Il legno è uno dei materiali su cui punta l’edilizia green. Adottato senza remore dai progettisti, specialmente nei Paesi del Nord, anche in Italia il legno conosce una sempre maggiore popolarità, soprattutto grazie all’utilizzo della tecnologia X-Lam, lamellare a strati incrociati.
E se il legno è diventato un materiale riscoperto dai progettisti, non solo per villette unifamiliari, è anche merito del suo impiego per edifici di grandi dimensioni, come avviene all’estero.
Alcuni esempi: Mjostarnet è una torre di 85 metri costruita in legno che si trova sulla riva del lago Mjosa, in Norvegia. Ospita appartamenti, un hotel e una piscina. Ascent è ancora più alta: è una struttura di 87 metri che si trova in Wisconsin, Stati Uniti.
Per non parlare della torre di 90 metri progettata a Toronto, mentre un’altra di 98 metri sarà tra poco realizzata a Berlino. Sono esempi di solidità ed efficienza del legno.
Eppure, il loro esempio potrebbe essere offuscato dalla costruzione di quella che diventerà la più grande città di legno del mondo: Stockholm Wood City.
Il progetto, che ha già mosso i primi passi, è localizzato a Sickla, un’isola a Sud-Est della capitale svedese. Per dare un’idea: la città di legno sorgerà su 250 mila metri quadrati e prevede un investimento da 1,4 miliardi di dollari.
Atrium Ljungberg, la società immobiliare svedese che promuove la costruzione, prevede di avviare il cantiere l’anno prossimo, con termine dei lavori nel 2027. Saranno costruiti in legno lamellare 2 mila edifici residenziali e 7 mila uffici, ristoranti e negozi.
Il progetto, messo a punto da uno studio danese e da uno svedese, vuole offrire ai futuri abitanti della città la sensazione di abitare in una foresta, con un ambiente urbano immerso in uno spazio aperto, arioso ma denso, con l’estetica minimalista e funzionale del design scandinavo.
Gli architetti, durante la presentazione del progetto, hanno sottolineato l’utilizzo di elementi naturali nelle strutture, come tetti verdi per un migliore isolamento, e grandi finestre per far entrare la luce naturale.
Il risultato, da un punto di vista ambientale dovrebbe contribuire alla riduzione dell’impronta di carbonio del 40% rispetto alla costruzione in cemento e acciaio.
Un altro aspetto sottolineato dai progettisti è la leggerezza della struttura in legno, quindi con necessità di fondamenta più piccole.
Infine, il processo costruttivo è in gran parte off-site, cioè con l’utilizzo di elementi prefabbricati, che si traduce in una costruzione più rapida e meno inquinante.
Infine, il legno ingegnerizzato presenta una ottima resistenza al fuoco: una delle preoccupazioni maggiori per l’adozione di questo materiale.
di Paolo Caliari