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Pronti 300 milioni per il progetto Milano Alta

Il plastico di Milano Alta

Emergono nuovi particolari del progetto Milano Alta (vedi anche https://youtradeweb.com/2015/05/arriva-il-progetto-milano-alta-per-la-fiera-al-portello), che interessa l’area dove ora sorgono i padiglioni 1 e 2 del Portello. Il progetto prevede oltre 15mila metri quadri di nuovi spazi pubblici, sette percorsi che corrispondono a sette tipologie di esperienze, 1 chilometro di Green Street a 7 metri di altezza. Il piano è stato presentato da Vitali Spa, ma vede opposti quelli del Milan, che vorrebbe edificare un nuovo stadio, e di Prelios. La novità è che Stam Europe, società francese di investimenti nell’immobiliare, è infatti disposta a investire oltre 100 milioni di euro nel breve termine e più di 200 mila nel lungo periodo.

Il polo multifunzionale della Vitali intende rendere attrattiva una zona attualmente periferica di Milano (il Portello), conservandone l’identità e mantenendo l’impianto architettonico esistente, attraverso un progetto di respiro internazionale che trova ispirazione nei grandi parchi urbani come Parc Guell di Barcellona e l’High Line newyorkese.

Il plastico di Milano Alta
Il plastico di Milano Alta

Green e hi-tech sono le linee del concept è nato e prende forma per generare vero e proprio Landmark della Città di Milano, che punta  a diventare patrimonio culturale e storico per le future generazioni. Nel nuovo polo è prevista l’introduzione di aree legate all’innovazione tecnologica con una mediateca interattiva, un tech center e un simulatore multimediale; all’entertainment e alla cultura, che vivranno 24h su 24 con un cinema4D e un leisure center con spazi dedicati alle performance artistiche; alla cucina e all’alimentazione grazie a una food court con scuole di cucina internazionale, negozi con prodotti a chilometro zero, un centro di promozione delle scienze dell’alimentazione, oltre che a spazi per showcooking; al benessere e allo sport grazie all’idea di dare vita ad una città del benessere in cui poter fare riabilitazione, visite mediche specialistiche; un luogo in cui praticare sport e testare i prodotti sportivi; un centro del fashion&design con punti vendita concepiti come concept stores dove al centro non sarà il prodotto ma l’esperienza che il visitatore potrà compiere all’interno degli spazi. Non mancherà la caratterizzazione connessa al turismo: nel progetto è prevista infatti la creazione di una struttura ricettiva che ospiterà 350 camere, con anche funzioni congressuali sinergiche con le attività esistenti di Fiera e di Mi.Co: un edificio che non rovinerà l’area limitrofa in quanto sviluppata mantenendo standard di altezza rigorosamente affini all’estetica globale.

Elementi di vanto del progetto sono la trasformazione della copertura del padiglione, che verrà liberata dai parcheggi per diventare un roof garden a 360 gradi sullo skyline di Milano,con ampi spazi a verde su cui praticare sport all’aria aperta, divertirsi, vedere spettacoli artistici, cinema all’aperto ed assistere ad eventi internazionali, ma anche concepito come luogo di lavoro innovativo grazie all’accesso alla connettività attiva e ad una Free internet zone. Secondo elemento di pregio sarà la Green Street, a 7 metri di altezza: un percorso ciclopedonale lungo l’intero fronte di via Scarampo, essa rappresenterà il cuore pulsante del progetto. Oltre a consentire l’accesso alle varie funzioni che si insedieranno nel fabbricato, sarà il crocevia delle attività più svariate sia durante il giorno che durante le ore serali con iniziative legate all’entertainment.

Squinzi: ora riscrivere i contratti di lavoro

Giorgio Squinzi

Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, il presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi, vuole rivedere le regole sui contratti di lavoro. «Il Jobs act  va nella direzione giusta», ha detto Squinzi nell’assemblea a porte chiuse di Confiindustria. «Adesso tocca a noi innovare l’organizzazione del lavoro interna alle nostre imprese. Per questo servono anche regole radicalmente nuove della contrattazione collettiva». Inoltre, «bisogna rivedere il modello contrattuale per assicurare la certezza dei costi, la non sovrapponibilità dei livelli di contrattazione e legare strettamente retribuzioni e produttività. È un impegno importante che, se portato a termine, ci consentirà davvero di realizzare un progresso nella storia delle relazioni», ha aggiunto il presidente di Mapei. Confindustria chiede che l’intervento di decontribuzione per i neoassunti a tempo indeterminato venga «rafforzato e reso strutturale». Secondo Squinzi iI decreto Poletti e il Jobs Act, sono due interventi di rilevanza strategica e di forte rottura rispetto al passato, che assumono le proposte da noi avanzate sui temi dei contratti a tempo determinato, dei licenziamenti e della revisione delle forme contrattuali. Un percorso che adesso va portato pienamente a termine. Ho affrontato il mio mandato di presidenza nella convinzione che un dialogo costruttivo con le altre parti sociali potesse essere utile nei processi di modernizzazione del Paese. Convinzione che ci ha indotto a sottoscrivere e attuare un accordo storico, quello sulla rappresentanza, che costituisce la premessa per avere accordi esigibili», ha ricordato il leader degli industriali. «Questo dialogo, ma soprattutto il processo per la definizione di un sistema di relazioni industriali solido e affidabile, si è affievolito negli ultimi tempi, e non certo per nostra responsabilità». Ma ora «abbiamo davanti passaggi obbligati per la nostra industria: dobbiamo recuperare tempo, produttività e competitività perduti. Il Jobs Act va nella direzione giusta e mette a disposizione delle nostre imprese strumenti che possono favorire la competitività. Adesso tocca a noi innovare l’organizzazione del lavoro interna alle nostre imprese. Per questo servono anche regole radicalmente nuove della contrattazione collettiva».

Giorgio Squinzi
Giorgio Squinzi

Le meraviglie di Basf per stupire ancora dopo 150 anni

Il primo velocipede tipico del 1865 utilizzando moderni materiali Basf

Una camera delle meraviglie, come quelle che erano un’attrazione irresistibile nel Rinascimento e oltre. Cioè uno spazio con oggetti pronti a sorprendere, frutto dell’ingegno e del sapere. Così Basf ha deciso di festeggiare i suoi primi 150 anni. E lo ha fatto organizzando il meglio delle proprie virtù: la capacità di trasformare la chimica in un universo complesso. E sorprendente. I prodotti a cui ha concorso Basf, infatti, sono stati tra i protagonisti del Fuorisalone di Milano lo scorso aprile. Nello  spazio de La Posteria, all’interno del Brera Design District, Basf e designfabrik (studio di design che offre consulenza a designer e fornisce informazioni sulle proprietà dei materiali realizzati da Basf), in collaborazione con il trio di designer DingG3000, hanno organizzato una camera delle meraviglie con oggetti e prodotti dalle caratteristiche innovative, in grado di stupire i visitatori. Con i materiali forniti dal gruppo tedesco, infatti, si producono le scarpe da corsa Adidas Energy Boost, ma anche le sedie di design di Vitra, Brunner e Interstuhl. Oppure un velocipede in chiave moderna, pronto per correre su strada, frutto del progetto 1865 – Inspired by History, che fa riferimento agli anni in cui Basf fu fondata. L’e-bike Concept  1865 è stata progettata da Ding3000: composta da sottili guide d’onda dielettriche inserite nelle forcelle per le luci, gomme con battistrada sottile che non hanno bisogno di manutenzione, e sellino removibile con batteria integrata. In totale, questo modello di e-bike è composto da 24 materiali Basf.

Inoltre, designfabrik ha coinvolto 12 giovani designer dell’Università di Stoccarda, che si sono occupati di reinventare alcuni oggetti-simbolo di uso comune del XIX secolo, utilizzando materiali moderni per dare loro nuova vita, tra cui un alveare, un elettrodomestico da cucina e una versione moderna di gioco inglese da fare all’aperto ormai dimenticato.

Oggetti presentati all’interno di una camera delle meraviglie
Oggetti presentati all’interno di una camera delle meraviglie
Il primo velocipede tipico del 1865 utilizzando moderni materiali Basf
Il primo velocipede tipico del 1865 utilizzando moderni materiali Basf
Uno degli oggetti esposti
Uno degli oggetti esposti

Al Vittoriale con D’Annunzio e il suono del cemento

Il Vittoriale

Un percorso tra sonorità, installazioni e opere d’autore, gusto e natura che richiama il profondo legame tra l’estetica dannunziana e l’Oriente: sono le caratteristiche salienti della seconda edizione di D’Annunzio e i Giardini di Pan (Vittoriale, 10 maggio – 31 ottobre 2015), l’evento che caratterizza gli spazi interni più intimi e segreti della meravigliosa residenza del Vate e il suo straordinario parco nel semestre Expo. L’iniziativa, curata da Alessandra Coppa, promossa da EN SPACE network e dalla Fondazione il Vittoriale degli Italiani, con il patrocinio di Padiglione Italia Expo 2015, rende omaggio alla poetica, all’estetica, al panismo e al gusto di d’Annunzio celebrandone il legame profondo, sanguigno e intimo con l’Oriente. In un dialogo serrato tra interni ed esterni del Vittoriale, ritmato da richiami simbolici, mistici e storici, l’evento, sviluppato tra Auditorium, Museo d’Annunzio Segreto, Prioria, Limonaie, Acqua Savia e Arengo, propone un continuo gioco di rimandi tra oggetti e luoghi, suoni e natura.

Il Vittoriale
Il Vittoriale

Racconti d’Oriente. Nel nuovo Museo d’Annunzio Segreto sarà presentata anche una selezione di oggetti orientali provenienti dalla collezione dannunziana alla Prioria: dalla vestaglia in color violato alla statua di Buddha, dalla maschera teatrale alla katana, dalla sedia pieghevole in lacca cinese al Cane di Fo, dall’anfora alla carpa, all’elefante, alla tartaruga sino al più grande oggetto orientale, ossia la Stanza della Leda, luogo dell’amore, del segreto e dell’eternità. Ogni oggetto racconta la vita di d’Annunzio, i suoi rimandi biografici, letterari, estetici e ossessivi. Non solo: tramite un QR Code i visitatori (anche da casa) si potranno collegare al sito del Vittoriale e soddisfare ogni curiosità sugli oggetti in mostra.

Alessandro Mendini e la Proust viola. La cromia individuata da d’Annunzio e da lui battezzata violato caratterizza la riedizione site specific della celebre Poltrona Proust dell’architetto e designer Alessandro Mendini, realizzata per l’occasione da Magis. La poltrona Magis Proust color viola accoglierà gli ospiti degli Incontri scomodi che si succederanno nel semestre Expo al Vittoriale, tra cui Morgan, Fulvio Abbate, Italo Rota, Alessandro Mendini. «Fare andare finalmente d’accordo Proust e il Vate è stata un’impresa: potenza del colore», sostiene Mendini. Nell’atrio dell’Auditorium saranno in mostra altre varianti della Proust, realizzate dal 1978: un omaggio al manifesto della poetica dell’autore.

Il tuono di Pan tra arte e natura. All’inaugurazione dell’evento d’Annunzio e i Giardini di Pan, sarà aperto al pubblico il nuovo percorso dell’Acqua Savia. Riscattato dopo un sapiente lavoro di ripristino con recupero e valorizzazione, il nuovo percorso si svela finalmente ai visitatori tra cascatelle, ponticelli, architetture e una vegetazione ora disciplinata. Il 20 settembre sarà inaugurata la mostra Il tuono di Pan tra arte e natura: lungo questo nuovo percorso, saranno posizionati i 7 grandi corni acustici che riveleranno ai visitatori il «suono del cemento». Realizzati grazie a Italcementi che ha messo a disposizione un prodotto per il design di ultima generazione, i.design EFFIX, i corni sono veri e propri pezzi unici d’autore interpretati da artisti e designer internazionali (Dario Ballantini, Vincenzo Del Monaco, Setsu & Shinobu ITO, Shuhei Matsuyama, Fabrizio Musa, Sonja Quarone, Carla Tolomeo). I sette nuovi corni si sommeranno ai quattro già presenti nel parco, disegnati nel 2014 da Italo Rota, e realizzati sempre da Italcementi, e diffonderanno un inedito di Morgan musicato per l’occasione, in collaborazione con il Festival del Vittoriale Tener-a-mente.

È Vernazza (Liguria) il borgo più caro d’Italia

Quanto costa comprare casa in quelli che sono stati riconosciuti come i borghi più belli? Il sito Immobiliare.it prova a stilare una classifica. Risultato: ai primi posti sono le località di mare, in particolare Cinque Terre e Costiera Amalfitana. A Vernazza (La  Spezia), per acquistare un immobile residenziale da 80 metri quadri sono stati richiesti mediamente 510.720 euro, e a Laigueglia (Savona) per comprare una delle famose «casette rosa» servono 472.880 euro. Sempre sul mar Tirreno, ma più a Sud, al Monte Argentario, Porto Ercole (Grosseto) è terzo in classifica: il prezzo medio per un immobile tipo è di 462.800 euro. Tra i borghi più belli (e cari) d’Italia c’è anche Sperlonga (Latina), sulla costa laziale, lì un immobile costa 5.623 euro al metro quadro. Sopra i 5mila euro al metro quadrato anche i costi per le abitazioni ad Atrani (Salerno), il comune più piccolo d’Italia per superficie, tra i più bei borghi della Costiera Amalfitana: il costo medio è  di 5.613 euro al metro quadro. Appena sotto la soglia dei 5mila euro c’è Furore, sempre nella provincia di Salerno (4.873 euro). A seguire  ci sono Noli, Borgio Verezzi, Cervo, Framura e Moneglia, dove i prezzi medi al metro quadro si aggirano attorno ai 4mila euro. A Conca dei Marini, in provincia di Salerno, sugli strapiombi della Costiera Amalfitana, un immobile tipo costa 354.880 euro.OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Tra i 20 più cari, il primo borgo che non si affaccia sul mare è Montescudaio, nella Maremma pisana: qui l’immobile tipo considerato per la ricerca costa in media 248.640 euro. L’ultima località ligure a rientrare nella graduatoria dei prezzi è stata Seborga (Imperia), dove comprare casa costa in media 245.520 euro. In Toscana San Gimignano (Siena), la città delle torri, la media è di 2.958 euro al metro quadro, mentre a Castel Gandolfo (Roma), per acquistare un’abitazione nel ritiro estivo dei Papi servono 223.440 euro.

Agli ultimi posti tre località montane: a Etroubles, in Valle d’Aosta, si spendono 222mila euro. A Egna e Chiusa, provincia di Bolzano, siamo attorno ai 2.600 euro al metro quadro. Ultima Buonconvento (Siena), sulla via Cassia, ristoro dei pellegrini in cammino sulla Francigena: per un’abitazione si spendono in media 209.840 euro.

Nuove finiture per il portone sezionale Hörmann LPU 40

hormann nuove greche LPU 40Per personalizzare ancora di più il garage, Hörmann ha messo a punto due nuove finiture per il portone sezionale LPU 40: la versione D con doppia greca ravvicinata e la versione T con tre greche ravvicinate, che conferiscono al serramento massima versatilità e un design contemporaneo.

Estremamente performante per isolamento termico e la sicurezza contro l’effrazione, il portone sezionale LPU 40 Hörmann è realizzato in acciaio a doppia parete coibentato e dotato di elementi con uno spessore di 42 mm. LPU 40 si contraddistingue inoltre per l’apertura verticale e lo scorrimento a soffitto che consente il massimo utilizzo dello spazio all’interno del garage e nella zona antistante l’ingresso. La chiusura può raggiungere una dimensione massima di 5500 mm in larghezza e 3000 mm in altezza.

Adatto ad ogni tipo di garage, il portone può essere anche motorizzato con abbinamento al sistema BiSecur in grado di regolare la trasmissione del segnale tra telecomando e motorizzazione per porte da garage. Tramite BiSecur, il portone può essere controllato e comandato non solo da casa ma anche da qualsiasi altro luogo nel mondo, utilizzando la nuova APP BiSecur per smartphone e tablet.

LPU 40 di Hörmann è disponibile in sedici colori preferenziali e, a richiesta, in tutte le tonalità della gamma RAL, e può essere corredato da molteplici accessori, tra cui eleganti finestrature, una portina pedonale, i classici cassettoni S, gli effetti legno (Woodgrain), sabbia (Sandgrain), seta (Silkgrain), simil legno (Decograin) e ondulato (Micrograin).

Inoltre, sia all’interno che all’esterno e sulle cerniere, è predisposta una protezione salvadita che esclude ogni pericolo di schiacciamento tra gli elementi del portone. Come tutti i prodotti, gli accessori e i dispositivi Hörmann, anche il portone LPU 40 risponde infine perfettamente ai requisiti della normativa UNI EN 13241-1.

Sistemi radianti Viega Fonterra per il Rifugio Ratti

RifugioRatti

Siamo in provincia di Lecco, a 1650 metri sopra il livello del mare. Qui, il Rifugio Ratti Cassin, completamente rinnovato, ha installato sistemi radianti Viega Fonterra per migliorare il comfort climatico della struttura, in chiave sostenibile.

Il progetto di restauro del Rifugio Ratti Cassin, voluto dall’attuale gestore Maurizio Valsecchi, punta a coniugare comfort e autenticità, abbinando elementi rustici e linguaggi contemporanei, con soluzioni tecnologiche innovative, come appunto gli impianti di riscaldamento radiante Viega Fonterra.

Fonterra scalda il pavimento in modo omogeneo, senza stratificazioni d’aria e con una convezione dell’aria più limitata rispetto ad altri sistemi. Il tepore dell’ambiente si ottiene con una temperatura effettiva dell’ambiente inferiore rispetto ai caloriferi tradizionali che inoltre necessitano di una temperatura di mandata di circa 70° Celsius. I sistemi radianti invece richiedono molto meno energia per portare in temperatura l’impianto, con risparmio energetico ed economico.

sistemi radianti viega Fonterrati 2

“La bassa temperatura di impianto esalta i rendimenti del generatore di calore a condensazione a gasolio che abbiamo installato, oltre a sposarsi perfettamente con il tipo di involucro di cui è stata particolarmente curata la coibentazione“ commenta Gianpaolo Fazzini, titolare dell’impresa Fazzini Giosué di Lecco, responsabile di tutte le istallazioni idrotermosanitarie del rifugio. Grazie alla sua bassa inerzia termica, il sistema radiante reagisce rapidamente agli interventi di regolazione (accensione e spegnimento del riscaldamento) e, nel caso di strutture ricettive come alberghi, questo consente di utilizzare il riscaldamento solo all’effettiva occorrenza senza rischiare di offrire agli ospiti alloggi freddi anche dopo un prolungato periodo di spegnimento.

A causa dell’altezza ridotta delle camere, al primo e secondo piano del rifugio si è optato per il sistema radiante con posa a secco Viega Fonterra Reno,  che garantisce un’altezza costruttiva ridotta. I pannelli modulari di gessofibra possiedono uno spessore di soli 18 mm e non richiedono l’applicazione di ulteriori strati di massetto cementizio o di controlastre. In questo modo, anche il peso del sistema risulta ridotto.

Nell’area wellness, invece, situata al piano terra, l’installatore ha potuto avvalersi del sistema Viega Fonterra Base 15/17, con pannelli modulari a bugne termoformate facilmente installabili  anche da una sola persona: l’interasse fra le bugne aiuta infatti l’installatore a definire la disposizione del tubo. Basta poi premere sul tubo di polibutilene estremamente flessibile, per inserirlo e bloccarlo in maniera affidabile. L’installazione viene rifinita con uno strato di massetto.

Viega, specializzata in tecnologie per l’installazione idrotermosanitaria, ha fornito anche gli scarichi doccia Advantix Basic 67, dall’altezza costruttiva di soli 67 mm . Questi scarichi garantiscono una capacità di scarico tra 0,4 e 0,6 l/s, mantengono un’altezza della colonna d´acqua di 25 mm per prevenire la formazione di cattivi odori, offrono sicurezza antisvuotamento e garantiscono il deflusso della sporcizia insieme all’acqua.

scarico doccia Fonterra

Gli scarichi Advantix nel Rifugio Ratti Cassin sono completi delle Corriacqua a filo pavimento Advantix ER4. Questo modello di Corriacqua consente la personalizzazione con le piastrelle o la pietra naturale scelta per l’intera pavimentazione, in modo da garantire massima purezza visiva all’ambiente.

Cambielli Edilfriuli apre uno stoccaggio a Pescara

Il deposito di Pescara

Il Gruppo Cambielli Edilfriuli, leader in Italia nel mercato della distribuzione di materiale idrotermosanitario con 192 punti vendita, apre a Pescara il suo quarto deposito di stoccaggio e smistamento centralizzato della merce che servirà le 19 filiali presenti sul territorio di Abruzzo e Molise ad insegna Epica Srl. Obiettivo principale della piattaforma di logistica, ufficialmente operativa da maggio, è quello di garantire un approvvigionamento giornaliero a tutti i punti vendita, fornendo un servizio efficiente e tempestivo di pronta disponibilità ad ogni cliente finale, dalle grandi imprese fino ai piccoli artigiani ed ai privati.

«Il nuovo deposito di Pescara è un ulteriore passo avanti nel processo di espansione al Centro Sud Italia, territorio a cui ci vogliamo rivolgere con il medesimo servizio di qualità, affidabilità e competenza che da sempre ci contraddistingue»., afferma Goffredo D’Aurelio, presidente di Epica e membro del cda del gruppo. «Grazie a questo importante investimento siamo sicuri di poter garantire anche alle filiali di queste regioni il massimo supporto, tempi di consegna veloci e maggior ampiezza e profondità dell’offerta di prodotti».

Il deposito di Pescara
Il deposito di Pescara

La nuova piattaforma di logistica centralizzata si sviluppa su un’area di 1.600 mq dove sono stoccati oltre 1.400 articoli provenienti da 50 fornitori accuratamente selezionati. Dal punto di vista operativo, la nuova centrale di Pescara dispone di un sistema in radiofrequenza che consente di ottimizzare i tempi di preparazione e di stoccaggio della merce azzerando quasi totalmente i margini di errore legati al prelievo di merce errata dai box. In questo modo il personale impiegato non necessita di una particolare formazione o della conoscenza approfondita di ogni tipologia di merce.

Pescara va quindi ad aggiungersi alle centrali di Casteggio (inaugurata nel 1994), Cesena (inaugurata nel 2001) e Udine (inaugurata nel 2008). Queste sono sviluppate su un’area di 14.500mq, 7.500mq, 8.000mq e rispettivamente riforniscono 48, 60 e 42 punti vendita movimentando ognuna 11.000, 14.000 e 6.400 portapallet di articoli provenienti da circa 120 fornitori.

Grazie a questo sistema di logistica, il Gruppo Cambielli Edilfriuli è in grado di offrire numerosi vantaggi tra cui la centralizzazione degli acquisti e l’approvvigionamento giornaliero di tutte le 192 filiali sparse su 14 Regioni in Italia.

Anci: edilizia scolastica fuori dal Patto di stabilità

Piero Fassino

Piero Fassino, presidente dell’Anci, in una lettera inviata al ministro all’Istruzione, Stefania Giannini, chiede più fondi per intervenire sugli edifici scolastici: «L’Anci ritiene necessario che siano riconsiderati ed aumentati gli spazi di esclusione dal patto di Stabilità interno previsti per gli interventi sull’edilizia scolastica dei Comuni e delle Città metropolitane», ha spiegato Fassino. «Un tale provvedimento consentirebbe a molte amministrazioni di intervenire sul nostro patrimonio edilizio scolastico realizzando opere indispensabili di manutenzione ordinaria e straordinaria». Inoltre, il presidente dell’Anci e sindaco di Torino ricorda la necessità di programmare interventi urgenti per completare le opere di messa in sicurezza e di rimozione dell’amianto in tutte le strutture scolastiche ed universitarie, suggerendo in particolare per queste ultime l’apertura di un tavolo Anci, Miur e Crui.

Piero Fassino
Piero Fassino

Trilocale superstar sul mercato delle locazioni

Il trilocale superstar nel mercato delle locazioni. L’analisi della domanda a gennaio 2015 compiuta da Tecnocasa indica che nelle grandi città italiane la tipologia più richiesta è l’appartamento con tre locali, bagno e cucina: raccoglie il 36,6% delle preferenze, a seguire il bilocale con il 28,8%, il quattro locali con il 22,6% e, infine, il cinque locali con l’8,4%. Da gennaio 2014 si registra un aumento della concentrazione delle richieste sui quattro locali (+0,9%). La diminuzione dei prezzi fa spostare l’attenzione sui tagli più grandi, ora più convenienti soprattutto per chi è al primo acquisto, tendenza in atto da alcuni semestri.affittasi6

Valpietra: pannelli in pietra ricostruita modulari e riciclabili

VALPIETRA - NIZZA

Valpietra, marchio registrato di proprietà di PGL-Factory, presenta i pannelli in pietra ricostruita modulari, pratici da maneggiare e posare, e riciclabili. Nati dal recupero e rigenerazione dello scarto proveniente dalla lavorazione del marmo, i rivestimenti modulari Valpietra rappresentano innovativi elementi per l’interior design e consentono di arredare con la massima personalizzazione ogni tipologia d’interni.

Ideali anche per pareti riscaldate, i pannelli Valpietra sono atossici, ecologici e 100% riciclabile, completamente Made in Italy. La miscela utilizzata, composta da polvere di marmo e resina acrilica idrosolubile e atossica, è frutto di costanti ricerche e test che garantiscono un prodotto duraturo e unico, anche nelle colorazioni del prodotto finito. La miscela a richiesta può essere prodotta in qualsiasi colore e design, per la massima personalizzazione degli ambienti domestici.

Dopo aver colato la miscela in stampi in silicone ideati e realizzati dalla stessa azienda, ottenuti da centinaia di calchi al naturale delle superfici delle pietre marmoree più pregiate, gli artigiani lasciano essiccare all’aria il composto fino a completo consolidamento. Un processo produttivo interamente a freddo, tale da non richiedere alcun apporto energetico, mirato a minimizzare sotto ogni punto di vista l’impatto ambientale.

VALPIETRA - PANAMA

Sono in totale otto le collezioni dell’intera gamma Valpietra: Ginevra, Sierra, Spalato Brick, Spalato Wall, Alessandria, Panama, Delfi, Nizza, tutte concepite a moduli, ovvero singoli pannelli con molteplici finiture superficiali corredati dai corrispondenti angolari. I pannelli sono applicabili direttamente alla parete di fondo con i tradizionali collanti in commercio, senza specifiche competenze di posa. Grazie alla tecnologia “incastro perfetto” non è necessario nessun ripasso delle fughe anche su pareti complesse. Anche il peso e la dimensione dei singoli pezzi è studiata nei minimi dettagli per consentire ad un unico operatore di installare i pannelli e rivestire di un’intera parete in tempi ridotti e con costi contenuti.

La formula dei pannelli in pietra ricostruita Valpietra permettono anche di irraggiare calore nell’ambiente. Basta infatti “annegare” nell’aggrappante una serpentina costituita da un cavo elettrico, prima della posa finale dei moduli, per avere un sistema riscaldante a parete. Una soluzione ideale per piccoli vani, in assenza di altre fonti di riscaldamento, oppure per un ottimale sfruttamento dell’energia autoprodotta da installazioni fotovoltaiche.

VALPIETRA - ALESSANDRIA

Radiografia Fipe: in Italia sono attivi 149.885 bar

I bar sono sempre più un’attività diffusa. Secondo i dati della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ci sono 149.885 bar in attività in Italia, per un volume di affari complessivo di oltre 18 miliardi di euro. Quello nei bar è anche un lavoro al femminile: 6 addetti su 10 sono donne, per un totale di 360mila persone. I prezzi: in media oggi si pagano 0,94 euro per un caffè, 1,27 per un cappuccino, 3 euro per un panino. Valle d’Aosta, Sardegna e Liguria le regioni con la maggiore concentrazione di bar, la Sicilia è il fanalino di coda. Secondo Fipe, il settore che genera consumi per 18 miliardi di euro, impiega oltre 360mila addetti, di cui il 60% donne, con una situazione occupazionale improntata a una sostanziale stabilità, come testimoniano i 154.205 contratti a tempo indeterminato (il 72% dei rapporti di lavoro stipulati in questo mercato).bar

Lombardia ancora prima per smaltimento dei rifiuti elettronici

Nel 2014 Lombardia è restata ancora al primo posto, con oltre 49 milioni di chilogrammi di rifiuti elettronici raccolti e 876 Centri di conferimento. E Milano si conferma al vertice nazionale per raccolta assoluta, e Como seconda in Italia per raccolta pro capite. Sono i dati del Dossier sulla gestione dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche,

che indicano anche risultati in crescita per tutte le province tranne di Monza Brianza (-2,03%) e Sondrio (-4,69%). Le statistiche, presentate alla stampa,indicano una raccolta complessiva in Lombardia con un incremento del 5,42% rispetto al 2013, mentre la media pro capite aumenta di quasi 3 punti percentuali, attestandosi a 4,91 chilogrammi per abitante, dato al di sopra della media nazionale e in linea con gli obiettivi previsti dalla normativa europea.

La Lombardia continua ad essere anche la Regione con il maggior numero di Centri di Conferimento: 826 Centri di Raccolta e 50 Altri Centri, che permettono di raggiungere il quantitativo di quasi 9 strutture ogni 100mila abitanti, in linea con la media delle Regioni del Nord Italia. Nella classifica dei Raggruppamenti secondo i quali vengono classificati i diversi tipi di Raee, i risultati sono abbastanza equilibrati: il migliore risulta R2 (Grandi Bianchi) con una percentuale del 27%, al secondo posto R3 (Tv e Monitor) con il 26%, seguito da R1 (Freddo e Clima) e R4 (Piccoli Elettrodomestici) entrambi attorno al 23%. Per quanto riguarda il Raggruppamento 5, è da sottolineare che in Lombardia si raccoglie circa il 30% di tutte le Sorgenti Luminose italiane. electronic waste

Andando a vedere i risultati delle singole province della Regione Lombardia, emergono alcuni dati interessanti. Con 16.291.932 chilogrammi di Raee, Milano conferma il primato di Provincia d’Italia con i risultati migliori in termini di raccolta assoluta, seguita da Brescia, Como, Bergamo, Varese e Monza Brianza. Nel corso del 2014, tutte le Province hanno incrementato la quota di RAEE raccolti – con risultati particolarmente positivi per Lecco e Lodi, che sfiorano il +16% – ad eccezione di Monza Brianza e Sondrio, che registrano rispettivamente -2,03% e -4,69% rispetto al 2013.

Fassa Bortolo al Salone del Restauro 2015

ferrara

Fassa Bortolo rinnova la sua partecipazione al Salone del Restauro 2015 che si terrà a Ferrara dal 6 al 9 Maggio (Pad. 5, Stand A3). Una conferma dell’attenzione dell’azienda ai principi di innovazione, recupero, sostenibilità e rispetto per l’ambiente, applicati al mondo dell’edilizia.

Fassa Bortolo sarà in fiera con le linee Ex Novo Restauro Storico e Bio-Architettura Puracalce, nonché il rivoluzionario Bio-Intonaco risanante RisanaFacile e il nuovo rasante per
facciate A 64 R-Evolution a base minerale. Questo nuovo prodotto si caratterizza per l’elevata stabilità dimensionale e la resistenza alla carbonatazione, l’ottima adesione e le performanti proprietà meccaniche, e risulta ideale per per la rasatura negli interventi di rinforzo strutturale e nel ripristino di facciate e di elementi in calcestruzzo.

Il Salone del Restauro sarà anche l’occasione per presentare i progetti della 5° edizione del Premio Internazionale “DOMUS Restauro e Conservazione”, un’iniziativa promossa da Fassa Bortolo in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. I vincitori verranno presentati ufficialmente giovedì 7 maggio durante il Convegno “Il restauro consapevole – ‘Scuole’ e percorsi formativi a confronto” che si terrà all’interno del Salone alle ore 10.30, presso la Sala Ariostea. Un’ampia selezione dei progetti partecipanti (circa 190 quelli che hanno aderito) rimarrà esposta presso lo Stand Fassa Bortolo.

Salone della Ricostruzione 2015: torna la Clay Zone di Andil

Per il Salone della Ricostruzione 2015, ANDIL e alcune aziende associate propongono in nuova veste la Clay Zone, l’esposizione completa prodotti e soluzioni in laterizio per costruire sano, sicuro e di qualità.

In programma dal 7 al 10 maggio a L’Aquila, il Salone della Ricostruzione nell’area dedicata ai laterizi offrirà ai visitatori 10 mock-up in scala reale di soluzioni (coperture, facciate, solai, murature) realizzate dalle aziende associate presenti, a disposizione per domande e approfondimenti. In maniera gratuita verranno inoltre distribuiti dossier tecnici su sismica, casa NZEB, manualistica, costruire consapevole e di qualità. I panel esemplificativi offriranno inoltre ulteriori informazioni sulle scuole in laterizio realizzate in Italia ed (a consumo energetico quasi zero).

clayZone

L’Aquila ospiterà inoltre una delle quattro tappe del roadshow “Edifici a energia quasi zero verso il 2020”, che mira a sensibilizzare i professionisti sul tema dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente, sia di tipo pubblico che privato.

L’appuntamento è il 13 maggio 2015 presso il San Donato Golf Resort (S.P. per Menzano snc – 67100 Santi di Preturo). Il convegno gratuito riguarda il piano normativo e tecnico/architettonico degli edifici NZEB (Near Zero Energy Buildings – Edifici a energia quasi zero).

Programma:

Introduce: Nicola Frau, Responsabile convegni Maggioli Editore

Modera: Nicola Massaro, Responsabile Area Tecnologia ANCE

EPBD recast ed il nuovo quadro normativo nazionale (requisiti minimi e certificazione energetica) – Enrico Bonacci, Ministero dello Sviluppo Economico

Applicazione dei nuovi requisiti minimi: edificio NZEB, aspetti normativi e consumo energetico in area mediterranea – Costanzo Di Perna, Università Politecnica delle Marche

Valutazione costi /benefici delle scelte progettuali – Elisa Di Giuseppe, Università Politecnica delle Marche

Coniugare NZEB e salute (problematiche e soluzioni IAQ) – Marco D’Orazio, Università Politecnica delle Marche

Tematiche NZEB: Tra Aspetti Formali E Requisiti Prestazionali – Rosario Gulino, ANDIL

Per registrarsi: www.edifici2020.it

Mapei per il Padiglione USA Expo 2015

Padiglione USA expo 2015

Mapei è sponsor del Padiglione USA Expo 2015. La casa madre e la consociata statunitense Mapei Corp hanno partecipato a questo progetto innovativo fornendo soluzioni ecosostenibili.

Unico nel suo genere, l’edificio del Padiglione USA è una struttura multi-piano caratterizzata da spazi aperti, trasparenza, accessibilità, che evocano le linee del tradizionale granaio americano. “Il Padiglione USA è un’esperienza di ‘edutainment’ volta a intrattenere e ad informare – ha commentato Charlie K. Faas, amministratore delegato degli Amici del Padiglione USA ad Expo 2015 -. Ogni elemento del Padiglione racconta storie e vicende di innovazione, tecnologia, varietà ed ingegno americani, comunicando la storia, intensa e diversificata, dell’agricoltura nazionale. Per questo il sostegno di un’azienda internazionale come Mapei, impegnata in un continuo processo di innovazione di materiali e soluzioni per l’edilizia è per noi importante”.

Presente in America dal 1983, Mapei Corp. è cresciuta moltiplicando il proprio fatturato sotto la guida, prima di Nick Di Tempora, poi, a partire dal 2013, di Luigi Di Geso, che ha dichiarato: “Mapei Corp. è orgogliosa di sponsorizzare il Padiglione USA. Questa Esposizione Universale sottolinea l’importanza fondamentale di avere cibo in abbondanza. Mapei supporta appieno gli sforzi tra le nazioni per lavorare insieme al fine di nutrire il pianeta, contribuendo con prodotti adatti per gli edifici in cui cibi e bevande si lavorano, si distribuiscono e si consumano”.

Negli Stati Uniti, Mapei Corp. fornisce prodotti per la preparazione delle superfici, adesivi per la posa di pavimenti e impermeabilizzanti, sistemi per il recupero del calcestruzzo e prodotti per il rinforzo strutturale, pitture protettive nel mercato dell’edilizia e delle infrastrutture. Nel 2014, si sono aggiunti due ulteriori stabilimenti produttivi per gli additivi per calcestruzzo. Sul fatturato globale del Gruppo del 2014 di 2,3 miliardi di euro, gli Stati Uniti pesano per circa 400 milioni.

Il padiglione Usa Expo 2015 è stato progettato dall’architetto americano James Bieber e costruito seguendo una strategia sostenibile e responsabile verso l’ambiente, alla quale Mapei ha potuto contribuire grazie alla sua vasta gamma di prodotti qualificati.

In particolare Mapei Corp è membro del U.S. Green Building Council dal 2001 e Mapei Americas è un fornitore registrato al programma AIA/CES, e offre inoltre corsi di formazione relativi alla ceramica, alle pietre naturali, alle pavimentazioni e al recupero del calcestruzzo tramite l’Istituto Tecnico Mapei. I sistemi di Controllo Qualità della maggioranza delle strutture di Mapei Americas sono certificati ISO 9001.