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Edilteco in pratica al meeting Giordano & Pisani

Edilteco protagonista all’incontro organizzato da Giordano & Pisani con applicatori, artigiani e titolari di piccole imprese. “Edilteco alla teoria ha preferito la dimostrazione pratica suscitando grande interesse e partecipazione – spiega Alessandro Corradi, responsabile del punto vendita di Giordano & Pisani, ditta della provincia di Imperia attiva nel settore dell’edilizia pesante e delle finiture -. Una dimostrazione di posa semplice e pulita che è riuscita a trasformare l’iniziale diffidenza cui pagano pegno i prodotti innovativi nell’ambito dell’isolamento termico in entusiasmo e fiducia”.

Al centro della dimostrazione pratica i fiori all’occhiello della produzione Edilteco, a partire dall’inerte ad alto valore termoisolante Politerm Wall Fix. Posato per insufflaggio a secco in intercapedine, e consolidato per scongiurare fuoriuscite in caso di foratura, Politerm Wall Fix è atossico e non genera polvere. L’apposita attrezzatura per insufflaggio in dotazione, se collegata ad un comune compressore, permette di prelevare direttamente il materiale dai sacchi senza rendere necessario alcun travaso.

politerm wall

Sono state poi mostrate le malte alleggerite Isolcap, la linea completa di sottofondi premiscelati per la formazione di massetti leggeri su solai, coperture piane e inclinate, terrazze, sottotetti, sottocaldana tradizionale, massetti adatti a sostenere pavimenti in ceramica. In particolare le soluzioni Isolcap Light e Isolcap Fein, applicate con l’impiego dell’intonacatrice, nonché Isolcap Max per cui è stata utilizzata anche la betoniera.

“In un momento storico in cui si tende a ristrutturare piuttosto che a costruire ex novo è proprio la leggerezza, anche in termini trasporto dei sacchi di materiale, a dettare la differenza. Quella stessa leggerezza che, seppur accolta ancora da alcuni con una cautela che rasenta l’infondato scetticismo – puntualizza Corradi – delle soluzioni firmate dall’azienda di San Felice sul Panaro rappresenta il reale valore aggiunto”.

Pensato ad hoc per la riqualificazione energetica Isolcap Light è una malta fluida superleggera, premiscelata, ad elevato potere isolante, composta da leganti idraulici selezionati predosati a 110 kg/Mc e da perle vergini di polistirene espanso additivate con speciale prodotto EIA che consente la distribuzione omogenea nell’impasto. Indicato per getti di alleggerimento e riempimento Isolcap Light è impastabile e pompabile anche con intonacatrice monofase a 220 V.

isolcap

Confindustria Ceramica sposa Andil: federazione unica

Franco Manfredini
Franco Manfredini

Nell’ambito del processo di riforma organizzativa in atto nel sistema Confindustria (Riforma Pesenti), Confindustria Ceramica e Andil (l’Associazione del settore dei laterizi) si sono impegnate, con unanimi delibere dei rispettivi consigli direttivi, a far evolvere la comune Federazione, che opera dal 2009 con risultati positivi e senza costi aggiuntivi per le imprese, in una Federazione di settore ai sensi della Riforma. Il processo di evoluzione federativa in atto è stato approvato, nei giorni scorsi, dal competente Comitato confederale per l’implementazione della riforma. Per quanto le singole Associazioni continueranno ad essere dotate di statuto, organi e strutture proprie, l’evoluzione della Federazione prevede lo sviluppo di significative efficienze nei servizi e nell’utilizzo delle risorse disponibili come la gestione unica del rapporto contributivo verso Confindustria e verso la Federazione europea Cerame Unie, alla quale già partecipano entrambe le Associazioni, con un accorpamento in capo alla Federazione anche degli altri rapporti con tali Organizzazioni, la progressiva integrazione dei servizi e della definizione delle posizioni esterne in importanti aree quali l’energia, l’ambiente, l’edilizia sostenibile e l’attività presso la Ue, l’organizzazione delle funzioni erogate dalla Federazione in uno specifico organigramma, che verrà definito nei prossimi mesi entro il termine di attivazione previsto entro dicembre 2015.

Il Presidente della Federazione, Franco Manfredini, fa parte, in rappresentanza della Federazione stessa, del Consiglio generale di Confindustria, che si è insediato dopo l’Assemblea pubblica a Milano. «La partecipazione della Federazione Ceramica e Laterizio al Consiglio Generale», afferma «è un segnale di rilievo dell’importanza di questa aggregazione settoriale nel campo della manifattura italiana. La mia partecipazione vuole essere una occasione per fornire un contributo di analisi e proposte sui temi centrali per l’industria manifatturiera quali quelli della competitività del Paese».

Franco Manfredini
Franco Manfredini

Onduline Easyline: nuovi colori per coperture da giardino

onduline Easyline

Onduline Easyline è oggi disponibile nella nuova versione Intense, dai colori più brillanti e accesi. Le lastre per coperture Onduline si colorano di novità in quattro varianti, rosso, bruno, verde e nero intense che sostituiscono completamente i colori basic.

Prodotte con tecnologia speciale di verniciatura e impreziosite da micro-granuli che riflettono la luce, le nuove colorazioni consentono di raggiungere risultati estetici originali e accattivanti.

Realizzate in materiale monostrato a base di fibre organiche bitumate, le lastre Onduline Easyline si caratterizzano per le ridotte dimensioni e sono pensate per realizzare in completa autonomia coperture di piccolo formato (casette da giardino, carport, piccole tettoie, gazebo e rimesse per gli attrezzi), curate nei dettagli e impermeabilizzate. Resistenti alle temperature estreme, sono inoltre resistenti ai raggi UV, resistenti alla flessione e inattaccabili dagli agenti chimici.

Maneggevoli, facili da trasportare (entrano comodamente nel bagagliaio delle auto) e pratiche da posare, le lastre fibrobituminose garantiscono la più efficace impermeabilizzazione grazie ai chiodi Onduline che assicurano la perfetta tenuta all’acqua del fissaggio: la tecnologia SealSmart permette infatti al materiale elastico di aderire saldamente attorno a ciascun chiodo, creando così una sicura barriera alle infiltrazioni.

Infine la forma ondulata assicura una efficace ventilazione, consentendo di preservare efficacemente le strutture ed evitare la formazione di fastidiose condense.

Casetta_Easyline

Unicmi a Delrio: gli scandali hanno bloccato gli appalti

Graziano Delrio quando era sindaco di Reggio Emilia

Gli scandali hanno paralizzato gli appalti. Così Unicmi ha scritto al ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio. La vacanza dei vertici del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, secondo l’Unione delle industrie delle costruzioni metalliche, blocca l’operatività e sta privando molte aziende dei documenti necessari ai sensi di legge per partecipare a gare e commesse. «Unicmi ha già avuto occasione di esprimerle la propria fiducia nelle intenzioni riformatrici che, all’atto del suo insediamento, ha annunciato per il settore delle costruzioni», scrive Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi. «La nostra associazione, che rappresenta oltre 500 aziende operanti nel settore delle costruzioni e infrastrutture, ha dal canto suo denunciato più volte lo stallo che perdura da anni, legislativo e normativo, in un comparto che invece ha bisogno, per rilanciarsi, di scelte coraggiose e riformatrici. Pur consapevole delle numerose questioni sicuramente già poste alla Sua attenzione, mi permetto di segnalarne una in particolare, che per molte aziende (non solo del settore merceologico di Unicmi) sta rivestendo carattere di crescente urgenza, e che riguarda il massimo organo tecnico consultivo dello Stato nel campo delle costruzioni: la vacanza della Presidenza, con conseguente limitata operatività del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e delle attività tecniche del Servizio Tecnico Centrale. Risulta infatti che molti provvedimenti, la cui istruttoria tecnica è già positivamente conclusa dal Servizio Tecnico Centrale e che rivestono grande importanza per gli operatori economici cui sono destinati, non possano essere finalizzati a causa della vacanza nel ruolo di Presidente del Consiglio Superiore dei LL.PP., titolare della responsabilità finale dei provvedimenti stessi. Risulta altresì che tale perdurante vacanza nel ruolo di Presidente del Consiglio Superiore dei LL.PP. non renda possibile la piena operatività della struttura, con l’effettuazione delle istruttorie tecniche di propria competenza, delle ispezioni, etc., causando ulteriori ritardi nell’emanazione di fondamentali provvedimenti autorizzativi, necessari per l’espletamento delle attività di prove e controlli sulle costruzioni o per la commercializzazione di materiali e prodotti da costruzioni, resi particolarmente insostenibili dalla nota difficile congiuntura economica».

Graziano Delrio quando era sindaco di Reggio Emilia
Graziano Delrio quando era sindaco di Reggio Emilia

Palazzetti: stufe, cucine e barbecue tra le novità

Iki Line
Palazzetti Elisabeth
Palazzetti Elisabeth

Specializzata nel riscaldamento domestico a legna e derivati, Palazzetti ha collezionato nel corso dell’anno una nutrita serie di premi internazionali: protagoniste le sue stufe, riconosciute per il loro design e tecnologia innovativa, adatte sia alle case contemporanee che a quelle più tradizionali.

In particolare, tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015, hanno vinto:

– la stufa a pellet Ecofire Elisabeth Idro, di Vito Maggipinto dello Studio Design Palazzetti, che ha ricevuto il Good Design Award e l’If Design Award;

– la stufa a pellet Ecofire Audrey, design Marcarch di Marco Fumagalli Architetto, che ha ricevuto il Good Design Award nella categoria Households products, l’If Design Award nella categoria “Home Forniture”, sezione “Product” e il Red Dot Design Award nella categoria Heating and air conditioning technology;

– la stufa a pellet Ecofire Brian, di Vito Maggipinto dello Studio Design Palazzetti, ha ottenuto la Special Mention nella categoria Building and Energy del German Design Award.

– il focolare Multifire NT Idro, a funzionamento misto legna/pellet che racchiude in sé la più alta ed evoluta tecnologia Palazzetti, è stato premiato con il “Bois Enegie D’Or” al “Concours de l’Innovation” Bois Energie nella categoria “Riscaldamento integrativo a legna per il settore domestico”.

Bella Idro
Bella Idro

Tra le novità di quest’anno Palazzetti presenta inoltre Bella Idro, la cucina a pellet che prepara la cena mentre scalda la casa. Oltre a essere una cucina, Bella Idro è anche una caldaia tecnologica, programmabile ed efficiente, che può essere collegata all’impianto idraulico di casa come unico generatore oppure integrata a quello esistente. Completamente automatica e programmabile, è gestibile anche da smartphone. Questa soluzione offre diverse tipologie di cottura, con l’opportunità di modulare la potenza della fiamma a cinque livelli. Il forno in acciaio inox ha il doppio funzionamento (a legna ed elettrico) e sul piano in acciaio è possibile cucinare direttamente con le pentole o sulla pietra ollare. Il focolare è interamente in ghisa, con forno in acciaio inox (che arriva a 230°) e anta in vetro con termometro elettronico, per gestire la temperatura in modo semplice e sicuro. Il piano cottura è in acciaio ad alto spessore.

giselle
Giselle

Tra le altre novità di prodotto, Palazzetti presenta Giselle, la stufa dalla doppia identità a pellet e a legna. Realizzata in acciaio verniciato di alto spessore, Giselle ha un sottile, ma solido, basamento in ghisa. Al suo interno, due focolari altamente performanti: Ecofire da Inserimento Small 54, per la versione a pellet (completamente automatico e programmabile, anche da remoto) ed Ecopalex Glass 66, cuore della versione a legna (con sistema della doppia combustione, ottimizzato per scaldare per irraggiamento e convezione naturale).

Per una combustione a legna c’è invece Iki Line, che offre un’ampia visione del fuoco attraverso la portina tutta in vetro ceramico, con innovativa apertura basculante. Il bagliore della fiamma è ancora più intenso, grazie al colore chiaro del focolare. La struttura, in acciaio verniciato, fa da cornice al focolare in Thermofix, cemento refrattario speciale ad altissimo accumulo, che ottimizza l’irraggiamento e migliora la combustione, garantendo rendimenti elevati. Inoltre, la tecnologia O2Ring incorporata assicura l’abbattimento delle emissioni di CO e le polveri, per una pulizia dei fumi ai massimi livelli. Iki Line comprende tre versioni, tutte utilizzabili come stufa o come focolare da incassare in una cornice di cartongesso.

Iki Line
Iki Line

PALAZZETTI_JOYSTEAK Agatha Ruiz de la Prada_azzurro

Per cucinare all’aria aperta, Palazzetti propone invece il colorato barbecue Joysteak della designer spagnola Agatha Ruiz de La Prada. La struttura portante èinteramente realizzata in acciaio inossidabile; il barbecue è dotato di una piastra di cottura dieteticamaniglie antiscotto, rivestimento antiaderente e due piani laterali in acciaio inox regolabili su due livelli. Joysteak dispone di un carter di contenimento bruciatore in acciaio smaltato e di un bruciatore in acciaio inox, con regolazione fine – potenza di 4,6 kW. Fornito con paletta antigraffio e scomparto porta bombola, disponibile con il coperchio per una cottura “tipo forno” (ideale per pollo, pizza e piadine).

Bankitalia: con la Tasi sconto per chi ha immobili di pregio

La Banca d'Italia
La Banca d'Italia

Secondo la Banca d’Italia, la Tasi costa meno dell’Imu. Ma lo sconto è sensibile solo per gli immobili di maggior pregio: insomma, chi è più ricco ha ottenuto uno sconto. Nel passaggio dall’Imu alla nuova imposta sugli immobili, si legge in una analisi resa nota in occasione dell’assemblea dell’Istituto centrale, c’è stata «una riduzione dell’aliquota effettiva da 2,3 a 1,9 millesimi» per effetto del calo «dell’aliquota legale media da 4,2 a 2,1», ma anche la riduzione media delle detrazioni (da circa 230 euro a 25 euro). Bankitalia ha analizzato 5.800 famiglie con prima casa. Dalla ricerca si evince che il 40% dei nuclei meno ricchi, in base al valore catastale della casa, ha avuto «un aumento dell’aliquota effettiva», per i quintili superiori c’è «uno sgravio di imposta crescente all’aumentare della base imponibile».

La Banca d'Italia
La Banca d’Italia

In Russia segni di ripresa per le costruzioni con il MosBuild

Il Mosbuild

MosBuild, la più grande fiera commerciale della Russia per l’edilizia e gli interni, ha celebrato il suo 21stanniversary edizione il mese scorso, a livello centrale sede espositiva di Mosca, Expocentre Fairgrounds. L’evento, suddiviso in due settimane (MosBuild Design & Décor 31 marzo-3 aprile, e MosBuild Building & Architecture, 14-17 aprile) ha coperto l’intero spettro di prodotti per la costruzione e gli interni. In totale erano presenti 1.517 espositori provenienti da 41 Paesi in una superficie complessiva di oltre 90mila metri quadri.

A causa del clima economico in Russia, le aspettative dello show non erano così alte come negli anni precedenti. Ma numero totale delle presenze di 86.141 professionisti del settore sembra dissipare la maggior parte dei dubbi. «Siamo partiti l’Italia con un’impressione negativa a causa dei problemi con il mercato russo, ma siamo davvero felice e piacevolmente sorpreso da ciò che abbiamo trovato», commenta Daniela Baldini, export manager della Selecta Parati-Portofino.

Il Mosbuild
Il Mosbuild

La 21esima edizione riconfermato la sua importanza, accogliendo 13 gruppi nazionali di Belgio, Ungheria, Germania, Grecia, Spagna, Italia, Cina, Corea, Malesia, Portogallo, Slovacchia, Finlandia e Repubblica Ceca. L’evento ha attirato anche una gamma di marchi di fama internazionale da molti settori diversi, come Sina Tile, Sacmi, Equipceramica, Duravit, Vitra, Oli, Idea, Laufen, Villeroy e Boch, Clever, Nofer, Anza, Armourcoat, Beorol, Colorifico San Marco , Polisan, Ali, Egger, Ideal, Panaget, AS Creazione, Erismann, Hewlett Packard, Emeliana Parati, disegni Verbeek, Alubond e Assa Abloy per citarne alcuni.

C’è stato anche un aumento di espositori extra europei. Uno strumento in più per attirare i visitatori è stato il programma di attività MosBuild, che si è concentrata sui temi più rilevanti nel settore edilizio e degli interni. Il prossimo MosBuild 2016 si svolgerà dal 5-8 aprile.

Anie: lettera-reclamo al Gse sugli incentivi al fotovoltaico

Ottenere al più presto la modifica in vari punti del Documento Tecnico di Riferimento per il mantenimento degli incentivi in Conto Energia. Per raggiungere il traguardo, Anie Rinnovabili ha predisposto una lettera-reclamo al Gse (Gestore Servizi Energetici). Se tale strada bonaria non produrrà l’effetto sperato, un ricorso al Tar sarà inevitabile. Il Documento, che definisce le regole per garantire la corretta gestione in efficienza degli impianti incentivati, il valore limite degli incentivi attribuibili a ciascun impianto e modalità e tempistiche di comunicazione delle modifiche apportate, secondo Confindustria rischia di essere l’ennesimo provvedimento penalizzante per il settore delle energie rinnovabili. L’Associazione, che all’interno di Anie Federazione raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti per la produzione di energia pulita, contesta due aspetti fondamentali: la preclusione della possibilità di incrementare la producibilità degli impianti e gli eccessivi costi di istruttoria.tetto-fotovoltaico

In primo luogo, si contesta dunque l’impossibilità di migliorare la producibilità (oltre il 2%) e quindi l’efficienza degli impianti fotovoltaici incentivati. La soglia di energia massima per kW di potenza installata incentivabile viene calcolata, infatti, secondo le nuove disposizioni, in base al quantitativo massimo di energia che un impianto ha prodotto negli ultimi tre anni, maggiorato del 2%. Si tratta di un disincentivo all’obiettivo della massima resa degli impianti: ANIE Rinnovabili chiede pertanto al GSE che resti comunque valida la base del contratto espressa in kW (potenza) potendo migliorare la producibilità (kWh) degli impianti e quindi l’efficienza degli stessi anche oltre la soglia indicata.

Sempre secondo Anie, il Dtr grava i «soggetti responsabili» di impianti interessati da modifiche di una serie di obblighi aggiuntivi. Nel caso specifico della sostituzione dei componenti di impianto (principali come inverter e moduli e altri come contatori, trasformatori, dispositivo d’interfaccia, strutture di sostegno dei moduli) è necessario non solo comunicare al Gse l’inizio e la fine dei lavori nonché la motivazione sottesa all’intervento, ma corrispondere ogni volta a quest’ultimo un corrispettivo fisso pari a € 50,00 e un corrispettivo variabile (2 euro per i primi 20 kW di potenza incentivata, 1 euro per ogni kW di potenza eccedente). Anie Rinnovabili contesta quest’immotivata richiesta di denaro che di fatto disincentiva i produttori a riparare eventuali malfunzionamenti. Entrambi i provvedimenti, a tutto svantaggio di una reale efficienza del parco impianti installato.

Triflex Floor Tattoos: tatuaggi per pavimenti da esterni

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Triflex Floor Tattoos sono un modo originale per decorare terrazze, balconi, e pavimentazioni per esterni. Questi tatuaggi per pavimenti si ispirano ai temi della natura, agli animali, a motivi artistici, al design moderno e ad oggetti.

L’applicazione è semplice e immediata: il foglio contenente la sagoma viene infatti integrato nello strato impermeabilizzante e lavorato secondo le scelte cromatiche decise dal cliente. I colori utilizzabili sono quelli delle linee Triflex Chips Design e Triflex Colour Design.

Ecco i motivi disponibili per la nuova collezione Triflex Floor Tattoos:

ramo d’edera: elegante, romantico, a seconda del colore prescelto può conferire all’ambiente un diverso carattere

tarassaco (o “soffione”): ispirato al fiore, ricorda la leggerezza dell’infanzia e dell’estateIl progetto può essere personalizzato sia nella scelta dei colori che nella disposizione dei petali che volano via.

la vite e l’uva: questo motivo può essere utilizzato per ravvivare intere superfici, ad esempio di terrazze e balconi, o per valorizzare degli angoli particolari.

i cerchi: rappresentano armonia, equilibrio, infinito. Grazie alla combinazione di linee sottili e grandi si possono ottenere effetti molto diversi tra loro. Per i più audaci, è possibile riprodurre alcune decorazioni “psichedeliche” tipiche degli anni ’70.

i gatti: le orme di questo motivo permettono di costruire infiniti percorsi

i sassi: motivo naturale per sottolineare la naturalezza dell’ambiente, sia su grandi superfici che nella creazione di piccoli angoli o “cornici”

le grandi pietre: disegni sempre unici, a ricordare le campagne e le case dell’area mediterranea

motivo floreale: può essere utilizzato per incorniciare interi balconi o terrazze oppure per delimitare degli spazi precisi, dedicati ad esempio alla lettura o all’incontro con gli amici

le piastrelle: scegliendo la forma geometrica preferita (quadrati e rettangoli) si può simulare un vero e proprio pavimento

Triflex Floor Tattoos propone anche una serie di “segnali funzionali” per facilitare l’orientamento delle persone negli spazi: frecce, segnalazioni di vie di fuga e uscite, che nessuno potrà distruggere o rimuovere.

Oltre ai 30 modelli disponibili, è possibile realizzare scritte e motivi su misura per il singolo progetto e cliente, da realizzare con un’ampia scelta di colori.

E-commerce: quali errori evitare nella gestione del magazzino

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magazzino-kube-sistemiL’e-commerce continua a crescere: nel 2014 del 17% rispetto al 2013 secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano. In Italia il mercato vale oltre 13,2 miliardi di euro, un piatto ghiotto per un numero sempre maggiore di attività tradizionali che decidono di provare ad affiancare alla gestione della vendita tradizionale (rivolta alla Gdo, distributori e negozi), quella in e-commerce.

«Senza alcuni accorgimenti questo rischia però di diventare un boomerang – spiega Marco Crasnich, amministratore delegato di Overlog, azienda friulana specializzata in soluzioni per la gestione del magazzino -. I vantaggi dell’e-commerce per un’azienda sono indubbi. Sempre più persone hanno accesso alla rete grazie a tablet e smartphone, cresce la fiducia verso le transazioni online e quindi cresce il numero di clienti che scelgono di acquistare con un click anziché recarsi in negozio. Per gli imprenditori si tratta di un’opportunità per rilanciare il commercio, ma bisogna fare attenzione perché, se non gestita nel modo corretto, il progetto rischia di fallire».

Quali sono allora i principali errori da evitare? Innanzitutto non sottovalutare la gestione del magazzino: «Le modalità del commercio online sono profondamente diverse rispetto a quelle tradizionali e, di conseguenza, anche la gestione degli ordini richiede procedure differenti – spiega Crasnich -. Spesso ci si ritrova a dover gestire in magazzino la merce che è destinata sia ai canali tradizionali, sia alle vendite on-line. Le difficoltà non mancano, viste le differenze tra le due tipologie di vendita, e il rischio è di non riuscire a gestire parallelamente le due modalità».

Il secondo errore è quello di non scegliere una gestione informatizzata: «Sono troppi i parametri e le variabili da considerare per pensare a una gestione manuale, è meglio affidarsi a un cervello elettronico. Le modalità delle due tipologie di vendita hanno complessità differenti: la vendita per e-commerce prevede ordini di piccoli dimensioni, anche per un articolo o comunque per un numero esiguo, distribuiti in tutta Italia e anche all’estero; la vendita tradizionale invece prevede ordini di più pagine con quantitativi consistenti, da consegnare in un numero più limitato di destinazioni. Questo implica una complessità differente: ci sono ordini brevi con una moltitudine di destinatari e ordini più complessi con spedizioni pianificate, che attingono entrambe dallo stesso magazzino e dalla stessa giacenza».

Per la gestione del magazzino serve dunque un software avanzato capace di gestire tutte le problematiche che nascono da una gestione multicanale. Come ad esempio il software WMS SLIM2k proposto da Overlog, in grado di gestire logiche differenti e coesistenti all’interno di uno o più magazzini, anche dislocati in sedi differenti.

Pilosio per la Moschea del Profeta alla Medina

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I ponteggi e le casseforme Pilosio andranno a supportare il progetto di espansione della Moschea del Profeta alla Medina, uno dei più importanti mai realizzati nella storia dell’azienda per volumi e per valore economico e uno dei più significativi per tutto il settore delle costruzioni a livello mondiale. Solo per dare qualche numero, i lavori dureranno almeno fino al 2020 per un investimento stimato in 115 miliardi di dollari, per un ampliamento di 2 milioni di mq in cui saranno utilizzati 8 milioni di metri cubi di calcestruzzo. Gli interventi riguarderanno anche lo sviluppo delle infrastrutture, dei collegamenti e degli edifici circostanti, conosciuti con il nome di Al-Ruwaq.

Specializzata nella produzione di strutture provvisionali per le costruzioni, Pilosio si occuperà del progetto di costruzione della “Madina Haram Expansion”,che riguarda una superficie di 400.000 mq in totale. La fornitura dell’azienda, che si esaurirà in questa prima fase a fine 2015, prevede la vendita di strutture di sostegno realizzate con il sistema multidirezionale MP e casseforme modello P300 per l’esecuzione di una parte dei solai della megastruttura.

Particolare attenzione alla velocità di montaggio e smontaggio e ai sistemi di movimentazione delle strutture temporanee di sostegno, al fine di garantire una gestione ottimale di tutte le fasi costruttive, limitando i costi e re-impiegando in più fasi l’attrezzatura fornita.

L’attrezzatura richiesta servirà per il getto del piano denominato “ground zero” e di quello sottostante interrato. L’alternativa tecnica scelta è ricaduta sull’utilizzo del sistema Multidirezionale MP per la sua flessibilità di installazione in aree con particolari restrizioni geometriche e su fondazioni con diversi livelli di imposta. Questa soluzione è stata poi ulteriormente implementata per permettere una più fluida organizzazione del cantiere.

Pilosio_Madinah Expansion 11

Per contenere il getto delle travi ribassate da 3m di altezza presenti nei due solai, si è optato per l’utilizzo di casseforme standard P300 con appoggio direttamente sulle torri MP.

Per la ripuntellazione del solaio del ground zero, necessaria per trasferire il carico gravante dei solai sovrastanti sulle fondazioni palificate posizionate a quota -15.80m, Pilosio ha previsto ancora l’uso del sistema Multidirezionale MP configurato in modalità alta portata. La nuova torre MP HD è stata ottenuta accoppiando e collegando tra di loro con elementi standard, 16 montanti per ogni colonna della torre fino a raggiungere la portata minima desiderata. Le torri finali così ottenute sono state poi collocate in corrispondenza dei carichi agenti, svincolando il solaio da qualsiasi sollecitazione.

L’acciaio del Padiglione New Holland Expo 2015

studio Sintecna (2)[7]Il Padiglione New Holland Expo 2015 è l’unico dedicato ai costruttori di macchine per il settore agricolo presente all’esposizione universale.

La struttura, interamente montata a secco, è realizzata in acciaio per un totale di 80 tonnellate di materiale utilizzato. Una scelta all’insegna della sostenibilità, in quanto tutto è smontabile e recuperabile al 100%, come da richiesta del BIE, l’ente che sovrintende l’esposizione. Una volta smantellato, il padiglione verrà ricostruito in una nuova location come un innovativo spazio espositivo rappresentativo dei concetti di riciclo e sostenibilità.

Anche le fondamenta sono state realizzate in acciaio con profilati HEA e piastre, anziché con elementi in calcestruzzo gettato in opera, impossibile da riciclare dopo la manifestazione. Il graticcio di travi in acciaio è stato posizionato direttamente su un cassonetto di terreno opportunamente compattato e l’intero sistema delle fondazioni verrà smontato e riutilizzato, esattamente come tutta la struttura.

Sulla copertura del padiglione è stato realizzato un campo agricolo, che ospita il marchio dell’azienda e un modello di trattore alimentato a biometano. Una scalinata conduce direttamente sul tetto nei pressi del trattore, mentre una scala a chiocciola accompagna i visitatori a scoprire le più recenti ricerche, i prodotti e le innovazioni dell’agricoltura sostenibile sviluppati da New Holland Agriculture, interagendo con una fattoria virtuale sostenibile e con i grandi macchinari agricoli.

studio Sintecna (3)[6]

Il progettista ha optato per una costruzione interamente in carpenteria metallica. «L’acciaio – spiega l’ingegner Paolo Napoli, dello Studio Sintecna, che ha progettato il padiglione – dal punto di vista ingegneristico presenta molteplici vantaggi ed è inoltre un materiale sostenibile: una volta che una struttura ha esaurito la sua funzione, il materiale può essere smontato facilmente e riciclato, sia riutilizzandolo nella stessa forma, sia attraverso una successiva rilavorazione. In questo caso, per il padiglione New Holland, la struttura verrà completamente smontata. Anche i solai, realizzati in lamiera grecata, sono privi di getto di calcestruzzo e si cammina direttamente sulla lamiera grecata, utilizzando altre lamiere collocate appositamente per rendere liscia la superficie di appoggio».

Inoltre la leggerezza delle travi di copertura in acciaio consente grandi luci fino a 17 metri nella zona centrale, che ha permesso a New Holland di valorizzare l’esposizione di macchinari di grossa stazza.

Daniele Mascolo - Expo 2015 Spa (2)[7]

Credit immagini: Sintecna srl (disegni, fotografie di cantiere); EXPO 2015 – Daniele Mascolo (fotografie fasi avanzate di cantiere)

Lavoro, imprese italiane a caccia di chef e specialisti hi-tech

L’Italia è alla ricerca di lavoratori altamente specializzati, ma anche di medici e di chef. È quanto emerge dal Talent Shortage 2015, l’indagine annuale condotta da ManpowerGroup che coinvolge oltre 41mila responsabili di Risorse umane di 42 Paesi. In Italia, nonostante un tasso di disoccupazione ancora alto, il 28% delle aziende riscontra difficoltà nel ricercare lavoratori con le giuste competenze. Secondo l’indagine, arrivata alla sua decima edizione, è finita l’era in cui ad essere richiesti erano ingegneri, laureati in economia e commercio, architetti, avvocati e notai. Quello che oggi le aziende italiane chiedono sono professionisti con competenze tecniche e specifiche di ogni settore. New entry rispetto allo scorso anno sono i macchinisti, che coordinano e regolano i processi produttivi, mentre slittano dal terzo al secondo posto le segretarie, gli assistenti di direzione, gli assistenti amministrativi e il personale di back office. Ritroviamo sul podio anche i tecnici specializzati che operano per il corretto funzionamento delle attrezzature tecniche. Nelle prime dieci posizioni compaiono inoltre i medici, tra le motivazioni ci sono il ricambio generazionale dei medici-primi baby boomer e il progressivo invecchiamento della popolazione. Anche l’It vede crescere i suoi addetti soprattutto per i programmatori delle start-up e per chi si occupa di sviluppare applicazioni per il mobile. Il mondo aziendale, continua invece ad avere bisogno di professioni in ambito commerciale. Il turismo è inoltre un settore in crescita che può offrire diverse opportunità d’impiego soprattutto in ambito alberghiero e nella ristorazione.chef

«Dall’indagine si evince come i posti di lavoro maggiormente disponibili sono quelli non facilmente sostituibili dalla tecnologia. Rispetto al passato, però le competenze richieste dalle aziende stanno diventando sempre più elevate.  Per competere sul mercato del lavoro sarà necessario quindi quel giusto mix di conoscenze tecniche (hard skills) e competenze trasversali (soft skills)», ha commentato Stefano Scabbio, presidente di Area Mediterranea ManpowerGroup.

A livello globale, la maggiore difficoltà nel trovare lavoratori con le giuste competenze viene riscontrata in Giappone dove la quota di aziende che lamentano difficoltà è dell’83%. Tendenza simile si riscontra anche in Perù, Hong Kong, Brasile e Romania dove si registra un tasso di difficoltà superiore al 60%. Le posizioni più difficili da reperire a livello globale sono quelle degli addetti specializzati nelle lavorazioni, soprattutto chef, pasticceri, macellai, meccanici ed elettricisti.

In sei anni il valore degli immobili è sceso fino al 44,9%

Gli immobili sono un buon investimento? Risponde, indirettamente, il network immobiliare Tecnocasa, che ha analizzato l’andamento dei prezzi delle case dal 2007 al 2014 nelle grandi città, in cui il secondo semestre ha registrato prezzi ancora in discesa che hanno determinano, per l’intero anno passato, una contrazione complessiva dei valori del 7,2%, con una diminuzione nella seconda parte del 4,2%. A Bari il picco negativo dei prezzi si è avuto nel 2012 quando i valori sono diminuiti del 13,7%. Il 2011 ed il 2012 sono stati gli anni peggiori per il mercato che però sembra registrare adesso un rallentamento della diminuzione dei valori. Bologna è quella che ha perso maggiore valore dall’inizio della crisi immobiliare: -44.9% Il 2012 ed il 2013 sono gli anni in cui gli immobili hanno sofferto in modo particolare. Firenze nell’ultimo anno ha registrato la contrazione più contenuta dei prezzi. In generale è tra le città che hanno perso meno valore tra le metropoli italiane. Un mercato dunque che ha resistito meglio alla crisi grazie ad una forte domanda non solo di prima casa ma anche ad uso investimento. Genova ha sofferto in modo importante. Gli immobili, dal 2007, hanno perso il 42,3%. Dal 2012 la città ha dato segnali di contrazione significativi con una riduzione accentuata soprattutto nelle zone periferiche e con un’offerta qualitativamente molto bassa. Milano, nonostante tutto, ha resistito meglio. I prezzi sono diminuiti, ma in alcune zone, come quelle centrali, hanno retto. Il capoluogo lombardo chiude il 2014 con una diminuzione dei prezzi del -5,5%, grazie a una buona tenuta sia del segmento ad uso residenziale e sia di quello ad uso investimento. A Napoli la contrazione dei prezzi nel 2014 è stata dell’11,4%. Nel 2012 si è registrata la diminuzione dei prezzi più importante. Palermo nel 2014 registra una diminuzione dei valori del 4,5%, uno dei risultati migliori degli ultimi anni. Dall’inizio del trend ribassista le quotazioni della  città hanno perso quasi il 36%. Roma nel 2014 segnala una contrazione dei valori pari al 5,3%. L’anno più difficile è stato sicuramente il 2012,  con un calo dei prezzi del 10,1%. A Torino la diminuzione dei valori nel 2014 è stata dell’8,9%. I cali più importanti dei prezzi si sono registrati nel 2012 e nel 2013. Infine, gli immobili a Verona nel 2014 hanno perdono il 5,6%. Dall’inizio della crisi immobiliare la contrazione è stata del 35%.case-6

L’estate delle costruzioni, tra ripresa e trappoloni

Macchina movimento terra

 

Macchina movimento terra
Macchina movimento terra

Che estate farà per l’economia? E quale sarà il meteo per le costruzioni? Arriveranno l’alta pressione e il cielo sereno dopo l’inverno plumbeo e la primavera incerta? I prossimi mesi, secondo gli analisti, saranno segnati da due fattori: un consolidamento dell’economia reale, ma allo stesso tempo una turbolenza dei mercati finanziari. Un fattore, quest’ultimo, che ci accompagna (non solo in Italia) da ormai un decennio. Ed è una grande trappola che insidia le imprese, compresi gli investimenti nel settore di edilizia e dintorni. Il primo elemento capace di mandare in tilt i mercati è quello legato ai tassi. Sceso a livelli ridicoli (con Bot che non danno il quasi minimo rendimento, Bund sottozero, interessi negativi in banca), il costo del denaro tende a risalire a livelli meno assurdamente bassi. Ma questo destabilizza i cambi, a partire dal rapporto euro-dollaro, con il conseguente riverbero sulle esportazioni italiane. C’è, poi, il rebus del petrolio. Dopo essere sceso a 40 dollari, in poche settimane è tornato a quota 60 (il prezzo della benzina è stato ovviamente rapidissimo ad adeguarsi). Si fermerà? Tornerà a quota 100 dollari? Dipenderà anche dalle tensioni in Libia, Yemen e Iraq. Insomma, non si può stare tranquilli. Eppure le imprese che si affacciano oltrefrontiera riescono a farcela, nonostante tutto. Anche nel settore di costruzioni e impiantistica. Gli esempi non mancano: la Pilosio di Tavagnacco, Udine, ha vinto un appalto da 30 milioni, il più alto mai registrato nella storia dell’azienda. La Pilosio, che produce strutture provvisionali per le costruzioni, lavorerà per l’Arabia Saudita: i ponteggi e le casseforme prodotte in Friuli Venezia Giulia serviranno a supportare il faraonico progetto di espansione della Moschea del Profeta a Medina. Altro esempio:la Pizzarotti, impresa di Parma, costruirà un hotel da 30 piani a Manhattan. Maire Tecnimont ha invece raggiunto un accordo per l’aggiudicazione della realizzazione di un impianto di polipropilene a 30 chilometri a nord di Baku, in Azerbaijan. Il valore totale del progetto è di 350 milioni.

Secondo l’osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, le aziende migliori sono quelle focalizzate sulla fornitura di prodotti e servizi di elevata complessità. Ed è un processo che interessa sempre di più anche l’edilizia: gli edifici tendono a trasformarsi da semplici contenitori a fornitori di servizi (sicurezza, connessione, benessere), oltre che da riparo per la pioggia e il sole. Morale: le incertezze dell’economia danno una certezza, sopravvivono le imprese che offrono un prodotto o un servizio a maggior valore aggiunto. Non resta che agire di conseguenza.

Cantiere
Cantiere
Cantiere notturno
Cantiere notturno

A Sassuolo incontro tra Confindustria ceramica e studenti

Ceramica tra le righe

Alla quarta edizione di Ceramica tra le righe, appuntamento annuale di confronto e dialogo tra le imprese ceramiche e le scuole del distretto, hanno partecipato oltre 200 studenti provenienti da nove scuole di Sassuolo e della Provincia di Modena. L’appuntamento si è tenuto nella sede di Confindustria Ceramica alla Palazzina Ducale della Casiglia di Sassuolo. Dopo il saluto introduttivo di Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica, e di Maria Chiara Bignozzi, neo direttore del Centro Ceramico di Bologna, hanno preso la parola Elisa Rambaldi e Arturo Salomoni del Centro Ceramico di Bologna, per illustrare agli studenti l’importanza di sviluppare nuove soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale dei processi industriali, come introdurre sul mercato un nuovo prodotto o una nuova soluzione nei processi produttivi ed organizzativi, tutte innovazioni che  contribuiscono a portare non solo vantaggi economici ma anche ambientali. L’Ing. Elisa Tonelli – Responsabile Qualità e Ambiente di Coem SpA e coordinatore del gruppo di lavoro sulla Sostenibilità di Confindustria Ceramica – ha focalizzato il proprio intervento tecnico parlando dell’importanza delle certificazioni ambientali in azienda e del percorso necessario per arrivare alla definizione delle stesse.

È poi stata la volta degli studenti. Nell’occasione, è stato presentato ai ragazzi “Ceramicland”, la proposta di turismo industriale che consiste in un tour organizzato attraverso il quale è possibile conoscere la genesi della produzione della piastrella di ceramica italiana visitando i musei e gli showroom aziendali, in cui è conservata e narrata la storia del più importante distretto industriale di ceramica per l’architettura.

Ceramica tra le righe
Ceramica tra le righe