Una caldaia a biomassa taglia la bolletta del 60%

Con le caldaie a biomassa 60% in meno sulla bolletta: arriva da Viareggio l’esempio della floricoltura Magnani, che ha sostituito il vecchio impianto a gasolio con una modernissima caldaia a cippato di legno. Secondo i dati Istat le serre In Italia ricoprono una superficie pari a 42 mila ettari, di cui 37 mila nel settore florovivaistico. Molte strutture si trovano al nord, di cui 1.975 ettari solo in Lombardia. La necessità di riscaldare le strutture in inverno è  problema non da poco visti i costi dell’energia, aggravati dal fatto che le zone settentrionali ad alta densità di serre sono scarsamente metanizzate. Ecco perché sempre più imprenditori del settore decidono di investire nell’efficienza energetica. Lo dimostra il caso Enerqos, Esco specializzata in servizi per l’efficienza energetica, che in meno di due anni dal lancio di un’offerta specifica nel settore (florovivaistico, ortofrutticolo e serri-coltura), ha avviato 15 progetti di riqualificazione, sostituendo i vecchi impianti di riscaldamento a gasolio con modernissimi impianti alimentati a biomassa. Un intervento che consente di risparmiare fino al 60% sul costo della bolletta, oltre agli indubbi vantaggi ambientali. La Esco sviluppa una proposta ad hoc e finanzia l’intervento al 100%, a fronte della condivisione del risparmio solitamente per un periodo di cinque anni.

Caldaia a biomassa

“Il nostro modello – spiega Giorgio Pucci, presidente di Enerqos – consente agli imprenditori agricoli di poter scegliere la via della riqualificazione energetica anche senza incentivi. Il costo dell’energia rappresenta una delle voci di spesa più consistenti per il settore della serricoltura. Ecco perché l’efficienza energetica, importantissima per la salvaguardia dell’ambiente, è strategica per lo sviluppo e la competitività”. Tra i serricoltori che hanno scelto questa strada c’è Giampaolo Magnani, titolare della Floricoltura Magnani di Viareggio (Lu). Enerqos è intervenuta sostituendo la vecchia caldaia alimentata a gasolio da 2 MW di potenza nominale con una nuova caldaia Binder ad alta efficienza alimentata a biomassa legnosa. “Questo progetto si è reso necessario per poter far fronte ai costi dell’energia elettrica, ormai insostenibili” spiega Magnani. “L’intervento è stato possibile grazie a Enerqos, che si è accollata l’intero costo della caldaia. Ho iniziato da subito a beneficiare di un risparmio economico consistente sulla bolletta liberando risorse per nuovi progetti”.

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