi tetto. Tra gli accessori figurano anche il profilo per fotovolaico First in barre di alluminio, per l’applicazione sopra la greca alta della lastra al posto del correntino, e i morsetti intermedio e terminale per il fissaggio del pannello fotovoltaico. Infine, terminali e comignoli linea Eterinox di Fibrotubi per lo scarico fumi in quota, utilizzabili insieme alla conversa in alluminio e butile.

DETTAGLI ALLEGATO Salvato. sottocoppo-metallico-coibentato
Sistema brevettato di aggancio con coppi antichi
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Sottocoppo Metallico Coibentato con coppi nuovi e fotovoltaico

In sintesi, Sottocoppo Metallico Coibentato presenta una serie di vantaggi per un tetto ad alte prestazioni: oltre a essere più leggero rispetto ai classici sottocoppi in commercio, è brevettato impermeabile anche a bassa pendenza (con un minimo per installazione del 15%) e consente l’ancoraggio sicuro dei coppi grazie ai correntini. Inoltre, è pedonabile e resistente senza rischi di rottura, sopporta l’aumento dei carichi ammissibili, ha una trasmittanza termica migliorata e consente una riduzione del rumore e dell’effetto condensa. Il sistema prevede la possibilità di inserire nelle greche della lastra le staffe per installazione del fotovoltaico e consente il riutilizzo di coppi vecchi.

 sottocoppo-fibrotubi

Inchiesta: che tetto che fa, così il meteo cambia le coperture

tetto

Clima pazzo, che sorprende, che  provoca danni. E la porzione di edificio più colpita è la copertura, che si deve adeguare non solo agli standard di isolamento e salubrità,  ma anche alle prove di resistenza a vento, grandine e tempeste di acqua. Ecco come 

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Leggi le interviste:

Cotto Possagno – Così il laterizio si adegua al cambiamento

Terreal Italia – Primo effetto: aumenta la domanda

BMI Wierer – Novità a prova di effetto island

Pile – La corretta posa inizia dalla conoscenza

Zanutta – C’è più metallo, ma meno manodopera

Mazzonetto – La parola chiave? Integrazione

Wienerberger – Il fotovoltaico che si integra nella superficie

Mazzonetto: tetto e cambiamenti climatici. La parola chiave? Integrazione

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Come adeguarsi ai cambiamenti climatici? Secondo l’architetto Jacopo Mazzonetto nel settore edile questo non era un problema veramente sentito dalla maggior parte degli operatori, perlomeno fino al 19 luglio 2023. Jacopo Mazzonetto fa parte della divisione The Skin di Mazzonetto, azienda specializzata in coperture e rivestimenti in metallo, che si occupa di supportare il progettista e l’installatore dalla fase di ideazione a quella della messa in opera. «C’è un prima e un dopo questa data spartiacque, che ha scardinato sia i tetti che le certezze dei modi di costruire: il manto di copertura non è più un semplice elemento impermeabilizzante a chiusura dell’edificio. Oggi infatti, il tetto deve garantire una tenuta agli agenti atmosferici attraverso una resistenza meccanica determinata da precise caratteristiche tecniche».

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Pile: tetti metallici, la corretta posa inizia dalla conoscenza

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Leggeri, rapidi di montare, convenienti, si adattano a qualsiasi geometria e, soprattutto, sono resistenti alle sollecitazioni esterne: è boom di tetti metallici? Secondo Fabio Montagnoli, presidente dei Pile (Produttori e Installatori di Lattoneria Edile), è proprio così: «Gli studi di progettazione ultimamente sono alla ricerca di novità, anche grazie ai produttori che stanno facendo un ottimo lavoro e spingono verso nuove tecnologie come l’aggraffatura, le scandole metalliche, le tegole metalliche. Non solo, ogni anno presentano nuovi colori, addirittura l’ampiezza dell’assortimento assomiglia alla gamma delle pitture da interni. Ma l’impulso maggiore viene dal tema della resistenza agli eventi atmosferici estremi che, chiaramente, è parecchio sentito. Tanto da rendere il tetto metallico una reale alternativa al laterizio laddove non ci siano vincoli paesaggistici».

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Cotto Possagno: così il tetto in laterizio si adegua al cambiamento climatico

«Adeguarsi al clima è senz’altro un’esigenza avvertita dal mercato e il sistema tetto deve aumentare la sua resilienza, con prodotti che possano resistere a fenomeni atmosferici sempre più violenti e frequenti. Ma, attenzione, non mi riferisco alle grandinate con chicchi di oltre 10 centimetri di diametro, che fortunatamente sono molto più rare dei terremoti», spiega Mario Cunial, direttore Ricerca e Sviluppo di Industrie Cotto Possagno e presidente del Gruppo Prodotti da Costruzione di Assindustria Venetocentro. 

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Terreal Italia: con il clima estremo aumenta la domanda di soluzioni per tetti in laterizio

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Viene prima la posa corretta o il materiale, nel sistema tetto? Se la domanda sembra capziosa, non la pensa così l’architetto Simona Scomparin, product manager di Terreal Italia: «Il cambiamento climatico sta condizionando il modo di costruire e di progettare un tetto. Quindi, per la nostra azienda, come produttori di laterizio, l’applicazione delle regole basi indicate dalle normative per la corretta posa dei tetti, ha una rilevanza fondamentale. E mi riferisco alla micro ventilazione, alla ventilazione del sottomanto, all’uso di accessori e pezzi speciali come aeratori o ferma neve, che affiancano il fissaggio stesso delle tegole».

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Wienerberger: il fotovoltaico che si integra nella superficie del tetto

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La grandine flagella i tetti green? Niente paura: il mercato offre pannelli molto resistenti collaudati in laboratorio con lanci di proiettili di ghiaccio di varie dimensioni. Quello che conta per l’utente finale è imparare a distinguere i prodotti o chiedere a un esperto. «Sapere che cosa cercare in una scheda tecnica è indispensabile per proteggere il proprio investimento, magari ci si limita al rendimento e al prezzo, senza approfondire i dettagli sulle resistenze agli agenti atmosferici perché anche il materiale conta», afferma Dario Mantovanelli, responsabile Commercial Excellence di Wienerberger, azienda che ai laterizi affianca anche soluzioni di pannelli fotovoltaici integrati in vetro temperato come le referenze X-Roof.

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Zanutta: sul tetto c’è più metallo, ma meno manodopera

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Vincenzo Zanutta

Garanzia e durevolezza vincono sull’estetica: chi deve fare un nuovo tetto o sostituire una copertura a volte si orienta verso scelte diverse dal sistema classico. Anche un big della distribuzione come Vincenzo Zanutta, dell’omonimo gruppo friulano presente in tutto il Nord Italia, conferma questo trend: «Il cemento e la lamiera stanno erodendo una quota di mercato dei laterizi, specialmente per chi ha avuto dei danni dai recenti eventi catastrofici. Ma, oggettivamente, si è trattato di fenomeni che avrebbero ammaccato qualsiasi tipo di materiale. Non solo: i tetti in coppo distrutti dalle grandinate erano stati costruiti da più di 30 anni, quindi hanno fatto il loro lavoro. Il concetto di casa per la vita sta, molto lentamente, cambiando: la durabilità non è più eterna, la casa è un bene che si consuma e anche le assicurazioni stanno applicando questo tipo di valutazione nelle loro polizze in previsioni di una clima poco rassicurante».

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BMI Wierer: novità per tetti a prova di Effetto Island

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«Il sistema tetto che prevede tutto»: un claim coraggioso anche per un gruppo dalla dimensione internazionale come BMI Wierer, che afferma di aver previsto, appunto, un sistema di copertura capace di affrontare ogni situazione climatica. «L’ambizione è quella di fornire un pacchetto che, installazione a parte, possa essere considerato chiavi in mano e possa garantire una determinata tenuta anche in presenza di eventi come quelli della scorsa estate. Abbiamo in produzione una serie di tegole in cemento che hanno una resistenza meccanica superiore rispetto alla media, dimostrata da numerosi test e siamo in fase di ottenimento di ulteriori certificazioni», spiega Silvia Sartor, direttore Marketing Italia, Adriatics e Bulgaria del Gruppo Bmi Wierer. 

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I video del XVI Convegno Nazionale YouTrade – ottobre 2023

Tutti gli interventi della giornata

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Gruppo fischer festeggia 75 anni con una limited edition del tassello S

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Scatola Limited Edition Tassello S

Dopo aver festeggiato i 60 anni della filiale italiana, il Gruppo fischer è pronto per compiere un nuovo traguardo: il 75esimo anniversario. E per celebrare l’evento, in Germania come in Italia, è stata realizzata una limited edition a tiratura limitata della prima scatola del tassello S.

 
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Scatola Limited Edition Tassello S

Gruppo Fischer: la storia

Da piccola officina a leader di mercato a livello mondiale nella tecnologia del fissaggio: è così che si riassume lo sviluppo del Gruppo fischer, azienda familiare di successo nata in Germania nel 1948. Fino al 1980 un’azienda di medie dimensioni focalizzata sui tasselli in nylon, negli ultimi 40 anni il Gruppo fischer si è evoluto con successo in una multinazionale sotto la direzione di Klaus Fischer, presidente e titolare, figlio del fondatore Artur Fischer. 

«I nostri collaboratori sono la risorsa più grande della nostra azienda e il fattore cruciale per il successo, piuttosto che le nostre strutture e i nostri edifici», ricorda in molte occasioni il proprietario dell’azienda.

Prof. Klaus Fischer 04.07.19 in Waldachtal. Foto: Jakob Studnar

Nel 1980, l’azienda aveva un fatturato equivalente a circa 50 milioni di euro con 1.000 dipendenti. Nel 2022, il Gruppo fischer ha superato per la prima volta il miliardo di fatturato con circa 5.600 dipendenti in tutto il mondo.

Il Gruppo Fischer opera a livello globale con un approccio orientato a creare valore per clienti e utilizzatori dei propri prodotti. Circa l’80% del fatturato è generato al di fuori della Germania, dove ha sede l’headquarter del Gruppo. Con 51 filiali in 39 Paesi, il Gruppo fischer si è affermato con successo sul mercato ed esporta in oltre 120 Paesi.

Dal 2004 fischer Consulting, la Divisione di Consulenza Aziendale del Gruppo, supporta le aziende nell’ottimizzazione dei processi basati sul sistema fischer ProcessSystem.
fischer Consulting fornisce supporto per la pianificazione efficiente dei processi produttivi, dei layout di fabbrica e dello sviluppo della strategia, aiutando le aziende a intraprendere un cambiamento culturale per diventare un’organizzazione lungimirante e competitiva in modo sostenibile attraverso approcci di change management.

Gruppo fischer: 75 anni di prodotti innovativi

fischer ha costantemente lanciato negli ultimi 75 anni prodotti innovativi. Dopo il tassello S, primo fissaggio in nylon ad espansione, nel 2015 fischer lancia DuoPower, tassello universale bimateriale, primo della famiglia DuoLine che ora comprende un’ampia gamma di prodotti caratterizzati dalla innovativa combinazione di materiali diversi per garantire le migliori prestazioni su ogni supporto.

Oltre ai tasselli leggeri in nylon, agli ancoraggi in acciaio, ai sistemi di fissaggio chimico e alle viti, la gamma comprende anche sottostrutture per facciate, sistemi di installazione per impiantistica e ambito elettrico, sistemi per il fissaggio di pannelli fotovoltaici e soluzioni FireStop per la protezione passiva dal fuoco.

Con le sue innovazioni e i suoi criteri di qualità, fischer continua a definire gli standard di efficienza e affidabilità in edilizia. Ad esempio, BauBot è il primo robot di fissaggio al mondo, che fora e installa le soluzioni di fissaggio fischer a parete, pavimento e soffitto. Innovazione importante è anche il sensore fischer Construction Monitoring, che consente di monitorare le forze di precompressione nei fissaggi in ogni momento e luogo.

Il Gruppo oggi offre non solo una gamma ampia e profonda di prodotti e sistemi di fissaggio, ma anche servizi per la progettazione, per la costruzione e la manutenzione degli edifici, che vanno dalla consulenze in fase iniziale all’assistenza in cantiere sino al completamento del progetto. I dipartimenti Ricerca& Sviluppo, le soluzioni BIM, i servizi di engineering e la suite FiXperience supportano poi progettisti, installatori, imprese.

Sostenibilità nel Dna del Gruppo fischer 

La sostenibilità fa parte del DNA del Gruppo fischer fin dalla sua nascita. Molto prima dell’introduzione dei rapporti di sostenibilità obbligatori in Europa, il Gruppo ha deciso di adottare un approccio proattivo, riciclando rifiuti in plastica dal 1953 e utilizzando dagli anni ’80 il calore di scarto dello stampaggio a iniezione per riscaldare gli edifici e i serbatoi di stoccaggio dell’acqua di raffreddamento.

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Headquarter Gruppo fischer

Con i suoi due impianti fotovoltaici, l’azienda ha produce circa il 23% dell’energia necessaria nel suo sito più grande a Tumlingen, dando un contributo significativo alla transizione energetica.

Gli aspetti economici, ecologici e sociali della sostenibilità rivestono un’importanza fondamentale nella dichiarazione di missione del Gruppo fischer, pubblicata per la prima volta nel 1987 e influenzano in modo significativo la cultura aziendale. 

fischer ha lanciato nel 2014 con la GreenLine, la prima gamma al mondo di sistemi di fissaggio realizzati principalmente con risorse rinnovabili, e nel 2015 ha introdotto la gestione della sostenibilità e poco dopo il suo primo rapporto di sostenibilità.

Il Gruppo ha vinto numerosi premi per le sue attività sostenibili, tra cui il German Sustainability Award nel 2020, nella categoria “grandi imprese”. Nella primavera del 2023, il Ministro federale tedesco dell’Ambiente ha inserito il Gruppo fischer nella rete delle aziende che si occupano di protezione del clima.

Presso il neonato fischer Sustainability Campus, altre aziende, organizzazioni, fornitori e partner possono richiedere supporto partecipare a una sessione di formazione sulla sostenibilità.

I primi 60 anni di fischer italia

fischer Italia ha festeggiato questa estate i suoi primi 60 anni con un evento nella sua sede di Padova. La consociata italiana ha iniziato la propria attività nella città veneta nel 1963 e, grazie a un percorso in costante crescita, è oggi prima nel Gruppo fischer per fatturato, con 304 dipendenti e con oltre 6 mila clienti fra rivendite specializzate, grossisti, grande distribuzione e industrie. fischer rappresenta il punto di riferimento per progettisti, installatori, rivendite e hobbisti per ogni applicazione in ambito di fissaggio con la sicurezza e qualità garantita dai propri prodotti.

fischer-italia

Stefano Marzolla, direttore generale di fischer Italia, ha aperto la festa con il benvenuto a Klaus Fischer, presidente e titolare del gruppo, ai membri del board, al vicesindaco di Padova, ai rappresentanti dell’Università di Padova, alle istituzioni, ai giornalisti e alle collaboratrici e collaboratori dell’azienda. La festa è proseguita con il discorso di Klaus Fischer, centrato su temi cruciali quali l’importanza dell’istruzione, la sfida ambientale e il potere dell’innovazione.

Dopo aver ricordato il traguardo dei 200 milioni di euro di fatturato raggiunti nel 2022, Fischer ha rimarcato l’importanza del fattore umano e della vicinanza al cliente. A seguire il regalo del book che ripercorre i 60 anni dell’azienda, la cena di gala e infine il taglio della torta con brindisi finale.

I nuovi Color Trends 2024 secondo San Marco e studio Baolab

San Marco, brand di pitture e vernici per l’edilizia professionale, in collaborazione con lo studio milanese Baolab, ha individuato i nuovi Color Trends 2024.

Le nuove tendenze cromatiche sono quattro e sono state definite tramite una ricerca che si basa su un principio di evoluzione nella continuità: alle diverse tinte delle palette individuate lo scorso anno se ne affiancano di nuove, includendo anche alcuni colori per gli esterni e proposte di abbinamento per i pavimenti con Continuo, sistema di rivestimento decorativo a effetto microcemento.

La ricerca qualitativa condotta quest’anno ha inoltre portato a notevoli miglioramenti degli strumenti di consultazione: a partire dalla nuova mazzetta colori, che offrirà un interessante confronto tra le nuances del 2023 e quelle che domineranno gli ambienti nel prossimo anno.

«Con il progetto Color Trends ci poniamo l’obiettivo di condurre i nostri interlocutori, sia professionisti del settore che privati, in un affascinante viaggio fra le suggestioni e le emozioni che animano il mondo del colore. Desideriamo, in particolare, fornire inedite chiavi di lettura per interpretare le tendenze dell’interior design restando fedeli al proprio gusto e alla propria personalità, così come spunti e strumenti che consentano di dare vita a spazi armoniosi ed equilibrati ma sempre unici e vibranti», commenta Emanuele Divina, Brand Manager San Marco.

«Poter spiegare che il mondo cromatico è in continua evoluzione e non procede solo per cambi radicali di direzione è una occasione rara, di cui è difficile intuire il potenziale ma che è essenziale per poter strutturare un progetto colore valido nel tempo e simultaneamente innovativo nei contenuti», aggiungono Manuela Bonaiti ed Emma Clerici, fondatrici di Baolab.

Spring Garden

Il nome del primo trend individuato è Spring Garden, una palette che induce al risveglio dei sensi, caricandoli di una nuova forza e di una sensazione di allegra leggerezza. Si percepisce una certa continuità rispetto alla precedente tavolozza, Bucolic Garden. Le tinte che la compongono diventano però più sature, come nel caso dei verdi e del giallo, che inonda di luce tutti gli altri colori.

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Per il pavimento la scelta ricade su Continuo C628, una tinta dominata da accenti neutri ma caldi; Il giallo e il verde tenue delle nuance Firenze e Trieste sono invece consigliate per mettere in relazione questa palette con gli esterni.

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Soft Purity

Soft Purity, il secondo trend individuato, è una palette in cui cielo e terra si fondono creando ambientazioni oniriche e fiabesche. A dominare è ancora il blu, questa volta insieme al rosso, ma entrambi si trasformano grazie all’alta percentuale di bianco che li rende più domestici e vicini. Bilanciano la tavolozza due neutri fortemente cromatici, capaci di comunicare con le tinte più forti.

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Per rivestire i pavimenti è proposto, in abbinamento, Continuo C638, che con il suo giallo desaturato richiama la calda sabbia estiva. Per le pareti esterne si punta infine su colori delicati come il rosa Torino e l’azzurro Catania.

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Digital Sensorial

Digital Sensorial è il nome del terzo trend, new entry di quest’anno, capace di trasportare il mondo del digitale all’interno degli spazi, creando ambienti fluidi e metamorfici. La nuova palette si compone di viola vibranti, gialli che sconfinano nei verdi e verdi che si alleggeriscono per permettere una continuità e un’ibridazione con le tinte più neutre e tradizionali.

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Il pavimento riesce a sposarsi alla perfezione con questo spazio futuristico grazie a Continuo C646: una gradazione di verde molto chiara, leggera e fresca che, se accostata a toni più forti, dà forte carattere agli spazi abitativi. L’equilibrio con gli esterni è garantito dalle nuances Venezia e Milano, due colori chiari e delicati.

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Light Beauty

L’ultimo trend individuato è Light Beauty, contraddistinto da un saldo legame con la terra: che siano mattoni, cipria, ocra o terracotta, sono ancora molto presenti le nuances distintive della precedente versione, Quiet Beauty. Il panorama cromatico si arricchisce tuttavia di un azzurro-lilla capace di alleggerirlo, trasformando l’arancione in un rosso bruciato che fa da controcanto alle altre tinte.

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La proposta per i pavimenti è Continuo C617, un delicato e intrigante grigio perla che nasconde sfumature multitonali. Il connubio perfetto con le pareti esterne è dato da due colori che esaltano il piacevole contrasto tra un acceso rosso Roma e un più sottile crema Napoli.

Corepla e Aipe: riciclo dell’EPS, un’opportunità per l’economia circolare

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La filiera del riciclo degli imballaggi in plastica italiana è un’eccellenza in Europa. Tra le attività che mostrano grandi margini di sviluppo c’è il sistema di riciclo dell’EPS, il polistirene espanso sinterizzato, comunemente noto come polistirolo. 

A questa tematica è stata dedicata la tavola rotonda “Il riciclo dell’EPS: un’opportunità per l’economia circolare”, che Corepla ha promosso in collaborazione con AIPE nel corso dell’edizione 2023 di Ecomondo (7-10 novembre, Rimini), che ha visto la partecipazione di Alessandro Augello (presidente AIPE), Giovanni Bellomi (direttore Corepla), Valentina
Meschiari (responsabile raccolta Corepla), Danilo Sartori (responsabile schemi innovativi di riciclo e piattaforme Corepla), Giovanni Boz di Fantambiente e Antonio Facca del Gruppo
Conad.

L’appuntamento è stato anche l’occasione per ufficializzare l’accordo di intenti tra Corepla e AIPE e promuovere una cultura sostenibile attraverso una attività di sensibilizzazione verso i cittadini e di coinvolgimento dei Comuni. Proprio ai Comuni e ai soggetti da essi delegati, infatti, è stato inviato un form per supportarli ulteriormente nella gestione dell’EPS e incrementare le quantità intercettate; un’intesa utile ad ampliare la rete di raccolta presso le isole ecologiche e proseguire il percorso di investimento costante nei metodi di innovazione per consentire il riciclo dei flussi di EPS negli impianti dove viene sottoposto ad un processo sostenibile per rigenerarsi.

Nel 2022 sono state oltre 10.000 le tonnellate di polistirolo avviate al riciclo solo nelle PEPS Corepla, «volume che raddoppia considerando anche la raccolta fuori da questo circuito», affermano da Aipe.

«Il polistirene espanso rappresenta una risorsa strategica in ottica di economia circolare soprattutto in relazione al fatto che si tratta di un prodotto totalmente riciclabile se correttamente conferito nella raccolta differenziata. Questa partnership con Aipe ha l’obiettivo di rafforzare la sensibilizzazione alla cultura dell’economia circolare, dell’evoluzione green e aumentare la consapevolezza nei cittadini e nelle amministrazioni comunali delle pratiche di riciclo che rendono l’Italia un’eccellenza europea. Tutti, dal privato cittadino al commerciante fino alla GDO, possono fare la propria parte per chiudere il cerchio, perché solo un corretto conferimento dell’EPS consentirà la sua trasformazione in materia prima seconda. L’obiettivo è da raggiungere tutti insieme», ha dichiarato il presidente di Corepla, Giovanni Cassuti.

Secondo una indagine IPSOS commissionata da Corepla, negli anni la sensibilità e l’attenzione dei cittadini verso la raccolta differenziata è cresciuta in maniera significativa per 3 italiani su 4. Per il 22% dei cittadini italiani fare correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti è il comportamento più importante da mettere in pratica per rispettare l’ambiente. Tuttavia resta la percezione nei cittadini che l’imballaggio in polistirolo è il rifiuto in plastica più difficile da differenziare, da qui la richiesta degli italiani ai Comuni e in generale alle Istituzioni, di avere maggiori informazioni di dettaglio sugli imballaggi. Per il 91% degli italiani intervistati Governo e Istituzioni dovrebbero fare di più per sensibilizzare i cittadini sul tema plastica e il suo riciclo, ed è continua la richiesta di un sistema di comunicazione costante e sempre più unificato sui metodi e le logiche di differenziazione dei materiali riciclabili.

Grazie a un corretto conferimento e a un eccellente sistema di riciclo, il polistirene espanso, fatto per il 98% d’aria, offre interessanti opportunità di dare vita a nuovi prodotti.

«Ridurre, riciclare e recuperare sono azioni prioritarie dell’intera filiera determinata a prevenire l’emissione di rifiuti nell’ambiente, ad aumentare la percentuale di raccolta ed individuare nuove forme di riciclo e riutilizzo con lo scopo di trasformare gli imballaggi in EPS post uso in nuove risorse e materie prime seconde e chiudere quindi il loop dell’economia circolare. L’EPS è infatti un materiale sostenibile perché si ricicla completamente e infinite volte. Lo testimoniano tre progetti avviati da AIPE negli ultimi anni: “EPS porto a Porto” per il recupero delle cassette in polistirolo destinate alla pesca presso le aree portuali; l’iniziativa con il Mercato Ittico di Milano per la raccolta e riciclo delle cassette pesce in ambiente commerciale e “L’EPS si Differenzia” rivolto al recupero degli imballaggi in EPS attraverso le municipalizzate e alcune GDO del settore alimentare, elettrodomestico e arredo. L’esperienza sul campo dimostra che l’EPS è raccoglibile, selezionabile e riciclabile e che proteggere l’ambiente significa utilizzare il materiale migliore per ogni applicazione valorizzandolo attraverso una corretta gestione di tutto il suo ciclo di vita», ha commentato Alessandro Augello, presidente di AIPE.

Mapei al MADE expo 2023 con la nuova linea Zero

Linea-Zero-Mapei
Linea Zero Mapei

Dal 15 al 18 novembre 2023 Mapei è al MADE expo 2023, in programma a Fiera Milano, Rho (Stand B01 – E10, Hall 2).

L’azienda porta in fiera alcune novità sotto il segno dell’impegno per un’edilizia sempre più responsabile e presenterà la propria offerta completa per rispondere alle esigenze di tutti i professionisti. Tecnologie e soluzioni di qualità, durevoli e sostenibili come quelle che compongono la linea Zero, la gamma di prodotti Mapei a emissioni completamente compensate.

Mapei, con la sua linea dedicata al risanamento di edifici in muratura, è presente anche nell’Agorà del Restauro: uno spazio situato al centro della hall 2 (N25 – P26) ideato da Assorestauro. 

Nel palinsesto di eventi culturali e formativi che avranno luogo nell’Agorà, nel pomeriggio di venerdì 17 novembre Davide Bandera, PM linea risanamento Mapei, interviene nell’ambito del convegno «Restauro, Materiali innovativi e sostenibilità: tra CAM edilizia e protocolli di sostenibilità ambientale ed energetica».