Gli strumenti Mapei per un cappotto sostenibile

L’efficienza energetica degli edifici è al primo posto nella graduatoria delle politiche europee. Fissati dal pacchetto Fit for 55, con cui si prevede di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, il piano mette in campo numerose azioni per rendere gli edifici più efficienti sotto il profilo energetico. In particolare, tutti gli edifici nuovi dovrebbero essere a emissioni zero entro il 2030 e gli edifici esistenti dovrebbero diventare a emissioni zero entro il 2050. Ogni stato membro della Unione Europea potrà deliberare autonomamente per raggiungere tali risultati, ma sarà un obbligo giuridico al quale non potrà sottrarsi.

Oggi in Italia solo il 22% degli edifici rispetta i requisiti previsti: gli interventi di efficientamento dovranno pertanto riguardare un cospicuo numero di immobili e in questo contesto il sistema a cappotto rimarrà una tecnologia trainante per il mondo dell’edilizia.

Mapei promuove la cultura del sistema a cappotto come veicolo per ottenere gli obiettivi energetici fissati dall’Unione Europea. Oltre a organizzare corsi di formazione per tecnici e applicatori in base alla norma Uni/Tr 11715, il Gruppo prevede anche corsi per l’ottenimento del patentino per la qualifica di posatore specializzato di sistemi a cappotto, in base alla norma Uni 11716.

Assieme alla qualità dei materiali, una corretta posa è, infatti, alla base della garanzia di prestazione e durata di un sistema a cappotto, garantita anche dalla promozione sul mercato di kit certificati Eta e dotati di marcature Ce. Perché solo ciò che è durabile può definirsi realmente sostenibile. 

L’attenzione di Mapei alla sostenibilità si esplica anche nell’utilizzo di materie prime riciclate o a basso impatto ambientale e nello sviluppo di prodotti certificati con Epd (Dichiarazione ambientale di prodotto di tipo III in conformità alla Iso 14025).

Per Mapei il cappotto termico come driver per la sostenibilità passa anche dallo sviluppo di tecnologie che permettano di risanare i vecchi sistemi a cappotto mediante l’attenta analisi dell’esistente da parte dei suoi tecnici specializzati e all’utilizzo di prodotti pluri-performanti, come Mapetherm Flex RP.

Mapetherm-Flex-RP
Il fondo rasante elastico Mapetherm Flex RP

Tra le soluzioni innovative c’è anche Mapetherm X2 System, il sistema Mapei in grado di raddoppiare i vecchi cappotti esistenti, che permette di eliminare le lavorazioni e i costi di smontaggio e smaltimento del vecchio sistema. Il nuovo cappotto, assicurabile con polizza decennale, ha inoltre spessori ridotti e utilizza moderni isolanti derivati da materie prime riciclate o certificati per bioedilizia, riducendo le emissioni di sostanze climalteranti.

Mapetherm-X2-System
Mapetherm X2 System

Per quanto riguarda gli adesivi e i rasanti Mapei garantisce soluzioni a basso modulo elastico, in grado di conferire adesione almeno quattro volte superiore ai minimi previsti dalle norme, e di realizzare uno strato rasante al tempo stesso plastico e monolitico, per contrastare le sollecitazioni provenienti dal sottofondo e non fessurare.

Mapetherm-Ar1-Maxi-FG
La malta cementizia Mapetherm Ar1 Maxi FG

Non da ultimo, il Gruppo si impegna nello sviluppo di sistemi a elevata e certificata resistenza meccanica, in grado di resistere alle sempre più frequenti grandinate o di realizzare singole porzioni particolarmente esposte agli urti, come zoccolature di scuole, loggiati, lati esposti verso la strada.

Mapei propone anche rivestimenti di finitura altamente idrorepellenti (classe W3 in base a En 1062-3), plastici, resistenti al degrado della tinta ed efficaci contro il proliferare di muffe e alghe (efficacia testata in base alle norme europee En 15457 e 15458). Il sottile strato esterno di un rivestimento a cappotto, applicato generalmente nell’esiguo spessore di 1,2 – 1,5 millimetri, deve infatti garantire una serie di prestazioni fondamentali per la durata dell’intero sistema.

Un tecnico attento dovrebbe sempre riportare nei suoi capitolati le norme europee di riferimento per le prestazioni contro muffe e alghe e il basso grado di assorbimento d’acqua (W3). Lo stesso può dirsi per un posatore attento che voglia abbassare il proprio rischio d’impresa utilizzando materiali di qualità che garantiscano la durabilità della propria opera.

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