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Perché le imprese vogliono i Senior
Molte aziende lamentano di non trovare personale con adeguata preparazione. Allo stesso tempo, il 2023 si è chiuso con dati quasi record per tasso di occupazione, con oltre 23,6 milioni di persone che hanno un lavoro. Come stanno le cose?
La statistica
Se è vero, secondo la statistica, che il numero degli occupati è lievitato, con la percentuale salita al 61,5%, permangono squilibri che una politica industriale dovrebbe prendere in considerazione.
Se confrontati al 2019, in Italia sono attivi quasi 500 mila lavoratori in più, ma i dati Istat indicano che il maggior numero di nuovi assunti sia rimasto al Nord. Poco è cambiato negli anni: il 52% ha interessato le regioni settentrionali, il 21% il Centro e il 26% Sud e Isole.
Nessuna novità anche per quanto riguarda i generi, con il 64% di sesso maschile. Anche se nell’estate scorsa il tasso di occupazione femminile è arrivato al record di 52,3%. Che cosa c’è che non va, insomma? Dipende dai punti di vista.
Figure professionali
La difficoltà nell’individuare figure professionali già formate, per esempio, spinge le imprese a offrire lavoro ai più esperti, cioè ultracinquantenni. Secondo l’Istat, la maggior parte dei nuovi occupati ha più di 55 anni.
Non solo. Rispetto al 2019 nel 2023 gli occupati tra i 35 e 49 anni sono diminuiti (circa 530 mila nei primi mesi dell’anno), mentre sono aumentati quelli tra i 50 e gli 89 anni (circa 490 mila).
Per esempio, nel primo trimestre 2023 sono stati 38 mila i nuovi occupati con più di 65 anni, rispetto al 2019. Insomma, avanti i senior. E, attenzione: gli occupati con i capelli grigi non sono assunti con contratti a termine, per tamponare una falla nell’organigramma aziendale.
Al contrario, il picco di occupati è dovuto in larga parte a lavoratori a tempo indeterminato, mentre l’andamento dei lavoratori con contratto a tempo determinato è in calo.
I nuovi occupati, quindi, hanno per la maggior parte un contratto a tempo indeterminato e sono occupati in posizioni a tempo pieno.
I giovani costano meno alle aziende
La conclusione è abbastanza semplice: i giovani costano meno alle aziende, ma non sono funzionali alle mansioni da svolgere. O la scuola non li prepara abbastanza, oppure non sono interessati al tipo di mansione offerta dal mercato.
In ogni caso, c’è qualcosa che non va se le imprese preferiscono spendere di più per assumere adulti, più costosi, ma già formati.
di Federico Mombarone
Idrolab, vendere meglio con l’Intelligenza Artificiale
La ricetta di IdroLab per la distribuzione: raccolta puntuale dei dati relativi ai prodotti in catalogo per sfruttare le opportunità aperte dai nuovi sistemi software, capaci di utilizzare le informazioni nascoste nel business delle aziende.
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Federcostruzioni, il governo da un segnale al settore
Dopo il boom è ora di guardare al futuro. Per Federcostruzioni è fondamentale il contributo che arriva dal Pnrr, a patto di recuperare i progetti dei Comuni che sono stati esclusi dal Piano. Per non parlare di crediti incagliati e green.
«Le produzioni complessive del settore hanno raggiunto la cifra notevole di 600 miliardi nel 2022, registrando una crescita di circa 100 miliardi rispetto all’anno precedente. Questa spinta è da attribuire principalmente al superbonus, che ha contribuito in modo significativo alla crescita del Pil. L’incremento di 100 miliardi corrisponde al 19,6% rispetto all’anno precedente». Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, associazione che riunisce le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile e infrastrutturale e in cui è entrata a far parte anche Angaisa, ha fotografato il settore al recente convegno dell’associazione dei distributori di idrotermosanitari.
Un comparto complesso e articolato illustrato attraverso dati e numeri elaborati dall’associazione: il dato aggregato, sebbene positivo, scomposto per settori ha evidenziato però alcune criticità.
Per esempio, se le macchine per costruzioni e ceramiche hanno registrato una crescita robusta, altri settori, come laterizi e calcestruzzo, hanno affrontato crisi significative.
L’andamento occupazionale ha subito un’accelerazione, con un aumento del 9,3%, pari a 250 mila nuove collocazioni rispetto al 2021, per un totale 3 milioni di lavoratori.
Il contributo al pil
«Un risultato di notevole rilevanza, specialmente se consideriamo i dieci anni precedenti, caratterizzati da una profonda delle costruzioni», ha sottolineato Marone, per poi proseguire nell’analisi delle esportazioni in cui diverse categorie (dai prodotti chimici alle ceramiche, dal vetro all’arredamento in legno) si distinguono per prestazioni eccezionali nel mercato globale. In generale, il made in Italy del comparto nel 2022 ha segnato +35% rispetto all’anno precedente.
Ma, attenzione, nonostante una crescita significativa delle esportazioni si iniziano a intravedere i primi segnali di una possibile crisi. Nel riassumere lo studio condotto da Federcostruzioni, emerge il contributo della filiera al Pil pari all’8,3% nel 2021 e al 3,7% nel 2022.
Secondo il ministero dell’Economia, negli ultimi due anni più della metà della crescita del Prodotto interno lordo italiano è attribuibile all’edilizia e alla sua filiera produttiva.
Insomma, dopo decenni bui, complici gli incentivi fiscali e le opere finanziate con le misure del Pnrr, le costruzioni tornano a rivestire un ruolo cruciale nell’economia nazionale grazie anche alla loro interconnessione con tutti i settori produttivi, tanto che ogni miliardo investito in questo settore genera effetti diretti e indiretti, che si estendono da 2,3 miliardi fino a 3,5 nel lungo periodo.
Prospettive per il futuro
Federcostruzioni stima una crescita contenuta, ma solida, al 4%, supportata principalmente dal Pnrr: nonostante il finanziamento del piano risulti notevolmente inferiore alle aspettative, rappresenta comunque una significativa opportunità di sviluppo.
Ci sono poi elementi chiave per la competitività che continuano a rappresentare una barriera per gli imprenditori: dal costo del credito, in fase di contenimento, ai prezzi energetici e dei materiali, ingenti in passato, ma che in prospettiva diventeranno meno onerosi con le misure Energy e Gas Release, (aste per partecipare all’acquisto a prezzi calmierati) se verranno attuate rapidamente.
A ciò si aggiunge un quadro internazionale caratterizzato da tensioni geopolitiche e due conflitti in corso, che pongono nuove sfide al mercato internazionale. Secondo la presidente dell’associazione, in questo contesto gli incentivi fiscali sono essenziali per sostenere progetti ambiziosi di riqualificazione del nostro patrimonio, sotto la duplice minaccia del rischio sismico e idrogeologico.
«Un altro aspetto cruciale è la tutela del made in Italy, riflessa nel dibattito sul disegno di legge attualmente in discussione. Sebbene apprezziamo l’iniziativa, riteniamo che alcune correzioni siano necessarie rispetto alla problematica legata alla tassazione ambientale. Per esempio, è necessaria una imposta sulle emissioni di Co2 per le importazioni al di fuori dell’Unione Europea, per proteggere la produzione Ue da Paesi con normative meno rigide, che non favoriscono una concorrenza leale», ha ribadito Marone nel suo intervento.
Le sfide del rinnovamento
Federcostruzioni è molto critica riguardo alla cancellazione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza di alcuni lavori spostati su altre voci di bilancio e attende la definizione dei capitoli di spesa interessati per comprendere gli impatti delle opere sottratte al Pnrr.
E, infatti, la spesa prevista per fine dicembre 2023 si aggira sui 30 miliardi, cioè la metà di quanto preventivato. L’azione, per questo, si deve concentrare anche sulla sfida per i comuni italiani, dai grandi centri metropolitani alle piccole realtà locali, specialmente per i centri con uffici tecnici limitati, affinché tutte le opere siano proposte in bando in modo trasparente.
E, nonostante le difficoltà, i comuni hanno incrementato i bandi di gara, cercando di superare le criticità.
Inoltre, l’associazione sta lavorando a una legge per la rigenerazione urbana (in Parlamento c’è già un disegno di legge) con l’obiettivo di facilitare sempre di più la partecipazione del settore privato, affinché possa contribuire con il proprio capitale a iniziative di partenariato pubblico-privato.
Si tratta, per Marone, di iniziative cruciali per lo sviluppo del territorio, ma è essenziale che lo Stato intervenga con normative adeguate per agevolare questo percorso, una richiesta portata avanti da anni.
Liquidità e greendeal
La situazione sugli incentivi fiscali è al centro dell’attenzione, soprattutto in considerazione dell’emergenza delle risorse anticipate e delle necessarie modifiche nella gestione finanziaria.
Lo stop al sistema della cessione in fattura dei bonus ha determinato i crediti incagliati per molte imprese, che ora faticano a monetizzare. Come garantire la liquidità per proseguire con le opere in corso?
L’associazione ha chiesto (ma invano) una proroga dei lavori già avviati al 110%, con attenzione al requisito del 60% di avanzamento, in modo di consentire alle imprese che hanno già avviato i lavori di completarli in modo qualitativo e, soprattutto, nel rispetto delle norme di sicurezza per gli operatori.
L’obiettivo era quello di evitare affrettate decisioni che possano compromettere la qualità delle opere e mettere a rischio la sicurezza degli operatori. Ma il governo ha fatto muro. L’altro punto focale riguarda l’agenda verde, o green deal, che richiede azioni concrete.
Le imprese del settore stanno già adottando iniziative sostenibili, ma è essenziale un sostegno per raggiungere gli obiettivi europei.
Per ottenere norme stabili nel tempo Federcostruzioni sta dialogando costantemente con il governo, con l’obiettivo di ottenere strumenti durevoli che agevolino soprattutto le fasce più vulnerabili, incapaci di investire senza un adeguato stimolo e nello stesso tempo proteggere il patrimonio edilizio garantendo sicurezza sismica, idrogeologica ed energetica.
Certo, ci sono stati interventi compensativi del governo con il decreto Energia, ma ancora manca una strategia chiara per il futuro energetico del Paese.
Un altro ambito d’intervento, infine, riguarda l’innovazione e la digitalizzazione con progetti europei, e la creazione di un hub formativo nelle costruzioni che coinvolge imprenditori, professionisti e pubblica amministrazione, con l’obiettivo di allineare le competenze e facilitare la crescita aziendale.
di Monica Battistoni
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Lavori in casa per una famiglia su quattro
Nomisma ha sondato le intenzioni di investimento sulla propria abitazione da parte degli italiani: nei prossimi mesi il 26% pensa di utilizzare ancora i bonus, seppure ridotti. Ma il verso scoglio sarà ottemperare alla direttiva europea.
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L’economia va ma senza usare il turbo, l’andamento del Pil
L’analisi di Confcommercio sull’andamento del Pil e sulla gestione dei conti pubblici: moderato ottimismo, a patto che il governo intervenga per sciogliere i nodi che ostacolano la ripresa. Con il rebus di possibili shock di carattere geopolitico.
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Nomisma, la nostra rete ha bisogno di una scossa
Il centro studi bolognese Nomisma punta il dito sulle difficoltà nel raggiungere una vera indipendenza energetica. Le rinnovabili per ora non sono sufficienti e la transizione dal gas all’elettricità non è supportata dalla necessaria distribuzione della corrente.
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Angaisa, per gli impianti tre anni in Italia
Angaisa, l’associazione dei distributori di prodotti idrotermosanitari traccia un bilancio del settore attraverso l’analisi di 784 bilanci campione. Risultato: dopo l’euforia è arrivato il freno provocato dai decreti ammazzabonus. Ma il business è solido.
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Edilteco, con la linea green innovazione sostenibile nell’edilizia
Edilteco fa un significativo passo avanti nel suo impegno per l’ecosostenibilità con il lancio della nuova linea, Edilteco Green. Al cuore di questa innovazione c’è il Polistirene Espanso (Eps), che passando da vergine a rigranulato ridefinisce gli standard di sostenibilità nel settore edilizio.
La chiave del successo dei prodotti Edilteco risiede nella qualità dell’Eps, che deve essere a cella chiusa per garantire l’assoluta impermeabilità. Infatti, un tratto distintivo di tutti i prodotti Edilteco è la caratteristica delle perle di essere inassorbenti.
Grazie a diversi anni di ricerca hanno mantenuto la stessa qualità intrinseca nella sua nuova soluzione ecocompatibile: l’Eps vergine rigranulato. Grazie a uno speciale procedimento, scarti selezionati di Eps vergine (come lastre per cappotti, contenitori per alimenti) sono sottoposti a un processo di sgranatura che li riporta alla loro struttura originale.
Questo processo non danneggia le perle, preservando la loro inassorbenza e, di conseguenza, le loro prestazioni. Edilteco non propone alcun compromesso: la qualità rimane inalterata, ma ora i prodotti hanno la capacità non solo di migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni riducendo le emissioni, ma anche di contribuire attivamente alla pulizia del pianeta.
La riduzione dei rifiuti circolanti e la minore produzione di nuovo materiale sono obiettivi fondamentali di questa nuova linea di prodotti.
Tecfi porta a Klimahouse una visione green e recupera 126 alberi d’olivo
Tecfi, azienda italiana specializzata nella progettazione, produzione e nella commercializzazione di sistemi di fissaggio presente in 56 Paesi nel mondo, partecipa anche quest’anno al Klimahouse di Bolzano con le diverse soluzioni del suo catalogo all’avanguardia nel campo dell’edilizia e della sostenibilità ambientale.
Tecfi ha una ricca storia di responsabilità ambientale. Aver conseguito sin dal 2004 la certificazione ambientale Iso 14001 testimonia l’attenzione dell’azienda nell’utilizzo di processi aziendali ecocompatibili.
Tecfi è stata, tra l’altro, una delle prime aziende italiane del settore che ha deciso di abbandonare l’utilizzo del cromo esavalente (considerato uno dei più importanti e pericolosi inquinanti ambientali) per tutte le finiture, in conformità alla Direttiva RoHs 2002/95/Ce, poi sostituita dalla Direttiva RoHs 2011/65/Ue.
Nonostante il settore dell’edilizia non fosse coinvolto nell’applicazione di tali restrizioni, Tecfi ha deciso di anticipare i tempi eliminando totalmente il trattamento delle superfici metalliche con triossido di cromo e acido cromico ed introducendo una variante della zincatura con passivazione gialla: la finitura di tipo Gold-Esente da CrVI, un giallo brillante e intenso, molto apprezzato dalla clientela e totalmente conforme alla normativa vigente.
Tecfi ancora oggi è fortemente impegnata per uno sviluppo aziendale ecosostenibile, attraverso un progetto di impianto di 126 alberi d’olivo trasferiti da aree dismesse e ricollocati accanto agli stabilimenti aziendali di Pastorano (Caserta).
L’olivo è infatti la pianta da frutto con la maggiore capacità di assorbimento di CO2: è in grado di assorbire all’anno oltre 150 chilogrammi di anidride carbonica.
Il progetto è un contributo tangibile al riscaldamento e l’inquinamento ambientale, migliorando la qualità dell’ambiente con l’assorbimento all’anno di 19 tonnellate di CO2 per i 126 alberi piantati.
«Un piccolo gesto per contribuire a lasciare un mondo migliore e più pulito alle generazioni future», commenta Antonio Guarino, presidente e co-fondatore di Tecfi.
Boero, sistemi di isolamento termoacustico
Boero torna al Klimahouse con i sistemi di isolamento termoacustico a cappotto Boerotherm, efficaci nel contenere, bilanciare e ottimizzare la dispersione del calore dagli edifici, assieme alla soluzione a secco Isolareflex. E un webinar per chi non sarà a Bolzano.
Boero torna al Klimahouse
Sistemi di isolamento termico a cappotto, e una soluzione interamente a secco. Boero, azienda di origine genovese con due secoli di storia e punto di riferimento per tecnici e progettisti per il recupero e decorazione di edifici storici e moderni, sarà presente a Klimahouse 2024 con i sistemi di isolamento termico a cappotto Boerotherm e il sistema di isolamento termoacustico a secco con caratterizzazione antisismica Isolareflex.
La manifestazione di Bolzano è un evento di spicco per l’efficientamento energetico e l’edilizia responsabile, aperta ad operatori di settore e al pubblico finale. Inoltre, offre l’opportunità di esplorare le più recenti innovazioni nel campo dell’abitare sostenibile e rispondere alle sfide più attuali per la tutela del patrimonio ecologico.
Anche antisismico
Boero, durante questo appuntamento sarà presente presso lo stand A05/18 settore AB all’interno dell’Area Anit, in quanto partner tecnico dell’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, che mira a promuovere lo sviluppo della corretta informazione scientifica in questo ambito.
Per quanto riguarda i prodotti in mostra, saranno presentati i sistemi di isolamento termico a cappotto Boerotherm, efficaci nel contenere, bilanciare e ottimizzare la dispersione del calore dagli edifici, una soluzione alle sempre più sentite necessità di risparmio energetico, efficienza termica e comfort abitativo del costruito.
Focus anche su Isolareflex, sistema d’isolamento termico interamente a secco in grado di garantire un generale miglioramento del comfort abitativo, di cui Boero è distributore esclusivo in Italia e in Europa.
Una soluzione con caratterizzazione antisismica per l’efficientamento energetico che assicura importanti vantaggi sia nella velocità e flessibilità della posa in opera, sia in termini tecnici e prestazionali.
Brevettato in Italia e in Europa e sottoposto a severi test, il sistema ha ottenuto la certificazione Eta, la marcatura Ce, risponde ai criteri ambientali minimi Cam ed è conforme ai requisiti di sicurezza antincendio.
Il link
I sistemi e le novità Boero saranno raccontati anche al pubblico non presente in fiera durante il webinar Riqualificazione edilizia e risparmio energetico. Normative, aspetti tecnici e nuove opportunità. È possibile trovare il link per iscriversi al webinar nella sezione blog del sito www.boero.it.
La partecipazione di Boero a questo importante appuntamento conferma nuovamente l’eccellenza in ricerca, studio e sviluppo di soluzioni sempre più innovative e a ridotto impatto ambientale e la costante capacità dell’azienda di sapersi innovare attraverso tecnologie all’avanguardia.
Le caratteristiche tecniche
A Klimahouse 2024 saranno presentate le principali caratteristiche del sistema Isolareflex. Resistenza agli urti accidentali e agli agenti atmosferici: il sistema è stato testato presso il laboratorio dell’Itc del Cnr che lo ha sottoposto alla prova di impatto del corpo molle e del corpo duro secondo l’Ead di riferimento n°0901 19-00-0404. Il sistema sottoposto ad entrambe le prove non ha subito nessuna deformazione o fessurazione.
Resitenza per l’impatto da corpo duro: con sfera da 500g, 3000g, 1000g e 50g: Categoria d’Uso I Applicazione sui cappotti esistenti: Isolareflex può essere applicato per la riqualificazione energetica e la manutenzione di sistemi a cappotto esistenti, consentendo un rinnovo estetico dell’edificio senza dover affrontare gli oneri di rimozione, trasporto e smaltimento del cappotto preesistente.
Caratterizzazione antisismica: Il sistema Isolareflex permette una riduzione del rischio sismico, evitando il meccanismo di collasso legato al ribaltamento della tamponatura esterna attraverso una soluzione progettuale dotata di requisiti di rigidezza, resistenza e massa necessari a contribuire all’aumento delle capacità degli elementi costruttivi non strutturali di resistere alle azioni sismiche degli edifici esistenti in c.a., quali le tamponature esterne.
Elevata resistenza a carichi distribuiti: il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio (Benevento), ha esaminato le prestazioni statiche del sistema Isolareflex per definire il massimo carico statico uniforme sopportabile dalla doppia orditura di sostegno in accaio del sistema Isolareflex, prima del collasso.
Il test ha evidenziato che la massima resistenza a carico statico verticale è pari a: 0,625 kN/m² (con montante C15) 0,375 kN/ m² (con montante C27).
di Franco Saro
Innovazione, sostenibilità ed efficienza energetica, i pilastri di Mce
Innovazione, sostenibilità ed efficienza energetica sono i tre pilastri portanti della Mostra convegno expocomfort (Mce).
«L’innovazione in particolare, è il motore trainante che spinge aziende e buyer a partecipare a questa fiera specializzata nel settore Hvac+R, delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e del mondo acqua, per vedere le soluzioni tecnologiche più avanzate e all’avanguardia dei sistemi connessi negli smart building, mentre i temi della sostenibilità e dell’efficienza sono le linee guida per offrire nuovi business model e strategie verso la carbon neutrality», spiega Massimiliano Pierini, managing director Rx Italia.
L’edizione 2024
Mce Si terrà dal 12 al 15 marzo a Fiera Milano e si articola su tre ambiti strategici per agevolare operatori e buyer nella selezione delle soluzioni ottimali per le proprie attività: Industrial è dedicato ai prodotti industriali per rispondere alle specifiche esigenze manifestate dai visitatori, Smartness promuove l’idea dell’integrazione avanzata tra impianti e sistemi con l’obiettivo di consentirne la gestione in modo evoluto e massimizzarne rendimenti ed efficienza.
Il terzo focus, Hydrogen, si lega alla neutralità tecnologica di questo vettore energetico e delinea la volontà e l’impegno degli organizzatori nell’indirizzare il settore verso il segmento residenziale, sebbene ancora in fase embrionale, e sostenere invece la fase di sviluppo già iniziata in ambito industriale e dei trasporti.
In questo contesto la creazione spazio fisico all’interno della fiera, battezzato Hydrogen hub, dimostrerà come l’idrogeno possa essere integrato nel comfort quotidiano con quattro diverse categorie: produttori di macchinari, fornitori di componenti, produttori di idrogeno e apparecchi alimentati a idrogeno.
I partner
L’evento internazionale attrae partecipanti provenienti da oltre 140 nazioni, con una percentuale di visitatori esteri che supera il 36% e grazie alla partnership con Ice gli organizzatori hanno consolidato un programma di incoming per ricevere delegazioni da ben 43 nazioni. Inoltre, è previsto uno spazio dedicato a circa 700 sessioni B2B per gli incontri tra imprese e professionisti della distribuzione, dell’installazione e della progettazione.
Un aspetto distintivo della Mostra Convegno è la celebrazione di un’alleanza con un Paese partner a ogni edizione: nel 2024 questo ruolo è assunto dalla Polonia, una scelta scaturita dalla capacità di attrarre i forti investimenti provenienti da altre nazioni e dalla marcata attenzione del Paese alle energie rinnovabili: il 2021 ha registrato un notevole incremento di pompe di calore, producendo anche 1,3 milioni di tonnellate di idrogeno, di cui una significativa quantità è rappresentata da idrogeno verde e magari nel prossimo futuro possa diventare un centro naturale per i paesi dell’Est Europa.
Layout ed eventi
Rosso, blu, giallo e verde caratterizzeranno lo spazio espositivo come guida per le rispettive categorie: climatizzazione, con il caldo e il freddo uniti per la prima volta sotto il nome
Indoor climate, la componentistica delle pompe e le valvole e infine, il mondo dell’acqua. Il 90% degli stand è già stato riservato, con più di 1.300 aziende iscritte di cui il 55% straniere.
I Mce Excellence Awards, in collaborazione con il Politecnico di Milano e i principali studi di progettazione, premieranno componenti, sistemi e tecnologie capaci di giocare un ruolo chiave nell’accelerazione della transizione energetica, che siano in linea con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, raggruppati sotto l’acronimo SDGs Digis.
Una giuria composta da esperti del settore avrà il compito di valutare le candidature e le aziende partecipanti avranno l’opportunità di mettere in mostra i propri prodotti con la stampa nazionale ed internazionale per amplificare il livello di innovazione.
Inoltre, poiché l’acqua è un elemento unificante di tutti i settori coinvolti è stato ideato un concorso a premi battezzato Water Prix, organizzato da Angaisa e Aqua Italia e supportato dal nuovo decreto Acquapotabile, che stabilisce il ruolo dell’installatore come garante della contabilità dell’acqua, vuole promuovere l’uso intelligente dell’acqua coinvolgendo attivamente espositori e visitatori.
Collaborazione con Angaisa
La collaborazione di lunga data con Angaisa, che comprende varie attività come studi di settore, partecipazione a eventi e incontri, si concretizza in uno spazio di rilievo nel padiglione 18, noto anche come padiglione Angaisa, per accogliere distributori e centinaia di pullman in arrivo in un ingresso privilegiato e per coloro che non possono partecipare al viaggio in pullman, saranno forniti voucher per agevolare il loro accesso alla manifestazione fieristica.
Fondamentali le conferenze incentrate sulle nuove direttive: «Ci troviamo davanti a una rivoluzione industriale: le normative sono tantissime, un cambiamento radicale mai visto negli ultimi 40 anni, che illustreremo in convegni organizzati con associazioni e istituzioni.
Infine, poiché la sostenibilità non è qualcosa che va richiesta ad altri, ma bisogna percorrerla per primi, Mce è l’unico grande organizzatore italiano certificato ISO 20 121e partecipa all’iniziativa internazionale Just a drop a livello per la costruzione di impianti potabili in zone svantaggiate», conclude Pierini.
Fakro finestre performanti, dalle finestre alle scale in legno
Fakro partecipa a Klimahouse con le finestre performanti e i suoi prodotti di punta, come il modello da tetto Ftt U8 Thermo e la calpestabil eDxw. Debutta Lwt, una rampa sezionale super-termoisolante, studiata anche per gli edifici a basso impatto energetico.
Finestre più performanti per rispettare l’ambiente e migliorare il comfort. Ma anche scale. Fakro sarà presente a Klimahouse con i suoi prodotti più prestazionali sia nella gamma di finestre per tetto a falda e tetto piatto sia, per la prima volta, con alcune proposte di scale retrattili.
Importante realtà nel settore delle finestre da tetto, con oltre 30 anni di attività alle spalle e secondo player a livello mondiale del comparto, l’azienda conferma anche quest’anno la propria presenza all’imminente edizione dell’evento dedicato all’edilizia sostenibile.
Dal 31 gennaio al 3 febbraio (settore Cd, stand D23/04), l’azienda esporrà alcuni dei suoi più performanti prodotti dal punto di vista dell’isolamento termico, della funzionalità e del design.
Ampia selezione
«Parteciperemo alla manifestazione presentando un’ampia selezione di modelli, dalla finestra da tetto Ftt U8 Thermo, estremamente performante dal punto di vista energetico, al serramento Pwp in Pvc per l’accesso al tetto, fino all’innovativa finestra calpestabile per tetti piatti Dxw.
Per la prima volta presenteremo in fiera anche le nostre scale retrattili e, in modo particolare, il modello Lwt ad alte prestazioni termiche, adatto anche per le case passive», anticipa Bruno Pernpruner, direttore generale di Fakro Italia.
Il debutto
Vero e proprio unicum sul mercato italiano, la scala sezionale in legno Lwt verrà esposta quest’anno per la prima volta a Klimahouse, a rappresentanza dell’ampia gamma di scale retrattili proposta dall’azienda.
Lwt, infatti, è il modello più prestazionale dell’offerta Fakro in termini trasmittanza termica. È una scala super-termoisolante, con un coefficiente Uw pari a 0,51W/m2K. È un prodotto studiato per gli edifici a basso impatto energetico.
Disponibile anche con kit di isolamento passive house. Lwt, infatti, si presta all’installazione anche nelle case passive.
Nuovo lucernario
Alla kermesse i visitatori potranno inoltre guardare da vicino il nuovo lucernario Pwp con apertura a libro, un modello che garantisce illuminazione ai locali esterni e un comodo accesso al tetto grazie all’apertura laterale di 90 gradi reversibile.
La struttura caratterizzata da profili multicamera in Pvc rinforzati internamente con anime in acciaio zincato rende questo serramento particolarmente duraturo e resistente, mentre la trasmittanza termica Uw pari a 1,3 W/m2K lo configura come soluzione ideale per l’installazione in qualsiasi ambiente riscaldato.
Prestazioni termiche
A Klimahouse Fakro esporrà anche il modello Fftt U8 Thermo, un serramento dalle prestazioni termiche tra le migliori oggi disponibili sul mercato, con singolo pacchetto vetrato.
Fiore all’occhiello della linea di serramenti Fakro ad alta efficienza energetica, questa finestra ha un coefficiente Uw pari a 0,58W/m²K, che le ha permesso di ottenere il certificato Passivhaus Institut.
Finestra calpestabile
Infine, non mancherà in fiera la finestra calpestabile per tetti piatti Dxw. La costruzione rinforzata e il rivestimento antiscivolo rendono possibile camminare sopra questo serramento in totale sicurezza, rendendolo la soluzione ideale per coperture che siano utilizzate come terrazzi.
Anche le performance energetiche sono rilevanti: il suo coefficiente Uw di trasmittanza termica è infatti 0,70 W/m²K.
di Alice Fugazza