Closing di Scrigno (fondo Clessidra) per acquisire Cce

Scrigno (controtelai per porte e finestre scorrevoli a scomparsa e porte blindate) ha perfezionato il closing per l’acquisizione del 100% di Cce (Costruzioni Chiusure Ermetiche), realtà imprenditoriale italiana di eccellenza che progetta, produce e distribuisce guarnizioni e accessori in grado di aumentare le prestazioni dei serramenti, in termini di risparmio energetico, isolamento acustico, resistenza agli agenti atmosferici e al fuoco.

L’operazione rientra nella strategia di build-up del Gruppo Scrigno, attualmente controllato dal fondo di private equity Clessidra (il maggior azionista del fondo è Carlo Pesenti), che attraverso l’aggregazione di aziende complementari e innovative, mira a valorizzare la componente tecnologica dei propri sistemi e promuovere un costante ampliamento del portfolio prodotti. L’acquisizione consentirà di posizionare Scrigno in qualità di player di riferimento specializzato nelle soluzioni tecniche d’avanguardia per ogni tipologia di porta, entrando in un segmento di mercato caratterizzato da ottime prospettive di crescita e ulteriori potenzialità di sviluppo, soprattutto all’estero, in linea con la politica di internazionalizzazione del Gruppo.

Fondata nel 1980, con sede a Villa del Conte (Padova), Cce realizza un fatturato di circa 11 milioni di euro, di cui il 40% all’estero, forte di una presenza in oltre 30 Paesi. L’azienda, eccellenza del Made in Italy, detiene numerosi brevetti che sono frutto del suo forte orientamento all’innovazione tecnologica, vero patrimonio dell’azienda. Oltre alle guarnizioni automatiche, il portafoglio di Cce si è arricchito nel tempo e include ora anche dispositivi di sicurezza e bordi sensibili di protezione applicabili su cancelli e aperture automatiche.

Nell’ambito dell’operazione, Scrigno si è avvalsa dell’assistenza dello studio Gattai Minoli Agostinelli, in qualità di consulente legale, e di Roland Berger, PWC e Studio Alonzo Committeri come consulenti per l’attività di due diligence. La famiglia Geron è stata assistita da Grant Thornton in qualità di financial advisor e dallo studio legale Gitti and Partners.

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