Centro di ricerca Mapei in Norvegia per tagliare la Co2

Mapei ha inaugurato in Norvegia un nuovo centro di ricerca di tecnologie per diminuire le emissioni di anidride carbonica nella produzione del calcestruzzo.

Mapei ha inaugurato in Norvegia un nuovo centro di ricerca, con un investimento di 11 milioni. Il progetto di ampliamento dello stabilimento della filiale norvegese di Mapei, avviato a fine 2024  punta alla riduzione delle emissioni di gas serra derivanti da cemento, calcestruzzo e malte. L’obiettivo è la riduzione di 450 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in Norvegia, circa il 7,5% del taglio richiesto al paese entro il 2030. «Il calcestruzzo è un materiale essenziale nelle costruzioni che conta, a livello globale, un consumo annuale di circa 30 miliardi di tonnellate, secondo solamente all’acqua, e contribuisce all’8% delle emissioni totali di CO₂», ha commentato l’ad di Mapei, Marco Squinzi. «Per ridurre questo impatto mantenendo invariata la qualità e la durabilità del prodotto, Mapei lavorerà nel nuovo laboratorio di Sagstua, in coordinamento con il laboratorio corporate di Milano, a tre progetti innovativi: la produzione di cemento a basse emissioni di CO2, la produzione di calcestruzzo a basse emissioni di CO2 e l’aumento del suo riciclo nel processo industriale, a vantaggio di tutto il settore e dell’ambiente. Grazie alla nostra presenza globale, potremo, infatti, portare queste tecnologie anche in altri mercati, aumentando l’efficacia del loro impatto».

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Veronica e Marco Squinzi

Mapei è presente in Norvegia dal 1999, anno in cui ha acquisito l’azienda locale Rescon, fondata nel 1976 nel comune di Nord-Odal. Oggi la società, con una sede commerciale e produttiva a Sagstua, registra un fatturato di 1,3 miliardi di corone norvegesi (circa 112 milioni di euro) e occupa circa 220 persone.

Il centro di ricerca Mapei in Norvegia
Il centro di ricerca Mapei in Norvegia

«Per affrontare questa sfida è necessaria anche una stretta collaborazione tra pubblico e privato. Fondamentale è una sensibilizzazione e educazione di tutta la filiera, fino al consumatore finale», aggiunge Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei. «Questo progetto, realizzato grazie alla cooperazione tra Mapei Norvegia e le istituzioni locali, è il risultato di quasi trent’anni di attività e di relazioni che hanno portato anche alla realizzazione di importanti progetti infrastrutturali come il Follobanen, il lungo tunnel ferroviario che collega Oslo a Ski e l’aeroporto di Bergen o di edifici per la cultura e la ricerca scientifica come la Oslo Opera House e il Global Seed Vault, il famoso forziere dei semi del mondo situato nell’arcipelago delle Svalbard a circa 1.300 km dal Polo Nord. Progetti sfidanti e innovativi che hanno fatto crescere nella giusta direzione sia questo Paese sia la nostra azienda».

Il ministro del Clima e dell'Ambiente norvegese in visita ai laboratori di ricerca Mapei in Norvegia
Il ministro del Clima e dell’Ambiente norvegese in visita ai laboratori di ricerca Mapei in Norvegia

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