Nomisma presenta “I nuovi luoghi di lavoro”. L’esempio di Welcome, l’ufficio biofilico di Milano

Valutare gli elementi chiave che contraddistinguono il luogo di lavoro ideale per il benessere psicofisico dei dipendenti. Questo l’oggetto della nuova indagine di Nomisma: l’osservatorio “I nuovi luoghi di lavoro”, presentato l’11 gennaio scorso presso la sede di Assolombarda a Milano, che ha coinvolto, attraverso interviste in profondità i responsabili HR di 10 imprese e, tramite una quantitative survey strutturata, 500 lavoratori collocati nell’area Metropolitana di Milano.

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La ricerca mostra come la sostenibilità ambientale riveste un ruolo sempre più rilevante per imprese e lavoratori, una responsabilità collettiva che spinge le persone ad adottare scelte di vita sempre più ecosostenibili.

A guidare le azioni della collettività vi sono in primo luogo l’amore per la natura (89%), seguìto dalla responsabilità verso le generazioni future (88%), dal senso del dovere etico e morale (85%), dalla ricerca di una condizione di vita che favorisca il benessere (82%) e infine l’amore per gli animali e il loro habitat (81%).

Ufficio naturale

Secondo la ricerca, per la quasi totalità dei lavoratori (95%), la progettazione di abitazioni e uffici del futuro biofilici, ossia in grado di consentire l’integrazione dell’uomo con l’ambiente circostante e in particolare con la natura, è considerata un elemento fondamentale.

Questo perché i lavoratori desiderano per il loro futuro un luogo di lavoro capace di sostenere il proprio benessere psico-fisico (87%), un luogo capace di aumentare l’ossigeno e purificare l’aria (86%), uno spazio capace di favorire la produttività dei dipendenti grazie ad un ambiente confortevole (85%), un luogo che contribuisca a migliorare la reputation aziendale (76%) e favorire la presenza in ufficio grazie alla luminosità degli ambienti connessi con la natura (74%).

L’esempio di Welcome, l’ufficio biofilico a Milano

Sulla base di questa ricerca, il progetto “Welcome di Europa Risorse SGR, che sorgerà nei pressi di Parco Lambro a Milano, si pone come una risposta concreta: un luogo capace di favorire l’integrazione dell’uomo con la natura, il benessere fisico e mentale dei lavoratori, ma anche che sappia ispirare e ospitare momenti di condivisione.

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«Siamo partiti dalla volontà di fare l’ufficio più verde e sostenibile di Milano, vicino al grande polmone del Parco Lambro, e per questo abbiamo scelto KKAA. Poi ci siamo resi conto di quanto sia invece importante pensare soprattutto alle persone che ci lavoreranno e al loro benessere psico-fisico. Applicando questo pensiero abbiamo creato un ambiente di lavoro più sano, luminoso, dinamico, sociale e immerso nella natura, che è poi il contesto che più fa sentire le persone a proprio agio. Nell’ambiente “biofilico” le persone sono più contente di venire in ufficio, si ammalano meno e sono più creative e produttive e, alla fine, questo si trasforma in un significativo risparmio sui costi di produzione per l’azienda: un “win-win-win” tra persone, aziende e pianeta!», ha affermato Antonio Napoleone, Amministratore Delegato Europa Risorse, presente all’evento.

Sempre dalla stessa indagine emerge come l’82% degli intervistati ritiene che l’ufficio “Welcome” possa incidere in maniera elevata sui risultati prodotti dai lavoratori. Il 78%, invece, ritiene che possa contribuire al miglioramento del benessere psicologico e, infine, il 73% pensa che vi possano essere risvolti positivi anche sui risultati dell’organizzazione. Sul piano individuale, il 91% degli intervistati crede che il progetto “Welcome” potrebbe contribuire in maniera significativa su salute e benessere della persona, per l’84% sulla motivazione, per l’81% su produttività e creatività e per il 74% sull’engagement del lavoratore.

Attenzione alle risorse (e ai costi)

Accanto ai dati della ricerca di Nomisma, emergono i sorprendenti numeri del risparmio dell’ufficio biofilico progettato da Kengo Kuma and Associates:

– quasi 2 milioni e mezzo di euro all’anno risparmiati su 10 mila mq all’ufficio biofilico milanese Welcome, per un inquilino che ne occuperà gli ambienti per 10 anni (fonte Stok, The Financial Case for High-Performance Buildings, 2018);

si risparmiano anche 14 euro al mq all’anno in termini di consumo di energia elettrica;

– sono stati condotti degli Space Tests, realizzati da DEGW per gli inquilini interessati a Welcome, su un affitto base di 350 euro al mq/anno, il risparmio sarebbe di 35 euro mq/anno.

Elementi biofilici

Welcome è anche il primo edificio al mondo che in larga scala utilizza la Fabbrica dell’Aria di Stefano Mancuso, riconosciuto tra i world changer per il suo approccio innovativo, e PNAT per purificare l’aria al suo interno.

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Fabbrica dell’Aria

«Dobbiamo pensare a una città compatibile con l’ambiente e la mia opinione è che grandi risultati possano essere raggiunti semplicemente utilizzando e introducendo le piante nei luoghi della vita urbana. La mia idea di città del futuro è questa: una città in cui qualunque superficie sia coperta di piante», ha dichiarato Stefano Mancuso.

L’architetto Kengo Kuma, invece, ha affermato che «Sino ad oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi».

Infine, la parola di Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates, designer di “Welcome”: «L’architettura biofilica del progetto Welcome è progettata con elementi organici e spazi che sono il più vicino possibile ad un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa urbana creativa e lungimirante».

Qual è la situazione attuale dei lavoratori milanesi?

La ricerca di Nomisma non ha tralasciato l’analisi della relazione che le persone hanno con il proprio luogo di lavoro e quanto questo sia orientato al futuro.

È emerso che soltanto il 37% dei lavoratori si sente ispirato entrando in ufficio e solo il 17% prova felicità, mentre il 30% dei rispondenti ha dichiarato di provare ansia e il 38% noia.

Negli ultimi 12 mesi, i fattori che hanno determinato uno stato d’animo negativo al lavoro sono dipesi dalla ricerca di maggiori soddisfazioni economiche (45%), da una diminuzione della concentrazione dovuta ad ambienti poco favorevoli per lavorare (24% che sale al 41% per coloro che si recano in ufficio con uno stato di ansia), dalla ricerca di incarichi più mirati e soddisfacenti (26%) e dalla ricerca di nuove opportunità di carriera (24%).

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I fattori in grado di determinare gli aspetti positivi del lavoro sono invece la flessibilità lavorativa (25%, che sale al 32% per coloro che si recano in ufficio provando sensazioni di felicità), il work-life balance (24%), coerenza nell’etica e nei valori aziendali (12%), e una completa attenzione al benessere della persona (8%).

Cosa desiderano i lavoratori?

L’87% degli intervistati ritiene che tra le responsabilità delle istituzioni e dei datori di lavoro vi sia quella di garantire il benessere psico-fisico della persona nell’ambiente di vita quotidiano e in quello lavorativo.

A guidare la scelta della sede aziendale ideale per i lavoratori sono quindi sia elementi hard e di layout (legati alla struttura dell’edificio e all’organizzazione della luce, del verde e degli spazi, nonché alla collocazione all’interno della città) sia aspetti soft (che impattano sulla crescita professionale della persona e sull’organizzazione del suo lavoro in azienda).

La trasmissione dei valori del brand, la flessibilità del lavoro e degli spazi, la tutela e il benessere delle persone, la retention dei talenti e, infine, delle soluzioni e un layout per «fare insieme» come, ad esempio, un maggior numero di sale riunioni, spazi per conference call singole o di gruppo, spazi dedicati al fitness e al relax e auditorium per workshop con gli stakeholder sono solo alcune delle azioni messe in atto dalle imprese intervistate.

Sul piano della sostenibilità le case history di successo mostrano l’orientamento verso una produzione-consumo sostenibile, incentivi alla mobilità green, un’attenzione nella riduzione degli imballaggi e la produzione e l’utilizzo di energia pulita.

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«La pandemia ci ha insegnato un nuovo modo di lavorare, più flessibile e che, se utilizzato nella maniera corretta, consente di massimizzare l’equilibrio vita-lavoro di ciascuno di noi. Per questo motivo, ci siamo adoperati per creare una policy di Smart Working che tenga conto delle nuove esigenze dei dipendenti con l’obiettivo di creare una condizione di benessere generale per tutti», afferma Matteo Melchiorri, Human Capital Officer Fastweb.

«I drivers che guidano la scelta di una sede aziendale, come la flessibilità del lavoro e degli spazi, la tutela e il benessere dei lavoratori, la retention delle persone di talento, l’attenzione alla sostenibilità ambientale sono ormai degli elementi essenziali per le nuove generazioni», sottolinea Jacopo Moschini, Presidente Confindustria Lombardia Giovani.

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