Brianza Plastica, il tetto top è a Noto

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    Lara Grana

    Il «Tetto Top» è quello della Masseria ecosostenibile a Noto, dell’architetto Lara Grana. È il risultato del concorso lanciato da Brianza Plastica dedicato ai tetti italiani. Il progetto riguarda il recupero ecosostenibile di un ex frantoio per la lavorazione del vino, che risale ai primi del Novecento. Un innovativo recupero storico che, attraverso tecniche di architettura bioclimatica ed ecosostenibile, ha riconvertito l’edificio in abitazione, certificata in classe energetica A+. L’iniziativa del concorso è stata voluta dall’azienda brianzola non soltanto per celebrare i 30 anni del pannello isolante Isotec, ma anche per contribuire alla diffusione di una cultura del buon costruire, focalizzata su un elemento fondamentale degli edifici: il tetto.

    Attraverso la raccolta di «racconti» di tetti italiani, il concorso è stata un’occasione di studio di casi realizzati a regola d’arte, in cui i progettisti hanno saputo compiere le scelte adeguate per ottenere tetti energeticamente efficienti, ben protetti, solidi e duraturi. Il contest, si è svolto interamente attraverso il web: il sito tettitaliani.com ha ricevuto 16.896 visite in quattro mesi e ha prodotto numerosi articoli sulla stampa e sui portali web; la Fan Page su Facebook ha registrato oltre 200 visite al giorno e, durante la settimana dedicata alle votazioni del pubblico, ha registrato un +400% delle visite medie. Un dato interessante: più del 50% dei progetti presentati provengono dal Sud Italia, in particolar modo dalla Sicilia, dove il sistema Isotec è molto conosciuto e applicato in diverse tipologie di interventi, sia nuovi che di recupero. Per il premio TettoMio per l’intervento di copertura in edilizia residenziale di particolare qualità o interesse è stato scelto il progetto Villa a Giarre dell’architetto Francesco Rapisarda, realizzato nel 2008. Il Premio Tettovip è andato invece al recupero dell’Abbazia di Santo Stefano ad Isola della Scala (Verona), del 2013, curato dagli architetti Simone D’Aumiller e Luca Sandrini. Il premio Tettobig all’Etna Golf Hotel Resort dell’architetto Michele Sclafani, a sud ovest di Taormina e realizzato nel 2008. Il premio Tettoclick al Giardino delle Kentie dell’architetto Francesco Rapisarda. Infine, il premio Fedeltà allo studio di progettazione Archirestauro, di Barbara Zilocchi e Giovanni Signani, il premio TettoFAN a una villa unifamiliare, progettata dall’architetto Alessandro Panci e realizzata nel 2007, e menzioni speciali per un’abitazione privata progettata dall’architetto Mario Treccarichi a Palermo e alla Chiesa dei Sette Dolori ad Avellino, curato dall’ingegner Gabriele Acocella nel 2007.

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