Codice ambientale, consumo di suolo e riforma del condominio al centro della politica

Le ultime scelte politiche e normative evidenziano la forte attenzione verso l’ambiente, sia a livello nazionale che comunitario, un fattore sul quale si gioca tutto lo sviluppo economico futuro e in particolare quello legato all’edilizia e al territorio.

Il 20 novembre la Commissione Ambiente della Camera ha raggiunto un accordo sul testo base da esaminare in sede referente della proposta di legge n. 4240-B, provvedimento che interviene “a tutto campo” sui contenuti del Dlgs 152/2006 “Codice ambientale” (definizione di rifiuto, biomasse vegetali, bonifiche, pneumatici fuori uso, emissioni, acque, terre da scavo, Raee, Via, Aia).

 

Riparte dunque l’iter per l’approvazione del Ddl, bloccato in Parlamento da molti mesi, nonostante fosse stato approvato in prima lettura alla Camera all’inizio di febbraio. Inoltre il Consiglio dei Ministri del 16 novembre ha licenziato il disegno di legge quadro per la valorizzazione delle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo, che ora passa all’analisi del Parlamento per il parere di competenza.

 

Inoltre in questi giorni è stata approvata la legge di riforma del condominio, grazie alla quale dovrebbe diventare più semplice installare gli impianti a fonti rinnovabili negli edifici. Infine, a livello europeo, è stata pubblicata il 14 novembre, la nuova direttiva europea per l’efficienza energetica che prevede, tra le tante novità, l’obbligo per le grandi imprese europee di effettuare un audit energetico entro il 5 giugno 2015. Gli Stati membri hanno un anno e mezzo di tempo per il suo recepimento, da effettuarsi entro il 5 giugno 2014. L’ambiente e le politiche ambientali dunque diventano uno dei principali motori del cambiamento e della riconversione economica e produttiva.

 

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