Inarcassa chiede modifiche sulla ricostruzione post sisma

Il parere della Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti a Inarcassa è stato ascoltato in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera nell’ambito dell’esame del decreto legge che si occupa dell’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici.

Secondo il consigliere di Fondazione Inarcassa Roberto Brandi, «la Fondazione Inarcassa, che rappresenta 170 mila ingegneri e architetti liberi professionisti, riconosce lo sforzo dell’esecutivo per il provvedimento relativo alla ricostruzione nei territori colpiti da eventi sismici, ma chiede che alcuni articoli siano rivisti al fine di garantire un’esecuzione dei lavori più rapida e un effettivo bilanciamento di responsabilità tra pubblica amministrazione e liberi professionisti. Ogni giorno i liberi professionisti mettono a disposizione le proprie competenze per garantire lo svolgimento dei lavori, rispettandone sia la qualità sia la certezza dei tempi di esecuzione. In merito all’articolo 3, relativo alla certificazione sulla conformità edilizia e urbanistica, riteniamo tuttavia che la certificazione debba essere rilasciata dalla pubblica amministrazione e che i tecnici liberi professionisti non possano sollevare gli uffici pubblici dalle proprie responsabilità. Anche il contributo concedibile, determinato dal tecnico, deve essere approvato dalla Pa. Per quanto riguarda l’articolo 7, siamo molto soddisfatti che siano garantite le anticipazioni sulle prestazioni professionali, anche se è necessario stabilirne la retroattività», ha concluso Brandi.

Inarcassa chiede, quindi, che «siano introdotte al più presto procedure telematiche chiare e trasparenti, che vadano a semplificare e velocizzare i tempi legati ai lavori della ricostruzione».

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