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Mapei al Klimahouse, tra storia e novità

klimahouse-2015
La Fiera di Bolzano

Il dibattito sull’efficientamento energetico, la progettazione di edifici ecosostenibili e il comfort abitativo sono i temi che il Klimahouse affronta a Fiera Bolzano, dal 26 al 29 gennaio. In quest’occasione, Mapei riconferma la sua sensibilità verso l’ambiente rendendo disponibili le EPD, Dichiarazioni Ambientali di Prodotto e presentando  prodotti e sistemi certificati dai più severi e indipendenti istituti internazionali per la salvaguardia dell’ambiente. In accordo agli standard ISO 14025 e EN 15804, dal 2016 Mapei ha introdotto le EPD, vere e proprie carte di identità che documentano gli impatti ambientali di un prodotto durante tutto il suo ciclo di vita. Mapei rende disponibili EPD Standard, relative ad un singolo prodotto o a sistemi di prodotti.  Numerosi prodotti Mapei sono certificati Emicode EC1 ed Emicode EC1 PLUS dal GEV (Associazione per il controllo delle emissioni dei prodotti per pavimentazioni, adesivi e materiali per edilizia) per la bassissima emissione di sostanze organiche volatili (VOC).

Tuttavia, l’impegno di Mapei nella salvaguardia dell’ambiente non si esplica nella sola offerta di prodotti a bassissima emissione di sostanze organiche volatili. Mapei dispone infatti di una gamma di prodotti dedicata all’efficientamento energetico degli edifici: sistemi completi per la realizzazione di nuovi cappotti e la manutenzione di cappotti degradati. Tra i prodotti dedicati al recupero di cappotti termici degradati Mapetherm Flex RP, il fondo rasante elastico altamente resistente agli urti e alle aggressioni biologiche di alghe e muffe. Il rasante è indicato in caso di recupero di cappotti che presentano fessurazioni, alghe e muffe.La sua resistenza agli urti, testata secondo UNI EN ISO 7892 presso ITC (Istituto per le Tecnologie della Costruzione), in accordo alla ETAG 004, lo rende un prodotto particolarmente indicato, anche nella realizzazione di nuovi cappotti di moderna concezione, per la protezione di zone critiche quali zoccolature, parti comuni di condomini, aree accessibili al pubblico esposte a urti e sollecitazioni. Per la realizzazione di cappotti termici Mapei propone Mapetherm System, la proposta per interventi di isolamento termico a cappotto in grado di assicurare la riduzione dei consumi energetici estivi ed invernali, aumentare il comfort abitativo bilanciando la temperatura di ambiente e parete ed eliminare le condensazioni di vapore entro le murature. Il sistema si distingue per il consapevole uso dell’adesivo, settore in cui Mapei è leader mondiale, ponendo l’attenzione su questo componente chiave che rende il sistema efficace e duraturo nel tempo. Grazie al suo know-how e all’esperienza nei prodotti e sistemi per i rivestimenti in facciata e il rinforzo strutturale Mapei ha sviluppato un sistema con eccezionali caratteristiche di resistenza meccanica per la posa su pannelli in EPS e XPS di lastre in gres porcellanato e pietra ricostruita, in grado di sostenere il peso e le sollecitazioni dei rivestimenti: Mapetherm Tile System.

Mapetherm Flex RP - Mapei

Nell’ambito delle soluzioni per le finiture degli ambienti interni, Mapei ha da poco introdotto lo smalto murale Dursilite Gloss a base di resine acriliche e poliuretaniche ad effetto liscio e semilucido. È applicabile su tutte le superfici, anche quelle già verniciate; facilmente smacchiabile e resistente al lavaggio, è particolarmente indicato per la protezione e la decorazione di ambienti interni soggetti a usura e a frequenti operazioni di pulizia. Dursilite Gloss ha un gradevole effetto estetico che consente di ottenere finiture di pregio dai colori brillanti. Lo smalto murale Dursilite Gloss contribuisce all’ottenimento di crediti LEED (The Leadership in Energy and Environmental Design) negli interventi di progettazione di edifici ecosostenibili, in accordo all’US Green Building Council. Dursilite Gloss ha ampliato la gamma di prodotti Dursilite, una famiglia di idropitture per ambienti interni ad elevate prestazioni che decorano e proteggono gli ambienti interni. Le finiture Dursilite coprono perfettamente la vecchia vernice, anche quella più scura, e le macchie più difficili. Hanno una bassa presa di sporco, mantenendosi pulite durante tutto il loro ciclo di vita e sono facili da pulire con una semplice spugna. Oltre alla versione Gloss, appartengono a questa famiglia la finitura Dursilite e le varianti Dursilite Matt, che ha un eccellente punto di bianco ed elevata opacità, e Dursilite Plus che è igienizzante, resistente alle muffe grazie alla tecnologia Mapei BioBlock e garantisce alle superfici una buona permeabilità al vapore. Nel settore delle finiture Mapei dispone anche di sistemi per gli ambienti esterni. Cicli completi per proteggere le superfici dagli agenti atmosferici e conferirgli pregiate valenze estetiche.

Dursilite Gloss - Mapei

A tutela della “salute” dell’edificio, e nel rispetto dell’ambiente e della persona, Mapei propone una gamma di prodotti dedicata al risanamento e alla deumidificazione degli edifici in muratura. La linea Mape-Antique, esente da cemento e a base di calce ed Eco-Pozzolana, è deputata al consolidamento, risanamento, deumidificazione e intonacatura degli edifici in muratura esistenti, anche quelli di pregio storico sotto tutela delle Soprintendenze per le Belle Arti e il Paesaggio. I prodotti Mape-Antique sono certificati dal GEV Institut come Emicode EC1 R PLUS per la bassissima emissione di sostanze organiche volatili. Grazie alla compatibilità chimico-fisica ed elastomeccanica con le malte da muratura e da intonaco utilizzate in passato, i prodotti Mape-Antique sono utilizzabili su qualsiasi tipo di muratura esistente, anche di pregio storico e artistico. I prodotti di questa linea hanno caratteristiche di resistenza chimico-fisica alle azioni aggressive sia ambientali che interne alle murature dovute ai sali solubili e all’umidità di risalita.

Al Klimahouse, oltre a presentare i sistemi per un’edilizia ecosostenibile, Mapei apre ai visitatori il suo mondo. Un mondo di valori creati in 80 anni di esperienza da leader nel mondo dell’edilizia.  Fondata nel 1937 a Milano, Mapei taglia oggi il traguardo degli 80 anni contando 81 consociate – di cui 7 società di servizi – e 70 stabilimenti produttivi in  32 paesi nei cinque continenti. Alla base del successo dell’azienda: la specializzazione nel mondo dell’edilizia attraverso l’offerta di prodotti e sistemi certificati che soddisfino le richieste dei clienti e della domanda; l’internazionalizzazione, per una maggiore vicinanza alle esigenze locali e riduzione al minimo dei costi di trasporto; la Ricerca e Sviluppo, a cui viene destinato il 5% del fatturato aziendale (di cui l’80% è dedicato allo sviluppo di prodotti ecosostenibili, che rispettino l’ambiente e la salute del posatore e dell’utilizzatore finale). Mapei porta nel mondo il suo know-how: in cantiere, a fianco del progettista con consulenti e tecnici specializzati e in aula con una formazione qualificata che coinvolge ogni anno oltre 161.000 professionisti, contribuendo alla realizzazione di nuove opere edili e al restauro e conservazione di significativi edifici del patrimonio artistico e culturale nel mondo.

Fiera Klimahouse: dov’è Mapei? Presso lo spazio espositivo nell’Area Anit – Stand A05-20. Qui Mapei espone tutti i sistemi e i prodotti dedicati all’isolamento termico, alle finiture murali e al risanamento degli edifici in muratura.

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Il nuovo vestito Fassi, taglia “www”

Il sito web fassi.com ha un motore più performante. Sono state realizzate tutte le modifiche necessarie per l’aggiornamento del suo framework e ora potete apprezzarne l’efficacia attraverso una migliore navigazione online. Questo rinnovamento è stato compiuto aggiornando il CMS “Content management system” con evidenti vantaggi nella consultazione delle pagine che ora sono di caricamento più veloce anche grazie ad uno snellimento complessivo delle funzionalità del template. Come già precedentemente, quest’ultima versione del sito fassi.com è “full responsive” per consentire il suo ottimale utilizzo su smartphone. Si è lavorato quindi per mantenere la caratteristica “mobile-friendly” del sito in modo da seguire gli standard di performance consigliati da Google. Nella visualizzazione su smartphone il menu del sito è stato riprogettato per consentirne una fruibilità migliore da dispositivi portatili. In questa nuova versione del sito fassi.com i comunicati redazionali, le news riguardanti l’azienda e quelle relative alle sponsorizzazioni sono posizionate con una visualizzazione nuova, somigliante a quella tipica dei blog. Molta attenzione è stata data al componente dei contatti, completamente rivisto dal punto di vista del layout per permettere un più facile utilizzo da parte degli utenti. Le informazioni si possono condividere sui principali social network attraverso un semplice click dei bottoni che si trovano in fondo alle pagine. Il risultato è ottimizzato per ottenere una corretta visualizzazione nel layout di share di Facebook, Twitter, Linkedin, Google+ e Tumblr. È stata integrata la tecnologia dei “microdata” per avere riscontri un più esaustivi sulla “Serp” di Google.

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fassi-website-2017

White in the city: Milano si tinge di bianco

Palazzo Cusani, Milano

Si chiama White in the city ed è la rivoluzione in bianco che ridipingerà Milano. White in the city è un progetto che coinvolgerà alcune delle più prestigiose location di Milano: Accademia di Belle Arti di Brera, Pinacoteca di Brera, Palazzo Cusani, l’ex chiesa di San Carpoforo e Class Editori Space, ognuna con una diversa declinazione e interpretazione ma legate in un unico itinerario che racconterà il bianco nelle sue mille sfaccettature cromatiche e simboliche.

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Cortile, Pinacoteca di Brera

Il colore bianco è storicamente simbolo di benessere, sostenibilità e tranquillità; non un punto di partenza ma un punto di arrivo che coinvolge tutte le discipline di progetto, dall’architettura alle arti visive, dal design al fashion. Si analizzeranno tutte le aree socio-culturali legate all’essere, al vivere, all’abitare, al contemplare, per delineare una dimensione del bianco che informi, trasformando l’ambiente quotidiano in luogo del benessere.

Pinacoteca_ LOGGIATO SUPERIORE
Loggiato superiore, Pinacoteca di Brera

Nell’ormai universalmente riconosciuto quartiere di Brera, uno dei punti focali della Milano Design Week (4-9 aprile 2017), White in the city occuperà i quattro più bei gioielli architettonici e luoghi di riferimento della cultura milanese. La Pinacoteca di Brera, l’Accademia di Belle Arti di Brera, la ex chiesa di San Carpoforo e Palazzo Cusani saranno la cornice prestigiosa di installazioni dei maestri del design e dell’apporto creativo di grandi architetti, identificate dall’uso del bianco nelle diverse espressioni.

Corridoio gessi Accademia- photo Credit Cosmo Laera
Corridoio gessi, Accademia

Il percorso espositivo prosegue nel centro di Milano, Corso Italia, in un insolito giardino e un loft nel Class editori Space, che farà da coreografia alla mostra White Young. I designer coinvolti nella mostra sono giovani, principalmente affermati a livello internazionale, che racconteranno la loro interpretazione del colore bianco come elemento vitale e innovativo di una società ecosostenibile. I progetti saranno di scala differente, dalle installazioni architettoniche dei grandi protagonisti del design agli oggetti di uso quotidiano, dagli ambienti ai piccoli accessori per la persona in un perfetto equilibrio tra arte e design. L’obiettivo di “White in the city” è creare una nuova consapevolezza che permetta di scegliere il bianco non solo per emozione o retaggio storico ma, anche, attraverso una scelta ragionata. Il bianco assumerà di volta in volta, nelle diverse location coinvolte, un aspetto immateriale o tangibile.

corte interna_ Palazzo Cusani
Palazzo Cusani, corte interna

L’impegno di Oikos

Claudio Balestri, imprenditore, una vita dedicata alla ricerca delle più innovative soluzioni cromomateriche ecosostenibili per l’architettura, il design, l’arte. Fondatore e Presidente di Oikosil colore del benessere (main sponsor di “White in the city”) è stato creatore e promotore di eventi che hanno permesso di far incontrare il colore e la materia con l’architettura, il design, l’arte, la cultura. Ricordiamo la spettacolare esperienza di Palazzo Cusani o quella dello scorso anno all’attico di Torre Velasca, dove migliaia di persone hanno potuto vedere lo splendore della storica Torre, icona milanese, e soprattutto uno spaccato del nuovo skyline di Milano. Sempre attento alle innovazioni, e spinto dal forte desiderio di offrire alla città di Milano e ai visitatori della Design Week più importante nel mondo, ha proposto di dedicare al White, il colore Bianco, un approfondimento e una visione sviluppata su più ambiti. Idea maturata e sviluppata con alcuni amici, collaboratori, fra cui Giulio Cappellini noto e stimato designer in tutto il mondo. Insieme hanno deciso di condividere questa impegnativa sfida. “White in the city”, il risultato di talenti italiani che permetterà di far incontrare diverse visioni, culture, artisti, architetti, designer, imprenditori, studenti, normali cittadini in un contesto dove la qualità, le eccellenze si daranno appuntamento in un confronto senza precedenti che pervaderà i sensi del visitatore. Il bianco motore di trasformazione per il benessere dell’ambiente e del vivere quotidiano.

San Carpoforo
Milano, San Carpoforo

Con la partecipazione di…

Art Director: Giulio Cappellini, curatore
Pinacoteca di Brera:
Stefano Boeri Architetti, David Chipperfield Architects, Studio Libeskind, Aires Mateus Associados , Studio Marco Piva, Patricia Urquiola, Zaha Hadid Architects
Palazzo Cusani:
5+1AA Alfonso Femia-Gianluca Peluffo, Alberto Apostoli, Studio Asia, Caberlon Caroppi Italian Touch Architects, Raffaella Laezza Underarchitecture, Studio Mamo, Jasper Morrison, Studio Rotella, Studio Svetti

White in the city - Milano
La presentazione di White in the city

Klimahouse e previsioni 2017 protagoniste di YouTrade gennaio

YouTrade, gennaio 2017

Nel mese del Klimahouse, il nuovo numero di YouTrade non poteva che essere centrato sulle prospettive dell’edilizia e sulle tecnologie che saranno protagoniste nel 2017. Un anno che è iniziato con dati incoraggianti, confermati dall’andamento del settore immobiliare: i matrimoni (ma anche le separazioni) sono tra gli elementi che spingono le compravendite e, di conseguenza, anche la domanda di ristrutturazioni di spazi abitativi. Ed è proprio questo uno degli argomenti trattati dalla rivista edita da Virginia Gambino Editore. Ma se l’edilizia residenziale è al momento centrata sulla ristrutturazione, chi ne trae giovamento? Basta leggere l’articolo dedicato al settore idrotermosanitario per avere un’idea di come va il business: i dati di Angaisa e le previsioni per l’anno in corso non lasciano dubbi.

Ovviamente nel numero di gennaio di YouTrade non poteva mancare un ampio spazio ai temi del Klimahouse e alle novità presentate dalle imprese. A proposito di Fiera di Bolzano: YouTrade è andata a vedere come si cala, nella realtà sudtirolese, la filosofia di CasaClima: un reportage da Brunico spiega che cosa significa edilizia sostenibile per gli abitanti della provincia di Bolzano.

L’edilizia, abbiamo detto, si centra al momento in gran parte sulla riqualificazione: a questo tema è dedicato un servizio speciale della rivista. E non si tratta solo di fare una rassegna dei prodotti più interessanti, ma di cercare un filo conduttore per capire che cosa, davvero si può fare in Italia e che cosa è destinato a rimanere un’utopia. Una riflessione utile anche per i rivenditori, che sono protagonisti, come sempre, delle pagine del periodico. Le interviste, su questo numero, riguardano Volpedile, Cabrio, Vanoncini, Dec. Ma non è tutto qui: su YouTrade di gennaio c’è molto, molto di più.

Youtrade, dicembre/gennaio 2017

Youtrade dicembre-gennaio 2017

Hörmann e Volkswagen spostano il citofono in auto

Doorbird

La novità hi-tech di Hörmann e Volkswagen

Per essere virtualmente sempre a casa, anche quando si è in viaggio in auto. Le Volkswagen dotate di Mirror Link e App Connect – e tutti i veicoli della casa sono compatibili con queste due tecnologie – saranno dotate di un utile “citofonohigh-tech, che permetterà agli autisti di comunicare con chi suona al campanello di casa e, in futuro, di aprirgli sia la porta da garage che la porta d’ingresso. Anche grazie ad Hörmann.

Stiamo viaggiando in auto e non siamo dunque a casa mentre il postino suona al nostro campanello con una consegna urgente? Da oggi, per chi è alla guida di una  Volkswagen, non sarà più un problema: l’autista potrà vedere nel sistema Infotainment dell’auto chi è a suonare alla porta di casa ed eventualmente comunicare con chi ha suonato. Non solo: in futuro, sempre dall’auto e senza dovere utilizzare lo smartphone, sarà possibile anche aprire la porta d’ingresso o la porta da garage, nel caso a suonare al nostro campanello sia un amico o un parente che desideriamo far entrare in casa.

Per l’introduzione sul mercato di questa novità Volkswagen si è rivolta a Doorbird – che ha sviluppato la soluzione tecnologica – e a Hörmann – leader mondiale nelle chiusure civili e industriali – per poter presentare l’avanzato sistema nell’ambito della IFA 2016, nel contesto di una casa a Potsdam. Con le automazioni per garage  proposte da Hörmann e grazie all’App sviluppata da Doorbird, in futuro sarà dunque possibile aprire il portone direttamente dall’auto anche a distanza di migliaia di kilometri. “Grazie all’ottima collaborazione e ai nostri prodotti innovativi, siamo particolarmente fieri di poter essere i primi, con i quali Volkswagen introdurrà la nuova tecnologia”, afferma Martin J. Hörmann, socio titolare del gruppo Hörmann. “Collegare in rete la macchina con la propria abitazione completa in modo perfetto la nostra idea di Smart Home.”

Doorbird
Doorbird

 

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Mutui: ping pong tra esperti sulle previsioni 2017

Case a Milano
Case a Milano

Che mutuo farà nel 2017? Gli esperti sono concordi nel sostenere che i tassi per i prestiti fondiari resteranno abbastanza bassi. Abbastanza, ma con una tendenza alla crescita rispetto al 2016. Su come e quando i mutui cambieranno i pareri sono diversi. Secondo il portale Mutui.it, il rating all’Italia recentemente abbassato dell’agenzia canadese Dbrs (sceso da A a BBB, cioè titoli quasi spazzatura), si rifletterà in mutui più costosi. Le banche infatti, pagheranno di più per chiedere finanziamenti alla Bce e, di riflesso, chiederanno più soldi ai clienti. Questa tendenza si rifletterà nel tempo su chi ha scelto il tasso variabile, e finora ha usufruito di un costo minore. Ci sono già dei segnali: un mutuo ventennale a tasso fisso è passato da un tasso dello 0,70% circa a oltre l’1,25%, che tradotto significa un costo di 30-40 euro in più al mese per la rata.

Di tutt’altro parere a Tecnocasa, network immobiliare che punta a un aumento dei rogiti e, di conseguenza, dei mutui. Secondo l’azienda, le erogazioni sono in aumento da quasi tre anni e per il sesto trimestre consecutivo superano i 10 miliardi di euro: nei primi nove mesi del 2016 sono stati erogati alle famiglie italiane finanziamenti per l’acquisto della casa per 35,7 miliardi e il saldo annuale 2016 dovrebbe segnare un aumento dei volumi pari a +26,8%, per un controvalore di +7.562 milioni di euro.

Ma il futuro? Secondo Tecnocasa la Banca Centrale Europea continuerà a sostenere i finanziamenti a famiglie e imprese e l’offerta relativa ai mutui continuerà a essere interessante anche nel 2017. Non solo: al network fanno notare che i principali indici di riferimento dei tassi sono ancora a livelli molto bassi, riducendo in questo modo il costo dei finanziamenti e creando nuove opportunità per il mercato e le famiglie, anche se le prospettive economiche e il mercato del lavoro che crescono ancora molto lentamente, nonché un settore creditizio condizionato dalla situazione economica del nostro Paese e dell’intera Eurozona. Conclusione: le politiche di erogazione dei mutui, sebbene più morbide rispetto al passato, rimarranno prudenziali per tutto il 2017 e la qualità del portafoglio degli istituti continuerà a essere un fattore decisivo che condizionerà le scelte di erogazione. Traduzione: le banche con meno crediti problematici saranno più propense a concedere mutui. Una previsione che, probabilmente, è a portata anche di non esperti.

Case a Milano
Case a Milano

Nasce la consulenza Unicmi per costruire in acciaio

I pannelli e le travi in acciaio

Nell’alveo principale della propria missione costitutiva, Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle  Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei serramenti) ha reso operativo, a partire dal mese di gennaio 2017, il nuovo Servizio tecnico “Costruire in acciaio, rivolto a tutte le aziende, associate e non, che realizzano componenti strutturali in acciaio per impieghi sia civili che industriali, essenzialmente concepito quale “punto di contatto tecnico-normativo” per l’individuazione di risposte utili alle problematiche operative di ciascuno degli specifici processi in cui si articola il processo generale di realizzazione: progettazione, fabbricazione in officina, installazione in cantiere, controllo e documentazione.

Contenuti del servizio

Attraverso la messa a disposizione dei propri esperti, il “Costruire in acciaio” fornisce consulenza specialistica, in ambito sia nazionale che comunitario ed internazionale, circa le problematiche operative tipiche di ciascuno dei processi specifici suddetti, quali ad esempio:

  • Interpretazione del significato delle normative tecnicherichiamate nei contratti ed analisi dei rischi e delle opportunità connesse al loro utilizzo (applicabilità del Regolamento Prodotti da Costruzione 305/2011, applicabilità della Direttiva Macchine 2006/42/CE, applicabilità della norma armonizzata EN 1090-1 o di altra norma armonizzata e condizioni di marcabilità dei prodotti, livello applicabile della norma EN ISO 3834, livello richiesto di competenze del Coordinatore di Saldatura in accordo alla norma EN ISO 14731, applicabilità dell’Eurocodice 3 per la progettazione strutturale e della normativa europea in generale per componenti destinati al mercato extra-UE, applicabilità della norma EN ISO 12944 per il trattamento superficiale di verniciatura)
  • Ottimizzazione del progetto strutturale ai fini costruttivi(differenziazione dei livelli di EXC, preparazione del doc. Specifica di Componente a supporto del progettista, minimizzazione di punti di criticità esecutiva quali formature a freddo o accessibilità delle giunzioni, individuazione dei metodi di controllo applicabili e dei relativi parametri di estensione e di accettabilità)
  • Valutazione della documentazionedi controllo di fornitura dei prodotti costituenti e di subfornitura di servizi di trasformazione
  • Individuazione delle criticità dei processidi trasformazione (taglio, formatura, foratura, saldatura, connessione bullonata, trattamento superficiale) e redazione del doc. Piano di Controllo della Fabbricazione
  • Individuazione delle criticità del processodi installazione in cantiere e redazione del doc. Piano di Controllo dell’Installazione
I pannelli e le travi in acciaio
I pannelli e le travi in acciaio

A chi si rivolge il servizio

“Costruire in acciaio” è gratuito per le aziende socie Unicmi e per i progettisti iscritti ai relativi albi. il servizio è rivolto a tutti gli operatori del settore “acciaio” ed in particolare a:

  • Aziende che acquistano componenti strutturali in acciaio (stazioni appaltanti, imprese generali di costruzione, imprese impiantistiche)
  • Aziende che realizzano componenti strutturali in acciaio (sia per l’impiego in opere civili che nel settore impiantistico-industriale)
  • Progettisti di componenti strutturali in acciaio (sia per opere civili che per macchinari)
  • Soggetti di controllo dei processi di Fabbricazione ed Installazione di componenti strutturali in acciaio

Gli esperti Unicmi

Franco De Pizzol
Ingegnere civile, International Welding Engineer (in accordo alle linee guida E.W.F.) dal 1996 e libero professionista dal 1997, operante esclusivamente nel campo dei componenti strutturali in acciaio. Esperto di Factory Production Control Systems in accordo alla norma armonizzata EN 1090-1 ed alla norma tecnica EN 1090-2. Consulente tecnico specialistico (di parte e di ufficio) nell’ambito di contenziosi riguardanti le realizzazioni strutturali in acciaio.

Marco Perazzi
Ingegnere meccanico e diplomato in Business Administration c/o MIP di Milano. Direttore generale di ACAI dal 2009 e sino alla fusione con UNCSAAL in UNICMI. Responsabile delle Relazioni Istituzionali e dell’Ufficio Studi Economici di UNICMI. Membro della Commissione Ingegneria Strutturale dell’UNI (SC3 e SC8). Esperto nazionale nell’ambito dei lavori del WG15 del CEN TC135.

Lattoneria gennaio 2017

Lattoneria, copertina del numero di gennaio 2017

Torna Lattoneria con i trend del 2017: leggi ora il nuovo numero!

Lattoneria, gennaio 2017

Il ritorno della rivista Lattoneria, come spiega nell’editoriale del nuovo numero il presidente di Pile, Fabio Montagnoli, ha coinciso con i segnali di ripresa per il mondo delle costruzioni. E il secondo numero del periodico dell’associazione dei Produttori, Installatori Lattoneria Edile, dedica un articolo, tra l’altro, proprio a quelle che sono le prospettive per il settore, che per buona parte è legato a quello delle costruzioni: un trend positivo, quindi, a cui però non mancano le incognite. Lo testimonia una nicchia del settore, quello delle canne fumarie, che ha chiuso il 2016 con un bilancio in grigio, come si legge in un altro approfondimento del periodico.

Ma il nuovo numero di Lattoneria propone anche diversi focus sull’attività delle aziende. Per esempio, sull’utilizzo avanzato dell’alluminio. Due aziende come Mazzonetto e Alubel, che impiegano questo materiale per i loro lavori, ognuna con le sue specificità, sono protagoniste sulle pagine del giornale. Mazzonetto con un progetto di rifacimento della copertura di una palestra, mentre Alubel con le sue strategie che la vedono in primo piano nella innovazione anche nelle tecniche di coibentazione.

Tra gli altri articoli, inoltre, c’è un approfondimento sul tema di tetti e coperture, con gli ultimi trend di mercato per metodi e materiali. Insomma, una rivista stimolante per tutti quelli che lavorano nel campo della Lattoneria.

I numeri della rivista sono anche online!

La casa resiliente BigMat più forte dei terremoti

L'edifcio durante la ristrutturazione

Se l’Italia trema è necessario imparare a prevenire ed evitare i danni dei fenomeni sismici, con BigMat Repro di Fonzaso (BL) un esempio di come ristrutturare e costruire bene, riqualificando l’esistente per proteggere al meglio le nostre case. In Italia solo da gennaio 2016 ai primi di novembre si sono registrate oltre 34.287 scosse di varie magnitudo, oltre 7mila quelle con magnitudo 2 o superiori o ben oltre, come quelle che, toccando un valore di magnitudo 6.0 hanno devastato i comuni di Accumoli, Amatrice (RI) e Arquata del Tronto (AP) il 24 agosto scorso o ancora quelle da magnitudo 6.5 del 30 ottobre con epicentro a Norcia (PG): il sisma più forte in Italia dal 1980 (fonte banca dati INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). La sequenza sismica in Italia centrale è ancora in pieno svolgimento, e dal 24 agosto 2016 si sono verificati circa 682 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e cinque di magnitudo 5+. “Dobbiamo ricostruire a regola d’arte”  aveva detto il precedente presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo l’approvazione della Legge di bilancio 2017 che ha disposto 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione delle zone del Centro Italia colpite dal sisma e ha introdotto l’idea di un “sismabonus” per incentivare, attraverso sgravi fiscali (fino all’85%), gli interventi di adeguamento antisismico di tutti gli immobili situati in zone ad alta pericolosità. L’Italia trema da sempre, da Sud a Nord, e oggi costruire in modo antisismico è un imperativo tassativo, così come è una necessità impellente in tutto il Paese ristrutturare e adeguare l’esistente per prevenire gli effetti devastanti di questi fenomeni sismici.

L’edificio prima dell’intervento
L’edificio prima dell’intervento

Il contesto e l’edificio esistente

Un esempio di buone pratiche di ristrutturazione in chiave resiliente e quindi antisismica sono stati i lavori di recupero strutturale effettuati su un edificio residenziale, situato a Belluno, in una zona sismica di livello 2 dove possono verificarsi forti terremoti (la scala va da zona 4 a zona 1, dove 4 indica la sismicità molto bassa e 1 la sismicità alta). Il progetto – diretto dagli ingegneri Michele Giaier e Luca Zanon, e per il quale BigMat Repro ha fornito i materiali necessari – ha riguardato una serie di interventi di ristrutturazione e di ampliamento di una residenza unifamiliare di 400 mq. Nello specifico sono state eseguite operazioni di risanamento dell’edificio esistente sia sulle facciate esterne sia sul sistema distributivo interno e in aggiunta, per ampliare gli spazi dell’edificio, sono state effettuate una sopraelevazione e la realizzazione di una nuova autorimessa. L’abitazione di Belluno risaliva ai primi anni del ’900 ed è dotata di corte propria, l’edificio era di modesto valore architettonico e privo di grado di protezione. Le strutture versavano in un discreto stato di conservazione, il carattere delle finiture era invece obsoleto e non adeguato agli attuali requisiti minimi di abitabilità. Le murature perimetrali erano realizzate in mattoni pieni e forati, in legno invece la struttura dei solai e della copertura da 110 mq. Per poter meglio usufruire dei locali, attualmente posti nel sottotetto, si è progettata una sopraelevazione dell’intero fabbricato, in maniera tale da ampliare gli spazi destinati a uso zona notte. In aggiunta al corpo edilizio esistente è stata inserita a progetto anche un’autorimessa/garage al piano terra. “Belluno è un’area ad alto rischio sismico e i recenti fatti nel Centro Italia hanno sensibilizzato molto la committenza che, incentivata anche dalle agevolazioni messe a disposizione, è sempre più orientata a intraprendere lavori di riqualificazione della propria casa – rileva l’ingegner Michele Giaier –. Il mercato edilizio sembra infatti muoversi ma solo nel settore delle ristrutturazioni e con un processo lento, se si vuole intervenire riqualificando in chiave antisismica va fatto in tempi rapidi per poter prevenire le possibili tragedie e non solo ricostruire ciò che è già crollato”.

L'edificio durante la ristrutturazione
L’edificio durante la ristrutturazione

L’intervento

L’ampliamento è stato realizzato con murature perimetrali in laterizio portante coibentate e con tetto a struttura portante in legno, una copertura a falda piana debitamente isolata e ventilata. Sotto l’aspetto architettonico, l’ampliamento è stato connotato da uno sviluppo di masse volumetriche che, rispetto all’esistente costruzione, meglio si inseriscono nel contesto circostante delimitato da fabbricati di notevole sviluppo volumetrico. Essendo situata in zona sismica 2 la ristrutturazione ha comportato necessariamente un intervento strutturale secondo quanto indicato nelle Norme tecniche per le costruzioni del 2008. “Percepiamo una maggiore attenzione e sensibilità verso i materiali e le soluzioni antisismiche – conferma Beant Reato, titolare di BigMat Repro – è infatti aumentata la richiesta di reti di rinforzo strutturale e betoncini armati da parte delle imprese impegnate in lavori di ristrutturazione e costruzione in chiave antisismica. Sono queste le soluzioni migliori, a nostro avviso, e soprattutto nella provincia di Belluno, in cui operiamo, facciamo spesso consulenze per interventi di questo tipo”. Una prima partnership quella tra BigMat Repro e l’ingegner Michele Giaier, fin da subito sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda come sottolinea l’ingegner Michele Giaier: “Ampia la collaborazione con BigMat Repro per la fornitura dei prodotti necessari alla ristrutturazione e in particolar modo per la scelta dei materiali più innovativi presenti sul mercato, adatti all’adeguamento strutturale e antisismico dell’edificio: tra le azioni prioritarie vi è stato innanzitutto il rinforzo strutturale delle murature esistenti mediante la messa in opera di betoncino armato con reti in fibra di vetro Struktura di Biemme Srl”.

Beant Reato, titolare BigMat Repro
Beant Reato, titolare BigMat Repro

Attraverso delle prove di laboratorio a compressione e a taglio su campioni indisturbati prelevati in fase di ristrutturazione sono state individuate le reali resistenze delle murature esistenti; tali valutazioni hanno confermato la scelta di intervenire mediante la messa in opera di intonaco di malta cementizia con resistenza meccanica a compressione a 28 gg > 30 N/mmq, avente spessore variabile tra 3-5 cm e armata con la rete in fibra di vetro Struktura 240 di Biemme adeguatamente connessa con fiocchi in acciaio di 8 mm. Il sistema scelto per l’adeguamento sismico della struttura è stato Armatex di Biemme, il sistema di rinforzo strutturale FRP per salvaguardare, consolidare e rinforzare le murature e le strutture di vario genere esistenti, soprattutto in zone soggette a eventi sismici. Si tratta di reti in fibra di vetro ad altissima resistenza, costruite con speciali fibre denominate AR-GLASS, (Alcalino-Resistenti, con almeno il 17% di zirconio), di connettori in acciaio inox AISI 304 trafilati a freddo di forma elicoidale e di tessuti unidirezionali in acciaio inox.  Il sistema viene inserito e fissato all’interno dei nuovi intonaci, oppure utilizzato per effettuare delle vere e proprie cuciture sulle crepe, senza applicare resine epossidiche, che con il tempo delamina. Per la messa in opera della rete Struktura è stata effettuata dapprima la rimozione degli intonaci e la pulizia con idrogetto, a seguire le fasi di fissaggio e connessione della rete per poi procedere con la posa dell’intonaco armato.

Test su campioni della muratura esistente
Test su campioni della muratura esistente

“L’intervento eseguito è stato di media complessità – continua l’ingegner Giaier – grazie all’esecuzione di test a campione e a uno studio meticoloso dei risultati è stato poi facile scegliere e applicare la soluzione più adeguata, e in tempi piuttosto brevi, anche grazie ai considerevoli vantaggi dovuti alla gestibilità delle reti in fibra di vetro”. Sui campioni indisturbati, sui quali è stata riprodotta la tecnica a betoncino armato con reti in fibra di vetro, si sono rilevati aumenti significativi della resistenza a taglio della muratura con bassi spessori di betoncino; grazie al rinforzo strutturale si è conferito alle murature una maggiore resistenza, mantenendo pressoché invariato il modulo elastico, così da garantire in caso di sisma o sollecitazioni importanti, la ritardata espulsione verso l’esterno degli elementi che le costituiscono, evitando o ritardando l’eventuale crollo. Questo è anche evidenziato dall’analisi del comportamento a rottura della muratura in mattoni (a due teste) non rinforzata, che evidenzia un brusco calo di resistenza immediatamente successivo alla formazione della prima fessura, conservando una limitata capacità residua con la fessurazione diagonale che segue i giunti di malta. I campioni rinforzati evidenziano un considerevole incremento della resistenza di picco e, dopo la comparsa delle fessure diagonali, il campione mostra un comportamento plastico con un ramo decrescente. Grazie alla migliore conoscenza dei materiali presenti in opera, all’attenta analisi del comportamento a rottura dei campioni di muratura rinforzati, unita a un’elevata conoscenza delle caratteristiche geometriche e costruttive derivante dalla completa asportazione dell’intonaco (geometria e dettagli strutturali) è stato possibile, in accordo con le NTC del 2008, raggiungere un livello di conoscenza della struttura accurato (individuato con la sigla LC2). In questo modo il fattore di confidenza da applicare alla resistenza media dei materiali presenti in sito, desunti dalle prove sperimentali che sono stati utilizzati per la successiva modellazione statica non lineare del comportamento strutturale, è pari a 1.20. Appare, dunque, evidente l’importanza di risalire ad un Livello di Conoscenza elevato per consentire di calibrare al meglio gli interventi strutturali sia dal punto di vista della quantità e della qualità delle operazioni da svolgere sia per gli aspetti economici. (Come si posa il sistema Armatex di Biemme Srl?).

Posa della rete Struktura di Biemme Srl
Posa della rete Struktura di Biemme Srl

Il ruolo di BigMat

BigMat Repro Unibuild Srl di Fonzaso (BL) nasce nel 2015 dalla fusione di due storiche realtà della zona che hanno unito i magazzini e potenziato la forza vendita nello showroom di via Zucco, completamente rinnovato nell’esposizione. “BigMat Repro, coinvolto nella fase progettuale e nei lavori di ristrutturazione, è stato un partner prezioso – assicura l’ingegner Giaier –, hanno saputo interpretare l’esigenza operativa richiesta e hanno velocemente individuato il prodotto adatto”. Per questo intervento ha fornito il sistema rinforzo strutturale Armatex e le reti in fibra di vetro Struktura di Biemme Srl, partner BigMat. A occuparsi dei dettagli del progetto è stato il geometra Marco Dal Farra (foto qui a fianco), collaboratore del titolare Beant Reato (foto qui in alto). Nel Gruppo da marzo 2016 BigMat Repro, offre alla propria clientela i migliori prodotti per l’edilizia ma anche finiture d’interni, supporto tecnico, servizi di consegna e consulenza tecnica specializzata, rilievi delle misure, studio e disegno in 3D con molteplici offerte di finiture per la casa, gestione del cantiere per soddisfare al meglio il cliente finale e offrire un servizio completo con soluzioni ad hoc per ogni esigenza.

L'edifcio durante la ristrutturazione
L’edifcio durante la ristrutturazione

Michele Giaier

Ingegnere, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Belluno e all’Albo dei CTU e dei Periti del Tribunale di Belluno. Ricopre il ruolo di progettista, direttore dei lavori e collaudatore per il settore edilizia, strutture e idraulica e si è occupato di assistenza al RUP e attività di supporto nell’ambito delle procedure di project-financing. Già membro delegato della Commissione Tecnica Ambiente CTPA, è attualmente responsabile delle istruttorie inerenti il controllo degli strumenti urbanistici e la progettazione, costruzione ed esercizio degli sbarramenti per conto della Regione Veneto. Svolge attività di consulenza per la valutazione strutturale del patrimonio edilizio dei comuni della Provincia di Belluno. Sulla rivista Dolomiti (ottobre, 2003) ha pubblicato un articolo dal titolo “Impiego delle reti neurali nella previsione delle portate idriche: invasi di S. Caterina e Comelico”.

Ing. Michele Gaier, direttore dei lavori
Ing. Michele Gaier, direttore dei lavori

Luca Zanon

Ingegnere, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Belluno ha maturato esperienze progettuali e di direzione lavori sviluppando i temi della progettazione ingegneristica nel campo delle strutture civili, delle opere idrauliche (acquedotti, fognature e sistemazione idrogeologiche di corsi d’acqua) e delle opere trasportistiche in proprio e in collaborazione con studi di ingegneria operando in Europa, Medio Oriente e in America. È stato consigliere di amministrazione della società HOPE International Srl che si occupa di investimenti immobiliari nei Paesi emergenti dell’area europea.

Ing. Luca Zanon, progettista
Ing. Luca Zanon, progettista

I numeri dell’intervento

Tipo di intervento: lavori di adeguamento sismico su edificio residenziale esistente
Luogo: Belluno (BL)
Progettisti: Studio d’ingegneria Michele Giaier e Studio d’ingegneria Luca Zanon
Direttore dei lavori: ingegner Michele Giaier
Collaudatore statico: architetto Mauro Stiz
Impresa costruttrice: Pedol Andrea
Tempi di intervento: 18 mesi
Classe energetica: da Classe G a Classe A++
Materiali forniti da: BigMat Repro Unibuild di Fonzaso (BL)

L'edificio
L’edificio

Così si costruisce il futuro del design

IAAD, Istituto d'Arte Applicata e Design

Nobili Rubinetterie, azienda specializzata nella produzione di rubinetteria da bagno e da cucina, ha stretto una partnership nell’area placement con l’Università IAAD (Istituto d’arte applicata e design di Torino), polo europeo dell’alta formazione del design, con l’obiettivo di formare giovani professionisti tramite progetti congiunti e stage.

Da sempre orientata alla realizzazione di prodotti di design e innovativi tecnologicamente, Nobili Rubinetterie ha intrapreso una nuova collaborazione con una delle Università più specializzate nella formazione di giovani professionisti che opereranno nel settore del design.  Attraverso una “cultura del progetto”, IAAD unisce al rigore della ricerca accademica, un approccio più pratico e sperimentale basato sulla progettazione congiunta con le aziende partner. Per Nobili Rubinetterie, poter mettere a disposizione il proprio know how e aprire le porte della propria azienda a giovani interessati a scoprire il mondo del design è un’occasione unica: da una parte gli aspiranti designer hanno modo di lavorare concretamente con chi conosce il settore, dall’altra si ha la possibilità di monitorare futuri talenti da poter inserire nei propri organici.

IAAD, Istituto d'Arte Applicata e Design
IAAD, Istituto d’Arte Applicata e Design

Attraverso delle vere e proprie simulazioni di progetti lavorativi in ambito professionale, gli studenti lavorano a stretto contatto con chi conosce il settore e hanno modo di vedere con i propri occhi come funziona ogni fase della realizzazione. Presente nel mercato da oltre 60 anni, Nobili Rubinetterie si distingue per prodotti di elevata qualità sia per la loro funzionalità che per il loro design. Poter collaborare quindi con un brand che negli anni ha visto intrecciare importanti rapporti con alcuni dei designer più importanti a livello internazionale come Piet Billekens, Gordon Guillaumier e Nilo Gioacchini, è sicuramente un’occasione unica e che permetterà agli studenti di imparare sul campo e scoprire meglio tutti i risvolti del lavoro che hanno scelto di fare in futuro.

Nobili Rubinetterie, logo

Costruzioni, sale la produzione: +2%

A novembre 2016, rispetto al mese precedente, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra un aumento del 2,0%. Nello stesso mese, gli indici di costo del settore aumentano dello 0,1% per il tronco stradale con tratto in galleria e dello 0,3% per quello senza tratto in galleria, mentre rimangono invariati per il fabbricato residenziale. Nella media del trimestre settembre-novembre, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni manifesta comunque una flessione dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua, a novembre 2016 si registra un calo del 2,3% sia per l’indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario che per quello grezzo (i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2015). Sempre su base annua, gli indici del costo di costruzione aumentano dello 0,3% per il fabbricato residenziale, diminuiscono dello 0,2% per il tronco stradale con tratto in galleria, mentre restano invariati quelli senza tratto in galleria. A novembre 2016, il contributo maggiore (+0,3%) all’aumento tendenziale del costo di costruzione del fabbricato residenziale è da attribuire all’incremento dei costi dei materiali. Il contributo maggiore (-0,2%) alla diminuzione tendenziale dell’indice del costo di costruzione del tronco stradale con tratto in galleria deriva dal decremento dei costi dei materiali, mentre la variazione nulla registrata dall’indice del costo di costruzione di un tronco senza galleria deriva da un contributo negativo dei costi dei materiali (-0,1 punti percentuali), bilanciato da uno positivo dei costi dei noli (+0,1 punti percentuali).

produzionecostruzioni

Tornano a salire i permessi per costruire

Il 2017 sarà (finalmente) l’anno della ripresa per l’edilizia? Segnali positivi arrivano dalle ultime stime Istat, che nel primo semestre del 2016 hanno un rilevato un buon movimento nel comportato residenziale: infatti, nel primo semestre, il numero di abitazioni dei nuovi fabbricati è tornato a superare la soglia delle 10 mila unità, raggiungendo quasi le 11,5 mila nel secondo. Il tutto nonostante si continui a constatare una contenuta contrazione (-1,1%) rispetto al primo semestre del 2015. Più marcato è il miglioramento semestrale registrato in termici di superficie utile abitabile (+4%). Invece, l’edilizia non residenziale arranca in maniera sensibile, segnando una riduzione dei volumi dell’8,3%. Dopo il calo verticale nel numero di abitazioni registrata per i nuovi fabbricati residenziali nel primo trimestre 2016 (‑6,2%), il parziale recupero conseguito nel secondo trimestre 2016 (+4,0%) rappresenta la prima variazione positiva dopo 5 anni di continue flessioni tendenziali. In termini di superficie utile, la contenuta flessione tendenziale nel primo trimestre (-1,3%) è sopravanzata dall’ampia crescita nel secondo (+9,1%), anch’esso primo dato positivo dopo 5 anni. Dopo la fase di forte espansione registrata, in media, nel 2015, l’edilizia non residenziale torna ad essere caratterizzata da un marcata contrazione tendenziale nel primo trimestre 2016 (-9,2%) che si ridimensiona solo in parte nel secondo (-7,5%).

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