Boero si prepara a lanciare la eco vernice fatta con gli scarti di frutta

Gli scarti di frutta e verdura che si trasformano in vernici ecosostenibili. Il miracolo è il risultato della ricerca di IIT, l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. E ora la formula diventa anche un prodotto commerciale. 

Il Gruppo Boero e IIT, infatti, hanno firmato l’accordo per un contratto di licenza esclusiva a livello mondiale per lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti vernicianti ecosostenibili per interni, che incorporano microparticelle di bioplastica che derivano da scarti di frutta e verdura. Tra i due soggetti il percorso di collaborazione è cominciato due anni fa con il progetto Green Paints, per la produzione di prodotti vernicianti più ecosostenibili e testimonia l’efficacia del processo di trasferimento tecnologico teso all’inserimento sul mercato dei prodotti derivanti dalla ricerca made in IIT.

Il brevetto sviluppato nel laboratorio IIT di Smart Materials, guidato da Athanassia Athanassiou, ha vasti potenziali di applicazione. Il Gruppo Boero ora ne studia la commercializzazione, con l’intento di applicare i principi dell’economia circolare: reintegrando ciò che è considerato rifiuto e abbattendo i costi di smaltimento, e dando vita così a un nuovo ciclo produttivo altamente innovativo e a minore impatto ambientale.

Ma come avviene la trasformazione? Per realizzare 1 chilogrammo di prodotto verniciante occorrono 100 grammi di bioplastica derivata da residui vegetali essiccati, originati dalla lavorazione dell’industria alimentare. Per esempio, bucce di fave di cacao, amido di mais, o bucce di arance. In numeri, per 1 chilogrammo di prodotto saranno necessarie le bucce di tre arance.

Bioplastiche
Bioplastiche

Amido di mais, cacao e bucce d’arancia saranno dunque alla base delle nuove materie prime utilizzate dal Gruppo Boero per questa nuova linea rivoluzionaria. Un ritorno alle origini e alla naturalità, ma con il supporto delle più avanzate tecnologie fornite in questo caso da IIT. 

Nell’ambito dell’accordo, Boero si impegna anche a fornire a IIT, entro 24 mesi, un piano di sviluppo con dettaglio delle attività che consentiranno di portare sul mercato i prodotti oggetto della licenza.

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