Segni di miglioramento, anche se non di guarigione per il mercato immobiliare: secondo i dati diffusi dall’Istat si conferma la tendenza che vede una minor flessione delle compravendite di immobili in Italia. Nel quarto trimestre 2013, sono state 160.525 le convenzioni notarili per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Sempre in diminuzione se confrontate allo stesso trimestre del 2012 (-8,1%), ma in recupero rispetto alla variazione osservata fra il quarto trimestre 2012 e il corrispondente del 2011 (-25,7%). Variazioni tendenziali negative si registrano sia per le convenzioni notarili relative ai passaggi di proprietà di immobili a uso abitazione e accessori (-7,6%) sia per quelle che riguardano le unità immobiliari a uso economico (-13,5%). Il 92,7% dei trasferimenti di proprietà ha riguardato immobili a uso abitazione ed accessori (148.835), il 6,5% unità immobiliari a uso economico (10.449) e lo 0,8% (1.241) unita’ immobiliari ad uso speciale e multiproprietà. Per le compravendite di immobili ad uso abitazione ed accessori, si registrano cali superiori alla media nazionale nelle Isole (-10,9%) e al Sud (-10,7%), mentre per le unità immobiliari ad uso economico la diminuzione maggiore si rileva al Centro (-18,6%) e nel Nord-ovest (-13,2%).
Istat conferma: in frenata la flessione
Tappi di plastica per il depuratore
I tappi di plastica delle bottiglie utilizzati per un depuratore. Avviene al Novara Hordeum, il primo birrificio che sfrutterà il sistema di depurazione realizzato dalla trentina Eco-Sistemi. La macchina rimuove la sostanza organica degli scarti del birrificio, che contiene carbonio e azoto, uno dei principali elementi inquinanti delle falde acquifere. Il birrificio Hordeum produce ogni giorno 5,5 metri cubi di refluo di produzione il cui carico inquinante è assimilabile a quello di una piccola comunità (circa 300 abitanti).
Il depuratore si chiama Rcbr, Rotating Cell Biofilm Reactor. «Invece di costosi dispositivi prestampati ove possa vivere e crescere lo spesso film di colonie batteriche responsabili della depurazione, ovvero di organismi che si mangiano lo sporco, abbiamo impiegato banali tappi di plastica riciclati che, per forma e materiale, sono perfetti. Poi intorno ci abbiamo adattato un contenitore efficiente per massimizzare la resa», spiega Dario Savini, amministratore delegato di Eco-Sistemi. «Spesso non serve l’hi-tech per fare innovazione verde ma analizzare in maniera integrata il problema e valutare tecnologie esistenti».
Il mini impianto ha consumi limitatissimi, circa 1.2-1.5 kW/ora, un decimo dei consumi di un impianto tradizionale e misura 3,30 metri di lunghezza e 1,30 in larghezza. «Altre tecnologie che svolgono lo stesso lavoro i consumi sono generalmente superiori a 10kW complessivo. Noi limitiamo i costi con due moduli che sono azionati da un solo motore elettrico e con l’uso dei tappi, dato che il biofilm batterico ottiene ossigeno per svolgere il proprio lavoro dalla rotazione del sistema in atmosfera e non mediante compressori dedicati».
Banda larga per legge nelle nuove case
Presto chi costruisce nuovi edifici dovrà assicurare che siano pronti a implementare le nuove tecnologie. In buona sostanza, dovranno essere «broadband-ready» per legge. Lo ha anticipato il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli. L’esponente del governo lavora all’inserimento di una norma in uno dei prossimi provvedimenti dell’esecutivo. La disposizione dovrà contenere «l’obbligo di predisporre nella fase di costruzione dei nuovi edifici la possibilità di un collegamento alla Rete nelle abitazioni». In pratica, sarà un obbligo analogo a quello relativo all’allaccio alla rete elettrica e a quella del gas. In questo modo dovrebbero diminuire i costi di realizzazione delle nuove reti in fibra, anche in ottica di condivisione di infrastrutture già in fase di costruzione di nuove case. D’altra parte, la disposizione allo studio è coerente con la direttiva europea sul taglio dei costi di realizzazione della banda larga, approvata il 15 aprile. La direttiva Ue prevede di tagliare di 40-60 miliardi di euro il costo del roll out delle nuove reti, a fronte di un investimento complessivo stimato in 200 miliardi. Altri Paesi europei, come Germania, Francia e Svezia, hanno già adottato l’etichetta volontaria «broadband-ready» per gli edifici di nuova costruzione, dove la possibilità di accedere alla banda larga è standard. Secondo i calcoli della Commissione europea i lavori di ingegneria civile per gli scavi e il successivo posizionamento di cavi in fibra ottica rappresentano l’80% del totale dei costi per lo sviluppo di reti a banda larga.
Pavaroom: isolamento e finitura in un unico prodotto
Realizzato in fibra di legno, il pannello di finitura per interno Pavaroom di Pavatex permette di realizzare ambienti sani, più luminosi e confortevoli. Leggero e isolante, Pavaroom può essere facilmente intonacato, tappezzato o rivestito con piastrelle, dopo l’applicazione dello stucco.
Lo strato funzionale bianco a base di cellulosa che caratterizza Pavaroom non è solo decorativo ma garantisce anche sicurezza fisico-strutturale, svolgendo l’importante funzione di barriera all’aria. Altamente traspirante, il pannello garantisce una valida azione anti-umidità.
Estremamente versatili, i pannelli possono essere montati come rivestimento di tetto a falde/raccordo parete (su sottostrutture in legno con interasse fino a 800 mm), coibentazione del lato interno di una parete esterna, rivestimento della copertura, rivestimento di pareti divisorie. Non è più necessario l’utilizzo di un tavolato a modulo stretto, di isolamento termico intermedio e posa separata di una barriera all’aria.
Con una densità di 260 kg /m3, Pavaroom è più leggero dei comuni pannelli per interni a base di gesso, ed è quindi più semplice e rapido da lavorare. Inoltre il carico sulla struttura portante diminuisce sensibilmente.
La superficie bianca dei pannelli coibentati Pavaroom combinata alla caratteristica struttura delle fughe assicura un’atmosfera luminosa e accogliente già subito dopo il montaggio.
Sulla A4 via al raccordo con Teem
La trafficata autostrada A4, che collega Torino con Venezia, ha un collo di bottiglia nel tratto tra Milano e Bergamo: la galleria sotterranea che collegherà la Teem, la Tangenziale Est esterna di Milano, all’autostrada A4 Milano-Venezia dovrebbe aiutare ad alleggerire il traffico. Ora i lavori di costruzioni sono partiti: il raccordo sotterraneo è previsto tra l’uscita Cavenago-Cambiago e Agrate Brianza. A eseguire i lavori sarà la Vitali spa di Cisano (Bergamo). L’azienda ha in programma uno scavo nel centro dell’autostrada, che è stata «spanciata» per evitare rallentamenti del traffico. A questo scopo sono state costruite due varici provvisorie: la carreggiata in direzione Milano è stata spostata verso nord, quella invece in direzione Venezia a sud. A partire da sabato 21 giugno il traffico sarà modificato per permettere l’inizio dei lavori e permettere la riasfaltatura. Sono previste anche modifiche alla viabilità.
Cresme: nel 2014 torna il segno più
Torna il segno più sul fatturato dell’edilizia. Il Cresme aggiorna il rapporto relativo alla congiuntura del settore presentata nel novembre scorso. Ora le previsioni sembrano più rosee: per il 2014 gli investimenti in costruzioni passano dallo -0,6% annunciato a novembre a +0,2%. La differenza è quasi un punto percentuale. E, anche se Resta comunque una significativa inversione di tendenza, che dovrebbe essere seguita – in base alle nuove stime – da un +1,0% nel 2015 e da un +1,7% nel 2016. A far da traino il recupero residenziale, soprattutto grazie alle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione (50%) ed efficienza energetica (65%). Il rimbalzo della produzione non deve far dimenticare che il settore ha perso dal 2006 il 32% del suo valore: l’Ance ha stimato in quasi mezzo milione i posti di lavoro persi (da 2 milioni di addetti del 2006).
Urgenti le correzioni all’antimafia
Via libera di Anie Confindustria alle misure di semplificazione promosse dal governo in materia di appalti pubblici. Allo stesso tempo, però, Anie chiede che sia compreso anche l’ok al decreto correttivo del Codice Antimafia. Il provvedimento, all’ordine del giorno del consiglio dei ministroi dello scorso 16 maggio, introduce alcune semplificazioni sulla documentazione necessaria alla partecipazione a bandi pubblici. Il provvedimento consentirebbe, garantendo le stesse tutele della trasparenza negli appalti, di non bloccare la stipula dei contratti di appalto o il perfezionamento delle pratiche di finanziamento, che rischiano di arrestarsi per l’eccessivo allungarsi dei tempi di rilascio della documentazione antimafia da parte delle Prefetture, letteralmente ingolfate di richieste dopo l’abolizione dei certificati rilasciati dalle Camere di Commercio. Nel testo del decreto si affronta la controversa questione delle verifiche antimafia sui familiari conviventi, stabilendo che queste vengano compiute sui soli familiari residenti in Italia e maggiorenni. Tra le novità che dovrebbero essere introdotte, inoltre, c’è che la documentazione antimafia, nel suo periodo di validità, possa essere utilizzata per molteplici contratti e non solo per uno.
BTicino, consulenza a tutto campo
Il nuovo ruolo energetico dell’edificio, gli interessi economici globali in gioco, l’equilibrio della rete di distribuzione, l’evoluzione normativa e fiscale e le opportunità e le politiche premianti delle legislazioni nazionali ed europee: su questi temi BTicino ha organizzato a Milano il convegno Connected Buildings: efficienza energetica e smart grid. Il presupposto è che siano necessarie gestioni di consumi e di produzione razionali e consapevoli e si debba passare attraverso una costante e attenta azione di monitoraggio e supervisione, trasformando l’edificio da nodo passivo della rete a protagonista attivo e, appunto, interconnesso. È indispensabile, per questo, una riflessione su alcuni aspetti che contribuiscono all’evoluzione del progetto impiantistico, anche perché è cambiato anche il ruolo di un partner tecnologico. BTicino, per esempio, da semplice fornitore di sistemi di controllo e misura dell’edificio, è diventato un vero e proprio collaboratore, in grado di supportare i professionisti della progettazione impiantistica per ottenere risparmi economici sui consumi, ritorni dalla cessione di energia, ma anche accessibilità a finanziamenti o a contributi, e quindi, in generale, redditività dell’investimento.
Ernestomeda: nuovo flagship store a Taipei
Nuovo flagship store per Ernestomeda. L’azienda italiana di cucine di design sbarca a Taipei, nel prestigioso Neihu district della città.
Lo store si sviluppa su 200 metri quadri e ospita al suo interno alcuni dei modelli più rappresentativi del brand: due composizioni di Icon, design Giuseppe Bavuso, oltre alla cucina Barrique, design Rodolfo Dordoni, Carré, design Marc Sadler, e One, sviluppata da R&D Ernestomeda.
Il monomarca Ernestomeda a Taipei si aggiunge ai flagship store di Hong Kong e Singapore, incrementando la crescita internazionale dell’azienda, nata nel 1996 a Montelabbate, in provincia di Pesaro Urbino, e divenuta negli anni sinonimo di design, tecnologia e sicurezza.
Sandtex Opera al SuperOrtoPiù di Milano
Presentato al SuperOrtoPiù, l’orto urbano di Michelangelo Pistoletto, situato in via Tortona 27 a Milano, il nuovo prodotto di Harpo Group: si chiama Sandtex Opera ed è un intonaco naturale a base di grassello di calce, adatto per finiture sia d’interni che di esterni.
Un prodotto naturale ed ecologico: il grassello di calce, estratto dai ciottoli di fiume, viene fatto invecchiare in buche a cielo aperto con una stagionatura pari almeno a 24 mesi. Questo procedimento permette di ottenere tonalità non uniforme e vellutate, simili alle superfici antiche.
La parete realizzata in grassello di calce è inoltre permeabile al vapore, quindi traspirante, lucente e estremamente resistente nel tempo.
Durante l’evento di presentazione, Harpo Group ha mostrato la versatilità di Sandtex Opera mostrando le diverse applicazioni decorative dell’intonaco. Opera fa parte della linea Sandtex, la gamma di pitture, stucchi e intonaci a base di grassello di calce. A seconda delle formulazioni è possibile ottenere diversi effetti: dallo stile “antiqua”, che regala superfici lisce esaltando il colore dell’intonaco, all’effetto “spatolato” che illumina la parete, dall’ “epoca ottocento” adatto anche per gli esterni, fino al “sinopia” un rivestimento decorativo minerale da usare per gli interni dall’aspetto marcatamente vellutato.
La location SuperOrtoPiù per la presentazione del nuovo prodotto di Harpo Group non è stata scelta a caso. Con la sua divisione Seic Verdepensile, infatti, l’azienda triestina partecipa al progetto con un’innovativa soluzione utilizzata per il roof del giardino pensile.
“La nostra azienda si impegna da anni a studiare soluzioni innovative per la realizzazione di “rooftop garden” che non sono solo di grande effetto, ma riescono a valorizzare e sfruttare anche quegli spazi inutilizzati negli edifici degradati o con scarse possibilità di investimento, apportando notevoli benefici a livello ambientale, bonificando spazi comuni creando così spazi di social-housing per la comunità”, afferma Maurizio Crasso, direttore della divisione seic verde pensile.
Condominio 2.0 a convegno sabato
Se in Italia ci sono oltre 1 milione di condomini, almeno altrettante sono le domande che solleva la gestione di queste comunità. La riforma del condominio, assieme alla rivoluzione della tecnologia, alle possibilità di riqualificazione offerte dai nuovi materiali e, non ultimi, gli incentivi per migliorare lo stato degli edifici, pongono nuovi quesiti agli amministratori degli stabili ma anche, per fortuna, molte possibilità in più. Tanto che il condominio è ormai evoluto a una seconda vita: è un condominio 2.0, per utilizzare il linguaggio di internet. Interventi per il risparmio energetico, l’adeguamento alle norme e l’introduzione di nuovi servizi sono, insomma, ostacoli e allo stesso tempo grandi opportunità. Ma bisogna saperle cogliere, anche perché la legge è diventata più esigente con chi amministra un condominio.
Condominio 2.0, L’evoluzione della specie, è il titolo dell’evento in programma sabato 21 giugno alle 9.30 nella sala del Grand Hotel Barone di Sassj a Sesto San Giovanni (Milano). Un appuntamento importante per l’aggiornamento professionale, tanto che la partecipazione all’evento darà diritto a crediti formativi per gli amministratori.
LEGGI QUI PROGRAMMA COMPLETO: Condominio 2.0 – 21 giugno 2014
Anie in campo contro lo spalmaincentivi
Come era ampiamente prevedibile, la prevista diminuzione degli incentivi alle rinnovabili solleva la protesta delle aziende del settore. Anie Rinnovabili lancia l’allarme sulla credibilità del paese verso gli investitori. Alla luce delle prime bozze del decreto «spalma incentivi» l’organizzazione «esprime forte preoccupazione per un intervento retroattivo con effetto sui contratti già stipulati tra investitori, consumatori, produttori di energia e Stato nel settore degli impianti fotovoltaici. Il governo non ha preso in considerazione le proposte del settore di introdurre misure finanziarie alternative (bond) che avrebbero ridotto gli oneri gravanti sulla bolletta elettrica senza andare ad incidere sui contratti in essere», protesta il presidente, Emilio Cremona. «Con questo decreto, se approvato in via definitiva, si rischia di minare la credibilità del Paese verso gli investitori anche esteri». Il decreto, secondo Anie, impatta negativamente anche sulle tante Pmi che hanno deciso di investire, seppur in un momento di crisi finanziaria, nella produzione di energia pulita come volano di rilancio della competitività e rischia di far proliferare i contenziosi. «Chiediamo quindi al Governo di rivedere il decreto, introducendo i necessari correttivi senza toccare i contratti in essere. Occorre approfondire ulteriormente le altre possibilità che si hanno per ridurre il costo della bolletta. Siamo convinti che si possa trovare insieme a Confindustria una soluzione condivisa che non generi incertezza ma sviluppo economico per il bene del Sistema Paese», aggiunge Cremona.
Cnr: il fotovoltaico è necessario
Dal Cnr arriva un assist ai produttori di pannelli fotovoltaici, proprio mentre è prevista una riduzione degli incentivi. Secondo uno studio dei team del Cnr guidati da Francesco Meneguzzo a Firenze e Mario Pagliaro a Palermo, il valore dell’energia elettrica di origine fotovoltaica sul mercato elettrico in Italia un terzo degli incentivi è riassorbito dalla diminuzione del prezzo della elettricità provocato dalle energie alternative. «L’effetto della generazione di energia solare», secondo Meneguzzo e Pagliaro, «si traduce in una riduzione del prezzo di circa 2.9 euro per ogni megawattora generato per ogni 1000 megawattora addizionali di produzione elettrica solare. Se la domanda fosse rimasta ai valori del 2007, quando iniziò il boom del fotovoltaico, il risparmio sarebbe stato di 4.5 € per megawattora».
Lo studio identifica una fortissima relazione fra il valore economico dell’energia fotovoltaica sul mercato elettrico italiano (IPEX) e la domanda complessiva di elettricità, e ha importanti conseguenze sulle azioni di politica energetica e ambientale sui sussidi, gli usi finali dell’elettricità e la promozione di specifiche tecnologie del fotovoltaico. In altre parole, se con la crisi dei consumi elettrici almeno il 30% dei sussidi al fotovoltaico sono stati riassorbiti dalla diminuzione indotta sul prezzo di tutta l’elettricità, in caso di consumi costanti il peso dei sussidi si sarebbe dimezzato.
«Adottare su vasta scala l’elettricità tanto nel riscaldamento degli edifici che per l’autotrazione», concludono i ricercatori del Cnr, «non solo darà un ulteriore contributo al risanamento ambientale all’autonomia energetica dell’Italia; ma è conveniente innanzitutto dal punto sistema economico: perché farà risalire i consumi aumentando radicalmente il valore dell’energia elettrica pulita prodotta». Preceduta solo dalla Germania, l’Italia è il secondo Paese al mondo per potenza fotovoltaica installata. Gli incentivi pubblici garantiti per 20 anni alla produzione effettiva di energia da parte degli impianti installati fra il 2007 e la metà del 2013 fa sì che gli impianti siano accuratamente manutenuti, assicurando ormai all’Italia una copertura del 7% del proprio fabbisogno elettrico complessivo attraverso il fotovoltaico. Una simile quota non ha eguali nel mondo. In primavera e in estate la tecnologia ha trasformato il mercato, arrivando a coprire in modo strutturale il 15-20% del fabbisogno diurno lavorativo (e quasi il 50% per quello festivo).
Stahlbau Pichler apre la porta a Expo 2015
È di Stahlbau Pichler la realizzazione delle strutture di È Expo Gate, progetto vincitore del concorso per l’Infopoint di Expo Milano 2015. Il padiglione, ideato da Scandurrastudio, è costituito da due padiglioni a forma di tronco di cono vetrati e da una piazza centrale tra i due elementi: una sorta di porta attraverso la quale entrare nell’esposizione universale del 2015. L’Infopoint di Largo Cairoli,a Milano è luogo di incontro, socializzazione, nonché punto informativo per l’esposizione universale: è stato appena inaugurato, e di fatto è la prima opera di Expo a essere realizzata e la prima ad entrare in funzione. Ruolo di primo piano lo ha ricoperto l’involucro affidato a Stahlbau Pichler e la velocità di realizzazione definita dal capitolato: 150 giorni naturali consecutivi dalla consegna dell’area. La stagione invernale e le festività natalizie, riducendo il tempo utile effettivo, hanno obbligato le imprese a una lotta contro il tempo, vincolandole all’adozione di soluzioni idonee alla velocità di realizzazione richiesta. L’opera è stata realizzata secondo principi di leggerezza, trasparenza, modularità, caratteristiche tipiche dell’acciaio sviluppato in grandi volumi reticolari e aerei, essenziali anche per ridurre al minimo l’impatto ambientale.
L’involucro è costituito da una struttura portante a vista in tubi di acciaio verniciati RAL9010 con sezioni minime, tali da formare una struttura molto leggera e trasparente, e da una facciata vetrata «appesa» struttura stessa. I fabbricati hanno forma piramidale e dimensioni di 41 x 15 m, con un’altezza di circa 19 m. La struttura portante, interamente a vista, prevede l’utilizzo di 140 tonnellate di acciaio. La facciata vetrata, che si presenta quindi arretrata rispetto al filo della struttura esterna, è costituita nella quasi totalità da vetrazioni serigrafate con motivi a pallini colore Ral9010 e con una copertura dell’ 80%. I vetri hanno ricevuto inoltre un trattamento di tipo autopulente, a base di biossido di titanio. Le facciate impiegano sistemi Schüco AOC 50 nella variante SG (Structural Glazing), per un design uniforme senza compromessi per i valori di isolamento. La copertura è costituita da una statigrafia a secco, composta da lamiera grecata, isolamento termico e acustico, barriera antivapore ed infine lamiera aggraffata per la parte a vista.
Particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione costruttiva, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare non solo l’ingegnerizzazione, ma anche e soprattutto la produzione in officina e l’assemblaggio in cantiere. «Trattandosi di tubi a sezione circolare si è resa necessaria la progettazione con modellazione solida, sia per lo sviluppo dei vari nodi e sia per velocizzare la progettazione costruttiva dei singoli elementi che dovevano essere sagomati con il taglio laser prima di essere assemblati in semilavorati. E’ risultata inoltre piuttosto complessa la progettazione dei nodi di connessione tra la struttura in acciaio e l’involucro vetrato», racconta Stefano Cumer, Project manager di Stahlbau Pichler per l’intervento.
Oltre all’Infopoint di Piazza Castello, a Stahlbau Pichler è stato assegnato il compito di realizzare la copertura in acciaio e vetro (detta vela) di Palazzo Italia, che sarà il cuore simbolico dell’intero progetto, destinato a rimanere anche nel post-Expo, quale edificio permanente del sito che ospiterà, insieme ad altre strutture, l’Esposizione universale del 2015. Una terza realizzazione sarà l’Expo Center, questa volta un’opera temporanea che proporrà uno sguardo d’insieme sullo Spazio Espositivo dall’alto di una collina progettata in modo da rendere la visita fruibile da tutti attraverso un sistema di rampe che portano il visitatore sulla sua cima. L’obiettivo è di offrire al visitatore un’esperienza fisica. Sempre in tema Expo 2015, altri due interventi di cui è stata incaricata l’azienda sono il Padiglione per la nazione Germania, battezzato con il nome Fields of Ideas e il Padiglione per lo Stato del Kuwait.
Traguardo verde per Leroy Merlin
È possibile competere diventando verdi? Soprattutto, è possibile diventare ecosostenibili in un settore come la grande distribuzione, dove i margini sono diventati più sottili? Il Green Day di Leroy Merlin, appuntamento annuale dedicato alla sostenibilità, vuole dimostrare proprio che l’obiettivo può essere raggiunto. Tanto che il gruppo ha presentato il Report Sviluppo Sostenibile 2013, in cui sono inclusi i progetti più significativi realizzati da Leroy Merlin nel campo della sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale. Un anno fa, infatti, Leroy Merlin ha annunciato la sua strategia assieme alla firma di un accordo con il ministero dell’Ambiente per l’attuazione e la promozione di una metodologia di calcolo delle emissioni di gas a effetto serra inerenti alla sua attività. Leroy Merlin si è assunta l’impegno di ridurle al minimo. Non solo Leroy Merlin Italia sarà partner di Fsc Italia nella realizzazione di una campagna di sensibilizzazione rivolta ai consumatori italiani sulla scelta consapevole di prodotti in legno proveniente da gestione forestale responsabile, come quelli certificati Fsc. Il progetto è promosso e sostenuto dalla European Sustainable Timber Coalition. Inoltre, è stato avviato un progetto di mobilità sostenibile per diminuire le emissioni relative agli spostamenti, sia dei collaboratori (con il car sharing) sia delle merci: dovrebbe portare a un taglio dei costi del 13% e a un risparmio di 151 t di Co2 in tre anni. Nel trasporto merci la riduzione di Co2 in un anno è stata di 2mila tonnellate, pari all’effetto compensazione di 2mila alberi per il loro intero ciclo di vita o di una foresta di 100mila alberi per un intero anno.
Sempre per ridurre al minimo le emissioni di gas serra, Leroy Merlin ha sostenuto la produzione di legname locale, attraverso piantagioni di pioppo distribuite nei territori vicino al deposito di Rivalta. In un settore che vede l’Italia importare il 90% del legname dall’estero, Leroy Merlin è la prima organizzazione in Italia ad aver promosso la gestione sostenibile del territorio pioppicolo e la produzione di servizi eco sistemici assicurati dal rispetto dello standard gestionale internazionale del Pefc. Risultato di questa iniziativa è stata la compensazione di 7.639,08 tonnellate di Co2. A oggi, Leroy Merlin è l’unica azienda ad avere effettuato l’inventario delle emissioni gas effetto serra a livello consolidato e di singolo negozio, secondo lo standard internazionale Uni En Iso 14064-1, ricevendo la certificazione dei dati da Bureau Veritas.
A livello energetico sono stati così installati i primi 5 sistemi di pannelli fotovoltaici, mentre la percentuale di negozi alimentati da energia idroelettrica ha raggiunto l’84%. Inoltre, l’utilizzo di insegne a led nel 53% dei punti vendita Leroy Merlin in Italia ha permesso di abbassare ulteriormente i consumi energetici.
In-Living Fassa Bortolo: il colore che emoziona
Il colore, oltre a personalizzare l’ambiente e definire gli spazi, riesce a influenzare il benessere psicofisico delle persone. Fassa Bortolo dedica per questo grande attenzione al Sistema Colore con un’ampia gamma di prodotti in grado di garantire prestazioni tecniche e decorative di qualità. Sono circa 2000 le tinte presenti nella speciale Mazzetta Colori NCS (Natural Color System) del Sistema Tintometrico ColorLife, disponibile presso i rivenditori autorizzati su tutto il territorio nazionale.
Oggi Fassa Bortolo diventa protagonista di un nuovo progetto dedicato in modo specifico al colore e alle finiture per interno: “in-living” , la selezione di tinte di tendenza, estratte dai colori della mazzetta NCS realizzabili con il Sistema Tintometrico ColorLife, che propone suggestioni e armonie cromatiche nel pieno rispetto del concetto “colore = emozione = sensibilità individuale”.
L’Album Colori & Coordinati, che presenta la selezione “in-living”, valorizza gli elementi estetici e visivi, suggerendo le singole esperienze a seconda delle tonalità della gamma proposta:
– Light: racconta la luce delle cromie, le sensazioni di armonia creata dalle sfumature e dalle differenze di tonalità quasi impercettibili.
– Sunny: esprime la gioia del sole e del calore, che rendono lo spazio interno ricco di rimandi ad ambienti tropicali e profumi di spezie.
– Fragrance: sollecita la parte romantica delle emozioni, con contrasti di chiaroscuri cromaticamente intriganti.
– Fresh: è la gamma cromatica pura come l’acqua e frescha come la brezza marina.
– Land: rassicura ogni persona con le tonalità calde della terra.
– Natural: è la scelta green che provoca sensazioni di calma, tranquillità, armonia interiore e relax.
– Precious: una sferzata di energia fatta di sfumature intense, ricche di cromia e di una preziosità orientaleggiante.
– Tech: guarda al futuro, usando il valore della neutralità con cromie che lasciano libera interpretazione emotiva.
Il Sistema Colore Fassa Bortolo, prodotto nello Stabilimento di Spresiano (TV), è caratterizzato da diverse linee di prodotto: oltre ai Sistemi Idrosiliconico, Acril-Silossanico, Acrilico, ai Silicati, Decorcalce, Elastomerico, Fassa Bortolo propone GREEN VOCation, la linea di finiture dedicata agli interni, caratterizzata da formulazioni che rispettano i criteri di ecosostenibilità.