A sorpresa l’Italia è un «Paes» sempre più virtuoso

Si chiama Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) ed è stato adottato da un terzo dei comuni italiani: in 2.650 hanno risposto all’appello dell’Europa per la riduzione entro il 2020 del 20% delle emissioni di Co2. Un primato perché siamo il Paese con il maggior numero di adesioni in Europa. Ma la fotografia che emerge dalla XVII Assemblea del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane (l’associazione senza scopo di lucro di Enti e Regioni che ha come obiettivo di migliorare la gestione dell’ambiente), è in chiaro scuro: infatti sono appena 150 le comunità locali che hanno programmato azioni strutturate per rendere le città “resilienti”, ossia capaci di fronteggiare e mitigare le conseguenze dei mutamenti del clima sui territori. Un percorso, va sottolineato, piuttosto complesso che richiede forti investimenti, per esempio per la sola messa in sicurezza del territorio italiano si stima la necessità di interventi per 40 miliardi di euro.Paes

E allora, come rendere le città meno vulnerabili e in grado di re-agire in caso di alluvioni, siccità e altre conseguenze del mutamento del clima? Accanto ai canali di finanziamento, soprattutto europei ci sono altre iniziative come 100 Resilient Cities promossa dalla Rockefeller Foundation, che offre sostegno tecnico ed economico attraverso un network e un fondo di 100 milioni di dollari per affrontare le sfide della trasformazione urbana, dei cambiamenti climatici e delle pressioni socioeconomiche. Una delle realtà italiane a beneficiare del progetto Rockefeller è Milano, scelta per l’impegno su due aree d’intervento: «l’impatto della crisi economica e la contrazione delle risorse, riscontrabile nella forte carenza di abitazioni accessibili, sia dal punto di vista dell’housing sociale che dell’edilizia residenziale pubblica»; «il primo riguarda la sostenibilità sull’uso dell’energia durante le ondate di caldo e sul rischio idraulico in modo da contenere gli effetti dei cambiamenti climatici; il secondo invece si concentra sulla carenza di abitazioni accessibili, come offerta di housing sociale ed edilizia residenziale pubblica. L’amministrazione del capoluogo lombardo ha presentato un piano redatto dall’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio (Amat), per ridurre del 4% (rispetto al 2005) le emissioni complessive. Come? Con la riqualificazione energetica degli edifici, la promozione dell’efficienza energetica, l’illuminazione pubblica, le fonti rinnovabili, la mobilità e la gestione dei rifiuti.

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