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Lo smart building secondo Schneider

Fare il punto sui bisogni energetici di ogni settore  e rispondere concretamente alle esigenze di ottimizzazione, supervisione e controllo dell’impianto energetico. Con questo obiettivo Schneider Electric, attiva nella gestione dell’energia, ha organizzato una serie di eventi che a giugno faranno tappa a Milano (3-5), Mogliano Veneto (Pd, 10-12) , Bologna (17-19) e Caserta (25-27) con tre giornate di incontri e seminari di approfondimento. L’iniziativa  permetterà, nelle intenzioni, una visione più completa e integrata dei sistemi di efficientamento energetico oggi possibili e di condividere conoscenze e competenze con clienti e partner, sui temi chiave riguardanti le sfide energetiche e di sostenibilità, in ambito Smart Buildings, Critical Environment, Smart Industry. «Le sempre più complesse problematiche energetiche e di condivisione delle informazioni fanno riferimento a svariati ambiti della nostra vita e della nostra società, dalle singole abitazioni, alle città, agli impianti industriali ai data center. Si parla sempre più di approccio smart, ma pochi hanno idea di cosa questo significhi in concreto. Con questo Xperience Efficiency Tour vogliamo illustrare e mostrare in concreto ai nostri clienti e Partner quanto  oggi si possa già fare in termini di soluzioni e servizi al mercato nei diversi ambiti applicativi», spiega Dario Mangiò, field marketing director, Italy and Central & Eastern Europe di Schneider Electric. Sono previsti più di 250 interventi tra sessioni plenarie, seminari di approfondimento e visite guidate all’area espositiva porteranno un pubblico previsto di 2000 persone tra partner e clienti alla scoperta del futuro e degli scenari evolutivi in ambito Smart Cities, Smart Grid, Industry4.0, Energia del futuro, con il supporto di casi di studio, approfondimenti sulle normative, e sullo stato dell’arte delle tecnologie. casa-verde

Fotovoltaico, da installatori a consulenti

Installatori al varco: cambia il fotovoltaico e, di conseguenza, anche gli obiettivi di chi lavora nel settore. Con questo obiettivo Giuseppe Sofia (foto), ad di Conergy Italia e Consigliere Gifi, è intervenuto a Solarexpo 2014. «Una buona notizia è che l’attenzione degli italiani verso l’ambiente è in aumento e oltre il 90% continua ad essere favorevole al fotovoltaico e lo crede, secondo i sondaggi, una tecnologia irrinunciabile negli anni a venire. Un’altra è che il fotovoltaico in certe condizioni di impiego è competitivo rispetto all’energia di rete. Detto questo, ci sono imprese che vanno bene altre no. Sentiamo quotidianamente tecnici installatori che lavorano tantissimo, ma altri che chiudono. Che cosa ha fatto la differenza in questi ultimi anni? Crediamo fortemente che risieda nella modalità di proposta al cliente dove l’operatore, l’installatore, non si debbano limitare a misurare il tetto, ma debbano essere in grado di interpretarne le effettive necessità e di illustrare con capacità in che modo il fotovoltaico sia una soluzione in risposta a un approccio green e di risparmio. L’installatore dovrà sempre più assumere la funzione del consulente energetico, saper leggere una bolletta, interpretare l’andamento quotidiano di consumo per nucleo abitativo. Oltre a questo crediamo fortemente che da consulente energetico l’istallatore non dovrà limitarsi a offrire solo il fotovoltaico, ma sarà sempre più opportuno che sia competente nell’offrire anche altre soluzioni di risparmio energetico, eticamente compatibili con rispetto dell’ambiente».Giuseppe-Sofia_AD-Conergy-Italia-SpA

Milano, grattacieli Hines chiavi in mano

Milano apre la porta ai grattacieli, completati, nel cuore della città. Hines Italia Sgr ha consegnato la seconda fase del progetto Porta Nuova. «L’intera area delle ex Varesine ritorna oggi ai milanesi e rinasce come luogo di innovazione urbanistica, di architettura di alto livello», commenta il sindaco Giuliano Pisapia. «Una nuova area di 40.500 metri quadri, uno spazio verde, il percorso pedonale più lungo di Milano consentono di fare una straordinaria passeggiata nello stile e nella contemporaneità internazionale di Milano. Questo è un esempio di quello che si può fare quando pubblico e privato collaborano facendo ciascuno al meglio il proprio lavoro. È la Milano che vogliamo per Expo». Sempre oggi, Hines Italia Sgr ha comunicato di aver ricevuto offerte per il rifinanziamento di medio lungo termine del debito relativo allo stesso progetto Porta Nuova Garibaldi per oltre 3 miliardi di euro. La cifra, informa una nota della società, corrisponde a un’offerta pari a oltre sette volte l’importo oggetto di richiesta di euro 450 milioni. La procedura di selezione del pool di banche è stata promossa da Hines Italia nello scorso gennaio ed è attualmente in fase di aggiudicazione. Alla gara hanno partecipato 17 primari istituti bancari da tutto il mondo proponendo termini e condizioni che secondo il gruppo «stanno risultando i più competitivi in Italia negli ultimi 5 anni». Soddisfatto l’amministratore delegato Manfredi Catella: «Le disponibilità di finanziamento che abbiamo riscontrato da primarie banche e importanti investitori italiani e internazionali, come il fondo sovrano del Qatar, sono una conferma dell’attrattività del progetto di Porta Nuova, di Milano ed in generale dell’Italia dopo avere saputo esprimere una maggiore stabilità politica che diventa determinante per il futuro del settore».  porta-nuova

Glass Farm: la “fattoria” in vetro nel cuore dell’Olanda

AGC_GlassFarm_6Immaginate una fattoria tutta in vetro, dai muri al tetto, nel cuore di una cittadina olandese. Non è un sogno, ma realtà a Schijndel dove lo studio MVRDV ha firmato un progetto esclusivo che coniuga tradizione e modernità, disegnato dall’architetto Winy Mass.

 

Glass Farm, questo il nome del progetto, è un grande spazio multifunzionale che riproduce le fattezze di una fattoria tipica olandse, ma che al suo interno ospita attività commerciali, ristoranti, uffici e un moderno centro benessere.

 

L’edificio si compone come un grande involucro di vetro di 1.600 mq, dove il protagonista assoluto è il vetro decorativo serigrafato Artlite Digital di AGC Glass Europe, azienda europea specializzata nella produzione e nella lavorazione di vetro piano mper l’industria edilizia.

 

Artlite Digital è un vetro temprato sul quale è possibile stampare, sia in orizzontale che in verticale, immagini realizzate con un’ampia gamma di colori – partendo da 9 fondamentali e con vari livelli di opacità – ottenendo così una varietà infinità di applicazioni. Artlite Digital può inoltre essere stratificato o assemblato in vetrata isolante.

 

Per Glass Farm si è deciso di riprodurre i muri in mattone e il tetto in paglia tipico delle fattorie delle campagne olandesi, ottenendo l’illusione delle vetrate decorate delle cattedrali gotiche. La trasparenza della struttura in vetro assicura in maniera continua la luce naturale e garantisce uno straordinario effetto notturno.

 

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Capannoni, meno crisi per gli affitti

Capannone industriale
Capannone industriale

In ribasso le vendite, tengono gli affitti, purché si tratti di immobili serviti da grandi strade. È la fotografia scattata da Tecnocasa sul mercato dei capannoni. Secondo il network, c’è un calo delle quotazioni per le soluzioni di nuova costruzione (-4,1% per i capannoni vicino alle arterie e -4,2% per quelle lontane) e per quelle usate (-5,5% per gli spazi vicino alle arterie e -6,0% per quelli lontani). Anche sul versante della locazioni i canoni sono in diminuzione: per le soluzione nuove si segnala -4,9% se vicino alle arterie e -4,4% se lontano dalle arterie, per le soluzioni usate il ribasso è stato rispettivamente del 4,0% e del 3,6%. La scelta è per immobili in locazione. Si prediligono le soluzioni in prossimità di arterie di comunicazione e in buono stato, con impiantistica a norma e soprattutto con un’area di carico e scarico merci. Si insediano attività artigianali oppure attività di vendita all’ingrosso o di deposito e stoccaggio merci. La metratura media degli immobili locati è compresa tra 250 e 750 mq.  I tempi di locazione di un capannone si aggirano intorno a 230 giorni. capannoni

 

È di legno la eco casa parassita

Utilizzare il legno per un’operazione di riciclo dello spazio urbano, con l’immissione di corpi architettonici nuovi in edifici e strutture preesistenti. È stato definito «organismo parassita». l’intervento di ampliamento di un villetta unifamiliare di Lissago, in provincia di Varese, realizzato da BLM Domus, divisione del Gruppo Bevilacqua, specializzata nella progettazione e nella costruzione di case passive con struttura portante in legno. Il committente, una famiglia di quattro persone, ha manifestato a BLM Domus l’esigenza di ampliare la propria abitazione per creare una nuova stanza da letto per uno dei due figli. Il progetto ha soddisfatto la richiesta sfruttando parte del soggiorno esistente per ricavarne la camera aggiuntiva, dando vita, con la creazione di una struttura parassita, ad una zona giorno di circa 60 mq comprensivi di veranda esterna. Realizzata in soli due mesi su progetto dell’architetto Giovanni Dal Cin, esperto di bioedilizia e progettazione sostenibile, la struttura parassita di BLM Domus, è stata costruita completamente in legno. La zona in ampliamento si integra perfettamente con quella in muratura già esistente, sfruttandone interamente gli impianti, pur mantenendo un’identità distinta in termini architettonici. Per le pareti è stato utilizzato un telaio in abete, coibentato in fibra di legno con placcatura in fibrogesso. Per garantire l’isolamento, un ulteriore cappotto termico in fibra di legno rivestito con facciata ventilata in larice. Anche la copertura è in legno di abete, coibentato in fibra di legno e ricoperto con un pannello a tre strati di abete. Per l’impermeabilizzazione è stata utilizzata una guaina elastomerica. La pavimentazione è completamente in legno, realizzata con un solaio multibox, coibentato in fibra di legno e rivestito esternamente con una pavimentazione in larice. casa-parassitia

 

Ikea, la sfida dei prossimi 25 anni

La grande distribuzione in formato svedese: cioè Ikea. Il gruppo, che compie 25 anni dal debutto in Italia, ha fatto il punto su quello che è il risultato della sua attività, sotto forma di un’analisi affidata a Ernst & Young. Risultato: le attività dell’Ikea in Italia hanno generato una ricaduta occupazionale totale di circa 21mila posti di lavoro. Di questa cifra, 14.575 (pari al 69%) attengono all’indotto presso l’intera catena di fornitura. Parte di questi sono i posti di lavoro generati presso le aziende che producono in Italia gli articoli venduti poi da Ikea in tutto il mondo, stimabili in 11.195 unità. Sempre secondo E&Y, le attività del gruppo svedese hanno sviluppato circa 1 miliardo di euro di valore aggiunto sia direttamente (42%) che indirettamente (58%), attraverso la catena di fornitura. Inoltre, hanno contribuito a entrate per l’erario pari a circa 286 milioni di euro sia direttamente (38%) che indirettamente (62%). Di questa cifra l’87% rappresenta il contributo fiscale legato alla ricaduta occupazionale diretta ed indiretta generata dalle attività del Gruppo Ikea in Italia. Infine, l’indagine fa anche il punto sugli acquisti complessivi generati del Gruppo Ikea in Italia, e valutabili in 1.526 milioni di euro, di cui 1.264 in articoli e complementi d’arredo. Oltre l’8% dei prodotti venduti nei 351 negozi Ikea in tutto il mondo sono prodotti in Italia. L’Italia è il terzo paese fornitore del Gruppo, dopo Cina e Polonia. «Poteva sembrare un disastro: il nostro debutto è avvenuto al confine con la Brianza dei mobilifici», ha ricordato Lars Peterson, amministratore delegato di Ikea Italia, in occasione di una giornata dedicata al compleanno. «Invece il low cost, ma colorato e di qualità si è rivelato un successo. E i migliori ambasciatori sono stati i nostri clienti». «Nei negozi facciamo una lavoro di ascolto della realtà locale con indagini e check list nelle case. Per esempio, a Pescara c’è una concentrazione delle proposte della zona giorno e una negazione della zona notte», ha sottolineato Valerio Di Bussolo media relations di Ikea. «La struttura di Ikea ha successo soprattutto per la velocità dell’acquisto», ha notato il presidente Federmobili, Mauro Mamoli. «L’Ikea rappresenta per me un po’ il prototipo di quello che deve essere il mercato: obiettivi poetici e metodo. Abbiamo tutti target di riferimento: è molto più facile fare punti vendita per target di riferimento. E Ikea è pronta per la sfida dei prossimi vent’anni», è la sintetica analisi di Oscar Farinetti, inventore di Unieuro e di Eataly. ikea

 

Rinnovabili, italiane in caccia all’estero

Il declino degli incentivi ha messo in difficoltà il comparto delle rinnovabili. E secondo il nuovo censimento Irex oggi in Italia si costruiscono meno centrali pulite. La diminuzione, nel 2013, è stata del 25% in termini di potenza e del 23% in termini di valore, con  204 operazioni, corrispondenti a 5.832 megawatt, per un valore stimato di 7,8 miliardi di euro. Le aziende italiane del settore hanno quindi cominciato ad affacciarsi sui mercati esteri. L’Irex Annual report 2014, realizzato da Althesys in collaborazione con AssoRinnovabili, Erg Renew, Enel Green Power, Edison, Fiamm, Cva, Kinexia, Hfv, Falck Renewables, Anev, Anie Energia, Consorzio Italiano Biogas, Seci e Terna, traccia uno scenario sullo sviluppo delle rinnovabili nel mondo. Qualche esempio: in Brasile e in Cile l’eolico costa meno delle fonti tradizionali, mentre nel primo sta partendo la prima gara per il fotovoltaico; in Cina nel 2013 sono stati installati ben 16.000 megawatt di eolico e 12.000 di fotovoltaico; l’India ha norme difficoltose, ma costi di costruzione molto bassi. In Sudafrica sono presenti molte imprese italiane, anche con alleanze tra big player e piccole-medie pure renewable. Tutti mercati complessi, ma molto interessanti per le industrie italiane.  fotovolta6

 

Uffici, gli affitti costano il 4,6% meno

Come per le abitazioni, anche gli affitti degli uffici risultano in diminuzione, più o meno per lo stesso valore percentuale. Nella seconda parte del 2013 sul segmento degli uffici Tecnocasa ha registrato una diminuzione dei prezzi e dei canoni di locazione sia per le strutture insediate nei centri direzionali e sia per quelle inserite in palazzi residenziali. La diminuzione dei prezzi è stata del 4,6% per gli uffici di nuova costruzione mentre per quelli usati si segnala un calo del 4,7% (nei centri direzionali) e del 4,5% ( in palazzine residenziali). Sul versante delle locazioni la diminuzione dei canoni è stata del -3,7% e del -3,5%  per gli uffici nuovi in centri direzionali e in palazzine residenziali. Per gli uffici usati invece la diminuzione per quelli in centri direzionali è stata del 3,3% e del 3,4% per quelli in palazzine residenziali. Gli uffici locati hanno una metratura media compresa tra 50 e 100 mq. I tempi di locazione degli uffici sono di circa 230 giorni. ufficio22

In cucina si fa largo l’induzione

Master chef cambia la cucina degli italiani: le serie tv, infatti, stanno eliminando la fiamma, sostituita dall’induzione elettromagnetica, sdoganata dal successo dei cuochi televisivi. Sulle piastre nere e lisce anche la preparazione più complicata sembra semplicissima. «Anche se il motivo per cui in tv si usano i fornelli a induzione è prettamente tecnico e di sicurezza, non essendo permesso negli studi l’uso di fiamme libere», spiega Gabriele Garella, senior product manager di Whirlpool Emea, «la cucina a induzione conquista gli italiani che vogliono sentirsi sempre più masterchef in versione casalinga. E non solo per una questione estetica, ma anche perché le piastre e i forni a induzione consentono di replicare a casa una varietà di preparazioni complesse, con prestazioni da alta cucina. A questo si aggiungono la sicurezza legata all’assenza di fiamme e gas e la facilità di pulizia, caratteristiche sempre più richieste dai consumatori».

In Italia i piani cottura a induzione sono percepiti ancora come una novità, mentre all’estero, dove il costo dell’energia elettrica è minore ed è meno diffuso l’uso del gas per cucinare, sono una realtà consolidata da più di vent’anni. L’elevato consumo energetico è sempre stato il principale ostacolo alla diffusione delle piastre a induzione nel nostro Paese, ma anche questo sta cambiando, spiega ancora Garella: «Oggi i sistemi di power management dei piani a induzione permettono l’utilizzo in tutte le case italiane. Inoltre, dal punto di vista dell’efficienza energetica un piano a induzione ha prestazioni superiori rispetto alle altre tipologie di fornelli, poiché la dispersione è minima. Il rendimento di un piano cottura a induzione infatti è del 90%, rispetto al 52% del gas e al 65% del radiante». Anche il controllo che si ha sul calore è di gran lunga migliore: i cibi raggiungono più rapidamente la temperatura desiderata e questa poi si mantiene costante, consentendo per esempio di effettuare direttamente sul piano delle operazioni che normalmente si realizzano a bagnomaria. Il piano cottura, inoltre, è abbinato al sistema di sensoristica 6° Senso Whirlpool che permette un controllo preciso e completo in ogni fase della preparazione, prosegue Garella: «Si può utilizzare l’intera area del piano cottura per una varietà di preparazioni contemporaneamente, con intensità diverse a seconda della funzione che si desidera, ad esempio la bollitura, ed è l’elettrodomestico ad “accorgersi” se una pentola è stata spostata e se serve più o meno calore in quel punto. Appena il piano cottura si accende, anche la cappa si aziona in automatico, alla minima intensità». Infine non bisogna dimenticare che i piani cottura a induzione garantiscono più sicurezza in alcune situazioni comuni in cucina: dimenticarsi il pentolino del latte o lasciare un tegame vuoto sul piano acceso non è più un problema, perché nel primo caso la piastra riduce automaticamente la potenza a un livello di sobbollitura e nel secondo, rilevata un’anomalia, l’erogazione di potenza si interrompe. induzione-wirhp

Prima fra tutte le case produttrici di elettrodomestici, Whirlpool ha portato la tecnologia a induzione anche nel forno. Il forno a induzione 6° Senso è stato sviluppato proprio dal team di Biandronno ed è arrivato sul mercato nel 2013 dopo una ricerca durata circa 5 anni.
I vantaggi riguardano sia la qualità delle preparazioni, sia il risparmio: «Con il forno a induzione -spiega sempre Gabriele Garella- si può risparmiare fino al 50% di tempo ed energia rispetto ad un forno tradizionale. Il ripiano a induzione inserito nel forno riscalda direttamente la teglia, senza la necessità di riscaldare l’intera cavità. Il forno offre anche la possibilità di cuocere in maniera tradizionale fino a tre differenti tipologie di pietanze, senza che gli aromi si mescolino. Infine, grazie alla tecnologia 6° Senso basta selezionare la ricetta preferita e vengono regolati automaticamente modi e tempi di cottura per garantire i migliori risultati con consumi ridotti».

In futuro la connettività semplificherà ancora di più la vita in cucina, consentendo un controllo a distanza delle funzioni e dello stato degli elettrodomestici. La tecnologia 6° Senso Live Technology che Whirlpool sta sviluppando consentirà, per esempio, di programmare a distanza, in automatico, le funzioni di cottura e di ricevere alert sui propri dispositivi mobili nel momento in cui la preparazione è terminata. Con una chicca per i foodies: tramite l’app si condivideranno con tutta la community Whirlpool foto e parametri di preparazione delle proprie ricette migliori.

 

Una sfida social a scuola per la ceramica

Al via la seconda edizione di Ceramic Futures: from poetry to science fiction. Si tratta di un progetto social sulla ceramica promosso dal Cersaie e dall’industria ceramica italiana: quattro gruppi di studenti provenienti da altrettante scuole internazionali si sfideranno a colpi di post, ragionando in modalità progettuale sul futuro della ceramica. A partire da un brief messo a punto da Stefano Mirti focalizzato su quattro tematiche (to walk, to eat, to love, to sleep, cioè camminare, mangiare, amare, dormire), gli studenti del Politecnico di Milano, Accademia di Belle Arti di Bologna, Ensad Parigi ed Elisava Barcellona si confronteranno sul piano della progettualità, immaginando nuovi scenari, indicazioni, percorsi per il prodotto ceramico. I ragazzi lavoreranno nelle loro scuole, nei mesi di maggio e giugno e, come per la prima edizione, l’intero processo sarà condiviso su una piattaforma web dedicata (www.ceramicfutures.com), che dialogherà costantemente con gli account di Facebook, Twitter, Instagram e Google+: chiunque potrà connettersi, osservare, commentare, dare indicazioni, interagire, contribuendo ad innescare un meccanismo di comunicazione virale intrinseco al medium. Il progetto vedrà la sua naturale conclusione al Cersaie (Bologna, 22-26 settembre), dove saranno esposti e narrati i risultati delle interazioni sulla ceramica attraverso l’esposizione dei prototipi realizzati dagli studenti e un simposio, in programma lunedì 22 settembre alla Galleria dell’Architettura, durante il quale saranno presentate le idee progettuali più significative. ceramica-piastrelle

 

Giardini pensili, voglia di incentivi

Incentivi fiscali per i condomini che desiderano trasformare i lastrici solari delle palazzine urbane in giardini pensili. È stata dedicata al Verde Pensile la prima delibera del Comitato per lo sviluppo del verde urbano, che individua le coperture a verde pensile come «strutture dell’involucro edilizio atte a produrre risparmio energetico».  Costituito in base a quanto previsto dalla legge 10/2013 sullo sviluppo degli spazi verdi urbani, il comitato composto da saggi ha il compito di indirizzare i regolamenti attuativi. «Al fine di favorire, per quanto possibile, la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili», la delibera prevede che tutti coloro che desiderano trasformare il lastrico solare del loro condominio in un giardino sul tetto possano farlo accedendo agli incentivi fiscali previsti. «Il lastrico solare è una struttura piana posta a copertura dell’edificio che è generalmente accessibile e praticabile da tutti i condomini», spiegaMaurizio Crasso, geologo a capo della divisione Seic Verde Pensile. Questa delibera rappresenta una grande opportunità per tutti gli architetti, progettisti e garden designer che amano orientare le proprie proposte verso il verde pensile, per i clienti che desiderano circondarsi di aree verdi pur rimanendo in città».

Nato nel Nord Europa, il giardino pensile è  una tendenza che si sta diffondendo sempre di più anche in Italia, riqualificando spazi inutilizzati o in decadenza con coperture a verde pensile. Harpo Group, storica azienda di Trieste leader nell’offerta di soluzioni progettuali per l’ingegneria civile ed ambientale, si impegna da anni a realizzare rooftop garden di grande effetto, sfruttando proprio quegli spazi inutilizzati negli edifici degradati, e con scarse possibilità di investimento, intervenendo a livello ambientale e bonificando spazi comuni con la creazione di spazi di social-housing per la comunità. Il verde pensile consente la realizzazione di veri e propri giardini su tetti, cortili, garage, parcheggi e tutti quei luoghi privi di terreno coltivabile. Queste soluzioni non hanno solo un mero ruolo estetico e di miglioramento  paesaggistico, ma è un valido strumento per raggiungere obiettivi di compensazione, mitigazione e miglioramento ambientale, anche su scala territoriale, con ricadute economiche importanti.giardino pensile

Anie: automazione trainata dall’estero

Nel 2013, in Italia il fatturato delle imprese fornitrici di componenti e sistemi per l’automazione industriale è stato pari a circa 3,7 miliardi di euro con una crescita del 4% rispetto al 2012. La domanda estera ha continuato a fornire un contributo positivo alla crescita del comparto. Nel 2013 le esportazioni di tecnologie per l’automazione hanno segnato un incremento annuo del 3,7% (+2,8% l’analoga variazione nel 2012). Sull’evoluzione di comparto si è riflessa positivamente anche la tenuta delle esportazioni indirette (tra esportazioni dirette e indirette si arriva a coprire oltre il 60% del fatturato totale), grazie alla capacità degli operatori a valle di cogliere opportunità nei mercati più dinamici. Lo comunica Anie Automazione, l’associazione italiana più rappresentativa nel campo dell’automazione di fabbrica e di processo, potendo contare tra i suoi membri la quasi totalità delle principali aziende operanti nel settore. I dati sono stati resi noti in occasione della manifestazione fieristica Sps Ipc Drives Italia, in programma alla Fiera di Parma fino al 22 maggio.

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Ecco le cupole in legno più grandi d’Europa

Rubner-Holzbau-centrale-EneEnel e Rubner Holzbau insieme per le cupole in legno più grandi d’Europa.

 

Un’opera unica nel suo genere è quella affidata all’azienda altoatesina dal colosso dell’energia elettrica per la copertura dei carbonili della centrale Enel “Federico II di Brindisi”.

 

Il progetto prevede infatti la realizzazione di due cupole in legno lamellare, del diametro di 143 metri ciascuna. Con un’altezza di 46 metri e 49 metri al cupolino, per una superficie complessiva di 22.000 mq, ogni cupola necessita l’impiego di 1.548 mc di legno lamellare, 22.000 mq di X-Lam e 192.000 kg di acciaio.

 

Grazie al proprio know-how sul fronte dei processi di produzione e l’esperienza pluriennale nel settore dell’edilizia pubblica e residenziale in legno, Rubner ha convinto Enel anche per l’accurata gestione dele fasi di montaggio coordinate da ingegneri esperti.

 

Le attività preliminari in cantiere per la realizzazione della prima cupola sono iniziate nel mese di dicembre 2013. I due carbonili verrano invece ultimati nel corso del 2015.

Tecnologia aerospaziale per le finestre Oknoplast

Oknoplast-Winergetic-PremiuLa finestra Winergetic Premium Passive di Oknoplast ha ottenuto il riconoscimento “FinestraQualità CasaClima” con la Classe Gold. Ad assicurare il successo l’Aerogel, un materiale innovativo, utilizzato in maniera brevettata da Oknoplast per la produzione di serramenti in PVC.

 

Caratterizzato da elevate proprietà termiche, tanto da essere impiegato nella realizzazione degli scudi termici delle navette e la protezione delle tute degli astronauti Nasa, l’aerogel è un ottimo isolante, facilmente lavorabile ed estremamente resistente nonostante la sua leggerezza. Queste proprietà si uniscono alla bassa conduttività, alla flessibilità e all’impermeabilità.

 

L’innovativa barriera Space Block in Aerogel e poliuretano di Winergetic Premium Passive riduce notevolmente la trasmissione di calore attraverso la finestra, e permette di raggiungere parametri altamente performanti (trasmittanza termica del vetro Ug = 0,5 W/m2K e Uf medio ponderato = 0.98), mantenendo all’interno dell’abitazione una temperatura costante con un dispendio minimo di energia.

 

Winergetic Premium Passive è inoltre più durevole grazie al rinforzo della struttura che garantisce una maggiore resistenza ai continui movimenti dovuti ai cicli di apertura e chiusura dell’anta. Il design leggero e minimale all’interno, sinuoso e arrotondato all’esterno, è valorizzato dall’utilizzo dell’esclusiva ferramenta Design +, progettata dal noto studio di design austriaco Kiska.

Negozi, sono in crisi anche i locali

Crisi del commercio e crisi, conseguente, dei prezzi dei locali venduti o affittati a uso commerciale. Secondo i dati raccolti da Tecnocasa, questa tipologia di immobili ha registrato una contrazione dei prezzi del 5,2% per quelli nelle vie di passaggio e del 5,1% per gli altri. Sul mercato delle locazioni il ribasso è stato rispettivamente del 4,7% e del 4,3%. Su questo segmento di mercato si segnala ancora la domanda da parte degli investitori che puntano a rendimenti che possono andare dall’8% al 10%, secondo la rischiosità dell’investimento. Tengono le attività legate al mondo della ristorazione, anche se l’offerta sul mercato non sempre riesce a soddisfarla per carenza di immobili dotati di canna fumaria. La domanda è sempre alta per le soluzioni posizionate in via di passaggio anche se si riscontrano dei casi di locali vuoti anche su queste vie. Fanno eccezioni le high street delle grandi città dove la domanda è sempre molto alta e vede in prima fila i grandi marchi, soprattutto della moda. Nelle grandi città si segnala la richiesta di spazi medi per l’apertura di supermercati di vicinato, che si diffondono sempre di più. Sulle strade non di passaggio si nota un più alto livello di vacancy e gli immobili presenti sono destinati all’insediamento di attività di servizi. La metratura media di coloro che hanno preso in affitto un locale commerciale è compresa tra 26 e 75 mq. I tempi di locazione dei negozi sono intorno a 189 giorni.negozio