Innovazione aziendale e megatrend: Gerd Miribung al III Convegno YouTrade Sud

Innovazione aziendale-Gerd Miribung

I megatrend che stanno rivoluzionando gli equilibri dell’economia globale rendono necessario un processo di adattamento per sopravvivere alla selezione. Robotica, digitale, nuovi consumi e ambiente sono i fattori decisivi.

Il compito di aprire i lavori del III Convegno YouTrade Sud è spettato a Gerd Miribung, business innovation manager IXl Center per i mercati tedeschi, che si è concentrato sul tema dell’innovazione e sulle sfide che le aziende devono affrontare per tenere il passo con i cambiamenti repentini che investono la società e il mercato.

«Ci sono tante sfide da affrontare fra cui le nuove tecnologie, la sostenibilità, lo sfruttamento delle risorse naturali e delle materie prime. Come diceva Charles Darwin: non è il più forte e il più intelligente che sopravvivrà, ma chi saprà adattarsi meglio al cambiamento», ha esordito il manager.

«Secondo le interviste realizzate dal Mit di Boston a 14 mila manager e industriali a livello mondiale, il 90% di loro è preoccupato dai cambiamenti veloci e dalle complessità che arriveranno in futuro.

Il motivo è che non hanno in azienda le competenze e gli strumenti giusti per creare un’innovazione strategica e strutturata. Solo il 21% delle aziende è preparato a questa sfida».

Oltre l’incertezza

«Siamo in una fase epocale in cui le aziende si confrontano ogni giorno con nuovi prodotti, partner, mercati, sostenibilità, vendite, ma spesso manca un sistema di controllo coordinato per gestire tutte queste sfide.

Spesso si lavora in silos, i diversi reparti comunicano molto poco fra di loro e filtrano tante idee e informazioni, bruciando molte più risorse dei professionisti dell’innovazione, che invece si concentrano su poche idee e concetti molto ben definiti, creando anche un fatturato molto più corposo, che equivale al 49% rispetto al 25% delle aziende tradizionali», ha spiegato Miribung, che ha invitato gli imprenditori a non farsi scoraggiare dalla fase di incertezza di questo specifico momento congiunturale.

«Le aziende che investono in innovazione durante un periodo di crisi incrementano l’Ebitda del 10% durante e del 30% dopo la crisi».

Il messaggio, dunque, è chiaro: bisogna considerare l’innovazione come punto fermo nelle aziende.

Tanto più che per chi investe in innovazione si aprono importanti vantaggi: un più facile accesso al credito, una maggiore credibilità sul mercato e una maggiore attrattività rispetto a partner e collaboratori.

«Il problema è che nelle aziende ci sono tante grandi idee ma piccoli risultati, per il semplice motivo che spesso si lavora da soli e non in gruppi coordinati, e che si affrontano i problemi in modo logico e non creativo, raccogliendo tante informazioni e inserendole in un processo strutturato, per arrivare a un disegno concreto con idee chiare», ha affermato l’esperto.

Automazione e blockchain

Miribung si è poi soffermato sull’analisi dei trend che caratterizzeranno il mercato, anche quello dell’edilizia, nei prossimi anni, individuandone quattro: automazione, connettività, sostenibilità e salute.

«La robotica può sopperire nei lavori molto pesanti in cantiere, oltre a costruire ogni genere di opere. Poi c’è tutto il mondo della robotica collegata al cantiere, al settore dei rilievi e della progettazione in Bim, che diventerà obbligatorio nei grandi lavori pubblici, sia in Italia che in Europa. In futuro tutto sarà connesso con l’intelligenza artificiale e al Metaverso 3.0, aprendo nuovi scenari.

La connettività è infatti il secondo grande trend del prossimo futuro, e una grande opportunità anche per il settore edile.

Le blockchain e gli Nft permettono di controllare tutti i processi di un cantiere in modo trasparente, offrendo anche la possibilità di trasformare i magazzini di tante aziende in e-commerce o proporre servizi aggiuntivi.

E le nuove piattaforme di crowdfunding tramite le criptovalute possono consentire anche ai piccoli risparmiatori di investire in nuovi progetti immobiliari ecosostenibili».

Il terzo trend individuato da Miribung è proprio la sostenibilità, a partire dal risparmio delle risorse, come l’acqua, fino all’utilizzo di materiali naturali e all’economia circolare.

«Le aziende hanno veramente la possibilità di trasformarsi in imprese benefit e creare nuove possibilità e nuove tecnologie, fondamentali per accedere a incentivi e innovarsi quotidianamente». Infine, il quarto grande trend riguarda il tema della salute.

«Diventiamo sempre più anziani e vogliamo vivere sempre più a lungo. L’industria edile può rispondere a questa esigenza, cercando innovazioni e partnership per trovare nuovi metodi di costruzione per ospedali e strutture adeguate alla terza età».

Aree di crescita

Akaio è la piattaforma basata sull’intelligenza artificiale, utilizzata Ixl Center per individuare trend e sviluppare innovazione. «È necessario calare le tendenze nella catena di valore di ogni singola azienda, tenendo conto del mercato, dei prodotti, delle offerte, delle partnership, dei siti di produzione.

In Ixl Center definiamo innovazione quella serie di attività che creano e catturano nuovo valore economico e sociale in modi nuovi per l’azienda.

Si devono creare minimo due innovazioni in tutta la catena di valore: non è possibile, infatti, lavorare solo sul prodotto e dimenticarsi delle strategie di vendita, o lavorare solo sui siti di produzione e tralasciare l’offerta», ha spiegato Miribung.

Il secondo step previsto dall’ Ixl Center si chiama Eureka: «Si tratta di un processo che abbiamo sviluppato negli ultimi decenni e permette di capire perché l’azienda deve innovare, sulla base di quali pressioni, individuare le aree di crescita e in queste aree creare concetti di business molto strutturati, per testarli sul mercato prima di andare in produzione».

Innovazione aziendale

Obiettivo: innovare

Per non navigare come una nave senza timone, il primo punto per un’azienda che vuole innovare è definire l’obiettivo che intende raggiungere in futuro e la sua strategia. Per fare questo l’esperto ha elencato una serie di domande da cui partire: «Da dove arriva la spinta a innovare? Dal mercato, dai cambiamenti politici, da nuove normative, dalle direttive europee, dalla sostenibilità? Cosa succede se non innovo? Dove vanno i fatturati nei prossimi cinque anni? Rimangono uguali o tendono a calare? Quale sarà la differenza fra la sfida e i risultati reali? Come e quanto intendo innovare? Voglio diventare leader mondiale o voglio rimanere a livello locale? Voglio fare grandi o piccoli investimenti? Voglio fare innovazioni piccole e incrementali o dirompenti?».

A questa prima analisi, si passa poi a una sorta di brainstorming con un gruppo trasversale di collaboratori provenienti dai diversi reparti dell’azienda: «Il fine è quello di raccogliere dati su tutta la catena del valore dell’azienda, a cui va affiancato un benchmark sui concorrenti, per arrivare a proiettare tutte le informazioni raccolte nel futuro».

Decifrare il futuro

«Per capire il futuro però è necessario capire le tendenze generali, cioè i trend che avranno un impatto nel proprio settore di riferimento nei prossimi cinque anni, i trend su cui si butteranno tutte le aziende e quelli che porteranno specifici vantaggi strategici».

Seguendo i trend e l’intento strategico che si è impostato, come terzo step un’azienda deve capire le proprie aree di crescita e individuare le partnership che le permettano di portare valore aggiunto all’interno della propria attività.

«Infine, sulla base di tutto questo processo si arriva a creare concetti di business nelle aree di crescita evidenziate», ha concluso l’esperto.

«Non si può far tutto subito, ma si possono creare delle pipeline di innovazione, andando a capire i desideri del mercato e dei clienti, come costruire l’offerta, come produrre e vendere, quali partner servono per arrivare ai risultati, come testare preventivamente il prodotto o il servizio sul mercato per non bruciare troppe risorse».

Chi è il relatore

Gert Miribung si occupa da 25 anni di innovazione tecnologiche e attualmente è responsabile dell’IXL Center (Center for Innovation, Excellence and Leadership) per la Germania, la Svizzera e l’Austria.

La società, con sede vicino Boston, dispone di uffici in tutto il mondo e ha supportato oltre 2000 aziende nel loro percorso di innovazione, attraverso consulenze e workshop.

Il team di IXL Center si occupa anche di formazione, insegnano il tema dell’Innovation Management in 40 Università nel mondo.

di Veronica Monaco

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