Finco all’attacco. La Federazione delle imprese di laterizi critica, in una lettera riservata ai soci, i provvedimenti che avrebbero dovuto rilanciare l’edilizia. «Guardiamo in faccia la realtà: la Legge Obiettivo (Legge 443 del 2001) ha in sostanza fallito, nonostante qualcuno si sia arrampicato sugli specchi per attenuare questo dato di fatto. E questo indipendentemente da quanto emerge dalle cronache di questi ultimi giorni rispetto alle quali lasciamo, ovviamente, che sia la Magistratura ad occuparsi», si legge nella newsletter di Finco. «Dall’ultimo rapporto presentato alla Camera dei Deputati si apprende che dal 2001, anno di approvazione della sud-detta Legge, dei 285 miliardi di opere inserite nel programma, quelle ultimate valgono 23,8 miliardi di euro, pari all’8,4% del totale. Ed analoghe indicazioni già venivano dal Rapporto dello scorso anno – che avemmo modo di com-mentare in una passata Newsletter. Molte le cause della lentezza, a parte quelle trattate nella sezione “Lettere” di questo stesso numero: dalla scarsa selezione di opere ad un problema di fabbisogno finanziario». Secondo la Federazione di Confindustria, «l’effetto è stato quello di aumentare i costi ed i tempi di esecuzione. Cerchiamo di prendere atto di ciò e destiniamo i fondi per cercare di mantenere quello di cui già disponiamo. Dobbiamo fare manutenzione, sotto tutti i profili, cercando di preservare ciò che abbiamo (che non è poco) prima di intraprendere nuove grandi opere. Alcune di esse sono importanti ma l’attuale Legge Obiettivo deve trasformarsi in Obiettivo Manutenzione (edile, idrogeologica, stradale, architettonica, monumentale, sismica, energetica, selezione e recupero opere incompiute)».
Finco all’attacco della Legge Obiettivo: «Non funziona»
Habitaria vince il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente
Il complesso edilizio in classe A Habitaria, realizzato da La Ducale a Paullo (Milano),è tra i 7 progetti vincitori del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2015 di Legambiente. Il riconoscimento viene attribuito ad innovazioni di prodotto, di processo, di servizi, che contribuiscano alla sostenibilità ambientale e che si segnalino per originalità e per potenzialità di sviluppo, anche in relazione alle specificità territoriali.
Tre le ragioni che hanno convinto la giuria: è stata riutilizzata un’area dismessa (previa bonifica), nella costruzione e negli impianti c’è stata una attenzione totale ai fattori ambientali e di qualità di vita, e, infine, è un condominio con ampi spazi e servizi per le famiglie.
Società di sviluppo immobiliare del Gruppo Tecnocasa, La Ducale ha realizzato per Habitaria 79 appartamenti e 13 unità commerciali, ottenendo la certificazione Leed Gold. Il complesso rientra nel concetto di casa creato da La Ducale, che si identifica nella linea denominata Habitaria Home.
La consegna dei premi Innovazione 2015 di Legambiente avverrà a Milano lunedì 13 aprile presso il Palazzo Giureconsulti-Camera di Commercio in Piazza dei Mercanti 2 (9.30-13.15).
L’ora degli esami per il patentino da installatore di parquet
Come posare un parquet: ora si insegna a scuola. Il Polo Formativo Legno Arredo di Lentate sul Seveso (Monza Brianza) è il primo ente italiano ad aver avviato un corso formativo dedicato alla figura professionale del posatore di pavimentazioni e rivestimenti di legno, secondo quanto previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF). Un’iniziativa avviata in collaborazione con AIPPL (Associazione Italiana Posatori Pavimenti di Legno) che ha permesso ai primi 15 iscritti di ottenere il libretto della formazione (il cosiddetto patentino), oggi accessibile a tutti i posatori grazie alla norma UNI 11556, che tutela al tempo stesso il posatore e il consumatore in termini di garanzie sulla conformità dell’installazione. La norma prevede 5 livelli di qualifica, AIPPL è partita dal terzo, rivolto al Posatore qualificato di pavimentazioni prefinite e rivestimenti di legno e/o base di legno. E sabato 28 marzo hanno avuto luogo gli esami, alla presenza della commissione esaminatrice composta dall’avvocato Filippo Cafiero, da Rita D’Alessandro (responsabile tecnico-normativo AIPPL), da Marco Erba (Architetto), dal presidente AIPPL Dalvano Salvador e presieduta da Stefano Berti, dirigente di ricerca CNR Ivalsa. Il Polo Formativo del Legno Arredo è un Istituto riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione (certificato 9001 e accreditato dalla Regione Lombardia per operare nei settori della formazione, dell’orientamento e dei servizi all’impiego). Il programma ha previsto una parte pratica e una serie di lezioni teoriche, che spaziavano dalla tecnologia del legno alla normativa, dalle problematiche di sicurezza in cantiere alla valutazione dell’ambiente di posa, dall’analisi dei costi agli aspetti legali, fino all’organizzazione di vendita e all’approccio al cliente.
Per ridare vita alle facciate nasce A 64 R-Evolution di Fassa Bortolo
Per la finitura e il ripristino di facciate nasce A 64 R-Evolution, il nuovo rasante di Fassa Bortolo fibrorinforzato a base minerale, classificato R2 e conforme alla Norma UNI EN 1504-3 (procedure e caratteristiche dei prodotti per la riparazione strutturale e non strutturale).
La sua elevata stabilità dimensionale e le performance meccaniche, grazie alla presenza di fibre, rendono A 64 R-Evolution utilizzabile per la rasatura negli interventi di rinforzo strutturale in murature danneggiate, nel ripristino di elementi in calcestruzzo e di facciate degradate, caratterizzate da rivestimenti plastici o in mosaico. Usato sulle superfici in calcestruzzo il prodotto garantisce un’elevata adesione, soprattutto su solai predalles, e resistenza alla carbonatazione, tra le principali cause di degrado.
La sua formulazione permette di raggiungere spessori fino a 1 cm in una sola passata, annegando una rete in fibra di vetro alcaliresistente, per migliorare la distribuzione delle eventuali tensioni superficiali. A 64 R-Evolution può essere rifinito con frattazzo di spugna, ottenendo una finitura del tipo “a civile”, oppure con frattazzo di plastica, per una superficie più liscia e uniforme.
È possibile inoltre completare l’intervento di rasatura e di ripristino, con le numerose soluzioni di protezione e di decorazione del Sistema Colore Fassa Bortolo.
Il notaio diventa superfluo per vendere cantine e box
Novità per il settore immobiliare nei 32 articoli del Ddl Guidi sulla concorrenza approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 febbraio e ora all’esame del Parlamento. Ai notai viene tolta l’esclusiva per gli atti di compravendita e di donazione di immobili non abitativi (come box, uffici, stalle, cantine, soffitte) con un valore catastale sotto i 100mila euro. Chi compra e vende potrà rivolgeresi anche a un avvocato che, però, per tutelare l’acquirente avrà gli stessi obblighi dei notai e munirsi di polizza assicurativa «pari almeno al valore del bene dichiarato nell’atto». Gli avvocati dovranno richiedere la registrazione dell’atto, presentare le note di trascrizione e di iscrizione e le domande di annotazione e di voltura catastale: operazioni destinate a garantire della bontà dell’acquisizione della proprietà. Non solo: dovranno anche liquidare i pagamenti delle relative imposte. Se il Ddl diventerà legge, per queste categorie di immobili la proprietà potrà esser trasferita anche con una semplice scrittura privata che diventa titolo sufficiente per la trascrizione.
Precisione e affidabilità per i nuovi Tassellatori Dewalt
Precisione e affidabilità per i nuovi Tassellatori Dewalt SDS-Plus Brushless DCH273P2T e DCH274P2T, che vanno ad ampliare la gamma XR.
Ideali per svariate applicazioni (forature, tassellature, fissaggio generici e piccole scalpellature), i nuovi tassellatori sono brushless, dotati cioè di un motore senza spazzole che comporta una maggiore efficienza, grazie alla mancanza di attriti tra le spazzole stesse e lo statore, disturbi elettrici ed episodi di surriscaldamento. L’assenza di spazzole permette anche una maggiore autonomia della batteria e la durabilità dell’utensile stesso, in quanto è soggetto a minor usura ed ha minori parte sottoposte a logorio.
Le performance e la maggiore durata sono garantiti anche dalla batteria al litio XR 18V 5.0Ah, presente su entrambi i modelli. Entrambi i modelli hanno in dotazione 2 batterie, un caricabatterie e una pratica valigetta TSTAK, perfetta per l’organizzazione e il trasporto.
I nuovi Tassellatori Dewalt SDS-Plus Brushless DCH273P2T e DCH274P2T hanno un design ergonomico e, grazie all’impugnatura posteriore XR gommata flottante e all’impugnatura anteriore orientabile antivibrazione, garantiscono maneggevolezza, una presa più sicura e minori vibrazioni mano/braccio (fino a 6.6 m/s2, il valore più basso della sua categoria). Inoltre, il corpo bilanciato e leggero dei nuovi tassellatori riduce l’affaticamento dell’utilizzatore anche nelle applicazioni intense e continuative.
I Tassellatori SDS-Plus Brushless DCH273P2T e DCH274P2T sono dotati anche di luce LED integrata per una maggiore visibilità in condizioni di scarsa luce, un selettore a tripla modalità (foratura con percussione, foratura, scalpellatura), batteria con pulsante per il controllo del livello di carica. Per il modello DCH274P2T inoltre è previsto doppio mandrino SDS-Plus e autoserrante 13 mm.
Coppo Titan Wierer: protezione per tetti a bassa pendenza
Particolarmente soggetti alle infiltrazioni dovute alla risalita dell’acqua sospinta dal vento o al suo accumulo per mancato deflusso, i tetti a bassa pendenza necessitano soluzioni ad hoc, come il Coppo Titan Wierer.
Leggero, robusto e resistente, Coppo Titan è appositamente creato per pendenze fino a 5,7° (10%), assicura un efficiente smaltimento delle acque meteoriche e mantiene inalterata la funzionalità della copertura.
Ideale sia in contesti di edilizia residenziale che in edifici commerciali e industriali, la nuova tegola di Wierer è disponibile in tre differenti varianti cromatiche (Coppo rosso, Striato Cotto e Granito). Inoltre, il suo profilo tradizionale e l’ampia superficie permettono di realizzare coperture capaci di integrarsi armonicamente con l’ambiente circostante.
Grazie al design dei profili laterali di incastro, la barra antiriflusso e le nervature antigoccia, Coppo Titan assicura un’elevata impermeabilità del manto (la tegola è garantita 30 anni, sull’impermeabilità all’acqua, la resistenza a gelo e disgelo e sulla resistenza al carico di rottura a flessione).
Le dimensioni della tegola (5 pz/m2) e i pannelli di isolamento presagomati (Isomaxi) consentono una posa facile e veloce. Rispetto a un tetto realizzato con materiali tradizionali, Coppo Titan permette di ottenere un peso finale del manto sensibilmente ridotto di circa 40 kg/m2.
Verande Finstral: isolamento per tutti i gusti
Realizzate con solide strutture in PVC e rinforzate in acciaio, le verande Finstral sono resistenti ad ogni tipo di muffa e l’intero complesso vetrato è semplice da pulire e richiede poca manutenzione. I colori, le superfici e il rivestimento esterno ed interno in alluminio offrono inoltre ampie possibilità di personalizzazione.
Gli speciali vetri ed i profili in PVC impiegati dalle verande Finstral, entrambi ad alto valore termoisolante, proteggono dal freddo invernale e dall’afa estiva, contribuendo a ridurre notevolmente il consumo energetico, e isolano dai rumori esterni.
Di serie le verande Finstral sono dotate di vetro basso-emissivo Plus Valor con un valore Ug di 1,1 W/m²K, per un coefficiente medio di trasmittanza termica Uw della veranda pari a 1,4 W/m²K, per arrivare a Uw 1,1 W/m²K con vetratura della parete con distanziale vetro a prestazioni termiche migliorate (triplo vetro basso-emissivo S-Valore con Ug 0,6 W/m²K) e coefficiente medio di trasmittanza termica Ug 1,0 W/m²K degli elementi laterali. Il basso coefficiente Ug diminuisce le dispersioni di calore e consente di ottenere una gradevole temperatura d’ambiente per tutto l’inverno.
Per prestazioni ancora più performanti si possono installare appositi vetri doppi o tripli, riflettenti o assorbenti. Per il tetto e per i parapetti sono previsti di serie vetri accoppiati di sicurezza. Le verande sono disponibili su misura, in molteplici dimensioni ed in tutte le superfici e colori: dalle verande e piccole facciate ad uno o due piani, balconi a vetro, “erker”, abbaini, cupole, vetrate per tetto e tettoie.
Roma batte Milano: 11 anni di stipendio per un appartamento
Uno dei temi ricorrenti per chi deve acquistare casa si riassume così: quanti anni di stipendio ci vorranno per acquistarla? Il numero che ne deriva è anche un indicatore del valore reale degli immobili a fronte di quello della vita reale. Il calcolo è riproposto dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa e si riferisce ai prezzi del dicembre 2014, paragonato alle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno per attività economica e contratto, ricavate dalla banca dati Istat. L’abitazione presa a modello è di 85 metri quadri. Risultato: sono necessarie 6,6 annualità per acquistare l’appartamento in questione. La cifra è minore (ovvio, visto che i prezzi sono scesi) rispetto a quanto rilevato nel 2013, quando ne servivano 7,1. A livello locale non ci sono state variazioni di rilievo ad eccezione di Napoli, Genova e Milano: la città partenopea vede un calo di 1,2 annualità (passando da 8,6 a 7,4), all’ombra della Lanterna servono 0,9 annualità in meno (che ora sono 4,5), mentre sotto la Madonnina si riscontrano 9 annualità, in diminuzione di 0,7 rispetto al 2013. La Capitale è sempre la città in cui serve il maggior numero di annualità, che con ben 11 stacca proprio Milano (9 annualità) e Firenze (8,5). A Palermo e Genova, invece, ne servono meno: 4,2 nel capoluogo siciliano e 4,5 nella città ligure. A livello nazionale la differenza a distanza di dieci anni è stata più consistente: dalle 9,3 annualità nel 2004, infatti, si è scesi alle 6,6 del 2014. Milano la città in cui la variazione è stata più consistente: ora sono necessarie 9 annualità, 4,2 in meno rispetto alle 11,2 di dieci anni fa. Anche i due capoluoghi appenninici fanno segnare variazioni interessanti: nel 2004 fa servivano 10,3 annualità a Bologna e 12,3 a Firenze, adesso in entrambi i casi ne bastano 3,8 in meno. Con calo di 2,8 annualità, Bari e Genova hanno evidenziato un andamento in linea con il dato nazionale, mentre Palermo è la città che fa registrare il calo più lieve (-1,3).
Prelios con Unicredit nel risparmio energetico
Dagli immobili al risparmio energetico. Il Gruppo Prelios (anni fa unio spinoff degli immobili Pirelli) ha stretto un accordo con UniCredit e WWF e ha acquistato il 39% in Officinæ Verdi, energy efficiency group frutto della sinergia tra la banca e l’associazione per la difesa ambientale. Non si tratta di un investimento colossale, solo 1,5 milioni, ma segna comunque una svolta. Officinæ Verdi opera nel settore dell’efficienza energetica e ha un portafoglio di operazioni al 2018 valutato in circa 150 milioni. Gli interventi di riqualificazione energetica di Officinæ Verdi puntano su un modello integrato tra competenze tecniche e finanziarie. Il punto di partenza è un software, Mætrics Advanced, una sorta di piattaforma che individua gli sprechi, ottimizza la manutenzione e monitora gli investitimenti. In poche parole, Mætrics, misura gli sparks, cioè gli sprechi energetici. Con l’ingresso di Prelios al 39% in Officinæ Verdi, UniCredit scende al 26%, Fondazione WWF al’8,2% e Solon, il partner industriale, al 26,8%.
Secondo Paolo Fiorentino, vice direttore generale di UniCredit e presidente Officinæ Verdi, «l’obiettivo è puntare all’efficienza energetica come driver strategico di sviluppo della green economy in Italia e in Europa, un mercato questo, che secondo le ultime stime WWF, potrebbe generare al 2020, a livello europeo, un volume di affari per 300 miliardi di euro l’anno e 20 milioni di posti di lavoro, più o meno l’equivalente del Piano Juncker di rilancio dell’economia europea. L’ingresso di Prelios nella società con un ruolo importante, ci consentirà di imprimere un’ulteriore accelerazione ai nostri piani di sviluppo sul mercato».
Mapei per il restauro dei Bagni Misteriosi di De Chirico
Mapei ha contribuito al restauro dei Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico allestiti nei giardini della Triennale. Dopo l’intervento del 1997, che si limitò a riassemblare e mettere al sicuro le sculture, l’opera era stata già restaurata nel 2010
Il nuovo restauro si è reso necessario per riparare i danni delle intemperie sulle colorazioni fatte con materiali ad acquarello utilizzati nel primo intervento, non essendo state adeguatamente protette. Per quest’ultimo lavoro sono stati invece utilizzati prodotti acrilici in grado di resistere anche all’esterno e che hanno riportato tutte le sculture presenti nella fontana ai colori vivaci del progetto originale, mappati dal Laboratorio Colore Mapei a mezzo di spettrofotometria strumentale. È stata inoltre ripristinata l’acqua nella fontana, opportunamente impermeabilizzata e trattata.
Il restauro attuale ha previsto la realizzazione del massetto del fondo con Topcem Pronto, il legante idraulico speciale per massetti a presa normale, asciugamento veloce e ritiro controllato; l’impermeabilizzazione della base delle statue con Triblock Finish, malta epossidica cementizia tricomponente tissotropica per la rasatura di supporti, Mapecoat I600W, primer epossidico trasparente bicomponente in dispersione acquosa ed Elastocolor Waterproof, pittura acrilica per il contatto permanente con acqua.
I Bagni Misteriosi sono un complesso scultoreo policromo realizzato nel 1973 su progetto di Giorgio De Chirico nel Parco Sempione di Milano in occasione della mostra Contatto Arte Città. L’intervento di restauro rientra in una serie di progetti di restauro di opere d’arte del patrimonio culturale milanese che sono stati decisi nell’ambito dei lavori di riqualificazione della città in vista dell’apertura di Expo 2015.
Avedisco: in aumento le vendite porta a porta
Vendere porta a porta funziona ancora. Le aziende associate ad Avedisco hanno nel 2014 hanno registrato un fatturato complessivo di 843, 6 milioni di euro, +1,9% rispetto al 2013. I dati del valore occupazionale sono altrettanto positivi con un incremento del 2,8% per un totale di oltre 312mila incaricati alla vendita. In particolare il comparto Tessile realizza in termini percentuali la miglior differenza positiva di oltre il 15 %. Per quanto riguarda il valore economico i maggiori volumi arrivano dal comparto Alimentare–Nutrizionale, che registra un fatturato totale di quasi 354 milioni di euro (+13%), mentre mantiene la sua posizione di rilievo anche il settore Cosmesi con oltre 286 milioni di euro.
Statistiche: chi compra casa ha meno di 44 anni
Radiografia di chi compra casa. Nel secondo semestre del 2014 più di tre acquisti su quattro hanno riguardato l’abitazione principale, il 16,2% la casa a uso investimento ed il 6,6% la casa vacanza. Rispetto allo stesso semestre del 2013 non si segnalano particolari inversioni di tendenza, le proporzioni tra queste tre componenti infatti sono rimaste sostanzialmente invariate. L’analisi e del Gruppo Tecnocasa, secondo cui nel 63,8% dei casi ad acquistare l’abitazione sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni, con percentuali in diminuzione al crescere delle fasce di età. Nella seconda parte del 2014 chi ha acquistato un’abitazione nel 54,4% lo ha fatto avvalendosi dell’ausilio di un mutuo bancario, mentre il 45,6% delle compravendite è stato effettuato in contanti. Nello stesso periodo del 2013 le percentuali registrate erano praticamente le medesime (54,7% e 45,3%). Analizzando le compravendite dal lato del venditore, nella seconda parte del 2014 la maggior parte delle persone ha venduto per migliorare la qualità abitativa (44,5%), seguiti da coloro che hanno venduto per reperire liquidità (39,9%) ed infine da chi si è trasferito da un altro quartiere oppure da un’altra città (15,6%). La stessa analisi condotta nel secondo semestre del 2013 aveva dato risultati differenti, infatti la vendita per migliorare la qualità abitativa copriva il 55,1% del totale, mentre era molto più bassa la percentuale di chi aveva venduto per reperire liquidità (26,6).
Per quanto riguarda, invece, i contratti di locazione, la maggior parte delle persone utilizzano la formula dell’affitto per scelta abitativa (58,0%, in crescita del +3,1% rispetto al secondo semestre del 2013), il 35,5% lo fa per motivi di lavoro ed il 6,5% per motivi di studio.
Il contratto di locazione più utilizzato rimane quello a canone libero da 4 anni più 4 (72,7%), da segnalare però rispetto al secondo semestre del 2013 un aumento della percentuale nella stipula di contratti a canone concordato da 3 anni più 2 (15,2% contro il 14,7% dell’anno precedente).
Delrio tra riforma degli appalti e sforbiciata alle opere
L’ex ministro alle Infrastrutture, che passava i week end nella casa di un imprenditore a cui lo Stato affidava appalti sospetti, deve rimpiangere la sua imprudenza. Forse non avrà commesso reato, ma di sicuro la sua way of life non sembra immacolata e, in una posizione in cui la cristallinità è (o, meglio, dovrebbe essere) tutto, frequentazioni torbide sono poco lungimiranti, se non esiziali. Ma Maurizio Lupi deve rammaricarsi anche per un altro motivo: davanti a sé aveva impegni capaci di dare una svolta all’Italia, traguardi da affrontare con coraggio e che, dal punto di vista politico, avrebbero aumentato il suo peso negli anni a venire. La palla passa, ora, all’ex sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Graziano Delrio. Vedremo che cosa l’ex sindaco di Reggio Emilia saprà fare in uno dei punti nevralgici dello Stato e dell’economia italiana. Vale la pena di elencare gli ostacoli che il neo ministro dovrà superare. Il primo è il nuovo Codice degli appalti, fermo al Senato: materia molle come una medusa, sfuggente come un’anguilla e, per rimanere in tema, pericolosa come uno squalo. Infatti, finora i propositi di riforma sono rimasti in alto mare. Non solo: al primo consiglio dei ministri Delrio dovrà portare il nuovo Allegato infrastrutture al Def, cioè il programma dei grandi lavori pubblici per i prossimi tre anni. Per risparmiare ed evitare l’aumento dell’Iva dal 2016 è prevista una sostanziosa riduzione delle opere prioritarie. Già, ma quali? È facile immaginare le pressioni, raccomandazioni e suggerimenti che in questi giorni Delrio starà affrontando: una lista di 25 progetti sui 419 (201 deliberati dal Cipe) tra quelli in programma. Decidere una sforbiciata di opere, oltre che sollevare presumibilmente le proteste delle imprese, vuol dire compiere scelte dolorose e, probabilmente, per forza di cose ingiuste. Sul tavolo ci sono, poi, la riforma della legge obiettivo, la Struttura tecnica di missione (quella finora diretta da Ercole Incalza, ora agli arresti), e il Regolamento edilizio unico che, incredibilmente (è ironico), dovrebbe dare a tutta Italia le stesse norme. Tutte faccende, beninteso, che sono state preparate da Lupi in questi mesi, il quale non può che mangiarsi le mani per il destino cinico e baro che lo ha indotto a passare il testimone. Ma chi è causa del suo mal…
Cappe Elica: a Edith il Red Dot Design Award 2015
Tra i vari modelli di cappe Elica Edith ha convinto i giudici del Red Dot Design Award 2015 per la sua originalità, tecnologia e innovazione. Disegnata da Fabrizio Crisà, e già vincitrice dell’ IF Design Award 2015, la cappa ha vinto infatti nella categoria Product Design del prestigioso riconoscimento internazionale. Al suo 60° anniversario, il Red Dot Design Award è uno dei più importanti premi per la progettazione del prodotto, ed è assegnato a prodotti pionieri del design a livello internazionale.
Con Edith la cappa si trasforma in un oggetto di design protagonista della cucina, e conferma l’innovazione dell’azienda italiana Elica nel settore del design. “Edith è equilibrio totale: non c’è un elemento che sovrasta gli altri – racconta il designer Fabrizio Crisà -. La curva, che costituisce il profilo di Edith,
si avvolge su se stessa nella parte inferiore: in fase di progettazione ho provato centinaia di curvature, un solo millimetro avrebbe cambiato l’aspetto generale”.
La cappa Edith può assolvere alla doppia funzione di aspirazione e illuminazione, grazie alla tecnologia Evolution introdotta per la prima volta da Elica nel 2005, e oggi migliorata per performance ancora più elevate, permettendo a modelli come Edith di garantire l’ottimale qualità dell’aria e della luce. .
Edith è dotata di un motore ad alta efficienza che garantisce alte prestazione e consente un notevole risparmio energetico. Nella parte inferiore della cappa, su un unico disco circolare, è posizionata un’ampia serie di luci Led in grado di creare, in uno spazio ridotto, un’illuminazione diffusa e naturale. L’aspirazione perimetrale permette di captare fumi provenienti anche dai lati del piano cottura.
Apre il primo showcase di cucine Arrital
Apre a Milano il primo showcase di cucine Arrital. L’appuntamento è il 16 aprile 2015, in Via Melchiorre Gioia 8, dove verrà inaugurato un nuovo spazio espositivo, che sarà anche contenitore di iniziative ed eventi.
Ogni cucina è il risultato di una progettazione individuale, in linea con le esigenze e i gusti del cliente, con la partecipazione attiva del progettista che diventa un vero e proprio interprete dello spazio cucina, basandosi sui sistemi modulari ed estremamente personalizzabili offerti da Arrital.
Il messaggio, incarnato anche dalla nuova campagna di advertising dell’azienda, è proprio la condivisione della progettazione con rivenditori e clienti finali.
“Questo nuovo format di comunicazione – afferma Christian Dal Bo, Direttore Commerciale Arrital – diventa per noi il simbolo della nuova strategia di vendita dove il progetto prende forma su misura del cliente. Esempio concreto di questa nuova visione, che esprime un nuovo modo di fare matching tra rivenditore e consumatore, è la “Materioteka”, uno spazio all’interno del quale il rivenditore o il cliente possono visualizzare e toccare con mano tutti i diversi materiali che compongono le forme Arrital, un modo per unire la massima standardizzazione sulla qualità con la massima personalizzazione per il cliente. Al momento è presente solo nello showroom di Fontanafredda ma vorrei che diventasse uno spazio presente anche noi nostri punti vendita in Italia e nel mondo”.