All’interno del grattacielo Ina Assitalia, l’edificio più alto di Palermo con un’altezza di 65 metri e 18 piani, le finestre Internorm hanno cambiato il volto di uno studio medico-legale professionale, ristrutturato negli spazi interni per dare agli ambienti una maggiore funzionalità e un’estetica in linea con le tendenze attuali dell’interior design.
Lo schema progettuale è nato dalla necessità di ottenere un migliore benessere degli ambienti interni di studio, con una tipologia di infissi in linea con lo stile e il decoro dei prospetti esterni, e con una attenzione particolare alla criticità dell’azione del vento. Per la sua posizione in altezza, infatti, l’unità immobiliare è esposta alla pressione delle raffiche di vento che influiscono direttamente sugli infissi, che possono raggiungere i 50/60 nodi pari a 25 – 30 m/s ( metri al secondo), agendo perpendicolarmente sulla superficie piana degli stessi.
I progettisti hanno scelto così di installare un serramento Internorm con telaio con profondità del profilo di 90/93 mm con tecnologia Fix-O-Round, sistema a tre guarnizioni e sistema a cinque camere con termoschiuma altamente isolante e triplo vetro da 48 mm, basso emissivo 33 b2 15 Ar/4/15 Ar/b 33.2, per un raggiungimento di isolamento acustico fino a 45 dB.
I serramenti Internorm assicurano una durabilità nel tempo e garantiscono una corretta illuminazione, una riduzione dell’irraggiamento, una perfetta tenuta all’aria, alla pioggia ed alle intemperie in genere, un ottimo isolamento acustico e termico.
SCHEDA PROGETTO
TIPOLOGIA: Studio medico-legale
LUOGO: Palermo
COMMITTENTE: Privato
DESCRIZIONE: Ristrutturazione studio medico
PROGETTISTI: pm architecture – Arch. Piergiorgio Miserendino
SERRAMENTI: Internorm Italia di Gardolo (Trento) modello KF410 Home Soft in PVC/alluminio
CARATTERISTICHE SERRAMENTI : Canalina Vetro ISO; vetro basso emissivo light, vetraggio vetro triplo 48MM b.e.trasp. 33 b2(VSG)/15 Ar/4/15 Ar/b 33.2 (VSG) valore Ug 0,5W/mqK valore bB 45, maniglia interna ORN-F1 (33899), colore interno bianco (W), colore esterno anodizzato non pigmentato GS-V (C0)
PARTNER COMMERCIALE: Gold Group Parisi SaS – Monreale (Palermo)
BLOWER DOOR TEST: Norma EN UNI 13829 -METODO A- stima tenuta d’aria con misurazione puntuale a 50Pa
Le lastre termoisolanti del gruppo al fianco dei professionisti della bioedilizia
In provincia di Brescia Estudoquarto_studiostanza, studio di architettura fondato dal Dott. Arch. Marcio Tolotti e dal Geom. Enrico Romanenghi, ha recentemente progettato un edificioecosostenibile ad utilizzo residenziale, usufruendo della qualità tecnologica e costruttiva del Gruppo Soprema. Operante su tutto il territorio nazionale, lo studio si occupa di progettazione di case passive e case in legno a basso impatto ambientale, ideazione d’interni e disegno d’arredo e progetti di architettura residenziale, commerciale e industriale.
Il progetto di Estudoquarto_studiostanza riguarda l’ampliamento di una struttura esistente con l’ideazione e la realizzazione di una Casa Passiva di 110 mq: una tipologia di abitazione che garantisce benessere termico senza o con una minima fonte energetica interna, rinunciando al convenzionale impianto di riscaldamento. Tramite l’irraggiamento solare trasmesso dalle finestre e il calore generato internamente da elettrodomestici e dagli occupanti stessi, l’edificio beneficia di un apporto di temperatura passiva quasi sufficiente a compensare le perdite dell’involucro durante la stagione fredda.
Di fronte all’esigenza del cliente di ampliare l’abitazione preesistente, costruita secondo l’edilizia tradizionale, con un nuovo edificio dal basso consumo energetico, lo studio bresciano ha scelto la tecnologia X-LAM: pannelli in legno lamellare incrociato con funzione portante nelle costruzioni in legno ecocompatibili. L’innovazione e la funzionalità delle soluzioni Soprema hanno contribuito alla realizzazione della platea calda per tutta la superficie basale dell’edificio, resa possibile dall’utilizzo dell’isolante ad alta resistenza a compressione Efyos XPS: una lastra in polistirene estruso eco-efficiente, prodotta con espandente ecologico CO2 e Dichiarazione Ambientale EPD/LCA Climate Declaration, già nota al pubblico con il nome Gematherm, che coniuga innovazione tecnologica a grande risparmio energetico, interamente riciclabile e che rispecchia pienamente le normative dei più importanti Enti di certificazione europei.
La lastra Efyos XPS impiegata nel progetto è caratterizzata da una superficie liscia con struttura a celle chiuse che la rendono impermeabile all’acqua, insensibile al gelo-disgelo ed imputrescibile nel tempo: la sua elevatissima resistenza alla compressione pari a 700 kPa è ottenuta attraverso un sofisticato processo produttivo, grazie al quale si posiziona al vertice dei prodotti isolanti più performanti e affidabili dal punto di vista meccanico.
Soprema Srl, leader nelle protezioni coibenti e impermeabili per l’edilizia, conferma tutta la propria expertise e conoscenza nel campo degli isolanti termici con un prodotto ideale per architetti e progettisti grazie a caratteristiche che si adattano perfettamente a case passive ed edifici eco-compatibili. Una soluzione che sposa al meglio le richieste di chi, come afferma Estudoquarto_studiostanza: “vuole costruire il proprio spazio di vita in modo eco-sostenibile e passivo”.
Vivere a energia (quasi) zero è possibile. Grazie ai laterizi Wienerberger. La casa del futuro si chiama con un nome del passato, dal latino: domus, casa. Per la precisione Domus 2020. Un progetto di recupero e sostituzione edilizia che ha portato alla realizzazione a Modena di un’unità residenziale ecosostenibile. Un edificio a energia quasi zero alle porte del centro storico della cittadina medievale di Formigine: a una decina di chilometri a Sud di Modena sorge appunto DOMUS 2020, casa monofamiliare firmata dall’architetto Angelo Zanti, frutto di un progetto di recupero edilizio.
L’immobile, la cui realizzazione è terminata nel 2016, si contraddistingue per la sua elevata efficienza energetica, in linea con i parametri europei in termini di contenimento dei consumi, grazie a un attento equilibrio tra involucro, impiantistica e produzione di energia da fonti rinnovabili. Un’architettura sostenibile e durevole nel tempo, basata su un linguaggio e una filosofia progettuale e costruttiva fatta di razionalizzazione degli usi e forme pure, tecnologie con bassi costi di gestione e grande attenzione all’ecosostenibilità.
L’involucro edilizio
La struttura di Domus 2020 è stata realizzata con intelaiatura in cemento armato e tamponamenti in termolaterizio pesante, rivestiti con termointonaco in sughero e calce. Un edificio esternamente solido e internamente flessibile, con i componenti interni e i sistemi impiantistici completamente riciclabili, smontabili e ricomponibili. Il percorso di realizzazione della nuova unità residenziale ha eliminato ogni forma di assistenza muraria così come la maggior parte dei rifiuti e prodotti di risulta del cantiere, rendendo la nuova realizzazione compatibile con un obiettivo tanto delicato come quello del recupero urbano. In aggiunta le soluzioni utilizzate per l’involucro, caratterizzate da elevate performance di isolamento termoacustico, hanno consentito di installare un innovativo apparato impiantistico di climatizzazione integrato only air, costituito esclusivamente da pompa di calore e ventilazione meccanica controllata, ideale per gli edifici residenziali intelaiati a tamponamenti pesanti in termolaterizio come Domus 2020. La piattaforma tecnologica è completata da un sistema domotico che ne permette anche la gestione remota. L’immobile progettato dall’architetto Zanti è un edificio sostenibile che rinuncia ai combustibili fossili, recupera le acque meteoriche e utilizza l’energia rinnovabile del sole anche in termini di mobilità, grazie alla predisposizione di sistemi di accumulo e ricarica; tutti elementi che si collocano in un percorso di indipendenza dalle reti di distribuzione energetica per ottenere una riduzione dei costi diretti e un miglioramento dell’ecosistema globale.
La scelta delle soluzioni Wienerberger
L’importante e delicato rapporto tra risparmio energetico e qualità progettuale è uno dei temi cari al gruppo Wienerberger, da sempre impegnato nella produzione di soluzioni in laterizio complete che aiutino nella progettazione di nZEB (edifici a energia quasi zero) mettendo al centro del progetto la sostenibilità ambientale degli edifici. Le soluzioni Wienerberger sono infatti studiate per realizzare involucri altamente prestazionali, come nel caso di Domus 2020. Per il progetto di Formigine i progettisti hanno scelto per la muratura da tamponamento Porotherm Bio Plan 38 T – 0,09, blocco rettificato che, grazie alle sue elevate prestazioni in termini di isolamento termico, isolamento acustico, traspirabilità, resistenza meccanica al fuoco, garantisce una trasmittanza U pari a 0,23 W/m²K, oltre a una conducibilità λ di appena 0,09 W/mK. Proprietà ed elementi strategici per il contenimento dei consumi energetici che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo finale di un consumo energetico allineato ai 10 kWh/m²a (la cosiddetta Casa da 1 Litro).
Una soluzione eccellente adottata dai progettisti non solo per gli ottimi valori di trasmittanza ma anche per le brillanti prestazioni di sfasamento dell’onda termica conferite dalla cospicua massa superficiale del blocco, la cui inerzia permette di smorzare i picchi della temperatura esterna, mantenendo all’interno dell’edificio temperature costanti per il massimo comfort. A tutto ciò si aggiunge che, grazie al suo elevato spessore, pari a 380 mm, Porotherm BIO PLAN 38 T – 0,09 consente di risolvere il problema dei ponti termici, preservando così l’edificio da eventuali perdite di calore e abbassamento della temperatura superficiale interna. Tutti questi vantaggi in termini di comfort abitativo sono inoltre determinati dalla combinazione della tecnologia della rettifica con quella dei setti sottili: grazie alla rettifica è infatti possibile realizzare giunti di malta di appena 1 mm, andando a eliminare completamente il ponte termico della malta e incrementando le performance energetiche, mentre i setti sottili permettono di aumentare le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando così le prestazioni energetiche rispetto a un normale laterizio. La tecnica della rettifica inoltre permette di ridurre i tempi di posa fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi con vantaggi anche in termini economici.
Scheda tecnica
Tipologia: Edificio residenziale di nuova costruzione NZEB Località: Formigine (MO) Volume: 550 mc
Involucro: Muratura da tamponamento con Porotherm BIO PLAN 38 T – 0,09 Wienerberger Anno di realizzazione: 2015-2016 Progettisti: Architetto Angelo Zanti Committente: Privato
In occasione del Fuorisalone 2017, lo showroom di Cotto d’Este si trasforma in una galleria espositiva che racconta le infinite possibilità interpretative di Kerlite, il gres porcellanato laminato di ultima concezione, divenuto prodotto di riferimento nel panorama internazionale dell’architettura. Dal 4 al 9 aprile, Cotto d’Este torna ad affascinare il pubblico internazionale della Design Week: nella location di Piazza Castello, l’installazione Imagine.Do.Kerlite trasformerà l’interno della sala mostra del brand in una galleria visitabile, (dalle ore 10 alle 21), per scoprire Kerlite e la sua storia di eccellenza.
Ceramica di ultima generazione che raccoglie le sfide progettuali dell’architettura contemporanea e contribuisce a ridefinire l’abitare umano del terzo millennio, Kerlite, nel tempo, ha saputo ispirare progettisti e designer per dare vita a soluzioni architettoniche e decorative originalissime. Estremamente resistente perché rinforzato sul retro con fibra di vetro, Kerlite è un concentrato di virtù in pochi millimetri di spessore: solo 3,5 o 5,5 mm. Grazie alle sue caratteristiche tecniche risulta particolarmente versatile; proprio per questo, architetti, progettisti e designer continuano a sceglierlo per i loro progetti che spaziano dai pavimenti e rivestimenti nel settore residenziale ad applicazioni per il settore dell’arredo, a soluzioni in ambito commerciale, pubblico, pareti ventilate e cappotti, e perfino tunnel e gallerie, come quella della Variante di Valico italiana, un progetto infrastrutturale tra i più imponenti d’Europa. Kerlite, inoltre, risponde appieno alla vocazione ambientale di Cotto d’Este. Uno spessore così basso consente, infatti, di contenere l’impronta ecologica che la produzione industriale imprime sulla superficie del pianeta: meno materie prime, meno consumo di acqua e di energia, minori emissioni di CO2.
Attraverso un allestimento dove architettura e luce si mescolano per emozionare e coinvolgere attivamente lo spettatore, sarà possibile approfondire tutte le caratteristiche del gres laminato e vedere le lastre diventare esse stesse un elemento di arredo. Partner dell’evento e curatore del progetto di lighting design è lo Studio Asia che per l’installazione ha utilizzato le luci di Aldabra-Emeride, azienda specializzata nella progettazione e produzione di apparecchi Led per l’illuminazione architettonica di interni ed esterni.
Anpe, Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido, organizza la terza Conferenza Nazionale Poliuretano Espanso rigido che si svolgerà a Milano, il 25 Maggio 2017, al Centro Congressi Palazzo Stelline. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, ha una cadenza biennale e gli incontri precedenti, nel 2013 a Peschiera del Garda e nel 2015 a Bologna, hanno suscitato un notevole interesse, sia per il livello delle relazioni presentate e sia per la particolare formula adottata che comprende, in un unico evento, tutti i protagonisti della filiera dell’efficienza energetica e del mondo del poliuretano: dalle aziende produttrici di materie prime ed impianti, a quelle di trasformazione e applicazione, fino ai progettisti e alle imprese del settore.
Il progetto della Conferenza prevede un’organizzazione itinerante e per l’edizione del 2017 è stata selezionata la città di Milano, protagonista di un grande rinascimento urbanistico, e, come sede, il Centro Congressi di Palazzo Stelline, dove le moderne attrezzature congressuali si integrano l’atmosfera ricca di storia e cultura del Palazzo che sorge proprio dove un tempo avevano trovato terreno fertile gli “Orti di Leonardo”, a un passo dalla Chiesa di S. Maria delle Grazie in cui è conservata “L’ultima Cena”.
Anpe
Il programma della terza Conferenza sarà sviluppato in tre contemporanee Sale Tematiche i cui lavori saranno coordinati da docenti universitari esperti delle materie. Le Sale saranno dedicate ai temi:
Edifici Efficienti – Chairman Prof. M. Imperadori (Politecnico Milano)
Materiali efficaci – Chairman Prof. P. Romagnoni (IUAV Venezia)
Poliuretano & Tecnologia – Chairman Prof. M. Modesti (Università Padova)
La Conferenza prevede inoltre l’allestimento di desk informativi destinati alle Aziende del settore e l’esposizione, in un’apposita area, dei più significativi studi e progetti di ricerca sviluppati da studenti universitari o giovani ricercatori. Gli elaborati pervenuti saranno valutati, e premiati, dal Comitato Scientifico della Conferenza formato dai Chairmen e da cultori della materia. Tutte le informazioni relative all’evento e il programma preliminare sono disponibili online e saranno periodicamente aggiornate.
I giovani non comprano casa? I perché sono noti. Tecnocasa, network immobiliare, ha cercato di fare il punto sul rapporto tra i Millenials, la generazione nata a cavallo dell’anno Duemila e il settore del real estate. La generazione si è ritrovata con un tasso di disoccupazione giovanile medio del 37,6% (nel 2016) causato da una delle più importanti crisi economiche che ha vissuto il nostro Paese. Questo ha richiesto un naturale allontanamento dall’idea del posto fisso ed una maggiore mobilità sul territorio con due conseguenze: uscita dalla famiglia di origine intorno ai 30 anni e meno interesse per la casa di proprietà, a cui tra l’altro difficilmente avrebbero accesso.
Da un’ indagine Doxa risulta che, quando escono di casa, lo fanno per lavoro o studio (32%), per amore (30% per motivi di matrimonio) e l’8% per vivere da solo. Dalle analisi del Gruppo Tecnocasa risulta che, tra chi appartiene alla fascia di età tra 18 e 34 anni, il 47,9% ha scelto immobili in affitto e il 52,1% lo ha comprato. Dalle interviste realizzate alle agenzie della rete del Gruppo Tecnocasa spesso si scopre che, nell’acquisto della casa, sono aiutati dai genitori che quando possibile hanno comprato loro la casa di proprietà o hanno contribuito in maniera importante. Infatti, da una ricerca sui risparmiatori realizzata dal centro Einaudi tra le motivazioni per cui si acquista casa c’è anche l’uso futuro dei figli, priorità che è cresciuta nel periodo di crisi e con la difficoltà a trovare lavoro. La tipologia immobiliare più acquistata è il trilocale (49,9%) e a seguire il bilocale (22,4%). Gli acquirenti sono in prevalenza uomini (40%). Il 67,7% degli acquirenti è rappresentato da famiglie mentre il 32,3% è single. Tra coloro che hanno optato per la locazione il 45,2% lo ha fatto per scelta abitativa, il 39% per motivi legati al lavoro e il 15,8% per motivi di studio. In questo caso è il bilocale la tipologia più affittata. Il contratto di locazione predominante è quello a canone libero (50,6%), a seguire quello a carattere concordato (25,6%) e infine il transitorio (23,8% contro il 17,5% registrato a livello nazionale, a conferma della mobilità che caratterizza il target analizzato).
Assoposa, l’associazione professionale dei posatori e dei rivenditori specializzati nella posa della ceramica, ha un nuovo direttore. È Francesco Bergomi, milanese, sessant’anni, con una lunga esperienza nel sistema di Confindustria durata 31 anni, gli ultimi dieci dei quali all’interno di Confindustria Ceramica dove era il responsabile del Servizio Formazione e Sicurezza sul Lavoro. Da marzo è passato alle dipendenze di Assoposa e ne è stato nominato direttore. L’associazione è stata costituita in occasione di Cersaie 2013 allo scopo di qualificare la posa italiana. Oggi conta 400 soci ed è in rapida crescita, sia sul versante della propria attività caratteristica (attestare la qualificazione professionale dei propri soci), sia sul versante della formazione destinata alla posa delle lastre di grande formato, nonché nella formazione di tecnici di cantiere e tecnici di showroom, che qualificano i distributori indipendenti. Assoposa, sempre in collaborazione con i propri partner tecnici (Mapei, Fila, Raimondi, Schlüter-Systems), dialoga con i professionisti della progettazione – quali architetti, ingegneri e geometri -, ai quali propone seminari tecnici in grado di attribuire Crediti Formativi Professionali.
Confindustria Ceramica, che ha favorito la costituzione di Assoposa e l’ha accompagnata e sostenuta fin dall’inizio, ha condiviso questo passaggio organizzativo e ha rafforzato i propri legami con Assoposa, sottoscrivendo negli stessi giorni importanti accordi pluriennali di sostegno e sponsorizzazione, a valere anche sul marchio Ceramics of Italy e – soprattutto – Cersaie. «Confindustria Ceramica condivide in pieno gli scopi e le finalità di Assoposa», ha commentato Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica. «La filiera comincia dai produttori di ceramica, che puntano su Assoposa per qualificare le maestranze dedicate a questa importantissima funzione, oltre che a comunicare al mercato l’eccellenza del sistema pavimento in ceramica italiano».
«La forte crescita di Assoposa, sia come numero di soci che come iniziative», aggiunge Paolo Colombo, presidente dell’Associazione italiana dei posatori, «ha richiesto un potenziamento della struttura, resa possibile dall’impegno a tempo pieno di Francesco Bergomi, utile per i futuri sviluppi delle nostre attività nel campo della formazione professionale, della diffusione del know how e della consapevolezza presso il consumatore e l’architetto della posa di qualità».
Il Senato ha approvato in via definita il cosiddetto DL Sud. Il provvedimento amplia il range dei beni iperammortizzabili, specifica il ruolo degli enti di certificazione accreditati, come Icim, che dovranno attestare che il bene possieda caratteristiche tali da includerlo negli elenchi per i quali è prevista l’agevolazione. Obbligatoria per gli investimenti a partire da 500.000 euro, l’analisi tecnica è raccomandata come opportuna per gli investimenti inferiori a tale soglia.
È un’informazione importante in vista della guida per l’applicazione del Piano Nazionale Industria 4.0, con cui le aziende potranno beneficiare del Piano, l’iperammortamento al 250% per l’acquisto di beni strumentali che, integrando gli aspetti fisici con quelli digitali, permettono di migliorare la competitività del sistema industriale italiano. La definizione di questi punti è cruciale perché, mentre il Piano nazionale ha durata di tre anni, fino al 2020, il diritto al beneficio fiscale ha un orizzonte limitato e si matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2018. Sono attesi dal ministero chiarimenti per quanto riguarda gli investimenti già in essere per l’acquisto di beni che ricadano nella tipologia Industria 4.0., dei quali sia prevista la consegna entro i termini.
Gli investimenti effettuati a condizioni assolutamente favorevoli, con un contributo complessivo stimato dai fiscalisti al 36% sull’investimento aziendale, avranno evidenti ripercussioni non solo per le imprese che rinnoveranno macchine e dotazioni, ma anche per tutto il comparto che quelle strumentazioni produce e per il quale è previsto un forte incremento negli ordini. Alle Pmi, in particolare, il Piano riserva ulteriori misure di supporto, ma sono forse meno pronte a individuare i beni oggetto di iper-ammortamento e a valutarne l’impatto che questi potranno avere sui processi aziendali: sicuramente più esposte al rischio che una sottovalutazione tecnica degli investimenti possa portare a contestazioni future del beneficio fiscale, quale che sia l’entità delle risorse investite, nonché ai rischi insiti nel l’applicazione delle tecnologie 4.0.
Mutuo e prima casa vanno a braccetto. Secondo l’ultima rilevazione sul real estate di Facile.it, è aumentato l’importo medio dei mutui elargiti dagli istituti di credito, per larghissima parte concessi a tasso fisso, per gli under 35 che vanno ad acquistare la loro prima casa. La ricerca dell’azienda di servizi è stata condotta su un campione di oltre 13mila pratiche e racconta che la media dei finanziamenti è pari a 134.900 euro, ben il 7,35% in più rispetto a quanto registrato l’anno precedente Ma c’è un ma: l’incremento sembra in fase di rallentamento. Infatti, se sei mesi fa l’aumento era del 5,34%, negli ultimi tre mesi questo è calato di oltre un punto percentuale (4,21%). Poi, come già anticipato, è il tasso fisso a farla da padrone: il 77% dei mutui richiesti a febbraio 2017 è a tasso fisso, anche se qualcosa sembra cambiare all’orizzonte: infatti, tra il primo dicembre dicembre 2016 e il 28 febbraio 2017, il tasso variabile torna a crescere guadagnando oltre 4 punti percentuali (+4,32%). In netta crescita le richieste dei più giovani di 35 anni per la prima casa: sono il 44% contro il 39% del 2016 e il 37% del 2015 del complesso delle richieste degli under 35 che rappresentano il 27% del totale.
È entrata in vigore la detrazione fiscale dalle imposte sui redditi del 50% dell’Iva da pagare sull’acquisto di unità immobiliari di classe energetica A o B, che è stata estesa dal decreto Milleproroghe. E la detrazione del 50% dell’Iva viene riconosciuta anche in caso di acquisti di immobili riqualificati in toto da imprese di costruzioni. Il perché delle agevolazioni? Per spingere il processo di risanamento delle città con edifici qualitativi, incanalando così la domanda verso il bacino di un mercato immobiliare urbano di maggior qualità, appunto. Così facendo, si vuole poi tagliare la bolletta energetica del Paese e frenare il consumo del suolo. E a tal proposito, l’Ance ha pubblicato la guida ” Gli incentivi fiscali per l’acquisto di abitazioni energetiche” che fornisce tutte le indicazioni necessarie per usufruire dei benefici fiscali. L’Associazione nazionale dei costruttori edili specifica come il bonus per l’acquisto di case ad alta efficienza energetica sia “retroattivo”: infatti, l’agevolazione è applicabile in via continuativa dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017; quindi anche alle compravendite avvenute a gennaio e febbraio.
Granulati Zandobbio, azienda bergamasca leader nella produzione e commercializzazione di prodotti naturali per il landscape design, lancia un concorso di progettazione internazionale per la realizzazione della nuova sede aziendale da realizzare nel sito Stone City nel comune di Bolgare, in provincia di Bergamo.
Granulati Zandobbio ha voluto intraprendere la strada del concorso di progettazione per l’individuazione della migliore proposta progettuale prefiggendosi quale obiettivo il raggiungimento di un elevato livello qualitativo. Il concorso, aperto ad architetti ed ingegneri, si svolgerà in una unica fase con un montepremi totale di oltre 20.000.00 euro. La giuria internazionale sarà presieduta da MAD architects, giovane studio fondato a Pechino nel 2004 ora riconosciuto a livello internazionale con opere realizzate negli Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, Australia, Francia e Italia.
Concorrimi è l’innovativa piattaforma scelta per la gestione del concorso in digitale, piattaforma ideata dall’Ordine degli Architetti di Milano in collaborazione con il Comune di Milano e già utilizzata anche dal Comune di Bergamo per i recenti concorsi delle tre piazze e del parco della Trucca.
“Ci siamo attivati per la realizzazione di un progetto di elevata qualità ed esclusività – ha spiegato Gianni Sottocornola, Amministratore Delegato di Granulati Zandobbio S.p.A. – che ben rappresenti il nostro brand aziendale oggi in forte sviluppo sui mercati locali e soprattutto esteri. Siamo convinti che il concorso di progettazione possa essere di grande interesse ai progettisti data dall’esclusività della location ad alta visibilità lungo l’autostrada A4 e uno strumento in grado di donare valore aggiunto all’operazione permettendo di valutare una pluralità di proposte progettuali di livello. La scelta di pubblicare un bando di respiro internazionale trova fondamento nella consapevolezza dell’importanza strategica che questo intervento rappresenta per l’azienda”.
Granulati Zandobbio
Il concorso
Granulati Zandobbio intende con la procedura concorsuale individuare la migliore proposta progettuale per la realizzazione della nuova sede aziendale e per eventi. L’edificio polifunzionale dovrà divenire un landmark dalla forte riconoscibilità con particolare attenzione nei confronti degli utenti dell’autostrada confinante e dei temi collegati alla materia dell’attività commerciale. Si tratterà di un edificio dedicato solo marginalmente ad ospitare gli uffici amministrativi della azienda e preposto invece ad ospitare eventi divenendo così il cuore dell’intero compendio del gruppo.
L’azienda
La storia di Granulati Zandobbio inizia nel 1929 con attività di cava nel comune di Zandobbio, in provincia di Bergamo. Nel tempo la produzione e lo stoccaggio si sviluppano in 5 siti distinti su un’area complessiva di oltre 200.000 metri quadrati grazie al lavoro e lungimiranza di quattro generazioni di imprenditori. Nell’anno 2008 l’azienda acquisisce il piazzale in comune di Bolgare di 120.000mq della società Marmi Mecca, la più importante azienda nella produzione di marmo e granito a livello mondiale degli anni ’60. Nell’anno 2012 nasce Stone City presso l’area industriale di Bolgare lungo l’autostrada A4, un parco espositivo permanente di 5.000 mq che raccoglie le migliori ambientazioni realizzate con i prodotti in pietra naturale di Granulati Zandobbio. Un’area unica nel suo genere a livello mondiale. Oggi Granulati Zandobbio è a tutti gli effetti un punto di riferimento nella produzione e vendita di un’ampia gamma di ciottoli e pietre naturali, per arredare con creatività qualsiasi tipo di ambiente interno ed esterno. L’attività di Granulati Zandobbio si rivolge oggi per l’65% al mercato estero principalmente comunitario con esportazioni in 80 diversi paesi dal Giappone a Hong Kong, dagli Stati Uniti ai Caraibi.
Il dibattito sulla riforma della riforma degli appalti si scalda. Questa volta a scendere in cmapo è l’Anie, associazione affiliata aConfindustria che rappresenta oltre 1.200 aziende associate e circa 410mila occupati. Anie chiede al governo di chiarire che non ci può essere esclusione dalla gara dell’appaltatore per carenza dei requisiti del subappaltatore, chiede di eliminare l’obbligo di indicare una terna di subappaltatori e, soprattutto, di prevedere che il limite alla subappaltabilità si applichi alla categoria prevalente, e ciò non solo per i lavori, ma anche per appalti di forniture e servizi. Il tutto con l’obbligo per l’affidatario di far eseguire le lavorazioni o le parti di fornitura e servizi scorporate esclusivamente ad imprese in possesso delle relative adeguate qualificazioni e di dare vita a Rti ogni qualvolta ci siano lavorazioni ad elevato contenuto tecnologico o rilevante complessità tecnica: lo chiede Federazione ANIE, che rappresenta l’industria fornitrice di tecnologie per le infrastrutture del settore energetico, postale, ferroviario e per la parte impiantistica delle costruzioni, in vista dell’emanazione del decreto Correttivo appalti, in discussione in Parlamento.
Secondo Anie, le nuove norme del testo correttivo devono puntare alla valorizzazione delle molte imprese altamente tecnologiche e innovative presenti sul mercato nazionale, attraverso puntuali modifiche in tema di qualificazione, in linea con quanto già previsto in tema di aggiudicazione dal Codice, che opportunamente va nella direzione di premiare le offerte delle imprese più competitive dal punto di vista dell’innovazione, della sostenibilità ambientale e della qualità tecnologica, non basandosi esclusivamente sul mero criterio economico.
Colorificio San Marco, leader in Italia nella produzione e commercializzazione di sistemi vernicianti per l’edilizia professionale, mette a disposizione di progettisti e architetti un’articolata libreria di oggetti-texture in formato 3D e Bim dei propri prodotti decorativi.
I prodotti San Marco saranno i primi al mondo del settore a integrarsi alla tecnologia Building Information Modelling: 349 colorazioni dei principali effetti di cartella e delle nuance più alla moda, 28 caratteristiche tecniche utili a progettare sfruttando al meglio le potenzialità dei decorativi San Marco. Le texture verranno messe a disposizione degli architetti attraverso il dono di una speciale tessera, ma saranno anche scaricabili gratuitamente sul sito del Colorificio a questo link.
Tutti i file 3D, sia quelli Bim che quelli Cad, sono stati realizzati in collaborazione con Autodesk. I modelli BIM, sono nativi Revit, ma ottimizzati per garantire le massime prestazioni dei sistemi e fruibili anche in formato di interscambio Bim e Cad per poter essere utilizzati all’interno dei tutti gli ambienti di progettazione architettonica 3D e 2D. Gli architetti potranno contare su uno strumento di altissimo valore, anche commerciale, e rappresentare ambienti e finiture in maniera estremamente realistica; e i loro clienti potranno vedere prendere forma, in modo nitido e preciso, la loro casa.
Il Nuovo Codice Appalti, entrato in vigore lo scorso aprile, prevede per tutti gli appalti pubblici l’impiego del Bim: più efficienza e produttività, meno tempi morti, meno costi, maggiore interoperabilità, massima condivisione delle informazioni, un controllo più puntuale e coerente del progetto.
Con il Salone del Mobile di Milano alle porte (4-9 aprile), ecco un’anteprima della novità Ethimo per il 2017, che sarà protagonista della kermesse meneghina. Si chiama Allapertoed è una collezione sorprendente, dove il design incontra la natura e la creatività si trasforma in emozione; un’unica filosofia per quattro diversi “outfits”: Montagna, Grand Hotel, Camping Chic e Urban, cambia l’aspetto ma non l’essenza.
Con Allaperto, Ethimo insieme a MatteoThun e AntonioRodriguez, racconta scenari emozionanti e del tutto inediti nel design dedicato agli esterni. Il nome stesso evoca immagini di vita en plein air e richiama alla mente nuove possibilità di relax in diversi contesti outdoor. Dall’esperienza di pieno contatto con la natura, all’agio di un’ospitalità di lusso, sino ai ritmi metropolitani o di vita “nomade”, la collezione Allaperto si trasforma, sperimentando combinazioni cromatiche e materiche raffinate ed esibisce look sorprendenti, capaci di interpretare i luoghi, del tutto diversi tra loro, che la accolgono. La collezione prende vita da un ‘segno’ che definisce i quattro mood. Il concept del progetto si sviluppa quindi a partire da un elemento cardine, la struttura in teak, concepita come una vera e propria matrice genetica che ‘incornicia’ diversi e straordinari panorami. Allaperto è una collezione dinamica, versatile, si reinventa a seconda del contesto che la vede protagonista, confermando quel portamento sofisticato ed elegante che solo il perfetto equilibrio di forme, volumi, colori e l’unicità del dettaglio possono creare, sinestesia che da sempre contraddistingue le creazioni Ethimo.
Gli arredi della collezione Allaperto creano layout esclusivi, emozionali, con un’attenzione particolare alla valorizzazione del rapporto con l’ambiente che li ‘ospita’, luoghi di charme in cui vivere momenti di puro relax. Allaperto è innovazione tecnologica, lavorazione artigianale, invenzione tipologica e versatilità. Una proposta multiforme, quindi, che racchiude i canoni di funzionalità, estetica e comfort richiesti agli arredi destinati agli spazi outdoor. La creatività trae ispirazione dalla natura, i quattro diversi mood sono concepiti come interpretazioni di ambienti speciali da personalizzare con diversi lifestyle. Oggetti dall’aspetto poliedrico e dalla molteplice identità danno quindi vita a una collezione di arredi caratterizzati da uno spirito ludico e dinamico, da reinventare ogni giorno lasciando libero spazio alla propria immaginazione ed emozione per creare ambienti unici.
Ethimo con Allaperto va oltre il suo stile mediterraneo, con un approccio sempre più appassionato al design contemporaneo. Gli arredi cambiano aspetto con ironia, mantenendo l’essenza che li ha generati. Arredi raffinati quindi che combinano stile e durata per un ambiente esterno unico, speciale, che accentua le sensazioni e l’atmosfera di ‘calore’ che si respira negli spazi indoor. La cura dei dettagli si sposa qui con l’esperienza, l’intuizione e la voglia di creare soluzioni moderne, confortevoli e capaci di creare nuove tendenze nell’abitare il verde, interpretando non solo le esigenze del contract contemporaneo. Ethimo, Matteo Thun e Antonio Rodriguez hanno quindi dato vita a un nuovo modo di interpretare il design destinato all’outdoor, tra suggestioni naturali e richiami metropolitani.
Montagna – Poltroncina dining, poltrona lounge e lettino prendisole regolabile
Lo scenario alpino, unico e magico, ricco di sfaccettature e situazioni, per ognuna delle quali Allaperto propone elementi dal design ‘su misura’ per trascorrere piacevoli momenti di relax e ‘abbracciare’ la natura. I diversi arredi vedono protagonista il teak, naturale e decapato, la lana e il cashmere. Nella loro versione più calda e avvolgente, possono essere dotati di un’elegante ‘sacco a pelo’ che grazie alla pratica chiusura, proprio come un abito, veste la seduta. Poltrone e lettino prendisole sono rivestite di fibra Etwick intrecciata oppure di tessuto tecnico con disegno tartan appositamente studiato per assicurare il massimo comfort e durabilità anche nei luoghi più freddi.
Grand Hotel Poltrona lounge, poltroncina dining e lettino prendisole regolabile, alcova
Complementi d’arredo con struttura in metallo, realizzati in elegante legno di mogano bianco con fibra Etwick o con cinghie in plastica bicolore, arricchiti da confortevoli cuscini in tessuto waterproof dallo stile classico, ideali per l’ambientazione nelle più prestigiose ed esclusive location dedicate all’ospitalità. Che si tratti di una terrazza, di un giardino, di un dehors o di uno spazio che ospita una piscina, le soluzioni Grand Hotel, che richiamano un lusso contemporaneo, sono perfette per ricreare piacevoli ed eleganti oasi di benessere.
Camping Chic Poltrona lounge, poltroncina dining e lettino prendisole regolabile
Arredi dal look fresco e vivace per rivivere l’atmosfera spensierata del camping degli anni ’60, ma con il comfort di un design contemporaneo e con dettagli raffinati. La struttura in metallo si unisce al legno di mogano e a un cordino in fibra plastica dai colori brillanti, che definiscono la forma degli arredi e assicurano una perfetta ergonomia. L’espressività del materiale definisce la sofisticata semplicità degli arredi Camping Chic, che incrociano soluzioni innovative con scelte di stile ambiziose e originali. La linea è completata da originali e vivaci materassini autogonfiabili che svolgono in maniera confortevole e inedita la funzione dei cuscini sulle sedute e sul lettino.
Urban Poltrona lounge, poltroncina dining e lettino prendisole regolabile
Gusto contemporaneo e atmosfere metropolitane. Gli arredi Urban si ‘raccontano’ attraverso il loro stile minimale ed essenziale, ma allo stesso tempo ricercato e flessibile, che permette loro di dare vita ad ambienti moderni e dinamici, di respiro internazionale. Metallo, teak decapato, trame e tessuti creano combinazioni funzionali ed esteticamente intriganti. Le soluzioni Urban si rivelano così perfette per personalizzare gli spazi outdoor dei migliori Hotel di design e ambienti lounge di spazi contract
YouTrade Academy secondo atto. Dopo il debutto a fine 2016, è tornata in scena l’iniziativa di formazione dedicata a selezionati professionisti del settore dell’edilizia organizzata da Virginia Gambino Editore. Il teatro della discussione è rimasto lo stesso: il moderno ambiente di iLab, il centro di ricerca di Italcementi. E a fare gli onori di casa è stato Stefano Roncan, direttore commerciale dell’azienda, che ora fa parte del colosso Hidelberg. Ma l’attenzione dei partecipanti, tutti operatori nel settore delle costruzioni e della distribuzione, era rivolta al tema scelto, che ha sorpreso molti: Edilizia a pesca nell’oceano blu. Ma non è comparsa nessuna canna da pesca, nessuna rete e alcun motopeschereccio. Le slide mostrate da Alberto Bubbio, senior professor alla Liuc, sono state invece centrate sulla famosa teoria di management che utilizza la metafora dell’oceano per indicare quale strada seguire in un mercato ipercompetitivo. In sostanza, ha spiegato Bubbio, bisogna scegliere se adattarsi a un oceano rosso, cioè ad alto rischio e super competitivo, quello abituale, o cercare nuovi spazi dove la concorrenza non c’è oppure è scarsa. L’oceano blu, appunto. Le case history che testimoniano la possibilità sono diverse. Per esempio, quella di Swatch, il gruppo orologiero che negli anni Ottanta ha costruito un impero reinventando il concetto di segnatempo. Insomma, anche nei mercati maturi come l’edilizia si può inventare, creare, modificare le abitudini. Come quelle, ha aggiunto federico Della Puppa, del centro studi YouTrade, di considerare i processi dell’edilizia al di fuori del momento storico, avulsi da quei trend che invece caratterizzano il presente e segneranno ancora di più il futuro. Per esempio, il peso sempre maggiore della riqualificazione e della cura verso l’ambiente, che si traduce anche in un modo diverso di fare edilizia. I dati di mercato, ha precisato Della Puppa, indicano in ogni caso che è la discriminante delle scelte a fare la differenza in un mercato che rimarrà sostanzialmente piatto.
Se l’oceano è blu e pieno di pesci, bisogna però saper pescare. Come? Con una segmentazione del clienti. Enzo Volpi, esperto di marketing, ha chiuso la giornata analizzando come procedere per comprendere davvero quali sono le esigenze di chi si rapporta con i rivenditori e, più in generale, con le aziende. Mettersi nei panni di chi si presenta al bancone, in ogni caso, non è un’operazione che si può improvvisare. Volpi ha spiegato come trasformare abitudini e conoscenze in un database capace di assistere chi vende e, allo stesso tempo, accontentare chi acquista. Non è facile, ma andare a pesca nell’oceano blu vale questo sforzo.
L’intervento di Alberto BubbioStefano Roncan, direttore commerciale di ItalcementiLa locandina di YouTrade AcademyFederico Della PuppaEnzo Volpi