Effetto covid: cresce la domanda di case con terrazzi e giardini. E il verde domestico diventa un must

Che cosa fare quando fuori è tutto chiuso e in casa è tutto noioso? Semplice, si va in terrazzo, balcone o giardino. Per chi ce l’ha. E chi non ha, uno spazio all’aperto vorrebbe averlo. È l’effetto covid, che ha mutato o, meglio, contribuito ad aumentare il desiderio di abitazioni con uno spazio libero dai muri perimetrali.

Di recente il sito idealista.it, specializzato nel settore immobiliare, ha analizzato i dati relativi alle richieste di case. Risultato: i prezzi medi delle case con terrazza in Italia si attestano sui 1.671 euro al metro quadrato (dati al novembre scorso), con un aumento dell’1,2% rispetto ai rilevamenti di marzo. E questo mentre il mercato ha segnato un declino dei valori, dovuto alla pandemia. Il valore di questa tipologia di immobile, insomma, è cresciuto, anche se non in maniera omogenea. Ci sono aree dove l’aumento dei prezzi è stato addirittura a due cifre, come Lecco e dintorni, (+17,2%), oppure Vibo Valentia (+17%).

Ma, in generale, tutti gli italiani hanno scoperto quanto è bello avere la possibilità di passare un po’ di tempo tra i vasi di fiori e respirare aria fresca. E non è necessario essere proprietari di un appartamento nell’iconico Bosco Verticale progettato da Stefano Boeri.

Cresce la passione per il verde domestico

Sull’onda della sensibilità verso il mondo green e le tematiche ambientaliste, inoltre, questo aspetto è particolarmente caro ai giovani: la generazione dei Millennial è quella che, forse, imprimerà una svolta anche nel modo di costruire e vivere l’abitazione.

Un recente sondaggio, per esempio, ha stabilito che per il 62% degli intervistati la vegetazione è vitale per il loro benessere, specialmente nelle condizioni di lockdown, ma non solo.

Esempio di tetto verde

Già prima dell’emergenza sanitaria, infatti, si era registrata una grande rinascita per il giardinaggio e della passione per il verde domestico. Non solo in Italia, è un trend internazionale: in Francia, per esempio, le piante d’appartamento stanno avendo un boom nelle grandi metropoli, come riflesso di una più generale macro tendenza a favore della biofilia, la passione per il mondo in sintonia con la natura.

Un giardino interno all’abitazione, d’altra parte, non è un sogno irrealizzabile. Può avere le dimensioni di una piccola serra, un balcone con piante fiorite, un angolo di giardino anche condominiale, ma tenuto con cura.

Negli Stati Uniti, un’indagine sul giardinaggio ha mostrato che l’80% dei 6 milioni di giardinieri per la prima volta è di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Il covid-19 ha semplicemente intensificato questo movimento.

In un sondaggio condotto per uno dei più grandi retail europei di tecnologia, ao.com, il 62% dei Millennial ha spiegato che il proprio spazio verde era vitale per il proprio benessere durante il lockdown e il 48% pensa che sia la parte migliore della propria casa. Magari anche per coltivare pomodori e zucchine sul terrazzo.

L’idea di creare micro-fattorie urbane, in effetti, è venuta anche all’Ikea. Non a caso il produttore svedese di mobili tre anni fa ha lanciato un kit per il giardinaggio indoor, serre in miniatura «per aiutarti a propagare le piante in qualsiasi spazio e mantenere il tuo giardino in crescita in tutte le stagioni». Inoltre, ha incoraggiato le pratiche idroponiche domestiche.

hexagro-agricoltura-verticale
Sistema Hexagro per la coltivazione domestica

La tendenza a un ambiente casalingo più verde e più all’aperto si è incrociata, quindi, anche con il mondo hi-tech. Sono fiorite, è il caso di dirlo, soluzioni smart per giardini idroponici, che consentono di coltivare piante senza doversi preoccupare dell’illuminazione o dell’irrigazione.

Una società di architettura di Londra fondata da due italiani, ecoLogicStudio, ha perfino sviluppato un kit da giardino di alghe chiamato BioBombola, sviluppato durante il lockdown per fornire una fonte sostenibile di proteine vegetali commestibili (Spirulina). Il risultato è un fotobioreattore che «assorbe in CO2 l’equivalente di due giovani alberi producendo la stessa quantità di ossigeno di sette piante da interno».

Bonus verde 

Il verde, insomma, è il vero must dei prossimi anni. Come conferma, se ce ne fosse bisogno, un altro sondaggio, questa volta di casa.it: per averlo il 58% degli italiani sarebbero disposti anche a trasferirsi in periferia. Un bel terrazzo o un ampio balcone sono essenziali per il 47% degli intervistati e la luce è un fattore determinante per il 65% degli intervistati. Insomma, un’esigenza profonda, ma anche un business da sviluppare per chi progetta abitazioni e per chi ha soluzioni a disposizione per rendere migliore gli spazi all’aperto.

Oltretutto, la legge di Bilancio per il 2021 ha confermato lo sgravio fiscale del 36% dedicato a terrazzi e giardini.

Co-housing, un terrazzo in comune. E se qualcuno lo usa di più?
Co-housing, un terrazzo in comune

Il bonus verde proroga per tutto l’anno in corso le detrazioni per gli interventi che riguardano la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, nonché la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

E lo sconto fiscale del 36% della spesa, comprende fino a massimo 5 mila euro per unità immobiliare: nel caso di condomini, quindi, la detrazione è valida sia per il singolo proprietario di abitazione, sia per il verde comune. Non resta che approfittarne.

 

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