Primo appuntamento di anticipazione della XXI edizione del Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni culturali e Ambientali, che si svolgerà a Ferrara nel prossimo mese di marzo (26-29 marzo 2014). L’incontro, organizzato a Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, ha ospitato i Sindaci dei Comuni più danneggiati dal sisma del 2012, il cosiddetto cratere del sisma.
A distanza di quasi un anno dalla tragedia, dopo l’emergenza iniziale e la messa in sicurezza, si è aperta la seconda fase inerente la ricostruzione e il restauro del patrimonio, non solo sul piano tecnico ed architettonico, ma anche culturale e sociale. Per questi Comuni è stata ventilata l’ipotesi di unirsi in una sorta di “Comunità dei Comuni”, che generi una comunanza di saperi conoscitivi, gestionali, tecnologici ed operativi, di metodologie di analisi e ricerca tipologica, architettonica e paesaggistica.
Quanto emerso sarà discusso anche durante le quattro giornate del Salone del Restauro 2014, all’interno di un padiglione dedicato interamente al post-terremoto.
Leroy Merlin premia chi sviluppa un progetto di sostenibilità ambientale e sociale replicabile, in linea con le esigenze del proprio contesto territoriale, realizzabile con un budget stabilito e con i materiali reperibili presso i punti vendita dell’azienda. L’idea del concorso lanciato dalla catena di grande distribuzione si è concretizzata con la premiazione della scuola vincitrice il progetto «I giovani per il territorio nella Csr», in collaborazione con Fondazione Sodalitas. In gara si sono cimentate tre scuole: ha vinto un buono spesa da 4.500 euro, da utilizzare per realizzare il proprio progetto, l’Itc Schiaparelli Gramsci di Pioltello (Milano) con l’iniziativa Orto Scolastico. Al concorso hanno partecipato anche l’Istituto Professionale di Stato Cavalieri di Milano, e l’IIS Marcora di Inveruno (Milano). L’Istituto Professionale di Stato Cavalieri ha elaborato il progetto Clean Green, per sensibilizzare i ragazzi al tema dei rifiuti attraverso la creazione di un’apposita pagina Facebook sulla quale gli utenti possano segnalare direttamente ai gestori dei servizi urbani la presenza di rifiuti in aree verdi o ai bordi delle strade. L’IIS Marcora si è invece occupato di risparmio energetico con il progetto «Piccoli gesti per grandi risparmi», attraverso cui installare in differenti luoghi (a partire dalla loro stessa scuola) sensori di luminosità e rilevatori dei consumi energetici. L’Itc Schiaparelli Gramsci ha lavorato invece alla progettazione di un Orto Scolastico attraverso il quale riqualificare, con il coinvolgimento dei pensionati del quartiere, il giardino della scuola, rendendolo anche produttivo.
Più polizze per Tecnocasa. Il Gruppo che opera nell’immobiliare, attraverso un aumento di capitale finalizzato all’acquisizione di quote societarie, ha incrementato la propria partecipazione in Cf Assicurazioni sino a raggiungere circa l’83%. La compagnia è nata nel 2007 con l’obiettivo di rivolgersi alla famiglia come target di riferimento nel settore della protezione assicurativa abbinata al credito al consumo. Tecnocasa è socio storico di Cf Assicurazioni e, ora, ne diventa azionista di maggioranza assoluta. La collaborazione tra i due gruppi è definita strategica: «Si tratta di una partnership forte, due settori che si integrano, si completano, si fondono in una consulenza reale e globale ai clienti. Due aziende che hanno come loro primo interesse il Cliente e la Famiglia», si legge in un comunicato. «Cf Assicurazioni, attingendo anche dall’esperienza dei consulenti del credito Kìron ed Epicas, ha concretizzato le proposte avanzate ed ha sviluppato una serie di prodotti dedicati al Gruppo Tecnocasa».
C’è aria di ripresa. Anzi, è una certezza secondo il Centro studi di Confindustria. Gli analisti del Csc hanno infatti rivisto al ribasso le previsioni per il Pil italiano nel 2013, ma allo stesso tempo vedono rosa per il futuro. Per il 2013 il Centro studi prevede un calo del Pil dell’1,8%, in ribasso rispetto al -1,6% stimato nello scenario economico di settembre. Ma allo stesso tempo gli economisti di viale Astronomia confermano la stima per il 2014, che vede un incremento del prodotto interno lordo dello 0,7%, a cui seguirà una crescita dell’1,2% nel 2015. Non è un boom, ma è comunque molto positivo.
Il 60% delle piccole e medie aziende va a caccia di clienti all’estero. Il dato è emerso da un’indagine condotta tra gli associati dell’Anie Confindustria, la Federazione che rappresenta l’industria elettrotecnica ed elettronica italiana. A fronte di una domanda interna sempre più debole, cresce dunque l’attenzione agli strumenti che possano ampliare il ventaglio dei mercati con la stipulazione di accordi commerciali in loco, costituzione di joint venture e reti d’impresa internazionali, apertura di filiali commerciali estere o di uffici di rappresentanza e siti produttivi. E il 63% di quelli che affermano essere interessati ad avviare una rete d’impresa nel prossimo futuro, vorrebbe farlo all’estero. I mercati potenzialmente più interessanti per le tecnologie dell’eccellenza made in Italy elettrotecnica ed elettronica sono Medio Oriente, America Latina e Nord Africa. In queste aree, infatti, gli investimenti in settori strategici come l’energia, i trasporti e le costruzioni continuano a rappresentare importanti driver di crescita di lungo periodo. Esse si caratterizzano per un tasso di sviluppo vivace, che conferma la configurazione di una mappa della crescita mondiale sempre più variegata e mutevole. Nel primo semestre 2014 le imprese associate ad Anie voleranno in Russia, nelle aree di Ekaterinburg (foto) e Sverdlovsk, per cogliere le opportunità offerte dai piani di sviluppo varati dalle autorità locali. Altre mete di rilievo saranno Cile e Perù, due delle economie sudamericane più promettenti dell’ultimo decennio, caratterizzate da una rinnovata progettualità volta all’avvio di nuove opere infrastrutturali per sostenerne lo sviluppo economico e colmare il gap creatosi rispetto ad altri paesi dell’America Latina.
Focus sull’efficienza degli impianti radianti per Loex, che sarà al Klimahouse di Bolzano, dal 23 al 26 gennaio 2014. Presso lo spazio espositivo, saranno esposte regolazioni in due diverse configurazioni, che portano i sistemi radianti rispettivamente nelle classi AAA e AA.
L’azienda si fa promotrice di un nuovo concetto di sistema radiante: non solo un tubo posizionato all’interno di una superficie (parete, pavimento, soffitto) in cui fluisce dell’acqua, ma tutta una serie di elementi (sonda, tubazione, circolatore, collettore, isolante ecc.) che ne determinano l’efficienza.
In mostra a Klimahouse anche i sistemi della gamma home (X14, X17, Flat, Renotech e Classic), Klima per impianti e soffitto e Space, rivolta al mondo dell’industria.
I visitatori dello stand avranno inoltre modo di vedere in azione la sonda Loex per il rilevamento di CO2 che valuterà quotidianamente la quantità di anidride carbonica in circolo in fiera. All’accendersi di un semaforo rosso, la sonda indicherà l’eventuale necessità di ricambio dell’aria.
È vero che la tassa sugli immobili c’è in tutti i Paesi e, quindi, l’Imu non è (era) per nulla un’anomalia. Ma l’Italia ha esagerato. Secondo l’Ocse gli immobili in Italia sono tassati tanto, troppo. E la differenza delle entrate fiscali dal settore del real estate si sente: le imposte sulle case sono sono state pari al 2,2% del Pil, «oltre il 20% in più rispetto alla media Ocse pari all’1,8%». In generale, Secondo l’Ocse, l’incidenza complessiva del fisco in Italia è stata pari al 44,4% del Pil nel 2012, di quasi 10 punti superiore alla media Ocse (34,6%).
Niente sarà più come prima. Ne sono convinti gli amministratori di condominio, alle prese con le nuove norme della disciplina 220/2012 entrata in vigore il 18 giugno 2013, che sta modificando la professione, aggiungendo al semplice ruolo amministrativo-contabile quello di «guida» delle attività condominiali, con veri e propri skills manageriali. Di questo si è parlato al tavolo tecnico della rivista Condominio sostenibile e certificato, nella sede Anaci di Bergamo (Associazione amministratori condominiali e immobiliari). Presenti, oltre al presidente Agostino Manzoni (Anaci Bergamo), amministratori di condominio, prestatori d’opera e di servizi, ed esperti tra cui Umberto Anitori, Federico Della Puppa, professore di economia all’Università Iuav di Venezia, da anni impegnato sui temi dello sviluppo sostenibile, e Roberto Di Lellis, giornalista del Mondo.
«I condòmini vogliono spendere poco e avere servizi», ha spiegato Anitori. «Noi amministratori non dobbiamo essere solo i contabili che provvedono agli incassi e ai pagamenti, ma dobbiamo diventare manager che consigliano sulle opportunità di risparmio offerte dagli interventi di efficientamento energetico e manutenzione programmata degli edifici». Secondo Anitori, «l’amministratore deve essere in grado di consigliare dal punto di vista tecnico e fiscale, ma anche di avere i contatti con le aziende che garantiscano soluzioni efficaci a un prezzo ottimale».
La gestione degli stabili è un argomento non marginale nel nostro Paese, considerando che in Italia ci sono circa 1 milione di condomini, che si sommano a circa 27 milioni di unità immobiliari (di cui 14 milioni di alloggi residenziali occupati da famiglie). «Il 60% dei condomini è stato costruito prima del 1976, e l’82% prima del 1991, quindi si tratta di alloggi energeticamente non sostenibili», ha ricordato Della Puppa. «Su 400mila condomini con riscaldamento centralizzato, oltre il 60% ha impianti vecchi di oltre 15 anni, quindi obsoleti e inefficienti. C’è dunque un gran lavoro da fare in termini di valorizzazione del patrimonio esistente e di riqualificazione, ma anche di informazione e formazione degli utenti rispetto alle opportunità e potenzialità di questi interventi». Un’attività di divulgazione che, secondo il professore della Iuav, può contare sugli oltre 25mila amministratori professionali e 30mila non professionali, in grado di introdurre politiche gestionali efficienti, con notevoli risparmi sui costi di gestione e un miglioramento del comfort abitativo degli inquilini.
Come? «Sfruttando tutte le opportunità di detrazione dei costi di ristrutturazione e di efficientamento energetico, con interventi che comportino risparmi immediati in bolletta», ha aggiunto Della Puppa. «Per esempio, installando caldaie a condensazione, sistemi di termoregolazione climatica con sonde esterne, applicando valvole termostatiche o installando sistemi di contabilizzazione individuale del calore per personalizzare la misurazione dei consumi».
Tasto dolente rimane l’investimento economico iniziale, a cui spesso gli inquilini non riescono a far fronte: «È necessario far capire ai condòmini l’importanza dei lavori di ristrutturazione energetica e strutturale, spiegandone le opportunità e il risparmio che essi offrono, con piani di ammortamento chiari e trasparenti, adeguati business plan e un uso intelligente degli incentivi (statali, regionali e comunali)». Proprio per aggirare l’ostacolo dell’investimento iniziale richiesto ai condòmini per la realizzazione di questi interventi, sono nate da qualche anno le Esco (Energy Service Company), società che si accollano il finanziamento degli interventi, remunerandosi fino alla fine del periodo di pay-back previsto attraverso il risparmio effettivamente conseguito in bolletta.
Concepito secondo gli standard internazionali più elevati dallo studio di progettazione Lombardini22 e frutto di un’analisi delle più avanzate modalità di lavoro contemporanee, il complesso Segreen Business Park si sviluppa alle porte di Milano su una superficie di circa 30mila metri quadri complessivi. La struttura comprende tre edifici distinti con aree specifiche destinate agli uffici, alla ristorazione e ai servizi, un’ampia piazza pedonale e una zona parcheggio. Gli spazi sia interni che esterni sono stati concepiti per garantire il massimo comfort in un’ottica di salvaguardia e rispetto dell’ambiente.
Segreen Business Park di Lombardini22 è in linea con i più attuali parametri dell’edilizia sostenibile e proprio per questo lo scorso 26 novembre si è aggiudicato il Premio REbuild, il prestigioso premio assegnato ogni anno ai migliori progetti di riqualificazione sostenibile in edilizia, il cui obiettivo è individuare i processi più virtuosi e i modelli di filiera più efficaci. I progetti sono stati infatti selezionati secondo una complessa griglia di valutazione di efficienza energetica, sostenibilità ambientale, comfort e qualità costruttiva, sostenibilità economica e sociale.
L’ambito riconoscimento premia così le scelte strategiche adottate nel progetto Segreen Business Park che hanno privilegiato fra l’altro l’utilizzo di materiali ecosostenibili anche per la pavimentazione della piazza – vivibile 24 ore su 24 e concepita come luogo d’incontro, interazione e svago – fornite dalla Record di Garlasco (PV).
Focus pavimentazioni esterne
Le pavimentazioni esterne del Segreen Business Park sono state realizzate utilizzando masselli Selce Evoluzionedella lineaDiamantidiRecord Pavimentazioni che garantiscono alta resistenzaai carichi, all’abrasione e al gelo nonché elevate proprietàantiscivolo/antisdrucciolo. Ottima anche la resa estetica: il colore scelto, Pietra del Nord, ricalca infatti quello tipico delle pavimentazioni in pietra naturale e dona all’insieme un aspetto armonioso e raffinato.
Le pavimentazioni realizzate con Selce Evoluzione della linea Diamanti sono particolarmente adatte per applicazioni in ambiti sia privati che pubblici, che richiedano materiali eccezionalmente resistenti e dalle qualità estetiche pregiate. In più, come nel caso di Segreen Business Park, grazie a una particolare finitura possono contrastare efficacemente l’effetto “isola di calore” ed essere pertanto particolarmente apprezzate nel caso di progetti di riqualificazione.
Si tratta infatti di pavimentazioni che raggiungono alti valori di SRI – Indice di Rifrazione Solare -. Tali performance sono certificate, permettendo quindi ai progetti che utilizzano il prodotto di guadagnare punteggio relativo alle caratteristiche di sostenibilità ambientale degli edifici per sistemi di classificazione quali Leed o Itaca.
L’Indice di Rifrazione Solare esprime la capacità di un materiale di respingere il calore solare ed è utilizzato dal Green Building Council e da altri istituti di controllo della qualità delle costruzioni per valutare le prestazioni della superficie esposta al calore solare.
L’effetto “Isola di Calore”
L’effetto “isola di calore” è un fenomeno diffuso nelle città e nelle aree urbane che porta a temperature ambientali mediamente superiori di 2 – 4 gradi rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali. Si tratta di un effetto generato dalle superfici orizzontali come tetti e marciapiedi e, in generale, da tutte le aree pavimentate che assorbono la radiazione solare: un fenomeno che ha, fra le sue conseguenze, anche quello di incidere negativamente sull’ambiente.
Per rispondere a questo problema e minimizzare l’impatto sul microclima e sull’habitat umano, Record ha creato pavimentazioni che, grazie alla loro elevata riflessione solare certificata, riducono l’effetto isola di calore e consentono di risparmiare energia, abbassando la domanda di condizionamento d’aria.
L’impasto di calcestruzzo di cui sono composte le pavimentazioni garantisce una migliore qualità ambientale perché contribuisce a diminuire le probabilità di smog e inquinamento dovute all’aumento della temperatura nelle città.
Il nuovissimo sistema videocitofonico Jo di Aiphone, equipaggiato con l’esclusiva telecamera a 525 linee a garanzia di immagini ad altissima definizione e postazione interna con monitor da 7” dal design contemporaneo ed estremamente accessibile, rappresentano per la casa giapponese il prodotto di punta per le applicazioni in ambito residenziale.
Accanto all’ampio schermo LCD sono posizionati i sei pulsanti touch, con cui attivare in modo semplice ed intuitivo tutte le funzioni del dispositivo. Una di queste è la funzione “monitoring”, con la quale sul display compare l’immagine ripresa dalla videocamera anche quando non è in corso una chiamata, un utile complemento per monitorare con discrezione la panoramica inquadrata.
Le riprese sono sempre nitide, grazie al sistema di regolazione della luminosità dell’immagine che compensa le condizioni sfavorevoli di luce, diurne e notturne. Prerogativa che consente la trasmissione di immagini a colori anche di notte. Le lenti fish-eye utilizzate da Aiphone inoltre compensano la distorsione, restituendo una visione naturale ed ampia.
Jo è uno strumento di sicurezza per la casa e l’ufficio.
Il bonus per le ristrutturazioni funziona, ma potrebbe fare di meglio. Lo indica l’indagine di Tecnoborsa, secondo cui il 4,5% dei proprietari di immobili ha fatto lavori nell’abitazione principale, mentre lo 0,7% in un immobile secondario (nella casa in affitto, in comproprietà, di parenti prossimi e così via) e lo 0,5% in una seconda casa, il restante 0,2% in un ulteriore immobile. In tutto il 5,9% delle famiglie nelle sei maggiori città italiane ha effettuato lavori di ristrutturazione nel biennio 2011-2012. La percentuale delle ristrutturazioni è maggiore rispetto alla quella delle famiglie che hanno acquistato un immobile nello stesso periodo (il 4,4%). Circa il 20% di chi ha comprato casa l’ha anche restaurata. Le città in cui si sono registrate più operazioni di ristrutturazione sono Genova, Napoli e Palermo. Il 60,3% di coloro che hanno ristrutturato hanno eseguito lavori radicali in tutta la casa, mente interventi parziali hanno riguardato cucina (15,9%), bagni (15%), gli impianti (14%), gli infissi (13,9%), il soggiorno (10,8%) e le camere da letto (8,8%).
Una ciambella di salvataggio per subappaltatori, fornitori e cottimisti. È contenuta nel decreto Destinazione Italia e prevede che in caso di concordato preventivo dell’impresa generale, «ove ricorrano condizioni di particolare urgenza inerenti al completamento dell’esecuzione del contratto accertate dalla stazione appaltante, per i contratti di appalto in corso può provvedersi, anche in deroga alle previsione del bando di gara, al pagamento diretto al subappaltatore o al cottimista dell’importo dovuto per le prestazioni dagli stessi eseguiti». Insomma, chi si fa carico di un appalto non rimane più ingabbiato nel blocco dei pagamenti. «È sempre consentito alla stazione appaltante», prosegue il provvedimento «anche per i contratti di appalto in corso, nella pendenza di procedura di concordato preventivo, provvedere ai pagamenti dovuti per le prestazioni eseguite dall’affidatario medesimo e dai subappaltatori e cottimisti, presso il Tribunale competente per l’ammissione alla predetta procedura». «Le disposizioni in materia di svincolo delle garanzie di buona esecuzione relative alle opere in esercizio di cui all’articolo 237-bis del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, si applicano a tutti i contratti di appalto aventi ad oggetto opere pubbliche, anche se stipulati anteriormente rispetto alla data di entrata in vigore del richiamato decreto legislativo 163/2006». Perché questa norma entri in vigore occorre ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il via libera dal Parlamento entro 60 giorni.
C’è bisogno di geometri. Soprattutto, è necessario far capire ai giovani che cosa significa ottenere un diploma in questa professione. Per questo la Fondazione Geometri Italiani ha promosso l’orientamento degli studenti che devono scegliere la scuola superiore al termine della secondaria di primo grado. Si tratta di Georientiamoci. Una rotta per l’orientamento, in collaborazione con Ellesse Edu, che coinvolge le scuole di tutto il territorio. L’obiettivo è spiegare ai giovani le possibilità offerte in particolare dall’istituto tecnico settore tecnologico indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (Cat) che prima della riforma del 2010 veniva chiamato Istituto tecnico per geometri (Itg). Georientiamoci, con l’ausilio di un kit multimediale composto da materiali informativi cartacei e digitali, illustra agli insegnanti, agli studenti e alle loro famiglie gli strumenti che i Cat offrono per permettere di entrare subito dopo il percorso di studi nel mondo del lavoro, oppure di accedere all’università: dai laboratori, alle esperienze pratiche e alla possibilità di svolgere stage o partecipare al programma di alternanza scuola/lavoro. «L’attività del geometra è in rapida trasformazione perché è strettamente collegata all’evoluzione tecnica e al valore sociale della professione. Oggi questa professione opera in nuove aree, dalla tutela dell’ambiente alla riqualificazione degli edifici, dall’efficienza energetica e energie rinnovabili alla sicurezza nelle abitazioni private, nelle scuole e nei luoghi di lavoro e alla nuova esigenza legata alla salvaguardia del territorio e dell’agricoltura. Tutto ciò è sostenuto da una forte componente tecnologica», commenta Fausto Amadasi, Presidente della Fondazione Geometri Italiani. Con Georientiamoci, la Fondazione Geometri Italiani lancia anche due concorsi, uno di classe Concorso Scuola 2.0. Il mio futuro per le classi che hanno aderito al progetto e uno individuale Concorso Io Geometra 2.0 indirizzato ai ragazzi che decideranno di iscriversi al Cat per l’anno scolastico 2014/2015.
Una buona notizia, anzi, il miglior regalo di Natale, arriva da uno studio condotto dal Centro studi dell’Università di Friburgo. Gli economisti svizzeri, che non sono certo sospettabili di essere compiacenti con l’Italia, hanno messo a confronto il debito pubblico dei Paesi europei, oltre a quello degli Stati Uniti. Bernd Raffelhüschen, docente di economia che ha condotto l’analisi, non si è però limitato a comparare il rapporto del debito con il Pil, il prodotto interno lordo. Ha fatto di più: ha calcolato anche la sostenibilità del debito, sommando questo rapporto (che ora è arrivato al 130%, mentre lo studio ha preso in considerazione il dato allo scorso anno, cioè il 127%, ma la sostanza non cambia) con quello implicito, cioè che tiene conto degli obblighi di spesa futuri, tra i quali pensioni e sanità. Sommando questi due fattori, cioè il buco nei conti dello Stato con gli strumenti per ripagare gli interessi e farlo diminuire, la classifica che vede l’Italia al penultimo posto poco sopra la Grecia cambia (ecco il link: https://www.stiftung-marktwirtschaft.de/wirtschaft/themen/generationenbilanz.html). L’Università di Friburgo, infatti, per nostro gaudio maximo, rivoluziona ranking e pregiudizi. Secondo la classifica della sostenibilità del debito, infatti, l’Italia è addirittura tra i tre Paesi virtuosi d’Europa, al secondo posto con un rapporto di debito totale di 73, dietro alla Lettonia (59) e davanti all’Estonia (92). La soddisfazione maggiore, forse, è però quella di superare la Germania di parecchie lunghezze: la signora Angela Merkel è infatti, secondo gli economisti svizzeri, al quarto posto, con 154 punti, in una zona intermedia assieme all’Ungheria. Semaforo rosso, invece per tutti gli altri. Secondo l’analisi di Raffelhüschen, tutti gli altri Stati europei sono messi malissimo. È vero che ora il rapporto tra debito e Pil è migliore di quelli italiano, ma pensioni e sanità, oltre alle altre spese dello Stato, rischiano di farli fallire nel medio periodo. Uno dei motivi per i quali siamo stati promossi, è la capacità di aver evitato bolle finanziarie. «L’Italia ha una crescita del Pil fiacca, molto debole ma almeno è onesta. È la più onesta che c’è, nel senso che non nasce da una degenerazione. L’Italia non è cresciuta negli anni passati con le bolle speculative immobiliari oppure partecipando alle avventure virtuali della finanza», spiega Kockerbeck. Insomma, siamo poveri ma belli e, soprattutto, abbiamo davanti un futuro migliore degli altri. Anche dei potenti Stati Uniti che, secondo questa analisi, sono addirittura messi peggio dell’Irlanda, con un ranking di 1.300 punti (negativissimo quindi). Chissà se questo punto di vista sarà preso sul serio anche a Berlino e Bruxelles.
Grossa commessa all’estero per Maire Tecnimont. La società di impiantistica ha annunciato l’aggiudicazione di nuovi contratti principalmente nell’ Engineering e Procurement (EP) per un valore complessivo pari a circa 926 milioni di dollari (674 milioni di euro). Tecnimont, in consorzio con Construtora Norberto Odebrecht e Ingenieria Estrella, si è aggiudicata il progetto Punta Catalina nella Repubblica Dominicana. Il progetto prevede la realizzazione di un complesso industriale di importanza strategica per lo sviluppo del Paese (una centrale termica a carbone, un terminale offshore e altre strutture correlate). Il cliente è Cdeee, l’ente elettrico nazionale della Repubblica Dominicana, e il valore complessivo del contratto è pari a circa 1.945 milioni di dollari, di cui circa 690 milioni (502 milioni di euro) di competenza del Gruppo Maire Tecnimont. Tecnimont, che in qualità di partner tecnologico e strategico, si occuperà dell’esecuzione dei servizi di ingegneria, del procurement limitato all’isola di potenza, al sistema di trattamento fumi e al sistema di controllo, oltre che dei servizi di commissioning. Il completamento del progetto è previsto per la seconda metà del 2017.
Edilizia virtuosa nella finanza: Filca Cooperative ha ricevuto l’Oscar di Bilancio 2013. L’azienda ha infatti vinto il premio nazionale per la categoria Medie e Piccole Imprese non quotate, riconoscimento che le era stato già conferito nel 2008. «Il bilancio è stato particolarmente apprezzato per la completezza e l’accuratezza delle informazioni economico-finanziarie e la qualità delle informazioni fornite con riguardo al posizionamento competitivo e al settore, agli obiettivi strategici raggiunti negli ultimi anni e perseguiti per i prossimi, al personale, all’organizzazione e al rapporto con i diversi stakeholder. Uno speciale plauso per l’esaustiva reportistica in tema di responsabilità sociale e la chiarezza dei documenti di bilancio nei contenuti e nella grafica», ha motivato la giuria, presieduta dal rettore dell’Università Bocconi di Milano, Andrea Sironi. «Il premio promosso da Ferpi è uno stimolo a continuare la battaglia giorno dopo giorno in un guerra che ormai dura da sei anni in quanto, come ben noto, la crisi economica ha colpito ancora più duramente, se possibile, il mercato del real estate e quindi occorrono più impegno, più determinazione e migliori strategie per uscirne indenni», commenta Giacomo Fumeo (foto), presidente di Filca. L’assegnazione dell’Oscar di Bilancio conferma l’impegno di Filca in tema di trasparenza nella comunicazione economica e finanziaria. Un impegno che ha ricevuto un attestato di fiducia da parte degli investitori professionali, che hanno sottoscritto il minibond targato Filca (12.300.000 euro di obbligazioni emesse e collocate). Filca Cooperative è stata la prima Pmi in Italia a utilizzare lo strumento dei minibond con una emissione a due cifre, quale canale integrativo a quello tradizionale bancario.