Starplast: Lo spreco? Sarà acqua passata. Intervista a Stefano Grandicelli

Soluzioni innovative, consulenza sulla scelta e installazione di impianti per ogni tipo di esigenza. Sono questi gli ingredienti del successo di Starplast, azienda di Mercatale di Sassocorvaro Auditore, in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche.

Da piccola realtà con una decina di dipendenti ai tempi della sua fondazione, avvenuta nel 2008, oggi è presente in più di dieci Paesi in Europa, con 63 collaboratori e un nuovo catalogo tecnico-commerciale con 65 famiglie di prodotto. Tutte caratteristiche che la elevano a punto di riferimento sul mercato della depurazione, il trattamento e il recupero delle acque sia nel settore industriale, sia in quello civile.

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Staff Starplast

I punti di forza? La forte vocazione alla ricerca e sviluppo, incentivata anche dalla collaborazione con istituti tecnici e università, per lo studio di soluzioni tecnologiche avanzate. Ma anche l’attenzione alla sicurezza e qualità dei prodotti e processi aziendali e, ultimo ma non per importanza, la passione nel raggiungere la propria mission aziendale, ovvero contribuire attivamente e con il proprio know-how a una gestione sempre più sostenibile delle risorse idriche

Un impegno sottoscritto con l’adesione ai principi elencati nella Carta Europea dell’Acqua, volti a promuovere una corretta politica di salvaguardia di questo bene. Non a caso, il motto dell’azienda è «Risparmia il tuo oro blu». Ma non solo: la struttura organizzativa copre tutti i processi del valore, dalla logistica all’ufficio tecnico, al marketing per poter essere a fianco del cliente in ogni aspetto, dagli stampi alla produzione, fino alla spedizione e consegna.

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Starplast: sede Il Parco di Sassocorvaro Auditore
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Starplast: sede Mercatale di Sassocorvaro Auditore

Starplast: intervista a Stefano Grandicelli

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Stefano Grandicelli
In secondo piano: vasche per la depurazione delle acque
(con tubo di ingresso incassato)

Stefano Grandicelli, titolare di Starplast, spiega a YouTrade la chiave del successo dell’azienda e, soprattutto, perché il settore del recupero delle acque è destinato ad attirare sempre più l’attenzione degli addetti ai lavori del settore delle costruzioni.

Domanda. Il cambiamento climatico provoca precipitazioni sempre più concentrate e violente, con la necessità di migliorare il drenaggio. In Italia c’è sufficiente consapevolezza di questo problema?
Risposta. Già negli anni del dopoguerra e in particolare negli ultimi trenta, si è pensato a uno sviluppo industriale ed edile senza alcun riguardo verso l’aspetto ambientale e, in particolare, agli aspetti idrogeologici. Il risultato è che oggi ne stiamo pagando abbondantemente le conseguenze. Forse, la forte crisi del decennio scorso che ha immobilizzato il mercato edile è stata un toccasana per farci riflettere, in particolare nel nostro Paese caratterizzato da un territorio prevalentemente collinare e montuoso, dove è importante applicare nelle progettazioni gli equilibri del rispetto della gestione delle acque meteoriche. Infatti, in quest’ultimo decennio stiamo assistendo a un cambio di passo a livello normativo relativamente alle costruzioni, con un’attenzione più spinta all’ambiente, alla regimazione delle acque meteoriche e alla depurazione.

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Separatore oli con bypass integrato (UNI EN 858-1/2)
starplast
Starplast sollevamenti
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Filtro percolatore con: in alto, profilo Thomson per distribuzione uniforme reflui e, sotto, griglia di separazione corpi di riempimento

D. Quali sono gli interventi più urgenti da affrontare per il dissesto idrogeologico?
R. La sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente è un tema molto sentito e il mantenimento dell’equilibrio ambientale dovrebbe caratterizzare ogni nuovo lavoro. Quelle che ritengo siano molto più lente a partire, sono le grandi opere, o meglio la ristrutturazione di quanto realizzato negli anni passati dall’edilizia selvaggia, dove sarebbe necessario un intervento di rinnovo massiccio.

D. Il drenaggio si può considerare ancora una nicchia di mercato?
R. Forse ancora è considerato una nicchia di mercato. Ma una cosa è certa: con i mutamenti in atto dovuti al clima e in particolare gli interventi mirati alla salvaguardia dell’ambiente, sarà il pilastro della nuova edilizia pubblico-privata.

D. Quali dei vostri prodotti sono dedicati alla gestione delle acque?
R. Starplast è nata con lo scopo di dedicare interamente la propria produzione alla gestione delle acque. Termine che comprende la depurazione, il trattamento delle acque meteoriche, la laminazione e l’invarianza idraulica e il recupero dei flussi di pioggia. E, in particolare il recupero delle cosiddette acque grigie. Ogni nostro collaboratore è votato allo sviluppo di nuove idee, affinché queste contribuiscano alla causa della salvaguardia ambientale. Per esempio, recentemente abbiamo promosso e immesso sul mercato un nuovo prodotto, unico nel suo genere.

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Starplast BioGrigio, per la depurazione e riutilizzo delle acque
Starplast-BioBlu
Starplast BioBlu, per il recupero e riutilizzo acqua piovana

D. Di che cosa si tratta?
R. Lo abbiamo chiamato Byeplast ed è un deplastificatore integrato a un impianto di trattamento di acque meteoriche. Con questo sistema, separiamo le sostanze inquinanti presenti nelle acque di dilavamento dei piazzali come olii, solidi sospesi e via dicendo e, contemporaneamente, blocchiamo tutte le parti di plastica disseminate lungo le nostre strade, che convergono nel collettore fognario, impedendo quindi alle stesse di raggiungere i nostri corsi d’acqua e i mari. L’obiettivo è che il mare possa tornare ad essere plastic-free.

D. Avete un rapporto particolare con la vostra regione?
R. La nostra è un’azienda molto giovane, che cresce velocemente e si deve confrontare con continue necessità di spazi e aree di stoccaggio. Recentemente, abbiamo acquisito un terreno come ampliamento dell’attività, adiacente a un parco pubblico semiabbandonato. In concerto con gli enti coinvolti (Comitati locali, Comune, Provincia e Regione) abbiamo presentato un progetto di riqualificazione dell’area totale, inclusa quella del parco, per perseguire insieme l’obiettivo di tutela concreta al nostro ambiente circostante. Infatti, vogliamo rendere tangibile e restituire al territorio l’impegno della nostra azienda in questa direzione.

D. Nel corso degli anni è cambiata la tipologia di prodotto dedicata allo smaltimento?
R. Certo. Starplast si è iscritta al consorzio Polieco, istituzione riconosciuta dal ministero dell’Ambiente per la sensibilizzazione e il recupero delle materie plastiche e per stimolare le aziende all’utilizzo delle plastiche riciclate. «Seconda vita alla plastica» non è solo uno slogan, ma un obbligo di legge per tutti coloro che commercializzano materiali di questo tipo. Oltre al versamento di una tassa al consorzio, ci siamo anche attivati all’utilizzo di materiale riciclato per la produzione di vari componenti dove possibile.

D. Le rivendite di materiale sono sufficientemente sensibili a questa tipologia di prodotti?
R. Come sempre accade, le rivendite sono l’avamposto dei produttori per entrare sul mercato. Ci sono rivendite che non hanno nessuna difficoltà a percepire i mutamenti di mercato, anzi li precedono, mentre altre devono essere assistite alla promozione e sensibilizzazione sul territorio dei nuovi prodotti. Per questo motivo Starplast quest’anno ha inaugurato «l’ape itinerante»: uno show-room mobile per offrire al nostro partner sia la visione reale della gamma completa di produzione Starplast, che comprende i prodotti innovativi dedicati a installatori, progettisti, enti e utilizzatori, sia un supporto al distributore per aumentare la sua notorietà, visibilità e il flusso dei clienti nel suo punto vendita.

D. Che tipo di rapporto avete con i distributori?
R. Il personale di Starplast ha una età media di trent’anni, con tantissima voglia di crescita personale e professionale. L’area tecnico-commerciale, costantemente a contatto con il distributore, è stimolata e stimola il distributore stesso a cercare di offrire il massimo, coinvolgendo tutta l’azienda dalla produzione alla logistica, con l’unico scopo di soddisfare il cliente e il suo interlocutore finale. Grazie a questo spirito collaborativo dello staff, possiamo confermare un costante incremento delle vendite avvalorate dall’attuale clientela.

Starplast
Starplast Ricerca e Sviluppo
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Starplast progettazione stampi e vasche

D. Che cosa significa fare impresa in un settore così legato agli appalti pubblici?
R. Le leggi sugli appalti dei lavori pubblici stanno cambiando, l’affidamento di gare al massimo ribasso è sempre in diminuzione. Osserviamo sempre di più l’attenzione verso una scelta di imprese che presentano qualità nei servizi offerti e che includono anche migliorie tecniche sui lavori oggetto di appalto. In questo Starplast fa la differenza, proponendo ai tecnici incaricati la stretta collaborazione nel trovare soluzioni nella scelta dedicata alle specifiche esigenze tecnico-economiche.

D. Quando è nata l’azienda e come si è sviluppato il business?
R. Starplast, acronimo di Stampaggio Rotazionale materie plastiche, nasce alla fine dell’anno 2007, con lo scopo principale di produrre manufatti per la depurazione e una parte dedicata allo stampaggio conto terzi per industrie. La crisi economica dell’anno 2008 ha cambiato radicalmente e improvvisamente lo scenario generale dei mercati. Le principali industrie hanno immediatamente azzerato gli investimenti sulla nuova ricerca e il settore edile è stato senza alcun dubbio quello principalmente colpito. La tenacia e determinazione nel riuscire a perseguire il progetto di sviluppo di Starplast si sono concentrate principalmente nell’ambito della depurazione delle acque con ancora più convinzione, sviluppando al proprio interno un reparto dedicato alla progettazione e costruzione di stampi. Grazie a quest’ultimo, sono stati realizzati nuovi manufatti innovativi dal punto di vista tecnico depurativo, con geometrie molto più resistenti, performanti, dinamiche e compatte, progettati e sviluppati in stretta collaborazione con il cliente per poter rispondere al meglio alle variabili di mercato. Lo sviluppo dei manufatti unitamente all’offerta di attività post-vendita viene realizzato in particolar modo assieme ai distributori.

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Macchina stampaggio rotazionale

D. Che cosa caratterizza Starplast?
R. Come si usa dire, il primo amore non si scorda mai: quello che emerge in questa avventura è il divertimento nel trovare soluzioni innovative sia in termini di prodotti che di servizio alla clientela. Per esempio, abbiamo progettato e realizzato svariate tipologie di impianti di sollevamento, allestiti con pompe delle principali marche conosciute, per soddisfare le molteplici richieste di mercato, con comprovati riconoscimenti. Mi lusinga quando qualche cliente ci chiama chiedendoci se possiamo trovare una soluzione a lui sottoposta, poiché vede in noi un interlocutore disponibile a progettare e fornire la soluzione più innovativa ed efficace per la sua richiesta. Questo ci gratifica e ci stimola alla ricerca continua, ascoltando attentamente il mercato, proponendo sempre soluzioni adeguate. Oggi lo faremo più di ieri anche con l’ape itinerante.

D. Come sviluppate un prodotto?
R. Come già detto, ascoltiamo il mercato e stiamo molto attenti ai particolari, sono quelli che fanno la differenza. Non siamo perfetti, di errori ne facciamo anche noi. Per sviluppare nuovi prodotti si passa anche dagli errori e sono proprio questi che ci hanno permesso di crescere dal punto di vista tecnico, alzando sempre di più l’asticella dal punto di vista qualitativo. La nostra politica è sempre stata quella di offrire un sistema completo, garantendo tutto il sistema integrato, allo scopo della semplificazione.

D. Oltre alla vendita del prodotto fornite anche consulenza?
R. È sempre stato uno dei nostri principali obiettivi e prossimamente sarà potenziato ancora di più. Abbiamo immesso sul mercato soluzioni depurative complete per borghi o unità abitative da 300/500 Ae (Abitanti equivalenti), da proporre chiavi in mano, denominate Depura & Riusa. Alcune sono già realizzate e vendute complete di impiantistica e quanto necessario per il controllo, manutenzione e gestione impianto, comprensivo addirittura di un piccolo laboratorio analisi.

D. Sono prodotti certificati?
R. Starplast è una delle prime aziende che ha ottenuto la certificazione Ce dei propri manufatti. La nostra mission è quella di contribuire al bene comune dell’ambiente. L’Italia è il Paese che paga più multe alla Comunità europea rispetto a tutti gli altri Paesi comunitari per non essere in linea con gli standard depurativi delle acque di scarico. Le norme italiane ci impongono che, per esempio, per poter installare una vasca di depurazione tipo imhoff (dispositivo utilizzato per il trattamento dei liquami ndr) sia presente la certificazione Ce, pena la non idoneità. E la maggior parte dei produttori italiani non ha la suddetta certificazione, che Starplast invece possiede dal 2013.

Starplast: l’ape Itinerante che salva l’ambiente

Starplast, come le risorse umane che la compongono, è una azienda giovane, dinamica e intraprendente, con una forte vocazione all’ambiente. Per questi motivi, si è dotata di un logo in cui campeggia l’immagine dell’ape, noto insetto particolarmente sensibile all’inquinamento per il quale ultimamente si assiste purtroppo a una tragica moria dovuta proprio ai cambiamenti della qualità ambientale. 

A sostegno di ciò, Starplast ha anche promosso l’iniziativa Adotta l’ape, ispirata al pensiero espresso da Albert Einstein («se dovessero sparire le api all’uomo resterebbero solo quattro anni di vita»).

Ma non solo: L’Ape Itinerante è un laboratorio di idee on the road per far toccare con mano qualità e tecnologia ai clienti e potenziali clienti.

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Ape itinerante: esterno
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Ape itinerante: interno

«Viviamo in un Paese bellissimo, invidiato da tutti per il mare, le montagne e le tantissime bellezze naturali e storiche che ci hanno lasciato come testimonianza di quello che siamo stati capaci di fare. In questo momento storico, dettato da tante incertezze politicoeconomiche, abbiamo il dovere di concentrare le nostre forze e capacità verso un’unica certezza, quella di offrire il meglio per il futuro dei nostri figli, un ambiente sano ed un’acqua pulita. Non è importante la scelta del prodotto, purché sempre idoneo a garantirci che, quando pretendiamo di avere acqua pulita e sana, siamo in grado di restituirla all’ambiente come ci è stata concessa. Ognuno di noi deve fare la propria parte», è l’appello di Stefano Grandicelli, titolare di Starplast.

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