Locatelli: la nostra edilizia? Roba da campioni

Una storia lunga quarant’anni quella di Locatelli, azienda di Clusone (Bergamo) specializzata in un’ampia gamma di prodotti per l’edilizia, dalle malte predosate a quelle studiate per applicazioni specifiche di risanamento o rinforzo strutturale, dai rasanti ai sistemi a cappotto.

Tra le ultime novità c’è KapLoc, il Sistema Cappotto Sicuro, certificato Cam, che vanta una testimonial d’eccezione: Sofia Goggia, la giovane sciatrice azzurra, campionessa mondiale, simbolo di passione e forza.

La stessa che caratterizza Pietro Locatelli, amministratore delegato alla guida dell’azienda bergamasca, con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

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Pietro Locatelli, amministratore delegato Gruppo Locatelli

Domanda. La scelta di un personaggio di primo piano come Sofia Goggia per accompagnare il marchio Locatelli è stata premiante?
Risposta. Negli ultimi anni Locatelli ha avuto diversi testimonial dal mondo dello sport, come lo sciatore Cristof Innerhofer o il campione di windsurf Matteo Iachino. Quest’anno abbiamo scelto Sofia Goggia, una giovane sportiva, personaggio emblematico a livello mondiale, in grado di comunicare passione e forza solo tramite la sua presenza. La sua grinta, la tenacia, la voglia di affrontare le sfide sono i motivi per i quali abbiamo scelto proprio lei. Ho sempre voluto comunicare la mia azienda e i miei valori attraverso personaggi che mi rappresentassero… E poi io stesso sono maestro di sci e ho in comune la grande passione per questo sport.

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D. Il concetto di campioni vale anche per il mercato dell’edilizia?
R. Siamo tutti un po’ campioni nel nostro piccolo. Locatelli cerca di essere riferimento per il mercato, mettendo in campo le tecnologie che ha a disposizione e creando prodotti sempre più innovativi. Siamo un’impresa in prima linea, investiamo costantemente in ricerca e sviluppo per realizzare prodotti innovativi ed esclusivi anche rispetto ad altri competitori.

D. Locatelli ha capito fin da subito l’importanza della comunicazione: quali strumenti avete messo a disposizione del marketing?
R. Il marketing è in continua evoluzione e come tale si adatta alle nuove sfide. Dal 2015 stiamo utilizzando piattaforme digitali per la formazione a distanza con webinar e videoconferenze, uno strumento utile per essere vicini a tutti coloro che ruotano intorno all’azienda per fare team. A livello di marketing abbiamo creato una comunicazione diretta con i rivenditori, spingendo sulla digitalizzazione, anche attraverso il nostro sito internet. Insomma, già prima del covid, eravamo pronti.

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Uno degli impianti della linea predosato

D. Quindi, il covid non vi ha trovato impreparati?
R. Assolutamente no.

D. Il coronavirus ha impattato sulla vostra attività?
R. Nessun grande cambiamento, solo una maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute. Bergamo è stata colpita pesantemente, ma da buoni bergamaschi non ci lamentiamo. Stiamo andando avanti più o meno come prima.

D. E dopo che la pandemia sarà passata…
R. Locatelli ha una stabilità e una forza tali che le consentiranno di andare avanti come prima. Il covid non sarà un impedimento.

D. Quante linee di prodotto ha Locatelli e quali ambiti di intervento coprono?
R. Abbiamo circa 20 linee di prodotto, che coprono diversi ambiti di intervento: dai sistemi contro l’umidità al risanamento nelle ristrutturazioni, dai cappotti al rinforzo strutturale. Siamo specializzati nelle malte: Locatelli è nel settore da oltre 40 anni, abbiamo una storicità e un know how che rappresentano i nostri punti di forza. Inoltre, grazie agli investimenti fatti negli anni a livello di impianti e tecnologie, siamo già proiettati verso il futuro. Ogni anno siamo alla ricerca di novità e siamo molto sensibili ai movimenti del mercato.

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Deposito logistico linea premiscelato

D. Lavorate sempre con uno spirito innovativo?
R. Sì, per esempio, nella linea predosata Duo abbiamo inserito un’essenza naturale brevettata, al profumo di limone, che non va a inficiare la chimica del prodotto, ma che aggiunge una nota originale all’olfatto. I nostri clienti oggi sono affezionati al prodotto, non solo per la sua qualità, ma anche per il suo profumo.

D. Quali sono attualmente i prodotti più richiesti?
R. Siamo forti nei prodotti tradizionali, quindi malte e intonaci. Negli ultimi anni abbiamo certificato tutti i nostri prodotti con il marchio Ce, garanzia di qualità spendibile sul mercato. Stiamo spingendo molto sulla tecnologia, non solo per malte e intonaci in applicazioni verticali, ma anche su sistemi a cappotto, malte risananti, malte da ripristino e colle per ceramica. C’è inoltre molta sensibilità sul tema dell’antisismica, quindi una maggiore attenzione ai prodotti per il rinforzo strutturale.

D. Quali sfide deve affrontare un gruppo come il vostro nei prossimi anni?
R. Aumentare la propria dimensione, creando joint-venture e reti d’impresa in grado di sviluppare sinergie di costi che ci consentano di avere più spazio nel mercato, non tanto in termini di produzione quanto di visibilità.

D. Avete già iniziato a creare questi contatti?
R. Sì, il futuro è in questa direzione. Oggi ci sono troppi attori sul mercato, ma il settore delle costruzioni non è più quello degli anni Novanta. Ci sarà un naturale ridimensionamento anche dei produttori, quindi credo che sarà obbligatorio creare delle piattaforme di imprese e attività condivise di vendita. Diciamo che è una sfida piuttosto difficile per gli imprenditori italiani, che non sempre sono abituati a fare un passo indietro e cedere le proprie funzioni in azienda.

D. Che importanza rivestono l’attività di ricerca e sviluppo e la tecnologia nella proposta dei prodotti?
R. Sono fondamentali. Anche i componenti interni del prodotto devono essere di prim’ordine e di qualità: per questo siamo molto selettivi nella scelta dei fornitori. Non è il prezzo che definisce la qualità di Locatelli, ma le tecnologie e gli investimenti sempre all’avanguardia, che permettono di offrire al mercato prodotti dalle prestazioni garantite. In più, grazie a un sistema aziendale a cascata, i feedback che riceviamo dai clienti sono subìto recepiti dal team interno, consentendoci di essere molto reattivi. Credo molto anche nella capacità di innovazione in ambito tecnologico, a partire dagli impianti: gli investimenti fatti ci consentono di avere una marcia in più rispetto agli altri competitor e di creare prodotti e soluzioni sempre nuove.

D. Quali sono le maggiori difficoltà da affrontare nella gestione dell’innovazione?
R. La comunicazione tra il produttore, il rivenditore e l’impresa. La mancanza di tempo e i ritmi di lavoro stressanti non consentono sempre di trasferire questa innovazione agli interlocutori esterni all’azienda, in ottica di trasparenza e conoscenza. Ci sono troppi prodotti sul mercato e questo non consente di dare uno spazio per tutti: è il paradosso dell’offerta. Ecco allora che le piattaforme digitali diventano la nuova dimensione del lavoro per condividere informazioni e conoscenze. Non può però essere solo il produttore a crederci, ma tutta la filiera.

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Confezionamento pallet della linea premiscelato

D. Ci sono prodotti su cui state puntando di più?
R. Sicuramente i prodotti tradizionali, perché consentono di abbattere i costi di trasporto, anche se il tema del momento è l’isolamento termico con il sistema a cappotto, che farà da padrone sul mercato per i prossimi dieci anni. La nostra linea IlletaCol propone collanti e rasanti cementizi con varie granulometrie in funzione delle diverse applicazioni. E dato che il mercato della ristrutturazione sarà sempre più predominante, stiamo puntando su prodotti a basso spessore e ad alta conducibilità termica, e tecnologie, come fibre metalliche, di carbonio, sfere di vetro, per realizzare soluzioni versatili e sempre più performanti, con rese maggiori in termini assoluti. Un altro aspetto importante riguarda il processo della sostenibilità con la riciclabilità dei prodotti, elemento che darà un enorme valore aggiunto all’offerta aziendale. Sono convinto che tutte queste tecnologie avranno sempre più impatto sul mercato e ci daranno grandi soddisfazioni. Bisogna essere pronti, produttivamente e tecnologicamente, e avere le idee chiare sulla strada da intraprendere.

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Reparto confezionamento automatizzato predosato

D. Per il 2021 avete delle novità nel cassetto?
R. Abbiamo appena lanciato KapLoc, sistema a cappotto certificato Cam, con pannelli pannelli isolanti di ultima generazione, in Eps e in lana di roccia, frutto di partnership con i più importanti produttori del mercato. Il sistema KapLoc è in grado di rispondere ai requisiti richiesti per accedere alle detrazioni fiscali del superbonus 110%. Il sistema a cappotto KapLoc è sponsorizzato da Sofia Goggia con lo slogan «Quando vincere il freddo fa la differenza!».

D. Avete già iniziato a installare questo sistema con il superbonus 110%?
R. A breve apriranno cantieri importanti a Bergamo e Milano in cui andremo a installare KapLoc, un sistema certificato Cam con prestazioni garantite. Un elemento fondamentale per l’asseveratore che deve collaudare il sistema e certificare i lavori.

D. Quando è stato lanciato KapLoc?
R. Nel 2020 abbiamo creato un team di sviluppo per studiare le direttive, definire le linee guida e intraprendere un percorso preciso in una situazione normativa e fiscale ancora poco chiara a inizio 2021. Dopo quasi un anno di lavoro abbiamo pubblicato un catalogo tecnico dedicato ai professionisti, un elemento di sintesi per conoscere i dettagli della normativa e le soluzioni che siamo in grado di mettere in campo. Abbiamo anche realizzato una brochure informativa per il cliente privato.

D. Il mercato della riqualificazione ha spostato l’accento sul consumatore finale: questo comporta qualche cambiamento per l’azienda?
R. No, la nostra clientela è molto fidelizzata. L’imprenditore edile continua a comprare i prodotti Locatelli e a darci fiducia perché è sereno dei suoi acquisti: è abituato a comprare Locatelli e sa cosa aspettarsi. Anzi, quando introduciamo qualche miglioria, sono i primi a notarla. La nostra azienda non è posizionata per il prezzo, ma per la sua tecnologia.

D. Il rivenditore edile riesce a trasferire la qualità Locatelli all’utilizzatore?
R. Assolutamente sì, il rivenditore è un veicolo molto importante. Anche se chi compra Locatelli sa già che troverà soddisfazione anche nei prodotti che non ha mai utilizzato.

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Confezionamento pallet della linea predosato

D. Come si è evoluto il rapporto di Locatelli con i rivenditori di materiali edili?
R. È un rapporto famigliare, creato in anni e anni di lavoro. La nostra rete vendita è ormai storica e i clienti conoscono l’azienda da più di 40 anni. Anche chi non è nostro cliente diretto parla bene del marchio e questo è motivo di orgoglio e soddisfazione. Oggi l’azienda è alla terza generazione e continua a portare avanti questo rapporto di fiducia reciproca. Devo ringraziare i rivenditori che consentono all’azienda di brillare, senza di loro non avremmo futuro.

D. Si parla molto di e-commerce, ma nell’edilizia sembra stentare: è un problema culturale oppure per il settore non è una soluzione valida?
R. Credo non sia una soluzione valida per il nostro settore, soprattutto per la mancanza di consulenza. Le piattaforme di e-commerce non offrono informazioni di nessun tipo, né sulla tecnica né consigli di applicazione, inoltre su alcune tipologie di prodotto i costi di trasporto incidono ancora pesantemente. Locatelli non ha un e-commerce e non abbiamo intenzione di creare una piattaforma online per la vendita nuda e cruda di qualche prodotto.

D. Parliamo di sostenibilità in edilizia: che cosa fa Locatelli a riguardo?
R. La sostenibilità ci sta molto a cuore e stiamo lavorando sulla ricerca di prodotti riciclati, adeguando anche i materiali di fornitura. Stiamo lavorando anche sui packaging, in modo da avere imballi con una parte di plastica riciclata.

D. L’edilizia cambia e, come il resto dell’economia, sta diventando più globale: cosa significa questo per un’impresa come la vostra?
R. Questo aspetto non ci tocca direttamente. Questa globalizzazione riguarda prevalentemente gli scambi di informazione, non tanto la capacità di influire realmente sul mercato. I protagonisti del settore delle costruzioni in Italia resteranno i produttori locali collaudati da tanti anni. Per quanto ci riguarda, visto l’elevata incidenza dei costi di trasporto per i nostri prodotti, operiamo prevalentemente nel Centro-Nord Italia.

D. Come state vivendo il trend economico-congiunturale del settore?
R. Il primo trimestre ha già segnato +10% sui primi tre mesi rispetto all’anno scorso. L’ecobonus e il superbonus 110% sono stati uno shock positivo per l’edilizia: hanno dato un impulso importante al settore e rappresentano un’occasione da non perdere per riqualificare il patrimonio esistente. Non solo cappotti, serramenti e pompe di calore, ma sarà coinvolto tutto il mondo delle costruzioni.

D. A fine 2021 qual è il vostro obiettivo?
R. A fine 2021 vorremmo registrare una crescita sul fatturato minimo del 15%. Come sappiamo, dopo ogni crisi c’è una ripartenza: sicuramente sarà un processo graduale, ma anche le associazioni di categoria sono concordi nell’affermare che nei prossimi anni il trend nazionale sarà in crescita. Non torneremo certo ai livelli ante 2008, anni d’oro per l’edilizia, ma cresceremo ogni anno, con una stabilizzazione per tutti gli attori del mercato. Nei prossimi dieci anni, invece, il mio desiderio è quello di aprire un secondo stabilimento Locatelli.

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