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Rockwool va a scuola e fa lezione di cappotto

La scuola G.P. Clerici di Gerenzano (Varese)

I fondi messi a disposizione dal governo per riqualificare gli edifici scolastici servono a qualcosa: la prova è la scuola G.P. Clerici di Gerenzano (Varese). L’edificio, costruito all’inizio degli anni Sessanta, ospita dieci aule per la scuola elementare e tre sezioni di materna. Ora l’edificio diventerà un esempio di come bisogna procedere per rendere l’edilizia pubblica più efficiente, anche grazie all’intervento rti Rockwool. La struttura si sviluppa su tre piani, di cui uno seminterrato e due fuori terra. L’edificio era in buono stato dal punto di vista di conservazione, fatta eccezione per il manto di copertura, completamente usurato e compromesso, e per la centrale termica da sostituire.

L’edificio

L’involucro esterno della scuola, al piano seminterrato, era costituito da un muro in calcestruzzo armato, più intercapedine e tavolato interno in mattoni forati intonacati per la porzione controterra e da muratura a cassa vuota in mattoni laterizi pieni e forati intonacati per la rimanente parte, con un’altezza di interpiano di 3,40 metri. Per i piani fuori terra i tamponamenti esterni erano realizzati in muratura a cassa vuota non ventilata, di cui il setto esterno in muratura in mattoni pieni e quello interno con mattoni forati. Il piano di calpestio del seminterrato era costituito da un solaio in muricci e tavelloni aerato. I piani intermedi erano costituiti da solai in laterocemento, come di fatto risultava quello di copertura. Con riferimento a quest’ultimo, la struttura sovrastante risultava costituita da muricci e tavelloni, che formavano, con il sottostante solaio, una intercapedine non ventilata. Il manto di impermeabilizzazione era di tipo metallico posato su piano inclinato rivolto a nord. Per il riscaldamento era utilizzato un vecchio generatore di calore a gas metano. L’edificio risultava quindi sprovvisto di un pacchetto di isolamento efficace, fondamentale per ridurre la spesa energetica necessaria per la climatizzazione invernale, ma anche e soprattutto per garantire un miglior comfort termo-igrometrico ed acustico degli ambienti interni.

La scuola G.P. Clerici di Gerenzano (Varese)
La scuola G.P. Clerici di Gerenzano (Varese)

L’intervento

L’operazione di riqualificazione è partita dal rifacimento del manto di copertura (rimozione del manto esistente, posa di materiale isolante in lana di roccia e successiva posa di nuova copertura in lastre metalliche). È poi proseguita con la realizzazione di un cappotto termico in lana di roccia a doppia densità lungo le pareti che costituiscono l’involucro esterno dell’edificio, la sostituzione di tutti i serramenti esistenti con nuovi infissi in PVC ad alte prestazioni energetiche, la posa di schermature esterne sul lato sud – intervento da finanziarsi con le economie derivanti dai ribassi d’asta. All’interno, è stata progettata la realizzazione di un nuovo controsoffitto interno (corridoi e bagni) – intervento da finanziarsi con le economie derivanti dai ribassi d’asta. Nuovi anche gli impianti, con il rifacimento dell’attuale centrale termica mediante rimozione delle preesistenze e posa di nuove pompe di calore aria-acqua in copertura, un impianto di ventilazione meccanica nelle aule con recuperatori di calore ad alto rendimento, un impianto fotovoltaico da 66 kWp (in fase di studio con la società partecipata E2SCO di Marcallo con Casone) e il rifacimento delle tubazioni di distribuzione del calore sul lato sud. Infine, la riqualificazione dell’impianto elettrico, di segnalazione e allarme (progettato, ma non ancora finanziato).

A lavori ultimati, è previsto l’abbandono dell’alimentazione a gas metano per passare a un sistema completamente elettrico (pompe di calore aria-acqua alimentate elettricamente), la cui energia per il funzionamento sarà prodotta dall’impianto fotovoltaico. In questo modo, oltre a contenere in maniera significativa i consumi in bolletta, si limiteranno sensibilmente anche le emissioni di CO2 in atmosfera.

Lo staff della Rockwool
Lo staff della Rockwool

Il cappotto

Isolare perfettamente l’involucro ed evitare possibili dispersioni termiche era un requisito fondamentale. Per questo motivo si è optato per il sistema di isolamento a cappotto ReDArt. La lana di roccia del pannello Frontrock Max E, che costituisce il cuore del sistema, offre infatti garanzie di eccellenti performance termoacustiche e di protezione dal fuoco. Trattandosi di un edificio scolastico, l’impatto acustico e la protezione dal fuoco sono due fattori fondamentali, cui si è naturalmente prestata molta attenzione nella fase di progettazione dell’intervento di riqualificazione. La lana di roccia presenta inoltre una notevole stabilità dimensionale ed è garantita la sua durabilità nel tempo: sono altre componenti che hanno giocato un ruolo chiave nella scelta del materiale isolante. ReDArt ha inoltre offerto l’opportunità di utilizzare un sistema completo, costituito, oltre che dal pannello Frontrock Max E, anche da tutti gli altri componenti necessari per realizzare un cappotto a regola d’arte: malte adesive e rasanti, rete di armatura, finiture ai silicati e siliconiche, fissativi per le finiture, profili di partenza, tasselli e accessori.

Il sistema a cappotto ReDArt, oltre a garantire eccellenti prestazioni tecniche, offre ampie possibilità di scelta tra oltre 200 tonalità di colore, diversi tipi di finitura (ai silicati o siliconica–silossani) e 3 tipi di granulometrie (1.0, 1.5 e 2.0 mm). In questo caso è stata adottata una finitura siliconica, con granulometria 1,5. Il colore è ancora in fase di definizione. Complessivamente sono stati utilizzati circa 1500 mq di cappotto ReDArt sp. 140 mm (Frontrock Max E) + Frontrock RP PT per le spallette delle finestre. Per l’isolamento della copertura della scuola è invece stato utilizzato il pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità Rockwool Hardrock Max.

Il finanziamento

L’intervento ha beneficiato dei decreti Scuole nuove per 580mila euro come sblocco dei fondi propri dal Patto di Stabilità (lavori cappotto, serramenti, schermature, impianto termico e di ventilazione) e Scuole sicure per 100.910 euro concessi come contributi a fondo perso + 13.090 euro finanziati con fondi propri (lavori di rifacimento copertura).

Nuovi vetri spandrel glass per Pilkington

Pilkington vetri spandrel tarnow

Pilkington Spandrel Glass amplia la sua gamma di vetri spandrel con nuove soluzioni per rivestire le parti non trasparenti degli edifici.

I vetri spandrel sono pannelli opachi destinati ad esempio ai bordi dei solai, dei sistemi di ventilazione, le tubature, ideali soprattutto nelle facciate continue, per mascherare le parti cieche di un edificio. Essendo opachi, assorbono fortemente il calore della radiazione solare con il conseguente rischio di rottura per shock termico. È dunque necessario che il vetro risponda a determinati requisiti atti a garantire la sicurezza dell’installazione.

Oltre a Pilkington Spandrel Glass Coated, l’azienda ha messo a punto altri due nuovi prodotti: Pilkington Spandrel Glass Laminated, vetro stratificato di sicurezza, e il vetro Spandrel Glass Coated Pro T, dotato di uno speciale rivestimento metallico.

Pilkington Spandrel Glass Laminated è la nuova linea di vetri stratificati di sicurezza, opachi, con rivestimento metallico depositato su una lastra di vetro e posizionato tra le due lastre a contatto con il PVB. Grazie alla sua struttura, può essere impiegato in diversi sistemi, dalle vetrocamere al vetro strutturale. Eventuali rotture non causano dispersione dei frammenti di vetro che rimarrebbero incollati al PVB.

pilkington vetri spandrel

Consegnato in grandi lastre alle vetrerie, può essere tagliato su misura quando serve. Questo garantisce una maggiore flessibilità e tempi di consegna più brevi. La data di scadenza illimitata per una maggiore pianificazione del lavoro. Il rischio di rottura da shock termico è ridotta grazie alla lastra rivestita esterna su base di vetro a basso contenuto di ossidi di ferro Pilkington Optiwhit (che riduce l’assorbimento termico), e la resistenza del verto è garantita anche dai bordi molatiPilkington Spandrel Glass Laminated è disponibile in tre versioni per altrettante opzioni di aspetti in riflessione, in grandi lastre da 6000 x 3210 mm, negli spessori 8,8 mm e 12,8 mm.

Pilkington Spandrel Glass Coated Pro T è invece  la gamma di vetri con uno speciale rivestimento metallico, temperabili direttamente dalla vetreria, destinati a coprire elementi di costruzione tra le parti trasparenti di un edificio. Disponibili in quattro versioni diverse (E120, E130, E140, E200) per altrettante opzioni di aspetti in riflessione, negli spessori 8 mm e 10 mm in grandi lastre (6000×3210 mm).

Entrambe le versioni (laminato e temperabili) trovano corrispondenza di aspetto alla gamma di vetri selettivi Pilkington Suncool per una maggiore armonia estetica delle facciate.

Con Ance 110 imprese vanno in Albania

Gerardo Biancofiore
Gerardo Biancofiore

Missione Albania per le imprese di costruzione italiane. Obiettivo: rafforzare la cooperazione con gli imprenditori locali con un’iniziativa strutturata che prevede centinaia di incontri BtB. Con questo target parte la Missione Albania Italy & Albania – Building Together, promossa dall’Ance per mercoledì 13 e giovedì 14 maggio. Saranno più di 110 le imprese italiane a partecipare alla Missione, guidata dal Presidente del Gruppo Pmi Internazionale dell’Ance, Gerardo Biancofiore, e dal Coordinatore delle Iniziative di Promozione all’estero e Consigliere Diplomatico dell’Ance Massimo Rustico. «L’Albania è un mercato di grande interesse per le aziende del nostro comparto», spiega Biancofiore. «Non solo per la vicinanza territoriale e le affinità culturali. La nostra iniziativa nasce soprattutto dalle opportunità rilevanti che derivano dalla programmazione in atto in quel paese da qui alla fine del decennio. Dalle infrastrutture di trasporto e turistiche a quelle energetiche strategiche come oleodotti e gasdotti, all’ambiente con la prevista costruzione di acquedotti e impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Per non parlare dei programmi in materia sociale, a cominciare dalla realizzazione di strutture scolastiche e ospedaliere».

La delegazione italiana dell’associazione dei costruttori di Confindustria sarà accolta dall’Ambasciatore d’Italia a Tirana, Massimo Gaiani, e dal Direttore dell’Ufficio locale dell’Ice, Gabriella Lombardi. «Abbiamo programmato con rigore l’agenda dei lavori», aggiunge Biancofiore, «per consentire a tanti nostri imprenditori di poter avviare rapporti concreti di collaborazione con i colleghi albanesi. Sono previsti centinaia di incontri BtB. Per noi, infatti, l’iniziativa non si esaurisce nella due giorni ma è fatta di impegno quotidiano, sia nella fase precedente che a valle della missione albanese». Oltre agli incontri BtB con gli operatori albanesi del settore, sono in programma tavoli settoriali e corner con studi legali, rappresentanze governative, organismi internazionali.gerardo-biancofiore

Giardino verticale Sundar Italia per il Tartufi&Friends di Milano

Stitched Panorama

Sundar Italia ha realizzato per il locale Tartufi&Friends di Milano un giardino verticale interno con 15 specie e un totale di 2.000 piante. Una parete verde, lunga 7 metri per 3 di altezza, che decora in modo originale ed elegante gli ambienti della sala con servizio al tavolo

Realizzato dall’architetto Laura Franco, il giardino è dominato dalle tonalità calde del rosso e del giallo per ricordare le foglie e le nuance tipiche dell’autunno, periodo di
raccolta dei tartufi. La parete si fonde con l’arredamento, dando vita a un luogo accogliente, ricercato e rilassante.

Una realizzazione importante, visibile da vari ambienti, curata nei minimi dettagli, dalla resa estetica all’uso di tecnologie atte a facilitare la cura e la manutenzione del giardino verticale nel tempo.

Sundar Italia_Tartufi&Friends Milano_1

Cancelli Betafence: nasce Palladio, con interno effetto legno

Cancello Palladio
Cancello Palladio con pannelli Palladio

La gamma di cancelli Betafence si amplia con Palladio, il cancello di design personalizzabile per applicazioni di alto pregio estetico, con interno effetto legno.

Caratterizzato da un design classico e linee pure e geometriche, il cancello Palladio è una chiusura decorativa integrabile nei contesti residenziali dall’inconfondibile stile italiano (abitazioni private, ma anche edifici pubblici, scuole e parchi).

Abbinato ai pannelli di recinzione Canova, la chiusura Palladio aiuta a preservare la privacy all’interno del giardino grazie anche al riempimento in lamiera pre-verniciata interna al cancello disponibile con finitura effetto legno chiaro o scuro. Per chi invece non avesse particolari esigenze di privacy e preferisse una recinzione a impatto visivo ridotto è disponibile solo il pannello Palladio, dallo stile classico e senza tempo.

Fornito con serratura manuale dotata di maniglia di design, Palladio è progettato per eventuale elettrificazione ed automazione. La struttura (piantane, ante e riquadro) è già di per sé robusta e resistente, e l’impiego di rivestimenti protettivi in poliestere di qualità garantisce un’elevata resistenza alla corrosione. I vari componenti sono di facile installazione, consentendo la massima precisione nella posa.

Disponibile di serie in versione micacea e nera, su richiesta è personalizzabile con altri colori. È possibile scegliere tra varie versioni: pedonale e carraio, a battente o scorrevole su binario.

Dotato di certificazione CE, tale cancello rispetta la normativa europea EN 13241-1.

Cancello Palladio con pannelli Canova
Cancello Palladio con pannelli Canova

Illuminazione di design con Eau de Lumière

4 Moyen RectangleEau de Lumière è la nuova collezione di Designheure che propone soluzioni di illuminazione di design, contemporanee, originali e colorate. Come la lampada a sospensione 4 Moyen Rectangle del designer Davide Oppizzi, con sorgente LED integrata.

“Lavoro la luce da tempo – raccontaDavide Oppizzi – ma Eau de Lumière mi ha appassionato da subito. La ricerca di tessuti, forme e materiali mi ha fatto cambiare radicalmente quello che era il mio concetto tradizionale di lampada di metallo, vetro o plastica. In questo progetto ho potuto esprimere la mia idea di glamour, dove il lato soft e high end del tessuto si sposa felicemente con lo scheletro in alluminio. Ci troviamo di fronte a un intermezzo rappresentato dalla lampada in tessuto che non ha consistenza materica e la materia solida. Il risultato è la percezione assoluta di materia piena”.

La lampada consente di retro-illuminare il colore degli interni e dei suoi materiali nobili, che giocano sui contrasti. Le lampade in tessuto integrano due diversi tipi di finiture, marmo bianco di Carrara e legno di rovere in abbinamento al tessuto di base disponibile in un’ampia gamma di colori e forme.

A metà tra elemento mobile e oggetto di illuminazione, 4 Moyen Rectangle è disponibile in quattro forme e diversi formati e modelli, tra i quali lampadari, appliques, lampade a sospensione e lampade da terra.

Isolamento acustico: Tecnasfalti Isolmant alla Fiera della musica

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Tecnasfalti Isolmant sarà alla Fiera internazionale della musica (15-17 maggio, Genova) per proporre le sue soluzioni per la correzione e l’isolamento acustico degli ambienti, adatte anche agli specialisti del suono.

L’isolamento acustico è importante non solo per il comfort degli ambienti domestici, ma anche per spazi confinanti e ambienti particolari, come studi di registrazione e locali pubblici, discoteche e sale concerto.

Per la correzione acustica degli ambienti, il pannello Perfetto Style di Tecnasfalti-Isolmant assicura elevate caratteristiche prestazionali relative all’assorbimento delle onde sonore. Atossico, ecologico e di durata illimitata, il pannello è composto da IsolFIBTEC STL a densità crescente lungo lo spessore. Semplice da posare (si applica alle pareti con velcro o apposito collante, senza forare), il pannello può essere rifinito con le immagini desiderate.

Per gli spazi confinanti, invece, quando non è disponibile molto margine di intervento, Tecnasfalti- Isolmant propone le soluzioni IsolGypsum, che permettono di ottenere un incremento del potere fonoisolante di oltre 10 db. Tra questi prodotti in particolare ci sono:
– IsolGypsum Fibra, composto da una lastra di gesso rivestito accoppiato a un pannello di IsolFIBTEC PFT dalle elevate prestazioni acustiche e termiche, un prodotto
studiato per il risanamento acustico e termico di divisori verticali
– IsolGypsum GP, lastra di gesso rivestito accoppiata a un pannello di IsolFIBTEC MBI, fibra di poliestere 100% riciclata e IsolGypsum Gomma XL, gesso rivestito accoppiato a una lastra di gomma che permette di isolare anche alle basse frequenze.

Quando si ha maggiore spazio di intervento, sufficiente per realizzare una controparete su orditura metallica con pannelli in intercapedine Tecnasfalti-Isolmant propone la gamma Perfetto, oltre alla soluzione IsolGypsum Gomma:
– Isolmant Perfetto CG, pannello con densità variabile lungo lo spessore per elevate prestazioni acustiche
– Isolmant Perfetto RB che garantisce risultati sia nelle prestazioni fonoisolanti che in quelle fonoassorbenti

La ricerca Tecnasfalti-Isolmant propone anche il pannello Isolmant Just GreenPlanet, un prodotto realizzato con fibra 100% sostenibile composta da materiale proveniente da scarto industriale nuovo e rilavorato.

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Un diario sul mercato delle locazioni

affittasi7Affittare casa? Secondo Tecnocasa conviene poco. Il network specializzato nella compravendita, per dimostrarlo, ha stilato un diario del mercato degli affitti. Bisogna aggiungere, però, che questo è relativo solo agli anni di crisi economica e immobiliare, mentre i rendimenti di un immobile vanno calcolati su periodi lunghi, 20 anni o più. Il valore di considerare la redditività di un appartamento nel momento in cui i prezzi scendono, quindi, è assai relativa. In ogni caso, ecco il diario sul mercato delle locazioni degli ultimi anni.

Il 2007 chiude con una stabilità dei canoni di locazione, ma in svariate grandi città si hanno valori al ribasso. I proprietari iniziano a stabilizzare o ribassare i canoni di locazione per fidelizzare l’inquilino puntuale nei pagamenti.

Il 2008 è l’anno in cui i canoni di locazione hanno registrato un ribasso generalizzato; e’ l’anno in cui la stretta creditizia inizia a rallentare il mercato delle transazioni immobiliari, determinando un aumento di domanda di immobili in affitto.

Nonostante questo i canoni diminuiscono perché c’è ancora tanta offerta sul mercato e perché i proprietari sono propensi a ribassarli. Si intravede un altro cambiamento: i potenziali inquilini sono sempre più attenti alla qualità dell’immobile da affittare, prediligendo quelli in buono stato e quelli ben arredati. Questo grazie anche all’abbondante offerta immobiliare presente sul mercato.

Il 2009 è l’anno della conferma delle tendenze finora descritte.

Nel 2010 in alcune grandi città l’aumento della domanda si fa sentire sui valori, stabilizzandoli. I proprietari delle abitazioni diventano selettivi nella scelta dell’inquilino, temono eventuali morosità. Questa tendenza continuerà anche nel 2011 e nel 2012.

Nel 2013 i canoni di locazione si abbassano ulteriormente e si segnala una diminuzione dei valori del 2,1%. Le motivazioni si racchiudono in un aumento dell’offerta immobiliare, nella diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e nella volontà dei proprietari di andare incontro agli inquilini “affidabili” ribassando i canoni di locazione.

Aumenta la rigidità da parte dei proprietari ad affittare l’immobile e desiderano sempre più garanzie.

Nel 2014 i canoni di locazione sono ancora in discesa a causa della diminuita disponibilità di spesa dei potenziali inquilini e dall’aumentata offerta sul mercato di immobili in affitto. Il secondo semestre vede un lieve rialzo dei canoni di locazione in alcune aree delle grandi città. La maggioranza di coloro che cerca casa in affitto lo fa per trovare l’abitazione principale, insieme a chi si trasferisce per lavoro e per motivi di studio.

Il contratto più praticato è quello a canone libero, ma aumenta l’appeal del contratto a canone concordato grazie anche alla cedolare secca agevolata. In alcune città come Verona e Bologna prevale sulle altre tipologie immobiliari. Le tipologie più affittate sono il bilocale e il trilocale.

 

A Bolzano Renzi elogia la Stahlbau Pichler

Walter Pichler (a sinistra), Matteo Renzi, Ugo Rossi (al centro), Arno Kompatscher (a destra)

«Dobbiamo essere orgogliosi di una realtà come questa, capace di andare a prendersi il futuro senza aspettarlo e in grado di cogliere le opportunità offerte da Expo». È il commento del premier, Matteo Renzi, in visita allo stabilimento Stahlbau Pichler durante la sua visita a Bolzano. Renzi, accompagnato dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha visitato lo stabilimento produttivo, dove ad accoglierlo c’erano il presidente Walter Pichler con gli oltre 200 dipendenti dell’azienda. «La nostra Provincia ha il tasso di disoccupazione giovanile più basso d’Italia», ha ricordato Kompatscher, «e una buona parte del merito di ciò è da addebitare al sistema della formazione duale. L’alternanza scuola-lavoro consente ai ragazzi di mettersi concretamente alla prova e permette di unire il sapere al fare: si tratta di un’eccellenza altoatesina che ha contribuito a costruire una società caratterizzata dal benessere». Stahlbau Pichler è una realtà dinamica, che ha contribuito alla realizzazione di nove fra i più avveniristici padiglioni dell’Expo. Una soddisfazione e un riconoscimento per l’azienda che sta ormai da molti anni investendo sui giovani e sul futuro, andando oltre la crisi e il pessimismo. Pichler, nel ringraziare il capo del Governo, lo ha sollecitato a fare in fretta a risolvere i diversi problemi burocratici, economici e politici che continuano a rallentare l’attività imprenditoriale, a danno di tutto il Paese e delle prospettive di ripresa economica, in atto in tutta Europa, ma ancora troppo lente in Italia. «Alla nostra azienda, rimane il piacere di aver saputo dimostrare che, anche in tempi difficili, le strategie adottate, stanno portando ottimi risultati».

 

Renzi in visita alla Stahlbau Pichler
Renzi in visita alla Stahlbau Pichler
Walter Pichler (a sinistra), Matteo Renzi, Ugo Rossi (al centro), Arno Kompatscher (a destra)
Walter Pichler (a sinistra), Matteo Renzi, Ugo Rossi (al centro), Arno Kompatscher (a destra)

Ecco i vincitori del progetto Next Snia Viscosa

La ex Snia VIscosa a Rieti

Giuseppe Pasquali, direttore scientifico Ied Roma, con il gruppo Atelier Appennini è tra i 13 vincitori del progetto Next Snia Viscosa, promosso dal Comune di Rieti, Monte dei Paschi di Siena e Rerna, con il supporto tecnico di Snark. Gli altri vincitori sono (in ordine alfabetico): Aste e Nodi, rappresentante: Simona Colucci (Napoli, Italia), Liat Rogel (Milano, Italia), Linda Di Pietro (Terni, Italia), Bam!, Rappresentante: Fabio Vignolo (Torino, Italia), Insiti, rappresentante: Eloisa Susanna (Roma, Italia), Land srl + Studio G3A, rappresentante: Antonella Miarelli (Venezia, Italia), Sabina Anna Lenoci Team, rappresentante: Sabina Anna Lenoci (Venezia, Italia),  gruppo Fattibilità, management, Joe Kulenovic (Washington Dc, Stati Uniti), Maass Consulting, rappresentante: Joachim Maass (Monaco di Baviera, Germania), Giovanni Formiglio (Roma, Italia), gruppo comunicazione, Petra Pocanic (Poreč, Croazia), Andrea Pallozzi Team, rappresentante: Andrea Pallozzi (Roma, Italia).

La ex Snia VIscosa a Rieti
La ex Snia VIscosa a Rieti

Next Snia Viscosa è un esperimento di rigenerazione urbana per creare un working group progettuale, un network nazionale e internazionale di esperti e innovatori sociali, e lavorare alla riqualificazione dell’area dell’ex Snia Viscosa di Rieti in modo innovativo e  eco-sostenibile. Attraverso una call, aperta fino al 31 marzo e al termine di una fase di confronto con i 23 candidati ammessi alla fase finale, si è arrivati alla scelta delle 13 candidature vincitrici. «Una grande occasione per una Nuova Rieti e per ripensare e recuperare vecchi luoghi alla luce della contemporaneità», ha commentato l’architetto Giuseppe Pasquali, rappresentante del gruppo Atelier Appennini che è entrato a far parte del team di progettazione. I 13 vincitori dal 7 al 17 maggio si incontreranno in una residenza a Rieti con la finalità di massimizzare la conoscenza del contesto e degli attori coinvolti, e favorire un metodo di lavoro collaborativo e orizzontale. L’ex industria tessile Snia Viscosa, sorge all’interno della città e per più di 50 anni è stata una delle principali attività produttive del territorio. In seguito alla chiusura dell’industria tessile, il sito è rimasto abbandonato: Next Snia Viscosa intende creare le condizioni perché l’area possa essere recuperata e rilanciata. ,

La crisi? Ance Veneto presenta la sua ricetta

Giovanni Salmistrari

Ance Veneto ha preparato un a ricetta anti-crisi. Tra le proposte, ci sono quelle di finanziare i piccoli cantieri privilegiando i comuni che non sprecano, promuovere un impegno congiunto per la trasparenza negli appalti, la lotta ai pagamenti ritardatati con l’impiego di Veneto Sviluppo e l’incentivazione della rigenerazione urbana e riordino delle società partecipate della Regione in un’unica società regionale.

«Consapevoli del difficile momento, abbiamo elaborato un documento basato su di un esame pratico piuttosto che ideologico, optando per una politica dei piccoli passi, lontana dalla rivendicazioni corporative. Trasparenza e lavoro sono le parole chiave che abbiamo utilizzato per restituire vitalità a un settore che, nonostante abbia perso 7,5 miliardi di euro dal 2008, rappresenta ancora il 10% degli impieghi del Pil regionale e il 20% dell’occupazione nell’industria», commenta Giovanni Salmistrari, presidente di Ance Veneto. «L’associazione è pronta a svolgere un ruolo di primo piano sui temi della trasparenza e dell’anti-corruzione negli appalti pubblici, ma per raggiungere questo obiettivo chiediamo una razionalizzazione dei metodi di spesa delle poche risorse pubbliche, per lo più fondi europei, ancora disponibili a livello regionale». Ecco, in dettaglio, le proposte.

Giovanni Salmistrari
Giovanni Salmistrari

Lotta agli sprechi della Pa. Tra il 2008 e il 2014, i comuni veneti hanno speso complessivamente 168 milioni di euro in più per la gestione della macchina amministrativa, mentre hanno ridotto, in parte anche per l’effetto del Patto di stabilità, del 49% (2,4 miliardi) gli investimenti in opere pubbliche.

Ritardati pagamenti e Veneto Sviluppo. Il ritardo dei pagamenti da parte della Pa, nonostante la direttiva europea, rimane un problema irrisolto. I tempi medi di pagamento sono ancora fermi a 180 giorni. In questo la Regione può giocare un ruolo determinante servendosi di Veneto Sviluppo che, con una specifica modifica statutaria, potrebbe anticipare i crediti delle aziende, tenendo conto del fatto che è partecipata anche dal sistema bancario regionale.

Società partecipate della Regione. Riorganizzazione delle società partecipate dalla Regione, che potrebbero essere poste sotto un’unica società regionale con l’obiettivo semplificare i servizi e ridurre gli sprechi, ampliando il ventaglio delle specializzazioni con un monitoraggio e un sostegno più efficace nel recupero dei fondi europei.

Trasparenza nei lavori pubblici. La Regione potrebbe intervenire dando piena funzionalità alle centrali di committenza uniche, contribuendo a una maggiore certezza e trasparenza dei costi con l’adozione del prezzario regionale quale unico riferimento per le opere realizzate in Veneto, investendo nella progettazione di qualità delle opere degli enti locali attraverso un fondo di rotazione; migliorando il project financing attraverso il rafforzamento di studi di fattibilità e inserendo regole premiali per i progetti che coinvolgono le piccole e medie imprese.

 

Legambiente: riqualificare le scuole con la bioarchitettura

Bisogna ripartire dalla riqualificazione degli edifici scolastici. E trasformare le aule con la bioarchitettura, per rendere le scuole italiane più sostenibili e meno costose da un punto di vista energetico. Lo chiede Legambiente, secondo cui è necessario riqualificare molte scuole, progettate e costruite senza alcuna attenzione rispetto ai temi della salubrità, della vivibilità degli spazi, rispetto ai materiali utilizzati e al contenimento dei consumi energetici. Una sfida raccolta intanto da Legambiente e dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (Inbar) che hanno elaborato e presentato un protocollo di intervento che vuole fornire linee guida e criteri di gestione sostenibile e di bioarchitettura nell’ambito dell’edilizia scolastica, dando così uno strumento integrato che possa garantire il miglioramento qualitativo degli edifici scolastici. Una prima sperimentazione del protocollo è stata fatta nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di via Monte Ruggero 39, in collaborazione con il Municipio di Roma III. Secondo Legambiente e Inbar, interventi mirati di efficienza energetica permetterebbero a questa scuola di arrivare ad una riduzione della spesa del 73% per l?energia termica e del 37% per la parte elettrica, passando da una Classe G di prestazione energetica a una classe B. A ciò vanno aggiunti anche una serie di interventi per il miglioramento del benessere e della qualità indoor, come un nuovo «clima cromatico» degli spazi interni ottenuto con tinte che non emettono sostanze tossiche o, l’installazione di semplici miscelatori aria-acqua o la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico generato dai sistemi wi-fi.scuola

Secondo Vanessa Pallucchi, di Legambiente, «la qualità dei nostri edifici scolatici  è uno degli obiettivi prioritari su cui tutto il Paese concorda che occorre lavorare. Il caso pilota della scuola di via Monte Ruggero che abbiamo presentato oggi ci dimostra come potrebbero le cambiare in meglio molte strutture se si adottasse una programmazione di lungo respiro e attenta alla qualità degli interventi, come da anni Legambiente sostiene attraverso l’indagine Ecosistema Scuola. L’investimento complessivo per realizzare gli interventi che abbiamo previsto è di circa 400mila euro che possono essere recuperati attraverso la riduzione dei costi di gestione energetica in poco più di otto anni. È evidente che in presenza di un cofinanziamento pubblico i tempi di rientro si riducono a pochi anni e in ogni caso interventi di questo tipo possono essere realizzati tramite una Esco in grado di autofinanziare l’intervento e di gestire per dieci anni la parte energetica. Quindi, più che un problema di risorse, la qualità edilizia e della vita degli studenti dipende da un cambiamento culturale di chi è preposto a programmare e realizzare gli interventi».

Bauwerk Unopark: il parquet passa alle pareti

bauwerk-unopark

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Con Bauwerk Unopark il parquet passa dal pavimento alle pareti. Un’idea di arredo originale per i rivestimenti, per ricreare una boiserie in ambienti tradizionali o rendere più accogliente un angolo minimal.

Bauwerk Unopark è un modulo parquet a due strati (47×7 cm con spessore 11 mm) che può essere applicato su superfici verticali, con posa a spina di pesce o ‘a correre’.

Disponibile in dieci essenze (il rovere in nove varianti) le liste Unopark garantiscono la massima stabilità su ogni tipo di parete: Rovere (Rovere Farina, Gold,Argento, Deserto, Tabacco, Leggermente fumé, Fumé, Fumé farina) Acero canadese, Acacia evaporata, Faggio non evaporato, Doussié FSC 100%, Jatoba FSC 100%, Ciliegio americano, Noce americano, Sucupira FSC 100%, Wengé FSC 100%. Finiture in colorato,verniciato, verniciato opaco, olio naturale.

Nella versione rovere i moduli possono essere abbinati al nuovo pavimento in legno Unopark (13 mm di spessore, in sei diverse essenze rovere). In questi casi è importante che si utilizzino legno e colle di posa di qualità, possibilmente sostenibili.

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WSE811 Tyrolit Hydrostress: la sega a muro superleggera

WSE811 Tyrolit Hydrostress

WSE811 Tyrolit Hydrostress è la nuova sega a muro superleggera, con profondità di taglio fino a 315 mm, ideale per la maggior parte dei lavori di taglio.

Una soluzione innovativa per la lavorazione del cemento armato, che va ad aggiungersi alle macchine per la lavorazione del cemento e ai progetti speciali nella demolizione controllata del Gruppo Tyrolit.

Con il lancio della sega a muro WSE811, Tyrolit Hydrostress unisce la precisione nella lavorazione con la massima potenza, senza compromettere la compattezza o la semplicità d’utilizzo. Con la testa di taglio, l’unità di controllo e l’azionamento combinati in un unico sistema, questa macchina ha potenza massima di 9 kW a 16A per un
peso contenuto in soli 25,4 kg. Il design integrato permette alla sega a muro di operare con un singolo alimentatore ed una singola connessione acqua.

I componenti del sistema perfettamente coordinati, come la guida ed il carter di protezione del disco diamantato, permettono un facile montaggio e smontaggio, assicurando operazioni semplici e massima mobilità nel taglio di finestre e porte.

La nuova “wall saw” WSE811 di Tyrolit è azionata dal sistema brevettato P2 drive, che consente ai magneti permanenti integrati di ridurre sia il calore che la velocità del motore, diminuendo così lo sforzo dei componenti della macchina e riducendo le esigenze di manutenzione.

L’utilizzo della sega murale in abbinamento ai dischi da taglio Tyrolit realizzati con la tecnologia TGD consentono di ottenere elevate performance e affidabilità.

Anche Ied per il progetto FShow to feed the Children

In linea con il messaggio di Expo 2015 (Nutrire il Pianeta, energia per la vita), l’Istituto Europeo di Design si fa partner della prima edizione di FShow to feed the Children per sostenere l’importante operazione di charity e sensibilizzazione sul tema legato all’alimentazione, all’istruzione e alla salute dei bambini. All’evento di raccolta fondi, in programma il 3 giugno a San Siro, lo Ied parteciperà attraverso i migliori studenti del Corso di Fashion Design della Scuola di Moda, selezionati per realizzare gli outfit della sfilata sul pink carpet che andrà in scena fra un tempo e l’altro del match Italia-Germania.

«Siamo una scuola che fa del saper fare, il primo obiettivo d’insegnamento», commenta Maurizio Cortese, direttore generale di Ied. «E saper fare significa anche percepire e conoscere il contesto sociale in cui viviamo. La moda, come il calcio e la musica, sono ottimi strumenti per catturare l’attenzione del grande pubblico e favorire spunti di riflessione su temi cruciali che necessitano di eventi originali come questo per essere supportati concretamente. Sarà motivo di grande orgoglio vedere la creatività e il talento dei nostri studenti essere di reale supporto per questa importante iniziativa di charity che perfettamente s’inserisce nel concept dell’esposizione universale».

Nomisma: per le case calo dei prezzi del 2,9% nel 2015

La ripresa del mercato immobiliare è ormai una realtà. Lo pensa anche Unicredit,che ha deciso di sostenere il settore costruzioni con finanziamenti agevolati e con una serie di servizi ai clienti. A partire da una consulenza non più solo finanziaria, ma allargata agli immobili di proprietà con l’obiettivo di dar vita a un Fascicolo Casa del cliente, finalizzato ad ottimizzare la gestione di un patrimonio che oggi costituisce il 60% della ricchezza totale delle famiglie italiane. Nel caso ci sia l’interesse alla vendita, locazione o acquisto di un immobile, il Fascicolo passa in carico a Unicredit Subito Casa, la divisione del gruppo specializzata nel real estate che in un anno di vita, e grazie ai 500 agenti distribuiti sul territorio nazionale, ha già raccolto incarichi per oltre 12.500 immobili e concluso 100 compravendite nei primi tre mesi del 2015. L’obiettivo di Unicredit Subito Casa, che impiega circa 80 dipendenti trasferiti dalla banca, è di arrivare nel 2018 a 100 milioni di euro di ricavi realizzando oltre 20mila compravendite, pari a una quota di mercato del 10%, considerando che nel 2014 sono state 210mila le compravendite concluse da agenti professionisti sul territorio nazionale. In pratica oggi un mutuo su cinque è targato Unicredit. Trend proseguito nei primi tre mesi del 2015 con un incremento del 70% dei mutui concessi rispetto a un anno prima.case 5
Del resto l’immobiliare oltre a essere un settore chiave per l’economia italiana, sta mostrando segnali di risveglio nonostante la domanda si mostri ancora debole, come spiega Luca Dondi, direttore generale di Nomisma durante la presentazione del nuovo modello di consulenza immobiliare di Unicredit. L’ulteriore calo dei prezzi previsto per il 2015, -2,9% per le abitazioni secondo l’Osservatorio Immobiliare di Nomisma, e la crescita del clima di fiducia dei consumatori dovrebbero infatti dare maggior impulso alle compravendite, che in previsione, sempre in base alle stime istituto bolognese, dovrebbero oltrepassare la soglia delle 500mila nel 2016, tornando ai livelli del 2011. In questo scenario il credito può giocare un ruolo chiave per sostenere la ripresa del settore. La quota di transazioni sostenute da mutuo – in un quadro di aumento del numero di transazioni nel 2014 del +3,6% – è cresciuta del 12,7% a conferma dell’importanza del sostegno bancario nelle tendenze positive del settore. Sulla base dell’indagine Nomisma, pur calando nel 2014 le intenzioni di acquisto di un abitazione (6,6% vs 8,1% del 2013), aumenta la richiesta di mutui (73,3% vs 64,8% del 2013). Per il 2015 Nomisma stima una crescita dei mutui nell’ordine del 30%, per un totale di circa 32 miliardi di euro.