A novembre 2025 Made expo e i suoi fratelli

La twin-transition (ecologica e digitale) è l’aspetto che caratterizza questi anni, anche per il mercato dell’edilizia. E all’orizzonte si profila la direttiva europea Case green. La mission, insomma,  rimane quella di riqualificare gli edifici, a partire da involucro e impianti. Obiettivo che è anche il focus di Miba-Milan International Building Alliance 2025, hub internazionale di riferimento per la progettazione, la costruzione e la riqualificazione di edifici sarà ospitato tra un anno, dal 19 al 21 novembre 2025, a Fiera Milano (Rho). L’evento comprende Gee – Global Elevator Exhibition, progetto dedicato alla mobilità orizzontale e verticale, nonché Made Expo, dedicato a soluzioni innovative e sostenibili per le costruzioni e l’involucro (fino al 22 novembre). Sempre negli stessi giorni Sbe – Smart Building Expo sarà la manifestazione di riferimento per l’home and building automation e l’integrazione tecnologica, e sicurezza, manifestazione leader in Italia e tra le più importanti in Europa per security&fire.

La presentazione di Miba-Milan International Building Alliance
La presentazione di Miba-Milan International Building Alliance

Rapporto Cresme

L’appuntamento è accompagnato dalle anticipazioni del Rapporto Congiunturale e Previsionale di Cresme, istituto di ricerca che affiancherà Fiera Milano nell’evidenziare le tendenze del mercato. Secondo le previsioni di Cresme il 2024 si chiuderà con un calo degli investimenti del 4,2%, più contenuto rispetto alle attese, ma la flessione continuerà nel 2025 (-6,2%). Il mercato delle costruzioni registra, dopo gli anni boom 2021-2023 una contrazione dovuta all’esaurimento della del superbonus, ma in compenso è sostenuto dalla spesa per le opere pubbliche che è attesa in crescita nel 2024 del 13,7%. Nonostante la contrazione il mercato delle costruzioni sembra avere operato un salto di scala rispetto alle dimensioni pre-pandemiche, tanto che il valore della produzione nel 2025 a valori costanti, sarà superiore del 20% rispetto ai livelli toccati nel 2019.

La congiuntura secondo Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme
La congiuntura secondo Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme

L’Osservatorio Miba

Per dare un supporto concreto al mercato e ai professionisti del settore Fiera Milano ha incaricato il Politecnico di Milano, che a partire da questa edizione è partner scientifico di Miba, di realizzare un Osservatorio, per analizzare scenari e trend, con l’obiettivo di focalizzare i temi chiave di sviluppo. Il primo studio dell’Osservatorio si focalizza sulla direttiva case green e la ricaduta potenziale sui vari comparti rappresentati da Miba: l’involucro i materiali, l’impiantistica, l’energia e le tecnologie.

In particolare, considerando che sono proprio le riqualificazioni energetiche insieme alle ristrutturazioni e manutenzioni edilizie a rappresentare il fattore trainante del settore delle costruzioni, risulta evidente come l’immediato futuro del comparto sia legato alle misure tecniche, economiche e normative che verranno applicate per garantirne non solo la stabilizzazione, ma soprattutto la crescita.

Niccolò Aste, docente al Politecnico di Milano - Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente
Niccolò Aste, docente al Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente

La strategia della Commissione Europea che punta all’efficientamento del patrimonio edilizio (oggi responsabile complessivamente del 40% delle emissioni e di quasi il 50% dei consumi energetici), può rappresentare lo stimolo principale per la riqualificazione degli edifici, allo scopo di ridurne l’impatto energetico-ambientale e ad aumentarne la resilienza ai cambiamenti climatici (sempre che l’Italia non la ostacoli). Insomma, è un momento sfidante per i professionisti del costruito: oggi il 75% del patrimonio edilizio è inefficiente dal punto di vista energetico e più dell’85% degli edifici esistenti nel 2050 sarà probabilmente ancora in uso.

In attesa che siano definiti i decreti attuativi a livello nazionale della cosiddetta direttiva Case green (quarto aggiornamento della Energy Performance of Buildings Directive, ovvero Epbd IV), l’Osservatorio Miba, curato dal Dipartimento di Architettura e Ingegneria delle Costruzioni dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, ha costruito tre ipotetici scenari che prevedono per il periodo 2025-2035 diversi livelli di investimento e risparmio ottenibile.

Il primo scenario eè conservativo (Business As Usual – BAU), il secondo conforme agli obiettivi imposti dall’Epbd (Policy Driven) ed il terzo ambizioso (Ambitious). Gli scenari ipotizzano diversi livelli di spesa in interventi di riqualificazione energetica, aggiuntivi rispetto alla quota fissa di investimenti annui destinati alle ristrutturazioni-manutenzioni, che si suppone vengano effettuati indipendentemente dal recepimento della direttiva e restino stabili ai livelli pre-superbonus.

Nello scenario Business-As-Usual si prospetta un’applicazione blanda dei principi dell’Ebpd, che consentirà semplicemente di contrastare la contrazione del mercato che si avrebbe nei prossimi anni in assenza di precisi requisiti normativi a livello Comunitario. Si prevede quindi un trend degli investimenti in riqualificazione energetica similare a quello ottenuto in passato mediante l’ecobonus, ottenendo un risparmio energetico addizionale (rispetto alla quota raggiunta al 2024) pari approssimativamente a 15.500 GWh/anno al 2035. Tale quota, sommata ai 30.000 GWh/anno raggiunti a fine 2024 rispetto al 2020, consentirà di ottenere un risparmio al 2035 pari al 65% di quanto richiesto dall’Epbd.

Considerati inoltre gli investimenti previsti per la riqualificazione energetica delle costruzioni non residenziali, pari a 700 milioni di euro anno (che comporteranno un risparmio di 2.800 GWh/anno al 2035) e quelli mediamente attesi per le opere di ristrutturazione/manutenzione convenzionali (cioè non specificamente finalizzate all’efficientamento energetico), si stima un giro di affari totale di circa 84 miliardi di euro anno.

Simona-Greco, direttore delle manifestazioni Fiera Milano
Simona-Greco, direttore delle manifestazioni Fiera Milano

Nello scenario Policy-Driven si ipotizza invece che l’evoluzione del mercato sia di fatto guidata da una pronta ed efficace applicazione della Epbd. Per il settore residenziale è possibile stimare che la quota addizionale (sempre rispetto al 2024) di risparmio energetico raggiunga almeno i 40.000 GWh/anno al 2035. Ciò a fronte di un investimento medio sul periodo 2025-2035 in interventi di riqualificazione energetica all’incirca di 10.000 M€/anno. A questa quota si aggiungono gli investimenti richiesti per raggiungere l’obiettivo di risparmio nel settore non residenziale (stimato pari a circa 22.000 GWh/anno al 2035), che ammontano ad approssimativamente 5.500 M€/anno. Il totale sull’intero patrimonio edilizio esistente, incluse ristrutturazioni/manutenzioni convenzionali, sarà dunque pari a 95.500 M€/anno, ovvero il 13% superiore rispetto allo scenario Bau.

Nel terzo scenario, Ambitious, che rappresenta quello più sfidante tra i tre ipotizzati, si assume che, sfruttando appieno le opportunità offerte dalla Direttiva, sia possibile raggiungere un tasso di riqualificazione più ambizioso rispetto a quello minimo richiesto dall’Epbd. Tale risultato sarà verosimilmente possibile mediante la compresenza di diversi fattori, quali un’elevata consapevolezza del mercato riguardo ai temi energetico-ambientali (ed anche alle relative ricadute economiche), una maggiore incentivazione statale, un quadro normativo chiaro e semplificato, nonché l’assenza di fenomeni speculativi che possano far accrescere i costi. In questo scenario si prevede la mobilitazione di investimenti mediamente pari a circa 14.500 M€/anno sul residenziale (che genereranno un risparmio di 58.000 GWh/anno al 2035) e di ulteriori 8.000 M€/anno per il non residenziale (per un risparmio di 33.000 GWh/anno al 2035). Includendo infine le ristrutturazioni/manutenzioni convenzionali è dunque possibile stimare un giro di affari totale sul patrimonio edilizio esistente pari a 102.500 M€/anno, corrispondente ad un incremento di circa il 22% rispetto allo scenario BAU.

Presentazione di Miba-Milan International Building Alliance
Presentazione di Miba-Milan International Building Alliance

Progetto Miba

In questo contesto in evoluzione si colloca Miba-Milan International Building Alliance, che con la sua offerta trasversale su materiali, prodotti, tecnologie, processi e soluzioni coinvolti nella realizzazione di edifici e città a basso impatto ambientale, smart, sicuri ed accessibili.

Proprio quando le norme europee e nazionali si orientano alla riqualificazione urbana come premessa necessaria al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e comfort utili per far evolvere i centri abitati, Miba guarderà all’edificio come al fulcro di diverse dimensioni:

– la Progettazione, intesa come parte essenziale della rinascita di un edificio e come momento fondamentale di incontro tra professionalità differenti, unite dall’unico obiettivo di concepire, pianificare e sviluppare l’idea architettonica e funzionale di una struttura, traducendo esigenze e visioni in un progetto concreto e realizzabile.

– la Sostenibilità, vista nelle sue tre accezioni (sociale, economica e ambientale) che costituisce il requisito cardine per la riqualificazione di un edificio e si esplicita nella sua accessibilità, nell’uso di materiali ecocompatibili, nella progettazione bioclimatica e nell’attivazione di tecnologie smart per il monitoraggio e la gestione dell’energia consumata.

– la Sicurezza, che comprende tutte quelle tecnologie e quegli accorgimenti che consentono agli abitanti cui è destinato l’edificio di vivere quotidianamente nel comfort. Ma anche la sicurezza e la gestione del dato, fondamentale per la continuità operativa di un edificio smart e connesso

– la Digitalizzazione, strumento imprescindibile sia nel momento della progettazione, sia in quello della gestione dell’edificio in tutte le sue funzioni. È attraverso essa che comfort, sicurezza e sostenibilità trovano concreta applicazione.

Questi quattro pillar saranno i punti di riferimento per le manifestazioni che animano Miba e costituiranno un punto di contatto tra gli eventi.

Ad arricchire l’offerta dell’evento ci sarà una variegata proposta di convegni, seminari e workshop declinati secondo le tre direttrici già identificate la scorsa edizione: sostenibilità, innovazione e normative. Accanto ad eventi trasversali, infatti, ogni manifestazione metterà a disposizione appuntamenti verticali per i tecnici e i professionisti del comparto, garantendo una copertura completa di tutti i temi più caldi del mercato della progettazione, costruzione e gestione degli edifici.

Miba Levante

Con l’obiettivo di andare incontro al mercato e di incontrare gli operatori direttamente sul loro territorio, Fiera Milano sta lavorando anche alla realizzazione di spin off di Miba che si terrà a Bari nel novembre 2026. Miba Levante si alternerà dunque all’evento milanese, che si svolge negli anni dispari. Si tratta di un appuntamento pensato per creare un trait-d’union tra le due edizioni di Miba, ma anche per offrire una occasione di aggiornamento e confronto ai professionisti del Sud Italia.

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