Home Blog Pagina 108

Saint-Gobain: controsoffitti estetici e acustici per il Centro Pime a Milano

controsoffitto-saint-gobain-pime-milano

Polo di cultura, esposizioni, incontri, informazione e intrattenimento del Pontificio Istituto Missioni Estere, il Centro Pime a Milano è stato oggetto di un’importante ristrutturazione su tutti i 1.400 metri quadrati di superficie, un tempo destinati a cantine e magazzini. I vecchi locali dell’edificio storico sono stati completamente ristrutturati e oggi accolgono una molteplicità di funzioni e servizi al pubblico, spazi commerciali e la nuova sede del Museo Popoli e Culture, interamente ripensato e riallestito.

La richiesta progettuale prevedeva la realizzazione di controsoffitti estetici e acustici da inserire nelle porzioni di solaio tra le murature portanti, mirata a evidenziare le differenze tra le strutture esistenti e i nuovi interventi.

controsoffitto-saint-gobain-pime-milano

Saint-Gobain Italia è intervenuta con un sistema per controsoffitti continui Gyproc Gyptone Big Quattro 42 Activ’Air, formato da lastre in gesso rivestito con decori costituiti da foratura regolare quadrata. La presenza di tali decori, oltre a garantire un’ottimale regolazione acustica degli ambienti, ha permesso di creare una particolare texture che sottolinea le differenze tra la matrice architettonica storica e i nuovi controsoffitti.

In corrispondenza degli apparati multimediali previsti dal progetto di allestimento del Museo Popoli e Culture sono stati realizzati degli elementi troncopiramidali a secco posizionati a soffitto.

Saint-Gobain Italia ha fornito il materiale per la costruzione di particolari controsoffitti a campana realizzati a secco con profili in ferro su misura e lastre Gyproc Wallboard 13.
All’esterno le lastre sono ancorate direttamente sulla carpenteria metallica strutturale, mentre all’interno, per agevolare l’inserimento dei corpi illuminanti e delle botole di ispezione, i pannelli sono avvitati su un’apposita struttura metallica per cartongesso.

controsoffitto-saint-gobain-pime-milano

controsoffitto-saint-gobain-pime-milano

Il progetto è stato decretato vincitore della categoria Controsoffitti nella fase nazionale del Trofeo Italia 2022 Saint-Gobain, rappresentando l’Italia alla fase internazionale dell’International Gypsum Trophy.

Delle Side presidente e Ceo di Axolight Usa

Renato Delle Side
Renato Delle Side

Renato Delle Side è il nuovo presidente e Ceo di Axolight Usa, azienda di illuminazione specializzata nella progettazione e produzione di lampade di design. L’azienda è stata fondata circa 25 anni in Italia ed è presente in 90 Paesi. Il manager sostituisce Filippo Rossi, che lascia dopo cinque anni di attività. Delle Side porta oltre 20 anni di esperienza professionale, 15 dei quali trascorsi in Nord America. Nel suo recente passato ha ricoperto la posizione di Ceo per Foscarini Americas (produttore di illuminazione di fascia alta). In precedenza è stato responsabile del marketing e poi direttore delle vendite per le Americhe per Ligne Roset (produttore di mobili di alta gamma).

Attualmente Delle Side ricopre anche la posizione di Ceo di Idb Usa (Italian Design Brands), un conglomerato di aziende produttrici di mobili, illuminazione e cucine di fascia alta, di cui fa parte anche Axolight dallo scorso dicembre. “Il Nord America rappresenta il primo mercato per la nostra azienda e le potenzialità ancora da esprimere sono enormi” ha commentato Giuseppe Scaturro, Ceo di Axolight. “L’ingresso di Renato a capo di Axolight USA sancisce l’avvio di un percorso di ulteriore rafforzamento del brand Axolight sul più importante mercato occidentale”.

Arredare con il cartongesso: strumento raffinato per la progettazione di interni

libreria-in- cartongesso
Casa Flavia: living con libreria in cartongesso

La realizzazione degli interni di Casa Flavia studiata dall’architetto Juri Favilli testimonia come la tecnica del cartongesso sia talmente evoluta e duttile da diventare un raffinato strumento per la progettazione di ambienti interni

Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO

Un Giorno
Solo 1 €

Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!

Un Mese
3,99 €

Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!

Sei già abbonato? Fai il login qui sotto!

Fischer Faz II Plus, il nuovo ancorante a battere certificato per carichi sismici e dinamici

faz-II-plus-fischer

Novità in casa fischer con il nuovo Faz II Plus, ancorante a battere certificato per carichi sismici e dinamici. I nuovi certificati, che ne permettono l’impiego in diversi materiali da costruzione (calcestruzzo da C12/15 a C80/95, calcestruzzo con fibre di acciaio, mattoni pieni in silicato di calcio), aumentano le possibilità di applicazioni e i campi di utilizzo.

Faz II Plus può trovare impiego per installazioni con carichi dinamici, di sistemi di ventilazione, riscaldamento, elettrico, sanitaria, opere di carpenteria metallica pesante, parapetti e ringhiere.

L’ancorante è caratterizzato da nuovi acciai più resistenti, che garantiscono valori di trazione e taglio più elevati. Nella Valutazione Tecnica Europea (Eta) il Faz II Plus è certificato per una vita utile di esercizio di 50 anni.

La valutazione tecnica indipendente rilasciata da Fast3 di Stoccarda attesta per Faz II Plus (M10 M12-M16) una vita utile di servizio fino a 120 anni, garantendo la sicurezza per le costruzioni che richiedono una lunga durata.

L’ancorante è sicuro anche in caso di terremoto ed è certificato per applicazioni antisismiche (categoria di prestazione sismica C1 e C2) per i diametri da M10 a M24, con e senza l‘utilizzo della rondella di riempimento Ffd. La rondella è già assemblata sia nella versione standard che nella versione K, cioè corta con ridotta profondità di ancoraggio. Le versioni con dado cieco H, disponibili nei diametri M10 e M12, possono essere utilizzate per applicazioni che richiedono una finitura estetica ricercata, come applicazioni in parapetti e balconi.

faz-II-plus-fischer

La profondità di ancoraggio è variabile con regolazione millimetrica dell’inserimento per le misure da M6 a M20, così da consentire l‘adattamento più accurato sui carichi. Gli annessi C3 e C4 dell’Eta 19/0620 riportano i valori resistenza a trazione e a taglio per Faz II Plus da M6 a M24 sotto l’esposizione al fuoco per R30, R60, R90 e R120.

Immediatamente caricabile Faz II Plus consente un’installazione veloce anche senza bisogno di pulire il foro, da M8 fino a M24. L’ancorante in acciaio certificato per carichi dinamici è una alternativa veloce alle resine chimiche in caso di carichi ciclici di fatica. L’ancorante è certificato per carichi dinamici per i diametri fra M16 e M24, sia nella versione in acciaio zincato che in acciaio inossidabile.

faz-II-plus-fischer

L’installazione con il Dynamic Set, in aggiunta alla rondella standard, garantisce la resistenza ai carichi dinamici secondo Eta 20/0897. Il software di progettazione fischer FiXperience offre un supporto per i calcoli strutturali: modulare e utilizzabile per svariate tipologie di applicazioni, il programma include software per ingegneri e moduli applicativi speciali, ed è disponibile nelle versioni online e offline

L’edilizia continua a crescere e si ritrova al ME-MADE expo 2023

made-expo

La filiera delle costruzioni si conferma uno dei settori trainanti per l’economia nazionale. Con un 2022 da record (+19% sul 2021) e previsioni ancora in crescita per i prossimi anni (+9,4% per il 2023 e +7,1% per il 2024; dati Unicmi) con un aumento degli investimenti di oltre 14 miliardi di euro nelle costruzioni residenziali e di circa 10 miliardi in quelle non residenziali, il settore rimane rilevante anche se all’orizzonte si alzano le nubi in uno scenario complesso e sfidante. 

Una crescita significativa, valutata al netto di potenziali incentivi, anche se gli effetti potrebbero essere parzialmente raffreddati dall’incidenza dell’inflazione e dell’innalzamento dei tassi. Secondo l’Ufficio Studi Economici di Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei Serramenti) per il recupero residenziale, che nel 2022 ha registrato una crescita del 20% circa, è atteso un incremento del 10% circa nel 2023. Anche per gli investimenti in infrastrutture, cresciuti del 22% nel 2022, si attende un aumento del 12% nel 2023 e del 14% nel 2024, la crescita netta degli investimenti nel settore infrastrutture sfiorerà i 9 miliardi nel biennio 2023-2024. Questi numeri potrebbero crescere ulteriormente sulla spinta dell’avvio dei lavori del PNRR che prevede 60 miliardi di investimenti in infrastrutture entro il 2026.

In questo scenario si colloca la prossima edizione di ME-MADE expo, che si terrà a Fiera Milano Rho dal 15 al 18 novembre 2023, puntando insieme a 500 aziende espositrici (di cui il 15% straniere) a raccontare i nuovi materiali, tecnologie, soluzioni in grado di rispondere alle sfide attuale e future delle costruzioni, per realizzare edifici sostenibili, efficienti sul piano energetico, meno inquinanti, digitali e tecnologicamente integrati, in grado di offrire maggiore comfort ed elevata qualità dell’abitare.

Quattro padiglioni per un totale di 30.000 mq di superficie espositiva, due saloni verticali – Involucro e Costruzioni – e più di 250 top buyer esteri selezionati da Fiera Milano e Agenzia ICE animeranno una quattro giorni ricca di iniziative, incontri e convegni. 

made-expo

«ME-MADE expo guarda con rinnovata attenzione al ruolo delle costruzioni quale motore di sviluppo green e sostenibile. ME 2023 vuole accogliere le sfide del mercato e le risposte delle aziende con l’intento di creare sinergie per interpretare al meglio il presente e il futuro del settore, presentando un modello di sviluppo che faccia del know-how di competenze e saperi un paradigma per una reale crescita sostenibile», dichiara Nicola Bonacchi, amministratore delegato dell’ente organizzatore, Made Eventi. «Stiamo lavorando molto anche in ottica internazionale e abbiamo un obiettivo sfidante: allargare il nostro progetto di incoming e portare in fiera, con il prezioso supporto di Agenzia ICE, 250 top hosted buyer, tutti potenziali compratori ad alta capacità di spesa provenienti da Europa, area mediterranea e Paesi emergenti».

ME–MADE expo 2023 – Salone Costruzioni

Il Salone Costruzioni sarà costituito da quattro macro-aree dedicate a elementi performanti per costruire e riqualificare, concentrandosi su:

Progettazione, bim e software, servizi; 
Strutture e sistemi costruttivi, ingegneria civile e infrastrutture, attrezzature e sicurezza per il cantiere; 
Riqualificazione energetica, isolamento e comfort, integrazione edificio impianto; 
Rivestimenti e finiture per interni ed esterni

Il salone Costruzioni ospiterà inoltre Fel – Festival edilizia leggera, la manifestazione dedicata agli operatori dei settori pitture, colori ed edilizia leggera, e la capsule Material Next 2023, l’iniziativa dedicata alle aziende che producono materiali innovativi e sostenibili, attraverso un approccio attento all’ambiente e al risparmio energetico.

Tra le novità di ME 2023, l’Area Restauro organizzata in partnership con Assorestauro. Presenti anche Federbeton, per testimoniare l’impegno e il ruolo della filiera del cemento e del calcestruzzo per un futuro delle costruzioni sempre più sostenibile, e ISI – Ingegneria Sismica Italiana con un’area dedicata alla sicurezza del patrimonio edilizio e infrastrutturale del nostro Paese. 

ME–MADE expo 2023 – Salone Involucro

Il Salone Involucro, è a sua volta suddiviso in quattro macro-aree: 

Involucro, facciate e coperture, vetro; 
Serramenti, finestre e porte, chiusure, oscuramento e automazioni; 
Outdoor, schermature solari e anti-insetto; 
Componenti, accessori e ferramenta, macchine per la produzione di serramenti. 

Agli investimenti sostenibili e responsabili, dove le scelte progettuali e materiche dovranno necessariamente prediligere materiali circolari, saranno dedicati gli eventi culturali organizzati da Fondazione Promozione Acciaio.

ME–MADE expo 2023: gli eventi

Oltre a presentare il meglio dell’offerta per costruire, rinnovare e riqualificare edifici pubblici, residenziali e commerciali, i padiglioni della fiera ospiteranno un variegato calendario di eventi: dai workshop ai percorsi tematici, dalle mostre tematiche agli spazi di networking e approfondimento.

Anche i convegni in calendario, tenuti da esperti e relatori di livello internazionale, si articoleranno in percorsi specifici con focus sui trend e sulle prospettive del mercato, oltre che sull’avanzamento dei progetti legati al PNRR. La partecipazione ai convegni di ME darà inoltre accesso a crediti formativi per architetti, geometri e ingegneri. 

Indiscussi protagonisti del dibattito internazionale sull’influenza delle nuove tecnologie in campo urbano, Carlo Ratti, e Winy Maas terranno un’imperdibile lectio magistralis. In aggiunta, a ciascuno dei due architetti sarà dedicata una camera virtuale, Archi.box, all’interno della quale il pubblico potrà vivere un’esperienza immersiva e multisensoriale di video mapping in cui avrà la possibilità di assistere al racconto diretto di un tema focale dell’architettura contemporanea. 

Tra le altre iniziative in programma:

THE PLACE TO BUILD: 10 eventi dedicati al settore delle costruzioni e all’involucro, per evidenziare le nuove tecnologie e i sistemi di modernità oggi a disposizione per l’evoluzione di un mercato sempre più dinamico e concentrato sulle sfide dell’innovazione, della sostenibilità e del cambiamento. 

RE-REGENERATION|REAL ESTATE: momento di incontro tra real estate e la filiera manifatturiera. Il ciclo si svilupperà in tre ‘episodi’ della durata di 2 ore ciascuno: dallo scenario Italia, si passerà alla trasformazione del settore hospitality, per concludere con un panorama su Milano. 

UNBUILT – Unrealized Projects, 40 studi di architettura internazionali e italiani presenteranno il loro progetto “mai costruito”, ma attuali o attuabili grazie all’innovazione oggi disponibile

CALL FOR CHALLENGES DESIGN FOR CIRCULARITY: sfida progettuale lanciata dalla Scuola di Architettura, Urbanistica ed Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano,  per promuovere lo sviluppo di concept innovativi e sostenibili, centrati sull’economia circolare, la sostenibilità ambientale e l’innovazione dei processi. I risultati del workshop saranno mostrati e discussi nell’ambito del Salone Costruzioni nel ‘Millennial Space’. In questo spazio di 200 mq dedicato appunto ai giovani nelle giornate successive 17 e 18 novembre si svolgeranno i lavori di un secondo workshop di progettazione, ‘Relive 2023. UrbE-Scape”, curato da SITdA (Società italiana della Tecnologia dell’Architettura) per proporre nuovi approcci e modelli per la rigenerazione dello spazio pubblico, lavorando su un’area urbana a sud di Milano. 

ME AWARD: riconoscimento alle aziende più innovative nell’ambito dei due saloni Costruzioni e Involucro, con uno spazio dedicato alle novità sostenibili. 

START UP ZONE: area dedicata alle aziende che hanno come core business lo sviluppo di iniziative o prodotti originali e innovativi ad alto valore tecnologico del settore dell’architettura e delle costruzioni. 

Masidef: esposizioni lineari per il mondo del fissaggio fino a 13 metri

masidef-swg-minuteria

Con l’obiettivo di migliorare la propria offerta di minuteria per il mercato italiano della rivendita specializzata professionale, Masidef in collaborazione con l’azienda produttrice tedesca SWG propone un progetto di esposizione modulare che può arrivare fino a 13 metri.

Profondità, qualità e sostenibilità sono le parole chiave su cui si basa il progetto. La gamma è costruita per rispondere alle molteplici esigenze del professionista edile: viti truciolari e per cartongesso, tirafondi, chiodi, viti a testa esagonale e a testa tonda quadro sottotesta, rondelle, dadi, viti autoperforanti, viti in acciaio inox e per carpenteria certificate Eta.

Masidef riesce così a offrire un assortimento di grande estensione che, esposto nella sua interezza, può raggiungere un massimo di 13 metri.

L’esposizione è modulare: questo significa che il distributore può selezionare solo alcune delle famiglie di prodotti proposte, scegliendo quelle di cui è sprovvisto o in base allo spazio di cui dispone.

Questo sistema permette al rivenditore di costruire da solo l’assortimento che meglio risponde alle esigenze dei propri clienti, scegliendo tra scatole, prodotti sfusi oppure combinando le due opzioni. In questo modo il professionista è libero di acquistare solo la quantità di prodotto che gli serve, senza sprechi e con la sicurezza di compiere una scelta sostenibile grazie alle scatole in carta riciclata e alle buste biodegradabili per la vendita a peso.

Masidef si occuperà infine della comunicazione a guida del cliente e dello studio dell’organizzazione a banco al fine di assicurare le migliori prestazioni.

Mapei Mapefix per il fissaggio strutturale di edifici e infrastrutture

MAPEFIX-VE-SF
Applicazione di Mapefix VE SF

I fissaggi chimici rappresentano una delle soluzioni strutturali a cui può essere demandata la statica di un edificio o di una infrastruttura. Un aspetto che non consente sottovalutazioni: per questo è fondamentale che le prestazioni offerte dai prodotti siano verificate e certificate preventivamente da organismi terzi ed indipendenti.

Ogni soluzione della gamma Mapei Mapefix per il fissaggio strutturale è dotata di una o più certificazioni europee Eta, con l’obiettivo di garantire a tutti gli utilizzatori caratteristiche e prestazioni certe e ripetibili. Inoltre, per alcuni prodotti Mapefix sono disponibili anche certificazioni che permettono di progettare il fissaggio con una aspettativa di vita utile di 50 o 100 anni, a riprova della serietà e professionalità di Mapei. 

MAPEFIX-VE-SF
Cartuccia di Mapefix VE SF da 420 ml

Nella gamma Mapefix sono presenti prodotti, imballi e accessori per soddisfare tutte le esigenze applicative, dalla ristrutturazione di un appartamento al rinforzo strutturale di un’infrastruttura viaria.

Tra i prodotti più significativi, spicca Mapefix VE SF, resina vinil estere a due componenti, senza solventi per fissaggi strutturali, che copre la maggior parte delle possibili applicazioni richieste a un fissaggio chimico: materiali edili, fissaggi in area tesa o compressa, barre filettate o corrugate, carichi statici e dinamici anche in zona sismica C1, applicazione in fori bagnati o con temperature da -10 gradi centigradi. Questa polivalenza d’uso fa di Mapefix VE SF la soluzione di fissaggio chimico Mapei più apprezzata nei piccoli e grandi cantieri.

MAPEFIX-VE-SF
Applicazione di Mapefix VE SF
MAPEFIX-UM-H
Cartuccia Mapefix UM-H da 420 ml

 

Ideale anche per fissaggi soggetti ad alte temperature d’esercizio (+160 gradi centigradi) è invece Mapefix UM-H, resina uretano-metacrilato ibrida a due componenti senza solventi, è). Il prodotto risponde bene a urti ed impatti, come nelle barriere stradali, e mantiene elevate tensioni di aderenza su metallo. Mapefix UM-H inoltre è particolarmente indicata per applicazioni in zone sismiche C1 e C2 e per una progettazione con vita utile attesa fino a cento anni.

MAPEFIX-UM-H
Applicazione di Mapefix UM-H

Dei fissaggi strutturali Mapei fa parte anche Mapefix EP 100, resina epossidica pura per carichi strutturali, con elevata resistenza meccanica, per barre filettate e riprese di getto, utilizzabile in aree sismiche C1 e C2, resistente al fuoco. Disponibile in cartucce da 585 millilitri, è certificata per prestazioni di almeno 100 anni. 

Tra le caratteristiche più importanti, Mapefix EP 100 garantisce elevate tensioni di aderenza con valori di tTk fino a 20 Mpa. Il prodotto Mapefix Ep 100 è inoltre indicato per il fissaggio di materiali compositi quali MapeWrap C/G/B Fiocco e Mapenet EM/EMR Connector.

Sicurezza ai massimi livelli con il nuovo cilindro RS5 CISA

cisa-cilindro-rs5

In occasione del convegno Ersi 2023, il più importante evento italiano sulla sicurezza che si è tenuto a Bologna a metà maggio, CISA ha lanciato il nuovo cilindro RS5 in grado di offrire una protezione ai massimi livelli.

Il nuovo cilindro RS5 a tecnologia brevettata Radial System garantisce la massima resistenza certificata SKG*** contro le tecniche più evolute di scasso ed effrazione. Il sistema integra in un’unica soluzione tecnologia meccanica di nuova generazione e funzioni digitali per la protezione completa e continua della chiave grazie alla piattaforma SECURiCARD.

cisa-cilindro-rs5

«Il cilindro RS5 è il punto di arrivo dell’esperienza di CISA nello sviluppo di cilindri di massima sicurezza. Trent’anni fa usciva RS3, che era una vera innovazione per i tempi, così come lo è oggi RS5 che racchiude al suo interno la tecnologia brevettata antieffrazione made in Italy più avanzata che abbiamo mai sviluppato», spiega Giuseppe Pozzi, Cylinder & Key Platform Leader CISA.

cisa-cilindro-rs5
Cilindro modulare

cisa-cilindro-rs5

«RS5 è nuovo sia come tecnologia, sia come concetto. Dal punto di vista meccanico, il sistema di cifratura a 5 file con 16 perni in acciaio carbonitrurato disposti radialmente lo rende estremamente resistente a tutti gli attacchi. A questo si aggiunge il nuovo sistema modulare brevettato con montaggio dall’interno del rotore che gli conferisce 60% più resistenza allo strappo e che aumenta di 700 chilogrammi la resistenza all’estrazione. Ma non basta, perché abbiamo realizzato una nuova chiave-gioiello in collaborazione con il Laboratorio di Ergonomia e Design dell’Università degli Studi di Firenze dotata di identificativo digitale che ne protegge la duplica e che consente al proprietario il controllo online di tutte le operazioni», conclude Pozzi.cisa-cilindro-rs5-chiave

Ogni chiave nasce con un’identità digitale e il cloud registra e conserva ogni suo movimento. Attivando l’account associato, il proprietario si tutela contro qualunque tentativo di duplica fraudolenta. Per accedere ai servizi, basta scansionare il QR code presente sulla tessera SECURiCARD, custode della sicurezza della chiave, che consente di controllare lo storico delle operazioni effettuate, ricevere notifiche via SMS/e-mail a ogni richiesta una duplica, di attivare la verifica duplica in due passaggi con codice OTP e richiedere dupliche digitalizzate. Tutte le operazioni possono essere controllate in tempo reale via smartphone, prevenendo qualunque tentativo di duplica non autorizzata.

cisa-cilindro-SECURICARD

La duplica è possibile solo dietro presentazione della SECURiCARD presso i Centri CISA autorizzati che invieranno la richiesta direttamente a CISA, garantendo così la massima sicurezza.

Non da ultimo, per garantire la continuità di gamma a operatori e utilizzatori, è assicurata la retro-compatibilità e protezione sulla duplica per tutti i cilindri RS3 e RS3 S prodotti dal 1993.

Wingum Plus H2O BRoof T2, l’impermeabilizzante liquido che protegge dall’acqua e dal fuoco

Wingum-Plus-H20-BRoof-T2

La gamma di sistemi impermeabilizzanti liquidi ideati e prodotti da Winkler si amplia con il nuovo Wingum Plus H2O BRoof T2 certificato per la reazione al fuoco esterno in accordo con la norma UNI EN 13501-5 che prevede che, in caso di incendio, l’espansione del fuoco non debba superare i 55 centimetri. I test sul Wingum Plus H2O BRoof T2 hanno certificato che l’espansione del fuoco non supera i 18 centimetri

Wingum Plus H2O BRoof T2 anticipa quindi le richieste dei progettisti che dovranno preservare le coperture che ospiteranno i pannelli fotovoltaici, una domanda di installazione  in continuo aumento. La reazione al fuoco diventa quindi un importante valore aggiunto, in grado non solo di proteggere da eventuali problemi dei pannelli fotovoltaici che potrebbero prendere fuoco danneggiando la copertura, ma anche di migliorare l’efficienza dei pannelli stessi, soprattutto se si decidesse la versione Reflex, in grado di abbassare anche del 50% la temperatura della superficie nei mesi più caldi.

Wingum-Plus-H20-BRoof-T2

La versatilità di Wingum Plus H2O BRoof T2 rende il prodotto applicabile con successo su qualsiasi tipo di supporto, dalle coperture in calcestruzzo, metallo, anche ossidabile, e su manti bituminosi, lisci o ardesiati. È anche possibile ripristinare le vecchie membrane nel caso venisse richiesta la certificazione di reazione al fuoco.

Per la posa dei prodotti con reazione al fuoco certificata viene sempre richiesta l’armatura, ma per Wingum Plus H2O BRoof T2 non è non necessaria la fibra di vetro. Va applicato per circa un terzo del materiale da utilizzare. Si procede poi appoggiando l’armatura e annegandola a scomparsa con l’aiuto di una leggera pressione del rullo. Infine, bisogna attendere l’asciugatura e stendere la seconda mano per raggiungere il consumo previsto.

Come già per il Wingum Plus H2O, anche la versione BRoof T2 mantiene tutte le caratteristiche di un impermeabilizzante liquido, elastomerico a base acquosa, a rapida asciugatura che lo rende fuori pioggia dopo solo poche ore, offrendo la possibilità di iniziare e finire il lavoro in giornata. È disponibile in cinque colori.

Wingum-Plus-H20-BRoof-T2

Inoltre, come per tutti i prodotti della gamma Winkler Safe,  Wingum Plus H2O BRoof T2 viene stoccato in modo sicuro, poiché adeguato alle norme antincendio e di trasporto.

Immobiliare, corre il mercato della logistica

La presentazione del Rapporto 2023 sul mercato immobiliare della logistica
La presentazione del Rapporto 2023 sul mercato immobiliare della logistica

L’Italia è il Paese con il maggiore aumento di magazzini e mezzi di trasporto in movimento. Secondo il Rapporto 2023 sul mercato immobiliare della logistica, presentato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Sfre, società di project & construction management specializzata in immobili logistici e light-industrial, l’Italia registra un aumento del 7% negli investimenti in logistica ed è al primo posto per crescita in Europa. In Europa, invece, secondo l’analisi, il volume degli investimenti nel corso del 2022 è stato di 58 miliardi di euro, con un calo del 15% rispetto all’anno precedente. Nel 2022 il mercato italiano immobiliare della logistica nel ha confermato il trend di crescita che lo caratterizza da diverso tempo, arrivando a superare i 3 miliardi di euro di investimenti e una quota del 25% sul volume complessivo. L’incremento degli investimenti del comparto logistico nel nostro Paese è stato sostenuto dal consolidarsi dell’interesse da parte di investitori istituzionali esteri e dalla crescente pressione esercitata dalla domanda rispetto a spazi di qualità situati in mercati complementari ai principali. La distribuzione territoriale degli investimenti indica che si è rafforzata l’importanza del Nord Italia come principale ambito di interesse del Paese con l’82% del totale. In particolare, il Nordovest al 61%, il Nordest al 21%. Il Centro ha attirato solo il 17% e l’insignificante 1% per mercati del Sud e delle isole.

Speciale Fissaggio: i dati del settore e la classifica dei big

fissaggio

Il settore del fissaggio registra un costante incremento, come nel resto d’Europa, legato ai nuovi sistemi costruttivi a secco e ai materiali isolanti. E la corsa, con aumenti di fatturato a due cifre, dovrebbe proseguire anche nei prossimi anni

Questo contenuto è riservato agli ABBONATI AL SITO

Un Giorno
Solo 1 €

Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un giorno!

Un Mese
3,99 €

Accesso completo a tutti i contenuti premium di Youtrade Web per un mese!

Sei già abbonato? Fai il login qui sotto!

Speciale sistemi a secco: Isotec Parete, l’isolamento così supporta tutto

isotec-parete

Il sistema isolante preaccoppiato Isotec Parete di Brianza Plastica si applica completamente a secco, mediante tassellatura, su qualsiasi supporto. Costituito da un’anima isolante in poliuretano espanso rigido ad alte prestazioni, presenta un correntino metallico già inserito in fase produttiva, in grado di accogliere e supportare qualsiasi rivestimento, dai materiali più leggeri a quelli pesanti come la ceramica di grande formato. È questo il caso della nuova villetta trifamiliare progettata dall’architetto Leonardo Degli Esposti nel comune di Ferrara.

L’edificio presenta un aspetto compatto, sviluppato su due piani fuori terra. Al tempo stesso i volumi intersecanti, con un creativo gioco di velette e aggetti, rendono i prospetti  estremamente espressivi e originali. Il progettista e il committente, per supportare la scelta estetica del rivestimento ceramico e l’esigenza di un’elevata efficienza energetica dell’involucro, hanno condiviso la scelta della soluzione tecnica della facciata ventilata, realizzata con Isotec Parete di Brianza Plastica.

Il pannello, negli spessori 80 e 120 millimetri, è stato posato su tutte le facciate dell’edificio, avvolgendo anche gli elementi architettonici come le velette, i balconi e i cornicioni aggettanti, per dare continuità alla soluzione tecnica di posa, in maniera funzionale e pratica. La sottostruttura metallica portante, che il sistema Isotec Parete crea con un unico passaggio di posa contestualmente allo strato isolante, risulta estremamente pratica, anche per la gestione delle geometrie del rivestimento multiformato.

isotec-parete

Ai correntini metallici asolati, scelti nel colore nero per ottenere un elegante effetto di invisibilità della sottostruttura, sono state ancorate le lastre in grès nei colori crema e antracite, mediante ganci a scomparsa, inseriti nei tagli kerf della ceramica.

Il correntino metallico del sistema, oltre alla funzione di supporto per lo schermo avanzato, è funzionale alla creazione di una camera di ventilazione entro cui si attiva un flusso d’aria, che apporta benefici in tutte le stagioni dell’anno: in inverno facilita lo smaltimento dell’umidità e d’estate agevola il deflusso dell’aria calda, preservando l’isolante da carichi di lavoro estremi dovuti all’irraggiamento solare.

La posa del sistema, semplice e veloce, ha richiesto poche settimane di lavoro da parte della ditta Cercolor Service di Orghici Marcel Daniel.

Dal punto di vista energetico, grazie alle elevate prestazioni termiche del poliuretano espanso di cui è fatto Isotec Parete (conduttività termica dichiarata pari a 0,022 W/mK), alla posa a giunti perfettamente accostati e sigillati, che elimina il rischio di formazione di ponti termici e alle altre soluzioni tecniche e impiantistiche previste dal progetto, l’edificio ha raggiunto la classe energetica A4, offrendo un comfort abitativo superiore, a fronte di consumi energetici contenuti.

LA SCHEDA

Tipologia: edificio residenziale trifamiliare – nuova costruzione
Intervento: isolamento ventilato delle facciate
Ubicazione: Ferrara
Progettazione e direzione lavori: architetto Leonardo Degli Esposti – Rovigo
Committente: La Spianata srl – Rovigo
Posa facciata ventilata: Cercolor Service srl – Orghici Marcel Daniel – Borsa (Romania)
Isolamento facciata: Isotec Parete di Brianza Plastica; spessore 80 / 120 millimetri, passo 602 millimetri con correntino preverniciato nero
Superficie facciata isolata: 370 metri quadrati
Rivestimento facciate ventilate: lastre in grès multiformato

Image Brochure Röfix, il cuore dell’azienda

Röfix

La nuova Image Brochure Röfix si propone in una veste inaspettata che permette di veicolare l’essenza dell’anima aziendale Röfix Italia.

In un’unica brochure viene raccolto tutto quello che è Röfix: leader sul mercato nell’ambito della fornitura di sistemi e soluzioni per l’edilizia, azienda che fa parte di un gruppo internazionale, realtà propulsiva di innovazioni tecniche studiate dal dipartimento ricerca e sviluppo, ma soprattutto una azienda che pone al centro la responsabilità sociale verso le persone e verso l’ambiente, la sostenibilità a tutto tondo.

Il Dna Röfix, inteso come different natural attitude permette di mettere al centro la sostenibilità intanto che l’azienda cresce e investe in nuove strutture moderne, innovative e con tecnologia migliorata.

Röfix

In una alternanza armonica tra immagini concrete e evocative, ogni pagina racchiude una testimonianza, una piccola storia inaspettata raccontata direttamente con il contributo delle persone che realmente vivono l’azienda. È così che i responsabili e i dipendenti diventano testimonial e narratori, con i loro vissuti virgolettati raccontati in prima persona, accorciando la distanza con il proprio interlocutore.

La Image Brochure sarà accompagnata da un nuovo video aziendale, focalizzato sui principi che ispirano l’azienda. Inoltre, a breve sarà possibile aprire le porte ed entrare della sede centrale di Parcines (Bolzano) con il tool Tour virtuale pieno di curiosità e informazioni da scoprire.

Röfix

Definiti i Cam per i materiali destinati all’arredo urbano ed esterno

arredo-urbano

Lo scopo è chiaro: «(…) contenere gli impatti ambientali connessi alle forniture di prodotti per l’arredo esterno, per l’arredo urbano e all’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di tali prodotti». Questo il fine del decreto del 7 febbraio scorso del ministero dell’Ambiente, che stabilisce i Criteri ambientali minimi (Cam) per le categorie di appalti pubblici.

Se storicamente l’arredo delle piazze e dei luoghi pubblici era demandato a elementi monumentali (colonne, lapidi) o funzionali (fontane, sedute), finalizzati soprattutto a rappresentare e comunicare il potere, la cultura e la storia del sito, oggi queste strutture tendono a perdere questa narrazione e la loro realizzazione viene demandata all’industria che adotta spesso e volentieri soluzioni e materiali innovativi.

Di certo devono dimostrare di essere durevoli, esprimere una determinata qualità ambientale, favorire il loro recupero ed essere facilmente riciclabili. Dovranno essere scelti e collocati anche tenendo conto di un corretto inserimento paesaggistico, sia urbano che extraurbano.

Così facendo, le attrezzature/gli elementi di arredo urbano e gli arredi per esterni divengono un vero strumento capace di condizionare la fruizione dello spazio pubblico e dunque indirizzare la socialità negli spazi collettivi, e di influire sulla sostenibilità ambientale dei luoghi quando la loro installazione partecipa a soluzioni progettuali integrate di inserimento paesaggistico-ambientale e di controllo microclimatico dei siti (pavimentazioni drenanti, alberature, fasce arbustive di protezione).

Scelta dei prodotti da commercializzare e capacità di orientare il cliente verso soluzioni idonee sono le due azioni fondamentali attese dal distributore di materiali per l’edilizia.

Per «prodotti per l’arredo urbano» e «arredi esterni», sono intesi a titolo esemplificativo gli elementi e i complementi di arredo per parchi gioco, parchi, giardini pubblici o a uso pubblico, stadi, marciapiedi, piazze, fermate di autobus, di metropolitane. Sono da includere le panchine, i tavoli, le sedute, i sedili, le panche, le attrezzature per il gioco, le strutture ludiche, le fioriere, le rastrelliere porta biciclette, le pavimentazioni antitrauma, le transenne, le staccionate, i bagni chimici, gli accessori per le piste ciclabili, la segnaletica verticale per le aree verdi, i dissuasori di sosta, i rallentatori di traffico, la segnaletica su strade, la segnaletica in spazi pubblici, gli articoli per aree cani, percorsi salute e allenamenti sportivi, le pensiline, le tettoie per banchine, le pavimentazioni, le superfici e i substrati dei campi sportivi e da gioco.

Focalizzandoci sulla sola fornitura, i presenti Cam mirano essenzialmente a favorire l’uso efficiente della materia e l’allungamento della vita utile di queste categorie di prodotti, ciò attraverso requisiti che consentono la scelta di prodotti: realizzati con un minor impiego di materie prime (materiali derivanti dalla raccolta dei rifiuti e/o con sottoprodotti); fabbricati tenuto conto delle disposizioni riguardanti i limiti relativi alla presenza di sostanze pericolose; progettati per durare più a lungo e per essere facilmente disassemblati e recuperati al termine della loro vita utile.

Saranno da privilegiare i prodotti, per quanto concerne gli spazi ricreativi anche ad uso ludico/sportivo e aree di sosta/transito, realizzati con materiali naturali rinnovabili (legno), eventualmente anche derivanti da operazioni di recupero (per esempio, realizzate con granuli di legno). Mentre gli arredi inseriti in aree verdi (tavoli, panchine, cestini, eventuali pavimentazioni per sentieri/ percorsi pedonali, staccionate ecc.) dovranno puntare a materiali rinnovabili, nei limiti di quanto tecnicamente possibile. 

di Roberto Bolici – Professore associato in Tecnologia dell’Architettura, Politecnico di Milano (da YouTrade n. 138)

Condexa HPR, la nuova gamma di caldaie a condensazione Riello

CONDEXA-HPR-RIELLO
Quattro moduli in configurazione B2B a cascata con separatore idraulico

CONDEXA-HPR-RIELLORiello presenta la nuova gamma di caldaie murali modulari a condensazione Condexa HPR, sviluppata per consentire compattezza dimensionale e flessibilità installativa a
fronte di elevati rendimenti.

La gamma si compone di quattro modelli da 35 a 70 Kw, tutti dotati di circolatore
modulante, in grado di variare la portata, in funzione delle temperature di mandata e ritorno, per permettere il funzionamento nella condizione di massima condensazione.

La configurabilità stand-alone o in cascata (lineare o back-to back), e l’elevato rapporto di modulazione della potenza (1:8 come stand-alone; 1:32 in cascata) consentono a  di adattarsi a grandi variazioni di richiesta di calore dall’impianto, rendendola idonea per un’ampia varietà di applicazioni, dalle unità residenziali fino a data center, scuole, edifici commerciali o impianti industriali, sia nelle nuove costruzioni che nella sostituzione di vecchie centrali termiche.

L’impianto in cascata, fino a quattro moduli, che può raggiungere una potenza totale di 280 Kw, è gestito attraverso un dispositivo accessorio, il Controllore di Cascata, in grado di regolare l’accensione e la modulazione di potenza di tutti i moduli del sistema. Grazie alla ridondanza dei moduli termici della cascata, Condexa HPR può permettere
la continuità di servizio del sistema anche durante le operazioni di manutenzione.

CONDEXA-HPR-RIELLO
Quattro moduli in configurazione B2B a cascata con separatore idraulico

I nuovi moduli di combustione, alloggiati all’interno di Condexa HPR, sono dotati di scambiatore di calore in acciaio inox e bruciatori premiscelati, equipaggiati di testa di combustione in maglia metallica e miscelatore aria-gas, e consentono un elevato range di modulazione, silenziosità e ridotte emissioni inquinanti.

Il controllo elettronico, grazie alla velocità di calcolo e agli avanzati algoritmi di gestione, consente una sofisticata regolazione della temperatura ambiente e un funzionamento ottimale.

Completa l’offerta l’ampia gamma di accessori opzionali, che consentono molteplici configurazioni del prodotto. Tra questi la possibilità di interfacciare i circuiti primario e secondario sia con separatore idraulico. che con scambiatore a piastre, i moduli elettronici per telecontrollo, la gestione di zone termiche supplementari, la produzione di acqua calda sanitaria, anche con integrazione solare, i kit idraulici per installazione in cascata e il set di componenti per la gestione della canna fumaria.

Magazzino: come inventarsi l’inventario

magazzino-inventario

L’inventario è una pratica diffusa in tutte le aziende, necessaria per riuscire ad avere un controllo puntuale sullo stato delle giacenze nel magazzino. Con questa attività si riscontrano i disallineamenti tra la giacenza fisica e quella contabile al fine di non generare errori come lo stock-out (mancanza di materiale a scorta), alti valori delle giacenze, ordini ripetuti o solleciti al fornitore non dovuti.

La teoria direbbe che l’inventario è un’attività a non valore aggiunto, in quanto corregge o a controlla gli errori. In un magazzino perfetto gli errori non dovrebbero verificarsi e di conseguenza l’inventario potrebbe essere non fatto. Purtroppo, la realtà dei fatti è lontana da quanto afferma la teoria, per cui è necessario periodicamente fare un controllo sullo stato delle giacenze.

Esistono alcune procedure per realizzare l’inventario. La prima, e quella più conosciuta, è il rilievo e il conteggio di tutto il materiale presente a magazzino. Tale pratica è molto impattante e costosa: richiede molto tempo, molte persone da dedicare al rilievo e, soprattutto, deve essere fatta con il magazzino fermo, quindi in periodi di chiusura. La frequenza di questi conteggi può variare da un minimo di una volta fino a più volte all’anno.

Un’ulteriore procedura, migliorativa rispetto al primo metodo, è la realizzazione di un inventario perpetuo: si riferisce al conteggio di solo una piccola parte di articoli presenti nel magazzino, ma tale controllo è fatto quotidianamente. Gli articoli sono diversi di volta in volta e si dà priorità a quegli articoli che hanno una rotazione maggiore.

Tale metodo ha un costo molto inferiore al primo, può essere fatto da poche persone, impiega poco tempo, anche se è ripetuto frequentemente. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di intercettare errori ed essere in grado di identificare e correggere la causa che li ha generati.

Nel caso di un controllo l’anno, diviene praticamente impossibile risalire al motivo per cui la giacenza fisica di un articolo è differente dalla giacenza contabile. Con riferimento all’inventario perpetuo, la pratica suggerisce di contare più spesso:
gli articoli che hanno un valore maggiore,
gli articoli prelevati più frequentemente
gli articoli che nel passato hanno avuto maggiori rettifiche inventariali

La statistica afferma che il numero di articoli che posseggono queste caratteristiche sono limitati, infatti la regola di Pareto stabilisce che l’80% dei movimenti è fatto sul 20% degli articoli a magazzino.

Come ultimo suggerimento operativo è opportuno non dire mai a chi deve contare quale dovrebbe essere la quantità da trovare. Si tratta di fare dei conteggi alla cieca (blind counts) per non innescare un comportamento polarizzato, dove colui che conta potrebbe essere portato a convincersi che il numero dichiarato nel database è quello corretto, mettendo in discussione la sua qualità di conteggio.

di Andrea Payaro, docente, esperto del ministero dello Sviluppo Economico – Ice (da YouTrade n. 138)