Riqualificazione, Logicor dà (nuova) vita all’interporto di Fiumicino

Riqualificazione firmata Logicor

Logicor, principale proprietario e gestore delle moderne strutture logistiche in Europa, ha presentato al mercato C1L1, un nuovo capannone in Classe A all’interno dell’Interporto di Fiumicino, polo logistico più grande di Roma e di proprietà del Fondo Primitiv, gestito da Kryalos Sgr. Il capannone C1L1, situato strategicamente, è facilmente raggiungibile dall’Autostrada A91 e si trova a soli 10 km dall’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci e a 20 km dal centro della città, con accesso diretto al Grande Raccordo Anulare.

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L’intera struttura è stata protagonista di un importantissimo lavoro di riqualificazione, che ha appunto permesso di convertire il capannone in un immobile di Classe A di altissima qualità. Il progetto, condotto all’insegna della massima flessibilità, garantirà alla commercializzazione ben 62.000 m2, suddivisibili in sei unità indipendenti e adattabili di 10.000 m2 ciascuna, ideali sia per spazi singoli che multi-tenant. Gli spazi possono essere completamente personalizzati – uffici, locali per muletti, locali di stoccaggio di ogni tipologia – sulla base delle richieste specifiche degli utilizzatori.

Manel Vericat
Manel Vericat

Manel Vericat, Managing Director Southern Europe di Logicor – “Stiamo ottenendo ottimi risultati dal progetto di riqualificazione del Logicor Logistics Park di Fiumicino. Una location di altissimo livello che rappresenta una proposta molto interessante per la distribuzione a livello locale, regionale e nazionale. Iniziamo a ricevere numerose richieste da parte di retailer locali e internazionali, oltre che da operatori 3PLs (Third Party Logistic) desiderosi di accedere al mercato logistico dell’area di Roma”.

Le caratteristiche principali del magazzino

In breve 92 baie di carico con funzionalità “cross-dock”; Impianto Sprinkler conforme agli standard NFPA13; Portata pavimento: 5 t/m²; Altezza utile sotto trave: min. 9,25 – 12,35 m; Pannello sandwich di copertura con lucernari verticali per un’ottima illuminazione naturale; Profondità della zona di carico: 35 metri

Mario Costa
Mario Costa

Mario Costa, Asset Manager Italy di Logicor – “Il nostro progetto nasce per dare una risposta alle aziende di oggi che, in termini di logistica, chiedono funzionalità, tempi rapidi sul versante operativo, risparmio energetico e strutture di Classe A”.

La prima delle unità da 10.000 mq, attualmente in corso di ristrutturazione, sarà pronta per la commercializzazione a partire da luglio 2017. I principali attori dell’operazione sono Logicor, investitore e consulente, Primitiv Fund (Kryalos SGR), gestore del fondo e consulente tecnico, Sce Project per il project management, e Tonon (general contractor). JLL opera come agente in esclusiva.

 

 

Relazione Tecnico-descrittiva architettonica

Premessa – Il progetto di rifunzionalizzazione del capannone logistico denominato C1L1 si è reso necessario a causa di ingenti e diffusi cedimenti strutturali della pavimentazione che hanno determinato l’impossibilità di utilizzo dell’edificio. I cedimenti sono stati causati dell’inadeguatezza del terreno di base impiegato come materiale di supporto della pavimentazione originaria e non hanno interessato le strutture portanti del capannone stesso. A causa di tali cedimenti l’immobile, la cui progettazione risale all’anno 2006 e la realizzazione all’anno 2008, risulta in disuso dall’anno 2011 e da allora non sono più stati realizzati interventi manutentivi. Il capannone è quindi soggetto ad un intervento di “Ristrutturazione edilizia senza aumento di SLP, del Volume costruito e delle unità immobiliari, senza modificazioni della sagoma e senza alterazione dell’aspetto esteriore degli edifici.

Stato di fatto – Il capannone C1L1 occupa la porzione settentrionale del comparto dell’ex interporto “Roma-Fiumicino” in via della Corona Boreale. L’edificio esistente ha pianta trapezoidale ed è costituito da una struttura prefabbricata composta da travi e pilastri 70×70 impostati su una maglia tipica di 22.50×18.42m. La copertura è per quasi la totalità dell’edificio in falde inclinate realizzate con pannelli sandwich ad esclusione della testata sud-ovest che presenta un impalcato piano costituito da un solaio alveolare prefabbricato. L’area esterna di proprietà è completamente pavimentata in asfalto per consentire il transito e la movimentazione dei veicoli.

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Progetto Sinteticamente, l’intervento ha previsto: demolizione blocchi uffici e divisioni interne; realizzazione nuova soletta; realizzazione predisposizioni impiantistiche; realizzazione nuova vasca e locale pompe antincendio; manutenzione area esterna (pavimentazione e recinzioni); nuovo accesso alla copertura e linee vita

L’intervento principale consiste nella realizzazione di una nuova soletta in elementi prefabbricati che sostituisce la pavimentazione originale dell’immobile ceduta. Il sistema è composto da una struttura di fondazione impostata su una maglia di 9.00×6.13 m costituita da nuovi pali trivellati in opera di diametro pari ad 80 cm, tra i quali verranno posizionate e collegate travi prefabbricate di dimensioni 80x65H+25 cm, sulle quali poggerà un solaio alveolare prefabbricato con soletta collaborante di spessore complessivo pari a 30+10 cm. In questo modo la nuova soletta è separata e indipendente dalle strutture esistenti e grazie alle fondazioni su pali è in grado di supportare il peso proprio e i carichi di esercizio senza più cedimenti.

Per la realizzazione della nuova pavimentazione è necessario demolire tutte le strutture interne esistenti, quali blocchi uffici, locali tecnici, murature di separazione tra i diversi compartimenti in cui è attualmente suddiviso il capannone. Una volta realizzata la nuova pavimentazione, al fine di rendere agibile l’immobile viene predisposto un nuovo blocco uffici con spogliatoi e servizi igienici con struttura leggera in cartongesso. Il cedimento della pavimentazione ha comportato la rottura delle principali reti impiantistiche interne, quali quella idrica di adduzione e scarico, quella elettrica, quella antincendio, alla quale si sono aggiunti furti e vandalismi dovuti agli anni di abbandono.

Si prevede quindi di realizzare una nuova cabina elettrica interna oltre a locali meccanici per le valvole dell’impianto antincendio a sua volta collegato ad un nuovo locale pompe con vasca interrata posizionati esternamente al fianco nord dell’edificio, anche allo scopo di rendere indipendente il capannone dal resto del condominio. Per evitare interferenze con la nuova soletta, le reti impiantistiche vengono fatte transitare internamente lungo i lati nord ed ovest su una passerella sospesa in carpenteria metallica. Lo scarico delle acque piovane della copertura, dal piede dei pilastri viene invece convogliato con nuovi collettori “appesi” sotto la soletta (per evitarne il cedimento) fino allo scatolare esterno che viene mantenuto.

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