Un lavoro di complesso durato cinque anni per dare nuova vita a un’abitazione elegante e raffinata, grazie al contributo di Secco Sistemi. Siamo nel centro storico di Ferrara, nel Palazzo ristrutturato dall’architetto Bruno Polliero, sotto la guida della Soprintendenza per i Beni architettonici.
Massima libertà progettuale è stata lasciata per ridare nuova vita all’involucro abitativo risalente al XX secolo ma gravemente degradato. Restaurate anche le mura di confine, risalenti al XVIII secolo.
Essenziale è stata la nuova suddivisione degli spazi del palazzo di rappresentanza che accoglie preziosi mobili d’antiquariato. Punto forte della dimora, la maestosa Sala delle Feste, dotata sui due lati di ampie aperture arcate che accolgono porte finestre all’inglese di grandi dimensioni.
Il progettista ha scelto di eliminare gli scuri per lasciare affluire la luce naturale, optando per i profili verniciati in acciaio zincato pre-verniciato in bianco EBE 65 di Secco Sistemi che garantiscono prestazioni di isolamento termico e di sicurezza ottimali. Le porte finestre che caratterizzano tutto il piano terra fanno da trait d’union tre le varie stanze. Nella parte finale, è collocata la cucina che si presenta come un giardino d’inverno con tetto vetrato, creato grazie ai profili a taglio termico di Secco Sistemi.
Tra i prodotti rapidi Mapei che permettono di posare velocemente rivestimenti e pavimenti resilienti e tessili c’è Mapecontact Release, una banda biadesiva facile da posare costituita da adesivi fotopolimero-acrilici spalmati su film poliestere trasparente da 50 μm.
I due lati di Mapecontact Release hanno un’adesività differenziata al fine di garantire un idoneo incollaggio del pavimento, e permetterne anche una facile rimozione senza lasciare residui sullo strato sottostante. L’adesivo lato laminazione (removibile) è posto all’esterno del rotolo ed è protetto con un liner plastico siliconato da rimuovere solo al momento dell’uso.
Entrambi gli adesivi sono a base di resine sintetiche che godono di elevata resistenza all’umidità ed alle muffe, in quanto totalmente privi di tensioattivi e colloido-protettori, e mostrano elevata coesione e buona bagnabilità in applicazione. Mapecontact Release è a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (VOC) ed è innocuo per la salute dell’applicatore e dell’utilizzatore finale.
Idoneo anche per il fissaggio, in prossimità di porte e vetrine e nel caso di carichi dinamici intensi, di pavimentazioni LVT con click.
Il mondo corre veloce, ma i tempi della politica scorrono lenti come il fiume Yang Tze, quello sulle cui rive si può attendere che passi il cadavere del nemico. È il caso del social housing in Lazio. La Giunta regionale ha dato l’ok alle modifiche al Regolamento per la gestione degli alloggi (il Piano Casa) decise dal Consiglio Regionale a novembre. Insomma, quattro mesi dopo. Ma, attenzione: il voto del Consiglio di novembre era giunto dopo nove mesi di estenuanti discussioni. Insomma, è passato più di un anno, eppure non è l’ultimo passo: la commissione consiliare competente, infatti, potrà apportare ulteriori modifiche. In sostanza, dal momento dell’inizio della discussione passerà almeno un anno e mezzo.
Domanda i tempi della politica coincidono con le esigenze della società? «Sono stati rispettati i tempi previsti dalla legge per adeguare il testo del regolamento alle nuove norme», si difende (in una nota anonima) la Regione. «Il regolamento introduce importanti novità, regole nuove e più chiare che i proprietari degli immobili dovranno rispettare nella gestione degli alloggi a canone calmierato. Sono state snellite le procedure per l’individuazione dei soggetti a cui saranno affittati gli appartamenti. Sono stati ridefiniti, migliorandoli, i criteri per la determinazione dei canoni d’affitto tenendo in considerazione gli indirizzi della normativa nazionale sulla riforma delle locazioni. Altre novità riguardano le modifiche relative alle modalità e ai criteri per l’alienazione degli alloggi, riferendo i prezzi di vendita alle quotazioni medie dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare. Si tratta di una scelta che tiene conto della sostenibilità economico finanziaria degli interventi, che incentiva fortemente la realizzazione di nuove case con affitti a canone calmierato, che è orientata verso il rinnovo e la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e risponde in parte al più generale problema dell’emergenza abitativa». Resta da capire quando (e quanto) il lungo procedere delle buone intenzioni si tradurrà in nuove abitazioni per i cittadini.
Migliora l’industria delle fiere. Secondo la ventitreesima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico condotta dall’Osservatorio congiunturale di Aefi per il periodo ottobre-dicembre 2014, il quadro è in continua evoluzione e conferma la ripresa del comparto già delineata nei trimestri precedenti. I risultati del IV trimestre evidenziano, infatti, un miglioramento sia rispetto al trimestre precedente che al corrispondente trimestre 2013, confermando la capacità delle fiere di far fronte alle difficoltà congiunturali. L’indagine, che ha coinvolto 26 poli fieristici italiani associati Aefi, evidenzia attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all’analisi, un trend positivo per tutti gli indicatori considerati: numero di manifestazioni, espositori complessivi, superficie occupata, visitatori complessivi e fatturato complessivo.
Risulta ancora in crescita il numero di manifestazioni (il 42,29% ha ospitato più rassegne e il 50% ha registrato stazionarietà evidenziando la tenuta del sistema) e, in particolare, incrementa consistentemente il numero degli espositori, che con un saldo del +46% registrato dalle risposte degli associati, conferma l’andamento positivo del trimestre precedente, in decisivo miglioramento: è infatti più del doppio rispetto al trimestre precedente (+20%), e oltre il triplo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+15%). Dall’analisi della provenienza degli espositori, emergono in forte ripresa gli italiani, con un saldo del +42%, e in continua progressione gli stranieri, sia europei che extra UE, con un saldo del +15%. Parallelamente crescono anche le superfici occupate, il cui saldo pari al +31% segna un netto miglioramento sia rispetto al trimestre chiuso a fine settembre (+8%), che a fine 2013 (+12%).
Positivi anche i dati relativi ai flussi di visitatori: in aumento per il 53,87% degli intervistati, invariato per il 23,07% e diminuito per il 23,06%. Il saldo del +31% conferma la dinamica positiva, nonostante un incremento meno marcato rispetto al trimestre precedente (+36%). Lo spaccato dei visitatori evidenzia una crescita degli italiani, con un saldo del +35%, seguiti dagli europei (saldo +27%) e da quelli provenienti dai Paesi extra UE che registrano un saldo positivo del 15%Infine, a conferma di un trend di ripresa del settore, l’andamento del fatturato segna nel trimestre in esame un saldo del +12%, positivo nonostante un leggero decremento rispetto al trimestre precedente (+16%) ma decisamente incoraggiante se confrontato con il dato di chiusura del 2013, quando il saldo era pari a zero.
Il calo del prezzo del petrolio non frenerà gli impianti fotovoltaici. La previsione è della società di consulenza Frost & Sullivan. Secondo gli analisti della società, la produzione convenzionale di energia elettrica continuerà a dominare la capacità installata a livello globale, sebbene, rispetto a 4-5 anni fa, si preveda che gli investimenti nel gas e nelle energie rinnovabili aumenteranno con un tasso maggiore, a scapito di carbone e nucleare. «Poiché oggigiorno il petrolio è utilizzato per produrre solo il 5% dell’elettricità a livello globale, e in molti paesi la quota scende all’1% o meno, non è più considerato un’opzione valida per la produzione di energia elettrica», è il parere di Jonathan Robinson, consulente senior di Frost & Sullivan. «Per contro, il fotovoltaico solare è attualmente considerato la più interessante tra le tecnologie rinnovabili. Frost & Sullivan prevede che la capacità globale del fotovoltaico solare, pari a 93 gigawatt (GW) nel 2012, aumenterà fino a raggiungere 446 GW nel 2020, e che Cina, India e Nord America registreranno i tassi di crescita più elevati. Persino l’Europa, leader globale del fotovoltaico solare, vedrà raddoppiare la sua capacità entro il 2020, nonostante le riduzioni degli incentivi durante la crisi economica». Tuttavia, gli incentivi stanno diventando sempre meno importanti per una serie di mercati chiave per le energie rinnovabili. Ad esempio, il fotovoltaico solare commerciale nel Nord America sta diventando sempre più competitivo rispetto alla produzione centralizzata, nonostante la riduzione delle tariffe incentivanti. L’eolico offshore, d’altro canto, è ancora lontano dall’essere un’opzione percorribile senza incentivi. Molti stati degli Stati Uniti e paesi europei hanno obiettivi legalmente vincolanti per le energie rinnovabili, e sono sotto pressione per cercare di soddisfarli, fatto che sostiene la crescita delle energie rinnovabili.
Ciò nonostante, i carburanti convenzionali manterranno una posizione dominante a livello globale, poiché le economie in via di sviluppo in Africa e Asia continuano a fare affidamento sul carbone come elemento chiave per la produzione di energia elettrica. La Cina, che detiene il 45% della capacità di carbone a livello globale, continuerà a costruire impianti, sebbene la crescente preoccupazione dell’opinione pubblica riguardo ai livelli di inquinamento si tradurrà nel fatto che gli investimenti si sposteranno verso l’est della Cina e saranno inferiori ai livelli del decennio precedente. Invece, la Cina continuerà a investire nelle energie rinnovabili, ma anche nell’energia nucleare “carbon-free” (senza emissioni di carbonio).
A due anni dallo stop delle trattative con Guillin, la cessione di Sirap Gema (gruppo Italmobiliare) torna di attualità. Secondo una fonte molto bene informata, la cessione dell’azienda controllata dal gruppo bergamasco sarebbe in dirittura di arrivo. Per l’acquisto di Sirap Gema sarebbe indicato un gruppo russo attivo nel settore chimico, in particolare nei materiali isolanti e di fissaggio. Sirap Gema, società del gruppo Italmobiliare, opera nel settore dell’imballaggio alimentare e dell’isolamento termico. Nel 2013 aveva siglato un accordo di esclusiva con il gruppo francese Guillin, uno dei principali operatori europei nel settore degli imballaggi alimentari termoformati, per negoziare la possibile cessione dell’attività italiana nel settore dell’imballaggio rigido trasparente, riferita alle attività dello stabilimento ex Amprica di Castelbelforte (Mantova). Ma dopo lunghe trattative la cessione non era andata in porto. Nella semestrale 2014 di Italmobiliare, il valore della attività di Sirap Gema era contabilizzato in 113 milioni di euro, ma con un risultato netto leggermente negativo (600 mila euro).
Un concorso per progetti nel campo della produzione di energia elettrica e della mobilità per il Giglio e per Giannutri. L’idea si chiama Smart Giglio. Sono stati selezionati 3 progetti tra i 12 presentati da architetti, ingegneri, geologi, studi, gruppi professionali e società di progettazione, ne sono stati. Hanno vinto due raggruppamenti di professionisti e un’architetta. Primo classificato è lo staff guidato da Jacopo Montali e formato da Guido Zanzottera, Elena Angeloni, Giovanni Santachiara, Eliana Perucca, Paolo Porporato, Monica Naso, Luciano Laffranchini. Secondo il gruppo Renageapt con capo gruppo Stefano Sagina assieme a Stefano Sassi, Massimo Nencioni, Fabrizio Uccelletti. Terzo il progetto dell’architetto Michela Sodini. Il primo progetto riguarda l’autosufficienza delle isole il cui elemento cardine, oltre la produzione da sole, vento e biogas, è un dispositivo di accumulo dell’energia eccedente in vasche, in cui viene pompata acqua di mare, rilasciata e turbinata in caso di necessità. Il secondo classificato prevede di ottenere energia dal moto ondoso del mare (Wave Energy e Dock Energy), dal sottosuolo con la geotermia a media entalpia e l’idrogeno per la mobilità. Il terzo classificato, infine, ha progettato due diverse soluzioni architettoniche per lo sfruttamento dell’energia solare, una prevede una struttura modulare ripetibile con l’alloggiamento di diversi dispositivi tecnologici alimentati da un piccolo impianto fotovoltaico. L’altra da collocare in spiaggia. Entrambe adattabili a varie esigenze: con colonnina di ricarica mezzi elettrici, punto informativo turistico, compattatore di rifiuti, punto di ricarica per smart phone, tablet.
Sei nuovi contenitori Raeeshop: i cassonetti «intelligenti» per i rifiuti elettronici del consorzio Ecolight sono stati posizionati in corrispondenza di altrettante aree commerciali. A Imola al centro Il Leonardo (viale Amendola), a Villanova di Castenaso (Bo) al Centronova (via Villanova), a Modena al centro I Portali (viale dello Sport) e a Bologna nei centri commerciali Andrea Costa, Centroborgo e San Ruffillo. Salgono così a 27 le strutture dell’Emilia Romagna dotate dell’innovativo cassonetto per la raccolta differenziata dei piccoli Raee. I contenitori servono a raccogliere cellulari fuori uso, componenti elettroniche dei pc e piccoli elettrodomestici non più funzionanti. L’iniziativa è frutto del progetto europeo Identis Weee, cofinanziato dall’Unione Europea e inserito nel programma Life+ avviato dal Gruppo Hera, Ecolight e dalla fondazione spagnola Ecolum. I Raeeshop hanno infatti dimensioni relativamente ridotte (3x1x1,57 metri) e non necessitano della presenza di alcun operatore. L’accesso per il consumatore è estremamente semplice: basta identificarsi con la tessera sanitaria e, indicando il tipo di prodotto da smaltire, il cassonetto apre uno sportello dove mettere il rifiuto. Sono stati progettati per accogliere i RAEE di dimensioni ridotte, come cellulari e piccoli elettrodomestici oltre alle lampadine a risparmio energetico (ovvero i raggruppamenti R4 ed R5). I rifiuti conferiti vengono tracciati dal momento della loro raccolta fino allo loro trattamento e recupero. Quando i contenitori interni sono pieni, è la macchina ad avvisare con sms i tecnici per il suo svuotamento.
Quattro grandi opere per il Gruppo Astaldi. L’azienda ha comunicato di avere acquisito commesse in Italia per 190 milioni di euro, riferite a quattro progetti: per la Stazione Ferroviaria AV Napoli-Afragola, con la realizzazione dei lavori di completamento del fabbricato viaggiatori, comprensivi di tutti gli impianti di stazione e ferroviari (61 milioni di euro), per la realizzazione dei lavori di dragaggio nel Porto di Taranto (52 milioni di euro), per la realizzazione della diga di Monte Nieddu, in Sardegna (45 milioni di euro), e per la realizzazione di un programma di interventi (opere strutturali, impiantistiche, civili, ecc.) per il recupero e la trasformazione urbana a destinazione d’uso uffici della sede di Roma del Gruppo Angelini (30 milioni di euro complessivi). In particolare, il nuovo complesso immobiliare sarà costituito da un corpo centrale adibito a centro polifunzionale, oltre che da quattro blocchi uffici disposti a forma di «L», sovrastati da un edificio ponte, con parcheggi e depositi interrati. L’avvio dei lavori è programmato a partire dal prossimo mese di marzo. È previsto, inoltre, l’impiego di materiali ecosostenibili e l’utilizzo di tecnologie che permetteranno il miglioramento dell’efficienza energetica e l’ottenimento della certificazione Leed Leadership in Energy and Environmental Design, di riferimento per le costruzioni sostenibili da un punto di vista ambientale. Con questa commessa, si apre per Astaldi un nuovo filone di attività, quello del recupero residenziale in chiave ecosostenibile, che si ritiene potrà generare nel futuro ulteriori opportunità di business anche grazie alle sinergie con la controllata Nbi.
La casa ristrutturata meglio al mondo si trova a Torino. Lo ha stabilito Archdaily, portale americano di architettura e interior design, che ha incoronato nel concorso Building of the Year il progetto The Number 6. La ristrutturazione ha trasformato il nobile Palazzo Valperga Galleani di Torino in chiave contemporanea. Il Palazzo ha vinto alla categoria Refurbishment (ristrutturazione). È stato l’unico finalista italiano, selezionato tra oltre 3mila lavori distribuiti in una geografia globale dal Cile al Vietnam, tra Cina, Australia ed Europa e disegnati da oltre 18mila architetti, comprese archistar come Renzo Piano, Jean Nouvel, Álvaro Siza e Kengo Kuma. The Number 6 è stato realizzato dal Gruppo Building di Piero Boffa, che ha trasformato i 6.500 metri quadrati dell’area, e i suoi 36 appartamenti, nel rispetto dello stile barocco originale. Non mancano un albero luminoso, un banco di pesci che volano, un giardino pensile, la spa nella mansarda trasparente, led che cambiano colore nell’acciottolato del cortile. Le installazioni luminose sono di Richi Ferrero, più volte protagonista a Torino della rassegna Luci D’Artista.
Accordo tra i big del fotovoltaico: Conergy, tra le principali società al mondo nel settore del solare e Trianel GmbH, rete europea di aziende che si occupano delle utenze energetiche municipali, hanno stretto una nuova partnership per offrire un «leasing solare» a 6 milioni di case, senza costi iniziali. Conergy progetterà, installerà e gestirà la manutenzione degli impianti solari, su misura per ogni cliente. Trianel è una rete che riunisce aziende elettriche municipalizzate e che sviluppa nuovi modelli di business. I suoi azionisti, più di cento, forniscono energia a oltre 6 milioni di case in Germania, Austria, Paesi Bassi e Svizzera. Il servizio di Trianel, Energiedach, permette alle municipalizzate di installare sistemi fotovoltaici residenziali senza alcun costo per i proprietari di abitazione. L’utility si occupa dell’investimento iniziale, della configurazione e della gestione operativa del sistema, mentre il cliente, come gestore del sistema e locatario, utilizza l’energia elettrica prodotta per il proprio consumo. Attraverso un primo test a Heidelberg, è stato dimostrato che i clienti in Germania dovrebbero risparmiare fino a 9mila euro per la durata di 25 anni del contratto di locazione, con la possibilità di acquistare elettricità supplementare a tariffe preferenziali.
«Servizi come quelli di Trianel seguono una tendenza che vede aumentare l’installazione di impianti solari nel segmento residenziale», sostiene Anke Johannes, Ceo di Conergy Deutschland GmbH. «L’energia solare auto-generata è molto più conveniente per i consumatori in questi mercati, e leasing significa zero costi iniziali e nessun problema in termini di manutenzione». «I molteplici anni di esperienza nella progettazione, installazione e manutenzione di sistemi solari sono stati fondamentali perché ci scegliessero come partner, la nostra rete internazionale di partner regionali certificati garantiscono una qualità al 100%», ha commentato Giuseppe Sofia, AD di Conergy Italia.
Torna la domanda di credito da parte delle famiglie. A gennaio, secondo il Barometro Crif, il numero delle richieste di prestiti (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto registrare un incremento del +6,4% rispetto allo stesso mese del 2014. Si conferma, quindi, il trend positivo iniziato nell’ultimo trimestre dello scorso anno, nel percorso di progressivo recupero dopo una fase decisamente negativa. Lo scorso anno si era chiuso con una domanda media in calo del 2%. Bisogna però tenere conto che rispetto allo stesso mese del 2009, quando gli effetti della crisi ancora non si erano fatti pienamente sentire, la variazione rimane ancora pesantemente negativa (-14,9%).
I corsi di posa on line Knauf offrono ai professionisti l’opportunità di vedere passo passo come si realizza la stuccatura corretta.
La classificazione del livello di qualità delle superfici di pareti e soffitti varia a seconda della soluzione decorativa da applicare, ma può dipendere anche dalla posizione all’interno dell’edificio e dall’esposizione alla luce della superficie stessa. Dal livello di qualità Q1 (più basso) a quello Q4 (più alto), Knauf ha messo a punto una gamma completa di prodotti per la finitura delle superfici realizzate con i sistemi a secco.
Durante il corso, che vedrà la partecipazione di un istrutture Knauf, sarà possibile anche chattare in tempo reale con il settore tecnico dell’azienda, per avere ulteriori dettagli o richieste di chiarimenti.
Il corso sarà focalizzato sulle caratteristiche principali della finitura Q1-Q4 e delle tecniche e fasi di posa, e si terrà giovedì 19 febbraio 2015 alle ore 18.00.
Per una casa intelligente e sempre più confortevole, Fakro mette a punto le nuove finestre da tetto Fakro Z-Wave che, grazie a un sistema di comunicazione via radio, possono essere gestite comodamente da qualsiasi posizione all’interno della casa.
Integrabili nel sistema wireless della casa, i serramenti a bilico FTP-V Z-Wave (in legno naturale) e FTU-V Z-Wave (in legno bianco, per ambienti ad elevata umidità), nonché gli accessori, possono essere aperti e chiusi a distanza. L’intero meccanismo elettrico per l’automazione del serramento (centralina e motore a catena) è invisibile, in quanto integrato nel telaio della struttura e nascosto da una copertura d’alluminio, posta nella parte inferiore.
In entrambi i serramenti, il motore è a catena e ha una corsa di 24 cm che permette l’apertura e la chiusura automatica del battente. In caso di mancanza di energia elettrica, la finestra può essere però movimentata anche manualmente, semplicemente ruotando la maniglia di 90° e sganciando il motore.
Dotati di serie di sensore di pioggia – in grado di attivare la chiusura della finestra in caso di pioggia – e disponibili anche con sensore vento, le finestre FTP-V Z-Wave e FTU-V Z-Wave sono integrabili con diversi accessori elettrici, quali le tende interne oscuranti ARF Z-Wave e ombreggianti ARP Z-Wave, la veneziana AJP Z-Wave, l’avvolgibile esterno ARZ Z-Wave e la tenda ombreggiante esterna AMZ Z-Wave.
Casa Circondariale di Torino, riqualificazione delle coperture piane
Saint-Gobain per la riqualificazione dei carceri con progetti assieme alla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus e alla Compagnia di San Paolo. I) tre soggetti hanno coinvolto quaranta detenuti nella riqualificazione e ristrutturazione di alcuni edifici nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino tra i quali il nuovo Centro di accoglienza detenute madri e il teatro. I detenuti sono stati impegnati per 600 ore di formazione teorica e pratica, di cui 200 impartite da formatori di Saint-Gobain Italia, volte a far imparare un antico mestiere con materiali e tecniche innovative, un “saper fare” vero, concreto, in campo edile, rivolto alla riqualificazione energetica sia di edifici nuovi, sia nella ristrutturazione.
La formazione ha un ruolo fondamentale per la riabilitazione dei detenuti: riduce infatti significativamente il rischio di recidiva ed è essenziale per agevolare il reinserimento in società, proprio come la stessa costituzione italiana sancisce, affermando che il carcere deve avere uno scopo rieducativo, per offrire un percorso di riabilitazione con importanti ricadute per la collettività.
Per questo la Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus, Saint-Gobain Italia e la Compagnia di San Paolo hanno promosso e implementato negli ultimi quattro anni questi progetti all’interno del Carcere di Torino. La riduzione dei costi di gestione delle strutture pubbliche è un altro obiettivo centrale delle iniziative. Questi interventi di riqualificazione energetica favoriscono un risparmio economico per i contribuenti, grazie alla riduzione dei costi di gestione della struttura stessa e hanno prodotto ottimi risultati anche in termini di fabbisogno energetico, grazie all’utilizzo di materiali naturali e sostenibili, messi a disposizione dal gruppo Saint-Gobain.
Casa Circondariale di Torino, riqualificazione delle coperture piane
Si profila uno spiraglio alla questione dello split payment. Tra le modifiche proposte dai relatori al decreto Milleproroghe c’è, infatti, anche l’innalzamento dell’anticipo sugli appalti al 15% per rispondere ai problemi di liquidità delle imprese, anche dopo l’introduzione dello split payment dell’Iva nei confronti della Pubblica amministrazione. Lo split payment, introdotto dalla legge di Stabilità 2015, secondo l’Ance aggrava l’equilibrio finanziario delle imprese che operano nel settore dei lavori pubblici, togliendo alle imprese del settore dell’edilizia 1,3 miliardi di euro di liquidità all’anno e mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende. La misura pone a carico delle pubbliche amministrazioni il versamento dell’Iva relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi. Una norma che impone un costo più alto alle imprese di costruzioni, che realizzano prodotti sui quali si applica un’aliquota Iva ridotta. In tali casi, l’impresa assume, anche dopo la compensazione tra Iva pagata sugli acquisti ed Iva incassata dalle vendite, una posizione di credito nei confronti dell’erario, che le impone lunghe attese per ottenerne il rimborso. Secondo una stima Ance su dati della relazione tecnica di accompagnamento al disegno di legge di stabilità 2015, l’ulteriore perdita di liquidità per le imprese derivante dal versamento dell’Iva direttamente da parte della P.a., risulta pari a circa 1,3 miliardi di euro in un anno. Per l’Ance inoltre si tratta di una misura dagli scarsi effetti di gettito sul settore delle costruzioni, già interessato da strumenti in grado di misurare la compliance fiscale delle imprese.