Cemento e calcestruzzo: scenari tecnologici e sostenibilità nel nuovo volume Airi

Il nuovo volume «Costruzioni» della collana «Le Innovazioni del Prossimo Futuro» di AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale) è dedicato alle nuove tecnologie e i materiali emergenti della filiera del cemento e del calcestruzzo per realizzare costruzioni sicure e sostenibili.

Curato dall’ insieme a Heidelberg Materials e con la collaborazione dell’Università di Brescia, la pubblicazione si interroga sulle sfide che il settore delle costruzioni si preparano ad affrontare nel corso del prossimo decennio.

Come costruire edifici più performanti e durevoli? Quali sono i criteri da seguire e le tecnologie da utilizzare per operare una scelta consapevole dei materiali, che tenga conto del loro intero ciclo di vita? Come ridurre l’impatto ambientale di un intervento edilizio?

«Se il cemento è un materiale ormai conosciuto e consolidato, è l’innovazione tecnologica a garantire il mantenimento della produttività e della competitività del settore, sia a livello nazionale che europeo. Le tecnologie selezionate nel volume disponibili per le imprese di costruzioni, sono orientate al prossimo futuro e sono raggruppate in base alla caratteristica innovativa identificata come prevalente: l’uso delle risorse naturali, le caratteristiche prestazionali, le tecniche costruttive e le regole progettuali», dichiara Andrea Bairati, Presidente di Airi. 

Cemento e calcestruzzo sono i materiali più utilizzati nel mondo delle costruzioni. Oggi la filiera rappresenta una forza trainante dell’economia nazionale, con un valore della produzione di 13 miliardi di euro, oltre 2.700 aziende e circa 35.000 addetti nei vari comparti.

«È stato evidenziato come il settore possa contribuire alla sostenibilità, ponendo particolare attenzione su materiali e tecnologie aperti allo sviluppo nel prossimo futuro: sviluppo di soluzioni innovative, come la cattura della CO₂ per cementifici o la carbonatazione del calcestruzzo; utilizzo di idrogeno e combustibili alternativi in sostituzione dei fossili; uso di materiali secondari o riciclati per cemento e calcestruzzo; valutazioni ambientali basate su ciclo di vita», afferma Antonio Princigallo, Direzione Tecnologie e Qualità di Heidelberg Materials Italia, che ha curato la stesura del volume.

«Per uno sviluppo sostenibile delle costruzioni è auspicabile un orientamento congiunto di ricerca, normativa e pratiche industriali, a partire da una comprensione profonda delle proprietà del calcestruzzo. La ricerca sperimentale congiunta a nuove modalità progettuali e computazionali potrà consentire di individuare le soluzioni tecnologiche più adatte e calcestruzzi sempre più sostenibili».

«La sfida che il settore delle costruzioni si prepara ad affrontare nel corso del prossimo decennio è una radicale trasformazione in vista di una riduzione degli impatti sull’ambiente, con particolare riferimento all’impronta carbonica e all’uso delle materie prime. La prosecuzione del successo del calcestruzzo armato nel settore delle costruzioni dipenderà dalla sua capacità di adattarsi a questo mutato contesto», è il commento di Giovanni Plizzari, Professore di Tecnica delle Costruzioni all’Università di Brescia.

Il volume sottolinea, inoltre, anche la necessità di preservare la competitività delle imprese di cemento italiane ed europee rispetto alle importazioni da Paesi extra-UE, che presentano standard ambientali più bassi e, di conseguenza, costi inferiori.

Il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dalla strategia dipende dai recenti sviluppi in politica internazionale e dal superamento di diverse sfide tecnico-normative ed economiche. Queste includono la complessità dei processi autorizzativi, la realizzazione di infrastrutture per l’utilizzo dell’idrogeno e per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio della CO₂, nonché i costi elevati necessari per completare la transizione verso un modello low-carbon.

Il volume è scaricabile gratuitamente (previa registrazione) dal sito Airi (www.airi.it) ed è realizzato con il contributo di Federbeton, Ance, Certimac, Cetma, Enea, Politecnico di Milano, Stress – Scarl, Webuild Innovations.

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