Un mattone che pensa e si muove

Si chiama HyperCell ed è un prototipo di un sistema di costruzione fatto di mattoncini che rotolano, si arrampicano, prendono decisioni individuali o collettive e cambiano forma. E una volta assemblati possono creare strutture in grado di anticipare, rispondere e adattarsi ai cambiamenti esterni. Il progetto di questi piccoli robot che danno movimento e dinamismo a un edificio è stato sviluppato a Londra da quattro studenti di architettura: Pavlina Vardoulaki, Cosku Cinkilic, Houzhe Shokir Xu e Ahmed Shokir. Se l’obiettivo era quello di costruire in uno scenario architettonico dominato da oggetti statici, qualcosa che invece soddisfacesse i criteri di auto-assemblaggio e di movimento, il punto di partenza è stato una scatola truciolare trasformata in una cellula intelligente di circa 10 centimetri, capace di comunicare con i suoi simili e muoversi con agilità sul terreno in tempo reale, ossia mentre si sta edificando un struttura, grazie al guscio flessibile stampato in 3D. Già, ma da dove vengono le informazioni che le cellule si scambiano via bluetooth, visto che non hanno istruzioni predefinite e sono loro stesse, dopo aver interpretato i disegni tecnici o i progetti, a decidere come muoversi e dove posizionarsi? Inoltre, è fondamentale che tutte abbiano un obiettivo comune. In pratica, l’elaborazione avviene in diverse fasi: nella prima ricevono dall’ambiente circostante o da una fonte precisa di dati, delle informazioni sul luogo dove edificare. Infatti, il sistema reagisce alla domanda di spazio: se la popolazione aumenta o diminuisce la cellule si comportano di conseguenza e modificano la loro configurazione per determinare una forma diversa. Anche se, potenzialmente si potrebbero costruire case in risposta a emergenze abitative causate da disastri naturali, il primo obiettivo raggiungibile è quello di realizzare arredi urbani o strutture per eventi.

Il mattone HyperCell
Il mattone HyperCell
il suo funzionamento interno
Il suo funzionamento interno
L'assemblaggio
L’assemblaggio

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