Ines Lobo: nelle città riutilizzare l’esistente

«L’architettura è semplificazione e consapevolezza della storia dei luoghi per riviverli al meglio». Con queste parole Ines Lobo, vincitrice della seconda edizione dell’arcVisionPrize, il premio dedicato al mondo dell’architettura femminile istituito da Italcementi, ha aperto il ciclo di lecture organizzate dal Gruppo, in occasione del Fuorisalone, in collaborazione con Interni Magazine. L’incontro si è tenuto in i.lab, il Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi a Bergamo. Fondamentale, per l’architetto portoghese, «è progettare rispettando il rapporto fra l’uomo e il luogo in cui abita, vive e si muove». Ines Lobo è considerata l’architetto della rigenerazione urbana, che fa del riutilizzo dell’esistente e della ricostruzione uno dei suoi capisaldi, convinta che «si possa reinventare il futuro riutilizzando l’architettura del passato». Nei progetti del suo studio di Lisbona, inoltre, si applica il principio del «non spreco», con un utilizzo «oculato ed equilibrato delle risorse economiche e dei fondi che, soprattutto nell’attuale contesto economico, sono limitati». Al termine della lecture, Ines Lobo ha ricevuto da Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi, l’arcVision prize, che le è stato assegnato lo scorso 7 marzo da una giuria interamente al femminile. 

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