Segni di ripresa per l’immobiliare a Milano. A influire sulle compravendite è anche il fattore Expo, anche se non si arresta il ribasso dei prezzi. Secondo Tecnocasa, la riqualificazione di alcune aree è un altro fattore positivo: per esempio, Armani costruirà un museo, un polo espositivo dedicato all’arte e alla moda nell’ex area Ansaldo. L’area Solari-Tortona-Savona negli ultimi anni ha visto molti recuperi che hanno beneficiato la zona e dove al momento però difficilmente si superano i 5000 al metro quadro. Un altro museo legato a un nome della moda, Prada, è quasi ultimato in largo Isarco, tra viale Ripamonti e corso Lodi. L’intervento ha portato alla riqualificazione di ex strutture dismesse per quasi 19mila metri quadri di cui 11 mila mq saranno dedicati a spazio espositivo. Questo intervento avviene in una zona semiperiferica che negli ultimi anni ha subito il ribasso dei prezzi delle abitazioni e che al momento registra quotazioni medie di 2400 euro al metro quadro con punte di poco più di 3mila sulle soluzioni più signorili. Non lontano, in viale Ortles, in prossimità di via Ripamonti, dell’Università Bocconi e della Stazione di Porta Romana, si prevede un progetto di riqualificazione di un’area industriale oggi dismessa, con la creazione di un vero e proprio business park contiguo al centro storico della città. Il progetto prevede la creazione di un nuovo complesso con destinazione uffici e altro per circa 100 mila metriquadri di superficie utile. Un quartiere ormai rivalutato è quello dell’Isola, a ridosso di Porta Nuova e all’ombra del Bosco Verticale. Oggi attira soprattutto una clientela più giovane a cui, negli ultimi tempi, si sono uniti coloro che lavorano nella nuova sede di Unicredit in Porta Nuova. Una soluzione usata nelle vie più richieste (via Borsieri, via Volturno, via Pastrengo, via Confalonieri) si scambia a prezzi medi di 4mila euro al metro, mentre nella restante parte dell’Isola le quotazioni scendono a 3000-3500.
A Milano faro sulle zone in via di riqualificazione
Anie: l’Italia è al terzo posto al mondo per il fotovoltaico
È finita la crisi del fotovoltaico? Il settore, a fine 2014, è arrivato a 648.183 impianti installati, con una potenza di 18.325 MW. Un boom: basti pensare che il fotovoltaico in Italia rappresenta quasi il 15% sul totale installato nel mondo. Secondo Anie Rinnovabili (Confindustria) il parco installato in Italia è il terzo nel mondo alle spalle solo della Germania e della Cina e prima di colossi quali gli Usa e il Giappone. Non solo: il 2014, a dispetto dei minori incentivi, ha visto una crescita degli impianti di piccola taglia: l’incrocio del numero di impianti installati nel 2014 (50.571 unità) con il valore della potenza implementata (385 MW) evidenzia che a farla da padrone lo scorso anno sono stati proprio gli impianti del settore residenziale. Un turnaround: a fine 2013, il mercato del fotovoltaico aveva mostrato un calo del fatturato di più del 70% rispetto all’anno precedente, con gravi ripercussioni sull’occupazione. Una crisi post incentivi che tuttavia aveva fatto registrare una buona tenuta per gli impianti che usufruivano della detrazione Irpef per l’installazione su edifici residenziali, compresi tra i 3 e i 6 kW di potenza.
Proprio nell’ambito di questa classe, nel 2014 si è registrata la massima potenza installata, pari a 123,6 MWp (megawatt di picco, ovvero la potenza nominale di un impianto fotovoltaico). Seconda classe di potenza si è attestata quella compresa tra i 20 e i 200 kW, propria del settore industriale, in cui a fine 2014 si è registrata una potenza installata pari a 97,98 MWp.
«Circa il 60% della potenza installata è rappresentata da impianti fino a 20 kW», commenta il presidente di Anie Rinnovabili, Emilio Cremona. «famiglie e le Pmi credono davvero nel fotovoltaico, i dati ce lo dimostrano. E con la detrazione fiscale del 50%, prorogata fino al 31 dicembre 2015, è possibile un ritorno concreto degli investimenti sostenuti in tempi rapidi: in cinque anni è già possibile ammortizzare i costi. Per non parlare del fatto che le spese da sostenere sono diminuite di circa il 75% rispetto a qualche anno fa. Siamo lieti di poter dire che esiste un mercato italiano del fotovoltaico che va oltre i meccanismi incentivanti e che si sviluppa in maniera costante e continua. È proprio dal residenziale, dalle nuove tecnologie di accumulo e dallo stimolo all’autoconsumo che deve venire lo slancio per la ripartenza del nostro comparto industriale».
Oltre 150 piattaforme Nacanco al lavoro a Expo 2015
Oltre 150 piattaforme Nacanco fornite a noleggio sono al lavoro sul sito espositivo di Expo 2015 di Milano, impegnate in ogni tipo di lavorazione in un binomio di efficienza e velocità. Dall’installazione delle facciate vetrate, alla sofisticata impiantistica dei padiglioni, dalla movimentazione in cantiere per la realizzazione delle vie di accesso, fino alla posa delle essenze arboree, i lavori sono ormai quasi conclusi.
Protagonista nella costruzione di molti padiglioni e dell’impianto infrastrutturale di servizio, Nacanco ha noleggiato oltre 150 mezzi, molti utilizzati per lavori all’esterno, fra cui articolate diesel da 18 a 26 metri altezza di lavoro, autocarrate, autogru da 30 tonnellate, piattaforme cingolate, carrelli telescopici rotativi o fissi da 15 a 25 metri, telescopiche diesel fino a 28 metri altezza di lavoro. Per i lavori all’interno, si è reso necessario anche l’impiego di elevatori di persona e verticali elettriche, che richiedono spesso più precisione e accuratezza per i dettagli.
Il tutto nel completo rispetto di ogni criterio e di ogni requisito di sicurezza esplicitati nei bandi e dalla normativa vigente, e gestendo le sovrapposizioni. Tantissime le lavorazioni che si sono sovrapposte su aree molto ristrette.
Non solo il parco macchine richiesto era di altissimo profilo, ma anche i servizi pre e post noleggio necessari per poter effettuare con successo le forniture. Le macchine che entrano in Expo, infatti, devono essere perfettamente efficienti, ben tenute, correttamente e costantemente revisionate e tagliandate. Il servizio tecnico di assistenza deve essere sempre disponibile per interventi tempestivi e risolutivi, sette giorni su sette. Una sfida importante, che Nacanco ha scelto di giocare, mettendo in campo tutte le sue risorse umane e di flotta.
L’Esposizione Universale 2015 aprirà le porte il 1° maggio 2015, fino al 31 ottobre 2015. I visitatori attesi supereranno le 15.000.000 di persone. Oltre ottantamila ingressi al giorno, come uno stadio di San Siro pieno ogni giorno.
Appello degli architetti: la crisi dell’edilizia va affrontata subito
Architetti in campo con una lunga lettera del Consiglio Nazionale della categoria. Con un appello. «Sembra che solo ora molti si accorgano, Istat in primis, che l’edilizia ha pagato, con la perdita di mezzo milione di posti di lavoro (800mila per l’Ance) più di ogni altro settore in questi cinque anni di crisi e che il deficit italiano è stato finanziato con una delirante imposizione fiscale sulla casa e sul settore delle costruzioni che ha distrutto il comparto della progettazione e delle costruzioni che era vanto dell’Italia nel mondo», nota il Consiglio Nazionale degli Architetti. «Le nostre proposte sulla rigenerazione delle città, sulla manutenzione del territorio, sull’investimento nell’economia delle conoscenza, sulla semplificazione amministrativa, la valorizzazione dei giovani talenti e la promozione della cultura architettonica vista come espressione della cultura e della produttività del Paese sono da molto tempo sul tavolo della politica, anzi nei cassetti della politica, basterebbe aprirli e iniziare a fare per affrontare finalmente la crisi dell’edilizia. Da tempo abbiamo lanciato l’allarme – senza che i Governi se ne preoccupassero – che la perdita di metà dei fatturati dei progettisti con redditi sotto la soglia di povertà, e per questo motivi costretti a chiudere gli studi o ad emigrare, erano e sono segnali gravissimi per un settore che è trainante per tutta l’economia. L’unico risultato è stato quello di eliminare, in preda ad un furore degno di miglior causa, ogni regola tariffaria in nome di una illusoria idea di concorrenza che, però, non ha toccato i grandi interessi monopolistici, di fare intervenire l’antitrust contro il principio di dignità della professione legato ad un minimo di retribuzione dell’attività peraltro stabilito dall’art. 36 della Costituzione, che evidentemente si deve applicare a tutti meno che a noi professionisti». L’appello degli architetti si conclude con una sollecitazione: «Ora che gli organi di stampa e personalità pubbliche sembrano aver compreso l’allarme degli architetti italiani, ovvero che mentre si discuteva dell’art. 18 centinaia e centinaia di migliaia di persone rimanevano senza lavoro, il Governo intende finalmente intervenire?».
Mostra Treehouses-Abitare sull’albero alla Villa dei Vescovi
Prosegue fino al 29 marzo 2015 alla Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia (Padova), la mostraTreehouses. Abitare sull’albero, a cura degli studenti del Master in Business Administration for Arts and Cultural Events dello IED, Istituto Europeo per il Design di Venezia.
Promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, l’esposizione ospita una sezione fotografica con immagini di strutture abitative sugli alberi realizzate in varie parti del mondo. Inoltre i visitatori potranno vedere i lavori grafici di Serena Miglietti ispirati al romanzo Il Barone Rampante di Italo Calvino, l’installazione realizzata dal collettivo artistico How We Dwell, e infine un Wish Tree, che per tutta la durata dell’esposizione sarà allestito nella corte della Villa. E per i più piccoli laboratori sulla carta riciclata, a cura dgli studenti dello IED.
Vivere sugli alberi non come metafora di un vivere intellettuale distaccato dalle cose del mondo, ma come una possibilità concreta da esplorare da un punto di vista architettonico, artistico, didattico ed esperienziale diverso.
Orari di apertura: dalle ore 10 alle 17. Ingresso + visita guidata: da mercoledì a sabato 8,50 euro (3 euro bambini; gratuito iscritti FAI e Residenti nel Comune di Torreglia, 20 euro pacchetto famiglia 2 adulti + 2 bambini). Domenica 10,50 euro (3 euro bambini; 2 euro iscritti FAI e Residenti nel Comune di Torreglia, 24 euro pacchetto famiglia 2 adulti + 2 bambini).
Per ulteriori informazioni: faivescovi@fondoambiente.it
JCB presenta la nuova terna cingolata 1CX-T
JCB incrementa la versatilità della terna compatta 1CX presentando la versione di terna cingolata 1CX-T, una nuova soluzione per chi richiede maggiore capacità di salita, stabilità e spinta in condizioni di terreno a bassa consistenza.
Il modello riunisce una pala compatta e un mini escavatore in un’unica macchina, ed è dotato di un potente circuito idraulico ausiliario ad alta portata e di un motore conforme ai requisiti Tier 3 con una potenza di 49 CV (36,3 kW) e una potente coppia da 140 Nm. Gli operatori, grazie all’innovativo sistema di gestione del motore che controlla l’uscita del cambio e imposta le velocità tramite regimi più bassi, possono ottenere una spinta maggiore mantenendo al minimo il consumo di carburante.
Sia la versione 1CX che quella cingolata 1CX-T sono in grado di supportare un ampio numero di attrezzature sui bracci pala anteriori (dotati di una minipala standard che rendono la macchina compatibile con un’ampia gamma di benne e attrezzature) e sulla terna posteriore, per una capacità di sollevamento superiore a una minipala da 600 kg. La terna 1CX-T vanta un angolo di scarico maggiore del 25% e una forza di strappo fino al 15% superiore. L’altezza di carico anteriore arriva fino a 2,65 m per la 1CX-T, dai 2,59 m sulla 1CX, un’altezza sufficiente per il caricamento su autocarri con paratie molto alte.
La nuova JCB 1CX-T è dotata di ottima manovrabilità, grazie a una notevole altezza minima da terra e a un eccellente diametro di sterzata. Il trattenimento dei cingoli da 320 mm viene garantito da un robusto carro e a quattro rulli con tripla flangiatura. I cingoli offrono inoltre una pressione a terra inferiore rispetto a un modello gommato, permettendo alla macchina di lavorare su fondi bagnati e con scarsa aderenza.
La terna 1CX-T vanta la potenza di un mini escavatore da 2,5 tonnellate: il traslatore è in grado di scavare a una profondità maggiore del 36% rispetto a una minipala analoga, grazie all’avambraccio telescopico dal design esclusivo JCB. La capacità della benna è inoltre maggiore del 14% rispetto al modello 1CX standard.
Le dimensioni sono compatte, ideali per cantieri in spazi ristretti. Inoltre sia la terna JCB 1CX che la 1CX-T traggono vantaggio dall’accesso laterale ad altezza massima, che garantisce all’operatore la massima sicurezza per accedere al sedile. Le macchine sono disponibili con un tettuccio standard, un tettuccio ad altezza ribassata per manovrabilità aggiuntiva o una cabina completa con riscaldamento integrato o condizionatore opzionale.
I clienti possono scegliere tra leve servocomandate manuali o EasyControl e tra configurazioni dei comandi SAE+ e ISO+. Oltre al circuito idraulico ausiliario per il braccio terna, la nuova 1CX-T può essere fornita con un circuito per le attrezzature idrauliche come martelli, pompe per acqua e frese a disco.
La manutenzione periodica è semplice grazie a un ampio vano motore monopezzo e a pannelli laterali rimovibili. Gli intervalli di manutenzione sono definiti ogni 500 ore per la massima operatività. Un grande serbatoio carburante da 40 litri garantisce lunghe ore di esercizio tra un rifornimento e l’altro e il livello dell’olio idraulico è chiaramente visibile tramite una spia trasparente posteriore.
La finestra a tutto vetro di Finstral al Made Expo 2015
Al Made Expo 2015 di Milano Finstral presenta FIN-Project Cristal, la nuova finestra di design a massima trasparenza. Un serramento di alta qualità a tutto vetro, in cui il telaio dell’anta scompare completamente, rivestito dal vetro, sia all’interno sia all’esterno. L’assenza di spigoli e bordi rende ancora più facile la pulizia della finestra, che può essere personalizzata in dodici tonalità. Le forme sono minimaliste ed eleganti.
Oltre alla finestra standard, sono previste due varianti:
– FIN-Project Twin-line Cristal, dotata di anta accoppiata, che garantisce elevate qualità prestazionali e funzionali. La veneziana, inserita tra le singole lastre, offre protezione dal sole e consente di regolare a piacimento l’ingresso di luce. La superficie è completamente vetrata sul lato interno, mentre esternamente anta e telaio sono complanari. In termini di isolamento termo-acustico, la finestra offre rispettivamente un valore Uw fino a 1,0 W/m²Ke un valore Rw di 41 dB.
– FIN-Project scorrevole Easy-Slide Cristal, la porta scorrevole per piccole aperture, con larghezza dell’anta fino a 1,4 metri. Easy-Slide Cristal consente di progettare facciate più leggere, senza che le linee dei profili appesantiscano i contorni. L’anta scorre all’esterno del serramento, e ciò fa sì che, in condizioni di grande vento e di pioggia battente, questa venga premuta ancora di più sulle guarnizioni, aumentandone la tenuta.
Fuorisalone 2015: l’Orto fra i cortili di Piuarch
Al Fuorisalone 2015 Piuarch presenta “Orto fra i cortili”, un progetto di green architecture nel cuore di Brera. I 300 metri quadrati del tetto dell’edificio che ospita lo Studio in via Palermo 1 saranno convertiti in un orto permanente e una “farmacia a cielo aperto”, riqualificando l’immobile anche dal punto di vista energetico e funzionale.
I semi posti a germogliare secondo il ciclo delle stagioni forniranno cibo, decoro, ed essenze fino a terminare in compost. La farmacia a cielo aperto prevede la piantumazione di piante officinali con l’intento di riscoprire le proprietà medicali e terapeutiche delle essenze. Il progetto generale del verde è di Cornelius Gavril, in collaborazione con VerdeVivo.
Al centro del concept “Orto fra i cortili” un sistema modulare di pallet utilizzato per costruire strutture assemblabili in maniera semplice, coniugando estetica e funzionalità.I pallet sono usati sia come piano di calpestio che, rovesciati, come contenitori per il terreno.
L’Orto tra i cortili si propone di diventare un sistema ripetibile su ampia scala per riqualificare superfici non utilizzate. Lo strato di vegetazione, oltre a rappresentare uno strumento paesaggistico e di autoproduzione alimentare, migliora anche l’isolamento dell’immobile e incrementa l’inerzia termica dei locali sottostanti. Il sistema a pallet permette inoltre un controllo delle acque piovane, riducendo il flusso delle acque di scarto che entrano nel sistema cittadino.
Il sistema integra anche un intervento di consolidamento strutturale dell’edificio volto ad aumentare il carico per metro quadrato, realizzato grazie all’impiego di travi per rinforzo strutturale in vetroresina dell’azienda PCR. La struttura in vetroresina consente di realizzare i rinforzi strutturali con un sistemi resistenti e leggeri, facili da montare, resistenti agli agenti atmosferici e totalmente riciclabili.
Piuarch
Via Palermo 1
dal 14 al 19 aprile
Orario: 10.00-13:00 e 14.00-18:00
Alveari Urbani: il design delle api a Milano
La perfezione architettonica delle api sarà al centro di Green Island 2015 Alveari Urbani, manifestazione che dal 13 al 15 aprile aprirà le porte a Milano. Per l’occasione un gruppo di designer e artisti internazionali hanno immaginato e disegnato il “loro alveare urbano “ ideale. Utilizzata per la decorazione di interni, nei tessuti e nella forma modulare di tanti agglomerati residenziali, la struttura a nido d’ape è uno dei motivi ricorrenti dell’architettura e del design.
Il risultato è la prima mostra italiana di alveari urbani, aperta dal 14 aprile presso la Stazione Garibaldi. L’esposizione si svilupperà attorno a un’installazione che simula un prato e i progetti, che coniugano in modo originale architettura, design e rispetto per l’ambiente, saranno esposti dentro vasi di piante fitodepuratrici.
In mostra le realizzazione di numerosi artisti, come la londinese Judith Cowan che con il suo sgabello-arnia, o Andrea Liberni che ha creato una casa-torre ricca di finestre esagonali. E mentre nell’opera “To Be or not to bee” del Duo Control Zac prevale l’aspetto grafico, per gli olandesi dell’Atelier Van Lieshout vince l’apetto scultoreo della cera. Completano l’esposizione altre opere, tra cui il caleidoscopio color miele dell’artista svizzera Katia Loher, la “cabina telefonica” colorata e traforata da esagoni del bosniaco Igor Sovily, le sculture-scatole di Fieldworks. Infine il fotografo concettuale Paul Clemence sfrutta l’occasione per riflettere sui tanti modi in cui la natura influenza e plasma l’architettura umana.
La presentazione della mostra Alveari Urbani si terrà il 13 Aprile (ore 11.00-13.00) presso l’Expo Gate, l’infopoint di Expo 2015 in Largo Cairoli. Qui l’artista slovena Polonca Lovsin presenterà in anteprima italiana il video “Perché le api scompaiono?”. Un omaggio a Parigi dove, sul tetto dell’Opéra National, vivono già 90 mila api che producono miele al sapore di menta e limone.
E non solo Parigi ospita le regine del miele. Sempre più forte si sta sviluppando il fenomeno dell’apicoltura in chiave urbana: le arnie hanno fatto la loro comparsa sui tetti dei grattacieli o negli angoli dei parchi pubblici, tanto che si produce miele perfino a Wall Street.
Anche se per le api non sono tempi facili: pesticidi, fertilizzanti chimici e mutamenti degli habitat naturali stanno decimando la popolazione di questi insetti. Con grave danno anche per il nostro stesso ecosistema. Basti pensare che 71 delle 100 colture più importanti per l’alimentazione umana sono impollinate dalle api, dai pomodori alle mele e le fragole.
Green Island 2015 Alveari Urbani si inserisce tra gli eventi culturali di Expo in città. Il progetto fa parte del circuito di ricerca della Comunità Europea con l’Università Middlesex di Londra.
Crisi dell’edilizia, i numeri dell’Istat non dicono tutto
Ci sono numeri che significano più di quanto esprimano. Per esempio, negli ultimi cinque anni, infatti, le denunce di infortunio nelle costruzioni sono diminuite del 46,1%, passando dalle oltre 83mila del 2009 alle 45mila del 2013. A fermarsi qui, se ne potrebbe dedurre che ci avviamo verso un mondo migliore, in cui la sicurezza non è subordinata al profitto o, perlomeno, alla negligenza. Ma lo stesso numero, appunto, esprime di più di quanto non sembri, se si aggiunge che il dato è condizionato dal dimezzamento dell’edilizia italiana. Insomma, la statistica va inquadrata nel suo contesto, che significa crisi profonda del settore. Che ora viene confermata anche dall’Istat: da 18 trimestri consecutivi, quasi cinque anni, il numero degli occupati (e, quindi, anche degli infortuni) è in calo. È una discesa che sembra inarrestabile. Ma, attenzione, anche qui i numeri rivelano una verità parziale. Perché, se tante aziende di costruzioni chiudono, si assiste allo stesso tempo a una trasformazione degli addetti a lavoratori autonomi. Secondo l’Istat, per esempio, da fine 2009 al fine 2014 gli occupati persi sono 500mila, un quarto del totale. Ma va aggiunto anche alcuni di loro non sono più dipendenti, ma invece che nei cantieri si occupano di piccoli lavori, di ristrutturazioni. Un altro numero è interessante: nei primi 9 mesi del 2014 l’occupazione nel settore edile è scesa del 3,9% mentre i lavoratori autonomi sono saliti del 16%.
Insomma, le statistiche vanno interpolate, interpretate, completate: da 1,96 milioni di occupati nel quarto trimestre 2009 si è passati, indica l’Istat, ai 1,45 milioni di fine 2014. E non è finita: nell’ultimo trimestre dell’anno scorso la contrazione è stata del 7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Ma quanto di questo fatturato si è disperso nei mille rivoli dei lavori favoriti dai bonus casa?
Marzo 2015 (abbonati)
Zordan si aggiudica il Bulgari Design Award per il sostenibile
A Miami dal 13 al 15 febbraio si è tenuta la convention organizzata da Bulgari, durante la quale è stato conferito il premio Bulgari Design Award dedicato al costruire sostenibile. Ad aggiudicarsi il premio è stata proprio la nota azienda Zordan, da tempo attiva nell’arredamento dei principali negozi monomarca di famosi brand del lusso (come Ferragamo, Tumi e Van Cleef & Arpels). In presenza di tutti i più illustri partner di Bulgari, appartenenti al settore edile e dell’arredamento, Alfredo Zordan e Giuseppe Caruso, rispettivamente Direttore Commerciale e Project Manager dell’azienda vicentina, hanno ritirato questo ambito riconoscimento assegnatoli dal management della celebre firma stessa.
“Sono cresciuto guardando mio padre lavorare il legno – ha dichiarato Alfredo Zordan durante la premiazione – quando ancora il tema del costruire sostenibile non era stato codificato, eppure la sostenibilità era già in tutte le azioni e in tutti i pensieri portati avanti dalla nostra azienda. Il rispetto della natura e dei suoi ritmi è stato infatti per noi insieme naturale ed imprescindibile, fin dall’inizio. Ai tempi di mio padre, i mobili venivano realizzati in legno massello, di elevata qualità e rifiniti con cera d’api o olio di lino. Il laboratorio artigiano veniva riscaldato bruciando gli scarti del legno lavorato. Inoltre, quando il mobile era pronto, veniva consegnato avvolto in stoffe riutilizzate molteplici volte (…) Nel 2007, alla vigilia dell’acquisizione dell’azienda da parte dell’attuale generazione, abbiamo iniziato a introdurre coscientemente le prime pratiche sostenibili. Abbiamo coperto il tetto con pannelli solari, dato avvio a un processo di digitalizzazione dei documenti per ridurre la quantità di carta utilizzata nei nostri uffici e riattivato il sistema di riscaldamento a biomassa, ora alimentato a cippato. Ancora oggi inoltre, selezioniamo i nostri fornitori in aree a noi vicine, promuoviamo un uso responsabile del legno, sosteniamo lo sviluppo delle comunità locali, e seguiamo la filosofia della Lean Production, al fine di minimizzare gli sprechi.”
Un impegno costante, quello dichiarato da Alfredo Zordan, verso l’innalzamento di solide fondamenta per un modello di business centrato sulla sostenibilità. Con questo premio Bulgari ha voluto certamente attribuire una nota di merito a Zordan come partner di rilievo elogiando il suo prezioso contribuito, oltre alla costruzione, anche alla certificazione LEED di alcuni punti vendita tra i quali lo Store Bulgari di Los Angeles.
Trend e nuove tecniche di vendita sul numero di marzo
Un numero davvero ricco quello di YouTrade di marzo, a partire dalle notizie di attualità. Tantissimi gli argomenti all’ordine del giorno: l’edilizia scolastica e il social housing, al centro delle strategie del governo Renzi, la spending review e le aspettative della Corte dei Conti all’indomani dell’approvazione della legge di stabilità, la riqualificazione, non solo delle città e delle sue periferie, ma anche delle strutture ricettive sparse sul territorio, considerate tra le più obsolete del mondo.
Queste ultime sono strategiche anche in vista del grande evento di Expo 2015, l’esposizione universale che aprirà le porte a Milano il 1° maggio. E mentre i lavori procedono in maniera febbrile, per la paura di non arrivare in tempo a ultimare tutte le infrastutture, già si litiga sul post-manifestazione. Come racconta YouTrade in un interessante articolo sul dopo Expo, sono molte le incertezze che riguardano il futuro dei terreni (quasi 1 milione di metri quadri tra Rho e Milano). Al centro del pasticcio, l’operazione immobiliare firmata da Arexpo, società che ha comprato le aree dell’esposizione, controllata da Comune di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Fiera, Provincia di Milano e Comune di Rho.
In questo numero parliamo anche dei cambiamenti in atto nel mondo degli agenti. La grande distribuzione, la diminuzione dei cantieri e l’aumento delle ristrutturazioni stanno infatti aprendo una nuova fase anche per gli specialisti del commercio. Tre esperti sales manager ci raccontano cosa sta succendendo nel settore.
Da non perdere lo speciale dedicato alle sopraelevazioni con sistema X-Lam, una soluzione che consente di costruire nuovi appartementi senza consumare terreno, resa possibile dall’utilizzo di un materiale leggero ed efficiente qual è il legno. E, aspettando il Made Expo e il Salone del Mobile di Milano, YouTrade lancia uno sguardo all’innovazione, con due speciali dedicati alle novità e alle anteprime in esposizione durante i due eventi fieristici. Un viaggio tra nuovi materiali e accessori per l’edilizia, soluzioni progettuali e originali proposte di arredamento.
Con la primavera alle porte torna infine la voglia di stare all’aria aperta. La rubrica YouTrade Casa fa il punto sulle novità dell’outdoor in cui la parola d’ordine per il 2015 sembra essere la voglia di sperimentare con nuovi materiali e soluzioni più flessibili e modulari.
Gli affitti sono scesi meno del prezzo delle case
Gli affitti, dal 2007 al 2014, sono scesi, ma in percentuale meno di quanto sono calati i prezzi degli immobili. Lo indica Tecnocasa, in un’analisi dei rendimenti dal primo semestre del 2007 al primo semestre del 2014, che registra un aumento. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che, nel periodo di riferimento, i canoni di locazione sono diminuiti meno dei prezzi. Per esempio, il calo dei canoni dei bilocali è stato del 14,5%, quello dei trilocali del 18,0%. Nello stesso periodo, però, la discesa dei prezzi è stata del 36%. Dal primo semestre 2007 al primo semestre 2014 le città che hanno registrato i rendimenti più alti sono state Verona per il bilocale (4,9%) e Palermo per il trilocale (4,4%).
Oikos colora la tavolozza di Daniel Liebeskind
Ha firmato opere come il nuovo grattacielo di CityLife,a Milano, oppure la riprogettazione dell’area delle Torri Gemelle, o del nuovo padiglione del Vtoria and Albert Museum. Ma ora Daniel Libeskind è anche un architetto che si trasforma in artista del colore. L’archistar, infatti, ha ideato una nuova collezione di colori per Oikos, che segna l’inizio di una nuova collaborazione. Ed è anche un modo, per l’azienda, di festeggiare i 30 anni di attività: fondata nel 1984, Oikos produce colore e materiali, in particolare per l’architettura sostenibile. Un obiettivo, la sostenibilità, che nel corso del tempo è diventato uno stimolo per la creazione di nuove materie. Tanto che l’idea imprenditoriale, che è anche una passione, si è trasformata in sette monografie d’arte, inserite nell’ADI Design Index nel 2012.
Ma un modo per celebrare il successo è anche quello di offrire nuove possibilità per la creatività degli architetti. E qui si inserisce la nuova palette di colori di Libeskind, trasformata in materia da Oikos. Perché per Libeskind il colore è un elemento progettuale imprescindibile, e assieme all’azienda ha programmato una presenza per il Fuorisalone 2015 con Future Flowers, composizione appositamente progettata dall’eclettico architetto, che sarà ospitata nel Cortile Farmacia, dell’Università Statale di Milano.
Future Flowers, introduce un frammento della Chamberwork No.2 Orizzontale e lo porta in una situazione tridimensionale. Si tratta di una struttura composta da pannelli di metallo tagliati e piegati, intrisa di una straordinaria aggiunta di densità e colori, che fanno parte proprio della nuova tavolozza sviluppata da Oikos per Libeskind. L’installazione fa parte della mostra Energy for Creativity, che sarà visibile per tutto il periodo del Salone del Mobile e oltre, fino al 24 maggio.
«Una collaborazione che ci riempie di orgoglio», spiega Claudio Balestri, presidente di Oikos. «Una personalità internazionale di forte riferimento per tutto il mondo dell’architettura che mi ha colpito soprattutto per le sue straordinarie doti di umanità ed etica professionale, caratteristiche che fanno parte anche del Dna della nostra azienda. Sono convinto che questa partnership, nata da una comune visione di intenti, sia destinata a durare ben oltre queste prime operazioni, consapevole della reciproca soddisfazione che ha generato sinora».