Condominio S&C ottobre 2015 (abbonati)
A Pordenone la casa passiva è in classe oro

Quali sono le caratteristiche di una casa passiva in classe oro secondo i parametri di CasaClima? Il suo involucro è isolato, non ci sono ponti termici, ha una collocazione corretta per il controllo dell’irraggiamento solare, sono installati impianti geotermici, a pannelli solari e fotovoltaici e di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Nell’edificio progettato da Domenico Cecco a Pordenone coesistono tutti questi elementi e ne fanno una casa passiva che coniuga efficienza energetica, prestazioni funzionali e qualità estetica.
La villa su due piani è orientata con la facciata principale a sud, dove l’irraggiamento solare è maggiore, con il maggior numero di porte e finestre per fornire la necessaria quantità di luce e di calore agli ambienti dell’abitazione. Uno schermo a doghe di alluminio, collocato in copertura, protegge le finestre del primo piano, e allo stesso scopo è stata messa una tenda orizzontale fissata a un telaio al piano terra in modo da avere il controllo dell’esposizione solare. A nord, invece, la superficie curva ha una sua funzione estetica e tecnica: i raccordi ad angolo tra pareti costituiscono, infatti, un punto critico di dispersione termica, che in questo modo sono evitati. Ma è la muratura perimetrale a garantire le condizioni di una casa passiva che in questo caso è costituita da un paramento in Lecablocco Bioclima isolante interno e da uno esterno, bianco, a faccia vista, con finitura rigata. Tra i due muri, quello esterno di 12 centimetri spessore e quello interno di 25 centimetri in calcestruzzo di argilla armata con un rivestimento in blocchi di superficie levigata espazzolata di colore bianco Carrara, viene collocato lo strato isolante in lana di roccia di 14+14 centimetri e grazie a questo a questo sistema costruttivo sono stati eliminati i possibili ponti termici. Il vantaggio non è solo energetico perché Lecablocco, utilizzabile anche per fini strutturali, ha un’ottima resistenza al fuoco e qualità isolanti acustiche, oltre a una durevolezza con minima manutenzione.
tipo BG12
È l’Era del noleggio, ma l’Italia va in controtendenza
È vero che il noleggio di materiali e mezzi per il settore delle costruzioni è decollato? Secondo la European Rental Association (Era), il mercato europeo del noleggio di macchine e attrezzature per le costruzioni e l’industria nei paesi della Ue ed Efta è cresciuto fino a raggiungere i 23,06 miliardi di euro nel 2014 a tassi di cambio costanti, registrando un incremento pari all’1,9% rispetto al 2013. Insomma, il Rapporto Era 2015, che per la prima volta considera anche Austria e Svizzera, non lascia dubbi. La ricerca, condotta in collaborazione con Ihs, ha evidenziato anche che il trend prosegue: per il 2015, ci si aspetta una crescita moderata del mercato europeo, pari all’1,4%, con una previsione di crescita del 2,7% per il 2016. Uno dei pochi mercati in controtendenza, però, è quello mercato italiano, che ha subito un calo del -2,1%. Il rapporto include anche dati relativi al tasso di penetrazione rispetto al Pil, ossia il fatturato generato dal noleggio in percentuale sul Prodotto interno lordo del Paese. Il tasso medio di penetrazione rispetto al Pil nei 14 paesi inclusi nel rapporto è stato pari a +1,71‰. Dato sostanzialmente superiore alla penetrazione media degli altri paesi Ue + Efta, pari allo 0,77‰. Ma con significative differenze. Secondo Michel Petitjean, segretario generale di Era, «il settore del noleggio in Europa continua a crescere nel suo complesso nonostante le difficoltà registrate in alcuni mercati, in particolare nell’Europa centrale e meridionale. In generale, la crescita del settore resta correlata all’attività edilizia. Tuttavia, le differenze nella penetrazione del mercato nei diversi paesi suggeriscono che c’è spazio perché in futuro il mercato del noleggio cresca più dell’economia nel suo insieme».
Fiera Verona vola al Cairo per le costruzioni d’Egitto
Costruzioni d’Egitto: non è un modo di dire, ma un grande business. Sono oltre 20 i progetti appaltati dallo Stato arabo entro la fine del 2016, per un valore complessivo di quasi 4 miliardi di dollari: dal Maadi Contact Centre (210 milioni), al porto industriale di Safaga (510 milioni) fino alla costruzione di quattro nuovi stadi (360 milioni). Il recente annuncio del Presidente Al Sisi e del ministero delle Finanze conferma un Paese in ripresa, con numerose occasioni di investimenti e opportunità di business, soprattutto nel settore delle costruzioni. In questo scenario torna al Cairo, dal 2 al 5 novembre 2015, MS Marmomacc + Samoter Africa & Middle East, l’iniziativa con cui Veronafiere, insieme ai partner egiziani Art Line ed Expolink, accompagna sui mercati africani le più importanti realtà internazionali delle filiere della pietra naturale e della meccanica per l’edilizia. La seconda edizione della manifestazione è affiancata per la prima volta da Projex Africa, fiera dedicata al mondo delle costruzioni, con focus su green e smart building.
MS Marmomacc + Samoter Africa & Middle East e Projex Africa 2015 vedono la partecipazione di 90 aziende da 12 nazioni: Egitto, Italia, India, Stati Uniti, Turchia, Polonia, Cina, Etiopia, Congo, Marocco, Benin e Arabia Saudita. Grazie agli investimenti per favorire l’incoming di operatori specializzati, sono attesi buyers da 27 Paesi, in particolare africani ed è confermata la presenza di numerose associazioni di categoria dell’Africa subsahariana, australe e del Medio oriente.
Veronafiere, che già siede nel Business Council Italo-Egiziano, è supportata dall’Ambasciata italiana e da ICE-Italian Trade Agency. «Con MS Marmomacc + Samoter Africa & Middle East e Projex Africa», spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e membro del Business Council, «confermiamo il grande interesse per un continente molto promettente per il settore delle costruzioni e che già presidiamo in Marocco con Médinit Expo. In Africa, nel 2015-2016, sono stimati una crescita del Pil superiore al 5% e un import di materiali per l’edilizia pari a 29 miliardi di dollari. Con le nostre iniziative in Egitto, puntiamo a far diventare il Paese un vero e proprio hub per il comparto di tutta l’Africa».
Oltre agli incontri b2b tra visitatori ed espositori, il programma al Cairo è completato da una serie di workshop, conferenze e convegni, con un approfondimento su Etiopia e Angola: realtà africane con crescita stabile e importanti piani di sviluppo infrastrutturale, di edilizia residenziale e turistica. La giornata del 2 novembre è dedicata al real estate con due workshop sulle opportunità di investimento, organizzati dall’Egyptian Export Council of Real Estate. Durante la fiera si tiene anche un incontro tra i rappresentanti dei Green Building Council di Egitto, Marocco e Tanzania, per fare il punto sull’edilizia sostenibile e del settore green nel continente africano.
Il 3 novembre, invece, l’attenzione è rivolta al mondo di architetti, progettisti e designer esteri grazie all’evento B2A-Business to Architects, con trenta di architetti africani coinvolti in uno speciale corso di formazione sulla pietra naturale egiziana che include una visita alle aziende locali. Altra novità 2015 è l’Area Istituzioni: ulteriore iniziativa per incentivare il networking in fiera tra enti e associazioni di professionisti del mondo del building da dieci Paesi.
The Crown, totem di Libeskind per Casalgrande Padana
Una scultura architettonica, firmata da Daniel Libeskind, concepita come una facciata ventilata: già perché questa sorta di monumentale totem alto 25 metri, ha una sottile struttura in acciaio ricoperta da speciali lastre in grès porcellanato caratterizzate da un motivo frattale a rilievo, da qui il nome del prodotto Fractile. A commissionare l’inconsueta opera tridimensionale, battezzata The Crown, è Casalgrande Padana, azienda specializzata nella produzione di grès porcellanato, appunto. Il dettaglio più interessante però non è nella forma a spirale o nelle dimensioni imponenti, ma nel materiale: Fractile ha una finitura Bios Selfcleaning, che garantisce prestazioni autopulenti e un abbattimento dei principali inquinanti presenti nell’aria, offrendo un contributo al miglioramento della qualità ambientale. E poiché l’oblunga costruzione è il frutto di un accordo di programma tra l’azienda, che ha sostenuto l’onere finanziario dell’iniziativa e l’amministrazione comunale di Casalgrande, ha una valenza maggiore sul territorio. Infatti è stata donata alla collettività e collocata nella rotatoria di Casalgrande (Reggio Emilia) della strada Pedemontana, all’altezza dell’intersezione con via Turati. Al pregio architettonico si aggiunge il valore simbolico, come porta d’accesso al distretto ceramico emiliano.
Una rete di consulenza per il design made in Italy
Nell’era dei Makers, gli artigiani del 3D, che alcuni definiscono la nuova rivoluzione industriale grazie alla stampa di qualsiasi oggetto con l’aiuto di un software di progettazione, c’è un gruppo di aziende del settore legno-arredo che ha fatto il percorso inverso e ha portato le proprie solide competenze nel web. Make My Design infatti, è una rete di consulenza che offre ad architetti, designer la possibilità di inviare alla piattaforma online un progetto e verificarne la fattibilità. Dall’essiccazione al taglio alla curvatura e levigatura del legno, alle lavorazioni a controllo numerico, tappezzeria, imbottitura, verniciatura: sul sito www.makemydesign.it si trovano delle risposte. Inizialmente con un feedback gratuito da parte di tutte le aziende su parametri tecnici di base e poi formalizzando un preventivo di spesa per un’analisi più approfondita o, nel caso ci sia l’intenzione a commissionare la realizzazione del prodotto, per la sua prototipazione e produzione dei modelli. Le nove aziende che lavorano dietro le quinte di Internet sono Contorpress, Giada, Italcurvati, MM Tappezzeria, Mocchiutti, Quattroventi, Stacco, Tiver e Woodcraft, tutte provenienti dal distretto della sedia del Friuli Venezia Giulia. E tra gli architetti che hanno sperimentato il servizio c’è Cristina Giordani, che oltre a una prima valutazione di base gratuita strutturata ha usufruito di una consulenza con lo studio legale Glp, per avere informazioni mirate sulla tutela dell’idea progettuale: «Un aspetto da non sottovalutare soprattutto in un periodo come questo in cui è sempre più difficile difendere la proprietà d’autore», afferma la professionista. Sembra che la velocità nella risposta e il fatto di trovare in un unico interlocutore tante conoscenze complementari siano però la chiave del successo del sito, come dichiara Agnese Baggio che lo consiglia a chi stia pensando a un progetto di design autoprodotto.
Torna la voglia di investire nell’acquisto di immobili
Ancora prima che fosse annunciata l’abolizione di Imu e Tasi gli italiani erano tornati a investire in appartamenti e ville. Nel 2015 sale al 29% la quota di italiani che definisce ideale l’investimento nell’immobiliare. Un dato, quello rilevato dalla ricerca curata da Acri e Ipsos per la 91esima Giornata mondiale del risparmio, in netta ripresa dopo anni di tracollo: dal 70% del 2006 al 24% del 2014. La casa torna a essere l’investimento principe al Centro e al Sud. In maggioranza relativa (35%) rimangono comunque coloro che reputano questo il momento di investire negli strumenti più sicuri (risparmio postale, obbligazioni e titoli di Stato). Sale al 9% anche il numero degli amanti dei prodotti più a rischio. Perde invece 5 punti al 27% il gruppo di quanti ritengono sbagliato investire in una qualsiasi forma. Il risparmiatore italiano continua a ritenersi non sufficientemente tutelato da leggi e controlli. Per il 58% sono inefficaci e per il 59% saranno ancor più inefficaci in futuro. Anche per questo il 66% di chi ha risorse mantiene una forte preferenza per la liquidità e chi investe lo fa solo con una parte minoritaria dei propri risparmi. In generale la composizione dei portafogli resta costante: si riduce di un punto la quota di italiani possessori di certificati di deposito e di obbligazioni (9%), di titoli di Stato (7%) e di fondi comuni di investimento (13%); si riducono di 2 punti i possessori di azioni (6%), mentre crescono di un punto coloro che dichiarano di aver sottoscritto assicurazioni sulla cita o fondi pensione (25%) e i possessori di libretti di risparmio (23%).
Addio Riello, a Veronafiere il presidente sarà Danese
Addio Ettore Riello, Veronafiere ha un nuovo presidente: Maurizio Danese. Resterà in carica per il triennio 2015-2018. Assieme a Danese, i soci hanno eletto il nuovo consiglio di amministrazione. Sarà composto da Barbara Blasevich, Marino Breganze, Guidalberto di Canossa e Claudio Valente.
«Ringrazio i soci e le istituzioni per la fiducia. Sarà ben corrisposta», ha commentato Danese. «Entro in una realtà che il cda e il presidente uscente hanno saputo governare in anni difficili, consolidandola e valorizzandola ulteriormente nel suo ruolo di player internazionale, non solo nel settore del vino e dell’agroalimentare, ed efficace volano per l’internazionalizzazione delle imprese italiane e del Made in Italy. Veronafiere, poi, rappresenta una leva fondamentale per l’economia veronese: 1,3 milioni di visitatori annui generano un importante indotto. L’amministrazione uscente ha lasciato sul tavolo importanti progetti strategici che ora valuteremo in modo approfondito assieme ai soci. Scelte che non possono prescindere dal contesto competitivo in cui opera la Fiera. Un mercato europeo e mondiale dove è forte la spinta alla concentrazione. Le prime dieci fiere europee realizzano il 35% degli oltre 14 miliardi di volume d’affari del mercato e dispongono di più strutture e, soprattutto, di risorse finanziarie. Veronafiere ha delle potenzialità importanti e tutti i numeri per consolidare la propria collocazione in questo mercato in fermento. Sarà nostra cura valutare attentamente i piani di sviluppo, utilizzando le risorse che il Governo ha stanziato per le fiere nel Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy. Con che strumenti è tutto da valutare insieme ai soci».
Danese, classe ’62, è socio di un gruppo di aziende che opera nel settore della fornitura di prodotti alimentari al canale horeca, è vicepresidente della Camera di Commercio di Verona, vicepresidente vicario di Confcommercio Verona e presidente dell’istituto di garanzia fidi, Confidi Veneto.
Noleggio Tyrolit Rental Service: cosa ne pensano gli operatori
Con Tyrolit Rental Service, “vengono proposte macchie e attrezzature di avanguardia in un settore specifico che è certamente saturo di prodotti obsoleti”, dichiara Mauro Brunelli di Scaligera Service di Verona, azienda specializzata nel noleggio di piattaforme aeree, gru e autocarri. “Inoltre, troviamo veloce e puntuale il servizio successivo al noleggio, con una presenza dei tecnici Tyrolit sempre efficace”.
Da qualche mese disponibile agli operatori, il servizio Tyrolit Rental Service prevede la cessione di macchine con un noleggio a lungo termine che comprende anche i servizi post vendita e una consulenza costante per la gestione tecnica del parco macchine, la consulenza commerciale e tecnica per il cliente, il software gestionale, gli interventi in cantiere, la manutenzione e l’eventuale sostituzione delle apparecchiature.
Il contratto di noleggio, della durata di 24 mesi, comprende tipologie di prodotto che riguardano i settori del taglio, del carotaggio e della demolizione leggera. Alla scadenza del contratto, Tyrolit ritirerà le sue macchine, sostituendole con modelli nuovi in caso di nuovo accordo.
Dedicato ai noleggiatori di professione e alle strutture distributive, il noleggio della piccola attrezzatura fornito da Tyrolit Rental Service garantisce assistenza, sicurezza, qualità del prodotto e del servizio, senza alcun investimento iniziale.
Carlo Ferrari & Figlio del Gruppo Made di Limbiate (MI) è stato uno dei primi distributori edili a inserire Tyrolit Rental Service. “Trovare argomenti di fidelizzazione, e soprattutto sviluppare la filosofia del Gruppo che è quella di farsi carico dei problemi del cliente attraverso soluzioni mirate alle sue necessità, oggi è fondamentale – dichiara Franco Ferrari -. Si tratta del primo approccio diretto della nostra azienda al noleggio, e ciò che ci ha sempre frenato era il rischio di non offrire il meglio in termini di qualità del prodotto”.
“Il servizio Rental di Tyrolit è molto valido – sostiene Aldo Arecco, contitolare di Macchine Edili Repetto di Genova – perché ci da la possibilità di inserire nel parco noleggio macchine sempre nuove, con una ottima manutenzione, e questo è un servizio che possiamo offrire ai nostri clienti. Inoltre, siamo oggi in grado di offrire una tipologia di macchine che prima non avevamo. Abbiamo anche già sperimentato la manutenzione, funziona bene e i tempi sono rapidi”.
Le recinzioni Betafence a Sicurezza 2015
Dal 3 al 5 novembre presso Fiera Milano, le recinzioni Betafence saranno protagoniste di Sicurezza 2015, la manifestazione dedicata agli operatori del settore security. Tra le proposte dell’azienda le ultime soluzioni di sicurezza e di protezione perimetrale, come Securifor 4D, sistema di recinzione brevettato integrabile con sistemi di sicurezza attiva, ossia integrati con sistemi di rilevamento, videosorveglianza e controllo accessi.
Il nuovo Securifor 4D ha tutte le caratteristiche delle soluzioni Securifor, ma è ancora più rigido. Estremamente resistente al taglio e difficile da scavalcare, rappresenta un’efficace soluzione di rallentamento, senza compromettere la visibilità, anche laterale. Abbinabile a tutti i sistemi di fissaggio standard, il sistema prevede l’utilizzo del palo Bekasecure che permette il cablaggio di sistemi attivi, con il passaggio al suo interno di cavi energia, cavi dati e cavi a fibra ottica. Permette inoltre l’installazione facilitata di dispositivi di illuminazione e video controllo.
Specializzata in sistemi di recinzione, Betafence è in grado di fornire molteplici soluzioni, secondo il diverso livello di sicurezza richiesto, come pannelli di recinzione, barriere, cancelli e tornelli armonizzati tra loro e, se necessario, integrati con sistemi di rilevamento e controllo accessi. Per i medi e grandi cantieri, una divisione interna di progettazione ed ingegneria specializzata è a disposizione per soluzioni “chiavi in mano”.
Betafence sarà presente presso il padiglione 22, nello stand F04, in tre aree: residenziale, oil&gas ed aeroportuale.
Silenzio in bagno con il wc-bidet Geberit AquaClean Mera
Geberit Italia ha messo a punto il silenzioso e innovativo vaso-bidet AquaClean Mera. Oltre alle funzioni di igiene intima e asciugatura integrate nella ceramica, grazie a sofisticati dispositivi di riscaldamento e regolazione di intensità, AquaClean Mera è caratterizzato da una geometria interna asimmetrica che dirige il risciacquo TurboFlush permettendo una pulizia accurata e silenziosa.
Inoltre, un sensore di avvicinamento apre automaticamente il copri-vaso mentre riscalda il sedile. E per i più esigenti, è disponibile anche un telecomando per programmare le diverse funzioni in base alle preferenze personali.
Misure: 39,5 x 35 x 59 cm (larghezza x altezza x profondità)
Durata preimpostata del getto: 30 secondi
Portata del getto, funzione bidet: 0,5 – 1.5 l/m
Protezioni solari KE per Le Bivouac di La Salle
Le protezioni solari KE, azienda da oltre 30 anni specializzata in sistemi ombreggianti, sono state scelte per il suggestivo scenario di Le Bivouac a La Salle (Francia).
Per permettere agli ospiti di godere del panorama e del sole, è stato installato Gallery, struttura modulare motorizzata, dotata di tende a caduta laterali e frontali, che all’occorrenza permettono di aprire o chiudere agevolmente il tutto, sia frontalmente che lateralmente.
Composte completamente in alluminio, le strutture prendono le forme di un tunnel ad arco oppure a tetto, e sono dotate di una copertura in pvc mobile, che le rende resistenti agli agenti atmosferici. Gli archi sono connessi e supportati da un profilo portante a forma di grondaia.
La raccolta dell’acqua piovana è convogliata dal telo di copertura nel profilo di grondaia e scaricata a terra all’interno delle colonne, con apposite feritoie poste alla base delle stesse.
Gallery di KE garantisce un’elevata possibilità di personalizzazione, con
re tipologie di copertura (arco, singola falda, doppia falda) e possibilità di illuminazione Led. Elevata la tenuta all’acqua e al vento, e carico neve minimo 80 kg/mq.
Il personale KE mette a disposizione un servizio di misurazione, progettazione ed installazione.
Mutui: raddoppia la quota di chi sceglie il tasso fisso
Tecnocasa ha analizzato l’erogazione di mutui nei primi sei mesi 2015. Le erogazioni sono state aggregate in categorie. Acquisto, Consolidamento, Sostituzione e surroga, Costruzione e ristrutturazione, Liquidità, Altro. L’acquisto è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo (88% del totale), mentre chi opta per sostituzione o surroga incide solo per il 9%. Le operazioni di consolidamento dei debiti costituiscono l’1,2%, chi invece fa ricorso al finanziamento per ottenere maggiore liquidità rappresenta l’1% del totale.
Le dinamiche degli indici di riferimento evidenziano tassi che hanno raggiunto nuovamente valori storicamente minimi e un costo del prodotto (spread) medio più contenuto rispetto agli anni passati. In questo contesto si registra il sorpasso dei mutui a tasso fisso rispetto a quelli a tasso variabile: più della metà dei mutuatari (il 57,6%) ha optato per la programmazione certa e sicura dell’impegno economico, mentre il 31,4% ha preferito il tasso variabile puro. Rispetto a un anno fa è raddoppiata la quota di chi sceglie il tasso fisso, passando da 27,6% nel primo semestre 2014 a 56,4%; dall’altra parte, invece, diminuiscono le percentuali di tutte le tipologie variabili. Il tasso variabile “puro” adesso raccoglie poco meno di un terzo delle preferenze, mentre un anno fa era il più richiesto e rappresentava il 43,3%; continua la discesa del tasso variabile con Cap (da 7,3% a 0,7%), tengono meglio i mutui a rata costante, ma comunque la loro incidenza è diminuita (da 20,8% a 11,1%).
A livello nazionale la durata media del mutuo è stata di 24,7 anni. Ragionando per fasce di durata, risulta che quasi il 70% dei mutui è compreso tra 21 e 30 anni e il 29,9% si colloca nella fascia 10-20 anni.
I prestiti ipotecari di durata inferiore a 10 anni rappresentano solamente lo 0,3% del totale a causa dei costi elevati della rata mensile, ma il discorso è diverso per le operazioni con periodi superiori a 30 anni. Queste tipologie hanno rate più economiche e sono più accessibili alla clientela ma, poiché vengono giudicate eccessivamente rischiose da parte delle banche, sono poco praticate (infatti non registriamo operazioni di tale durata).
I mutuio di durata più elevata sono concentrati maggiormente nel Nord Italia, mentre al Sud e nelle Isole prevalgono duration inferiori. I mutui compresi tra 21 e 30 anni sono il 77,5% nel Nord-Est, mentre nel Mezzogiorno tale fascia incide per il 59,6%. L’Italia Centrale, invece, segue sostanzialmente la media generale.
Nel primo semestre 2015 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a circa 110.200 euro.
Jcb compie 70 anni con l’edizione limitata della terna 3CX
Da pochi giorni Jcb ha spento 70 candeline, e ha festeggiato l’importante anniversario con una edizione limitata della sua macchina più famosa, la terna 3CX.
Fondata il 23 ottobre 1945 da Joseph Cyril Bamford in un piccolo garage di Uttoxeter, nello Staffordshire, per la produzione di rimorchi per rottami bellici, oggi Jcb possiede ventidue stabilimenti, undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina, e impiega oltre 12mila persone.
“Settanta anni sono tanti, ma il passato è passato e anche se ne andiamo molto fieri, i nostri ingegneri sono orientati al futuro e interessati esclusivamente ai prodotti di domani. Negli affari non si può riposare sugli allori, bisogna pensare al futuro, ai mercati mondiali in continua evoluzione e ai prodotti che possono soddisfare le esigenze dei nostri clienti. È questo che ci fa andare avanti”, ha dichiarato Lord Bamford, nato lo stesso giorno in cui il padre fondò la JCB. “Il mio primo ricordo di JCB è proprio mio padre. Era un genio dell’ingegneria, non vi sono dubbi, un sognatore alla continua ricerca di nuovo modi di realizzare cose. La terna inventata da mio padre è stata un dono del cielo che ha dato il via a una minirivoluzione nel settore dell’ingegneria meccanica. Oggi la terna è uno degli oltre trecento prodotti che realizziamo e vendiamo globalmente.”
Determinante per il successo dell’azienda la terna 3CX, che verrà prodotta in settanta esemplari in una configurazione che non si vedeva da quarant’anni anni. Una delle prime terne “platinum” entrerà in produzione presso la sede globale di JCB di Rocester da novembre 2015. Al posto dalle consuete finiture nere e gialle, queste macchine verranno fornite complete di benna rossa, cabina bianca e ruote rosse, una configurazione che per ritrovare dobbiamo risalire al modello 3CIII del 1979. La velocità massima che è possibile raggiungere con le terne 3CX limited edition, su cui verranno montati motori Ecomax T 4 Final da 109 cv, è di 40km/h. E per incontrare le esigenze degli operatori moderni, le cabine ospiteranno anche una macchina da caffè.
Dal 1953 l’azienda ha prodotto oltre 600mila terne, vendute in 120 paesi. “La terna è stata determinante per il successo di JCB e anche se oggi produciamo molti altri tipi di macchine per il settore costruttivo, agricolo e industriale, rimane uno dei nostri prodotti più importanti – dichiara Lord Bamford -. La terna JCB non solo a contribuito a far conoscere al mondo il marchio JCB, ma è anche un prodotto di eccellenza per lo Staffordshire e la stessa Gran Bretagna e sono felice della decisione di produrre questa edizione limitata per celebrare l’anniversario dell’azienda”.
Arch-Vision: l’Italia non decollerà nel 2016
L’Olanda procede a ritmo veloce con una crescita del 5% annua, la ripresa della Gran Bretagna c’è ma non è stabile, per la Francia non se ne parla fino al 2017 e in Italia le previsioni indicano il 2018 come un anno positivo. Queste sono alcune delle conclusioni dell’European Architectural Barometer, la ricerca trimestrale di Arch-Vision nel settore delle costruzioni. Il mercato britannico sta migliorando, ma lentamente perché se a fronte di un incremento dei permessi di costruzione per gli edifici residenziali rispetto all’anno precedente, gli indicatori rilevano una lieve flessione negli ultimi trimestri, compensata però da segnali di fiducia da parte degli architetti per il futuro, tanto da far ipotizzare un aumento nel settore del 2% annuo fino al 2017. Anche la Germania è in costante sviluppo, la richiesta di permessi è stabile per il comparto residenziale e non, ma poiché è un paese che si basa più sulla ristrutturazione che non sulle nuove costruzioni, questa crescita ha un minore impatto sul totale degli edifici e perciò la stime fino al 2017 sono più modeste e segnano solo un + 1%.
In Francia invece, il miglioramento sembra essere più lento, con architetti che dichiarano un decremento dei lavori intorno al 33% rispetto al 2014 e altri al contrario che esibiscono un più 25% Se si aggiunge che gli indicatori di fiducia industriali e di consumo sono stazionari e negativi, secondo Arch-Vision il mercato delle costruzioni francese diminuirà leggermente nel 2015 (-1%) e nel 2016 (-1%) per ripartire dal 2017 in poi (2017: 0%). La Spagna registra segnali positivi per il settimo trimestre consecutivo, sebbene i livelli dei primi due trimestri del 2015 non siano stati più raggiunti. Cosa significa questo? Una pausa temporanea? Sembrerebbe vista la percentuale dei progetti annullati: 23% nel 2 ° trimestre e del 31% nel 3 ° trimestre. Non solo, se le richieste di permessi per gli edifici residenziali sono in leggera diminuzione nell’ultimo trimestre, le autorizzazioni per il non residenziale hanno una crescita molto risibile. Eppure, poiché il crollo del Paese è stato verticale nel passato, gli analisti prevedono un + 2% nel 2015, dunque migliore rispetto al – 2% del 2014, che prosegue nel 2016 con + 2% e nel 2017 arriva al + 3%.
La maggior parte degli architetti italiani, il 48% non ha notato né un aumento né una diminuzione del numero dei lavori commissionati e la ripresa nel settore non sembra vicinissima, sebbene ci siano alcuni segnali positivi, e gli ultimi dati disponibili sulle richieste di permessi non mostrano un decremento come in passato. Su queste basi le stime non sono rosee: dalla contrazione del 4% nel 2015 si passa a un – 1% nel 2016 e allo 0% nel 2017. Insomma, in Italia un aumento dei volumi delle costruzioni non è previsto prima del 2018.
Distribuzione: Bricoman salda un accordo con Air Liquide
Bricoman si allea con Air Liquide Italia Service. Le due aziende hanno siglato un accordo per la vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti tecnici professionali per la costruzione e la ristrutturazione della casa. L’accordo prevede la fornitura da parte di Alis, assieme ad AL Welding/Fro, delle vendite al reparto Saldatura. Air Liquide Italia Service è ufficialmente fornitore accreditato per il reparto Saldatura di Bricoman. Allo stato attuale fornisce fili ed elettrodi Cemont, saldatrici Cemont e accessori Wealdteam. Nei prossimi mesi è prevista anche la distribuzione delle bombole ALbee, la nuova gamma Air Liquide di piccole bombole ideata per soddisfare le esigenze di piccoli clienti e professionisti.
Bricoman fa parte del Gruppo Adeo, che controlla anche Leroy Merlin e Brico Center. In Italia dal 2008, Bricoman è uno dei player nel mercato dei prodotti tecnici per la costruzione e la ristrutturazione della casa connessi all’edilizia, falegnameria, utensileria, elettricità, idraulica, piastrelle, sanitari, ferramenta e vernici. Al momento sul territorio nazionale sono attivi 14 negozi, in aumento da novembre con il negozio di Sesto Fiorentino e a seguire quello di Roma. Francesco Agostino, direttore Sales & Marketing della Business Line Industrial Merchant, ha commentato: «Siamo orgogliosi della realizzazione di quest’accordo commerciale, perché permette ad Air Liquide di collaborare con Adeo, un Gruppo internazionale leader nel suo campo, sinonimo di garanzia e qualità. Quest’accordo, inoltre, permetterà futuri importanti sviluppi per Air Liquide e Bricoman, grazie sia alle importanti sinergie, sia all’alto livello di professionalità, passione e spirito di squadra che per entrambe sono valori fondamentali».