Cossa: ecco perché le rivendite devono cambiare (o scompariranno)

Fine della distribuzione tradizionale. Spazio alla consulenza. E a tanto noleggio. Marco Fossa, titolare dell’azienda piemontese, avverte i colleghi: è ora di cambiare se non volete scomparire dalla scena. Perché tra dieci anni sarà tutto diverso. Parola di Marco Fossa, titolare della BigMat Cossa e presidente di Ascomed, che sul futuro delle aziende del settore ha le idee chiare: «Il segreto è investire su avvocati, architetti, ovvero personale competente. Per contrastare la concorrenza della Grande distribuzione organizzata bisogna infatti puntare sui servizi e valore aggiunto. E non sui materiali e sui prezzi, che sono sostanzialmente gli stessi della Gdo».

Domanda. Da dove si trae la linfa vitale per andare avanti con la propria attività?

Risposta. Innanzitutto, è necessario muoversi su più filoni: non si può lasciare il b2b e la vendita all’ingrosso della classica distribuzione edile, ma allo stesso tempo si deve incominciare a pensare a più servizi possibili. Bisogna sicuramente rivolgersi anche ai consumatori diretti, che possono essere influenzatori migliori persino del mondo della progettazione. Se guardo al mio fatturato, il 30-35% del flusso di cassa deriva dalle finiture, come il colore, gli accessori e i componenti per arredare casa, garage e giardino: si tratta della tipica vendita al dettaglio. Ma gli spazi sono vincolanti, perché per il b2b non puoi avere 200 metri quadri. Per esempio, noi abbiamo due magazzini da 8 mila e mille metri quadri. Siamo anche strutturati con il noleggio per l’edilizia professionale e non solo: si possono infatti noleggiare anche furgoni, macchine da giardino o strumenti che vengono utilizzati una tantum, per interventi straordinari. Il nostro progetto di noleggio oggi fattura il 25-30% del totale, con una marginalità molto significativa.

L’intervista completa sul nuovo numero di YouTrade.

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