Gruppi e Consorzi – Uce: la riqualificazione energetica è trainante

Nessuna variazione per Gruppo Uce che mantiene stabili il numero di aderenti, ubicati nelle province di Padova, Vicenza e Treviso. Nonostante la pandemia abbia segnato i risultati economici del 2020, il consorzio veneto mira a recuperare puntando sull’ampliamento della gamma dei prodotti, legati soprattutto alla ristrutturazione e riqualificazione energetica.

Intervista a Claudio Saggin, presidente Gruppo Uce 

Come è andato il vostro consorzio nel 2020 in termini di fatturato?
Il fatturato del 2020 è diminuito circa dell’8% rispetto al 2019.

Nel corso del 2020 ci sono state iniziative particolari che hanno interessato il vostro gruppo?
Nessuna variazione.

Avete aggiunto nuovi prodotti e/o servizi?
Abbiamo implementato ulteriormente la gamma prodotti nel campo delle costruzioni a secco, dell’isolamento termico a cappotto e delle finestre per tetti.

La pandemia ha impattato sulla vostra organizzazione?
No.

Come sta andando il 2021 e quali sono le vostre aspettative a fine anno?
In generale abbiamo riscontrato un leggero incremento della richiesta in quasi tutti i settori merceologici. Rimangono privilegiate, alla luce degli incentivi fiscali, tutte le attività inerenti le riqualificazioni energetiche. La richiesta sembra essere confermata anche per i mesi successivi, pertanto confidiamo che il trend rimanga stabile fino a fine anno.

Qual è l’obiettivo più importante che vi siete dati per quest’anno?
Vogliamo certamente recuperare quanto, per cause di forza maggiore, è andato perso lo scorso anno.

Avete in programma nuovi progetti e/o investimenti a breve-medio termine?
Nulla in particolare per il momento.

Un tema di forte attualità è la carenza delle materie prime e il rincaro dei prezzi: come state affrontando questa situazione a livello di consorzio?
Considerando la scarsa disponibilità del materiale, per quanto possibile stiamo cercando di fare del nostro meglio per pianificare gli acquisti, nell’ottica di essere poi in grado di fornire il prodotto nel minor tempo possibile e al miglior prezzo al cliente finale.

Un altro tema caldo sono i bonus fiscali e il superbonus 110%: il vostro network come si è attrezzato nei confronti degli associati?
È compito di ogni singolo associato gestire indipendentemente l’argomento.

La pandemia ha dato ancora maggiore impulso all’ecommerce: siete organizzati in questo senso?
Le nostre realtà commerciali rimangono ancora legate al contatto diretto con l’interlocutore.

Rispetto allo scorso anno quali sono i tre settori merceologici che stanno crescendo di più e quali i tre in calo?
La vera crescita esponenziale è su tutti quei prodotti che interessano la riqualificazione energetica degli edifici: isolamenti termici, serramenti e sistemi a secco. Prodotti che in ogni caso, anche negli anni precedenti, sono sempre stati in crescita vista l’evoluzione delle nuove tecniche costruttive. Riscontriamo una conseguente diminuzione dei laterizi da costruzione e dei prodotti per manti di copertura.

Perché una rivendita dovrebbe scegliere di entrare nel vostro consorzio?
Siamo una piccola realtà con costi di gestione contenuti, dove ogni socio ha la possibilità di confrontarsi con gli altri in un continuo scambio reciproco di idee. La distanza tra i nostri punti vendita è tale da permetterci di non interferire gli uni con gli altri; allo stesso tempo, siamo sufficientemente vicini per darci supporto, con l’eventuale scambio di materiale e quant’altro necessario per l’attività di tutti i giorni.

Dal punto di vista dei servizi agli associati, quali sono i vostri principali punti di forza?
Formazione in rivendita o presso la sede del nostro gruppo per i vari collaboratori, gestione ordini e relativa fatturazione centralizzata con scarichi multipli presso le varie rivendite.

Quali iniziative di marketing e/o comunicazione avete messo in atto per il 2021?
I social network per ora rimangono il miglior strumento per dare visibilità alle nostre attività. Molti dei nostri clienti sono costantemente connessi anche dal cantiere, e il tutto risulta un modo divertente per interagire con un approccio diretto e più giovane.

A livello di formazione, avete sfruttato gli strumenti digitali per attività di aggiornamento agli associati?
Assolutamente. La comodità di rimanere aggiornati direttamente dalla propria postazione di lavoro è vantaggiosa. Certamente la formazione in presenza, in particolar modo quella fornita dalle aziende con una organizzazione specifica in merito, rimane impareggiabile. Confidiamo pertanto che presto si possa ritornare alle modalità precedenti la pandemia.

Quante ore di formazione dedicate all’anno agli associati?
Almeno 40 ore annue.

Quali sono i corsi che riscuotono più interesse?
Gli aggiornamenti sui nuovi prodotti sono sempre fondamentali per chi si occupa della parte commerciale in rivendita, a prescindere dal prodotto o dal marchio. Sono molto apprezzati anche i momenti di formazione dedicati al marketing.

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