
Non dobbiamo pensare ad una ripresa forte, ma ad una uscita dalla fase di caduta. I segnali che arrivano dall’economia, pur deboli, e comunque non in grado di cancellare la nuova pesante recessione del 2013, descrivono aree del paese e tipologie di mercato con dinamiche finalmente positive. E per il 2014 lo scenario si fa, da più punti di vista, meno negativo. Certo una parte della ripresa dell’economia viene dalla esportazioni che solo parzialmente e per le imprese maggiori riguardano il settore delle costruzioni e molto poco la distribuzione dei materiali edili. Certo, la domanda interna stenta a riprendere e vi sono settori e aree del paese che son ben distanti da una fase positiva, ma si può sostenere che si è toccato il picco minimo e si può iniziare a ripartire. Il problema è come.
Le esperienze imprenditoriali positive mostrano come solo innovazione e ridefinizione dei modelli di offerta sono in grado di cogliere pienamente i vantaggi del nuovo ciclo di mercato: e paradossalmente solo chi è capace di comprendere i nuovi comportamenti e la nuova forma del mercato può giocare la nuova partita.



