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Italcementi: i.idro Drain, così il cemento rispetta il ciclo dell’acqua

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Se il meteo peggiora, la tecnica delle costruzioni deve migliorare. E con i nuovi sistemi costruttivi, devono evolversi anche i materiali. Va in questa direzione lo sforzo di mettere a disposizione delle imprese soluzioni sempre più performanti. Una di queste è quella proposta da Italcementi, che vanta un laboratorio di ricerca tra i più avanzati, che riesce a mettere a punto materiali con un plus rispetto ad altri. Come nel caso di i.idro Drain, un cemento capace di far filtrare l’acqua. E non solo, spiega a YouTrade Riccardo Pasa, responsabile i.build, Business Unit di Calcestruzzi.

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Riccardo Pasa, responsabile i.build, Business Unit di Calcestruzzi

Domanda. Il cambiamento del clima è peggiorato, con improvvisi violenti acquazzoni. Questo trend quanto aumenta la necessità di strumenti di drenaggio e di attenzione all’acqua?
Risposta. Calo delle precipitazioni nevose invernali, incremento dei prelievi per usi agricoli e industriali, aumento della frequenza di eventi siccitosi estremi, anche in zone caratterizzate fino a pochi anni fa da estati con clima tipicamente continentale: una serie di concause che hanno fatto ripensare, a livello europeo e globale, al ruolo dell’acqua nei processi umani. Da risorsa ritenuta virtualmente infinita, abbiamo cominciato a considerarla un bene prezioso da conservare e tutelare, in ogni sua forma, cominciando soprattutto dall’acqua dolce. Quest’ultima, infatti, rappresenta una piccolissima parte dell’acqua totale del pianeta, solamente il 2,5%, mentre la parte restante è salata e oceanica. Le stime indicano che, entro il 2025, più di 1,8 miliardi di persone vedranno la propria vita influenzata, in modo anche importante, dalla scarsità d’acqua, e che i due terzi dell’umanità vivrà in zone soggette a stress idrico a causa dell’uso, della crescita e del cambiamento climatico. La sfida che ognuno di noi deve porsi ora è come custodire, gestire e distribuire efficacemente l’acqua che abbiamo. Nessuno può sottrarsi a questo impegno, comprese le realtà industriali che operano in comparti che utilizzano l’acqua per la produzione. È la risorsa più preziosa per l’uomo e come cittadini siamo chiamati a usarla consapevolmente.

D. Ci sono anche altre ragioni che hanno spinto Italcementi e Calcestruzzi a occuparsi di drenaggio innovativo?
R. Da tempo Italcementi e Calcestruzzi (che da novembre 2023 prenderanno il nome di Heidelberg Materials) hanno un filone di ricerca dedicato al tema dell’acqua, risorsa preziosa da utilizzare in maniera consapevole. Quindi, la messa a punto di un prodotto dedicato al drenaggio è una naturale conseguenza delle nostre attività di ricerca e innovazione. È nato quindi i.idro Drain il prodotto forse più conosciuto e utilizzato in Italia per la realizzazione di piste ciclabili, parcheggi, percorsi nel verde, parchi giochi. Si tratta di realizzazioni inserite in un contesto green, che richiedono il rispetto del ciclo naturale dell’acqua.

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D. Avete costituito una business unit dedicata alla pavimentazione. Che cosa propone?
R. Avere un prodotto innovativo non è sufficiente se non si ha un team dedicato alla posa in opera di questo prodotto. Abbiamo quindi creato una business unit chiamata i.build, che propone un nuovo approccio per i clienti e i progettisti: dalla collaborazione nella fase progettuale alla scelta dei materiali, dalla finitura superficiale sino alla posa in opera in cantiere. In questo modo lo scorso anno abbiamo posato oltre 500 pavimentazioni in tutta Italia.

D. Com’è organizzata questa area di business?
R. La potremmo riassumere in una definizione: un interlocutore unico per soluzioni complete. Con questo nuovo approccio, alla semplicità per il cliente di interfacciarsi con un fornitore unico, siamo ingrado di abbinare la durabilità del materiale e il know-how specifico del team che compone l’unità, che consentono di ottenere la tipologia di pavimentazione con le prestazioni richieste. Ci avvaliamo di una società specializzata proprio nella posa in opera di pavimentazioni. Con loro abbiamo organizzato momenti di condivisione e training sul campo in diversi cantieri per mettere a punto la best practicy per la posa dei nostri materiali. Grazie a questo approccio uniamo persone, tecnologie e materiali e li mettiamo a disposizione dei nostri interlocutori. Così i.build ha ottenuto l’attestazione Soa, che consente la partecipazione a gare pubbliche. È il documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità di eseguire opere pubbliche di lavori e attesta e garantisce il possesso da parte dell’impresa del settore delle costruzioni, di tutti i requisiti previsti dalla attuale normativa in ambito di contratti pubblici di lavori.

D. Qual è il rapporto con il mondo della progettazione?
R. Incontriamo periodicamente il mondo dei progettisti, non solo alle Fiere (Made, Saie, My Plant&Garden), ma con webinar e seminari in presenza in tutta Italia. Abbiamo un accordo di collaborazione con Aiapp, l’associazione degli architetti del paesaggio, abbiamo accordi con le scuole edili a Bergamo, Brescia, Napoli, Frosinone, Milano per seminari di formazione. Periodicamente, inoltre, presso le rivendite sono organizzati incontri e dimostrazioni pratiche di posa rivolti ai progettisti con la presenza dei nostri tecnici-commerciali. 

D. Quali sono le diverse soluzioni proposte da i.build?
R. Il calcestruzzo rappresenta il materiale ideale per realizzare una vastissima gamma di pavimentazioni. Resistenza alla compressione, all’usura, lavorabilità, durabilità, possibilità di lavorazioni superficiali sono solo alcune delle proprietà che ne consentono l’impiego in pavimentazioni con differente destinazione d’uso. Nel caso delle pavimentazioni industriali, per esempio, è possibile realizzare sistemi di pavimentazioni, in opera, a prestazione specifica in grado di fornire la soluzione ottimale alle diverse tipologie di sollecitazioni gravanti su questo tipo di pavimentazione, con soluzioni per applicazioni in interno, esterno o soggette a cicli gelo-disgelo. Quando, invece, parliamo di pavimentazioni architettoniche ad alto valore estetico, sono disponibili soluzioni in opera per applicazioni per cui il principale requisito è rappresentato da colori e texture superficiali variegate. Laddove, invece, siano richieste pavimentazioni continue a elevata capacità drenante, è possibile fare uso di prodotti caratterizzati dalla presenza di pori interconnessi che generano una permeabilità diffusa, tale da consentire lo smaltimento di grandi volumi d’acqua. Soprattutto in ambiente urbano, per esempio nelle grandi città, essendo le pavimentazioni in calcestruzzo per loro natura chiare, e quindi avendo una maggiore luminanza rispetto all’asfalto, il loro impiego comporterebbe in poco tempo significativi risparmi, consentendo di ridurre le spese di illuminazione sia per i costi di installazione, con meno punti luce, sia per i costi di gestione, con lampade meno potenti.

D. Come funziona il prodotto?
R. Il prodotto i.idro Drain ha una altissima capacità drenante, cento volte superiore a quella di un terreno naturale e permette di rispettare il ciclo naturale dell’acqua. 

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D. Per quali ambienti è indicata una soluzione come i.idro Drain?
R. È particolarmente apprezzato dai progettisti, dai garden designer e dalle amministrazioni comunali proprio per la sua capacità di lasciar passare l’acqua nel terreno sottostante. Oltre a chi si occupa di edilizia di professione, il prodotto ha fatto breccia in tanti piccoli proprietari che lo utilizzano per rendere più permeabili i camminamenti e i cortili intorno alle proprie abitazioni. Con i.idro Drain, disponibile in sacco e sfuso, si possono realizzare pavimentazioni dedicate alla mobilità lenta e sostenibile laddove assumono molta importanza gli aspetti architettonici (la colorazione ad esempio) e funzionali: i primi legati alla compatibilità paesaggistica gli altri connessi alla regolarità, all’aderenza, alla drenabilità
che condiziona la loro sicurezza e percorribilità. Sconnessioni delle mattonelle o tra gli elementi lapidei che compongono la pavimentazione, la loro superficie sdrucciolevole, la presenza di sconnessioni e sgranamenti sono problemi che non si manifestano, se è utilizzata una pavimentazione continua con calcestruzzo drenante.

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Pista ciclabile realizzata con i.idro Drain

D. Il prodotto è rivolto ad ambienti pubblici, ma anche ai privati, come condomini o aree direzionali: si utilizza diversamente?
R. I nostri clienti sono i progettisti del verde e del garden design, le amministrazioni pubbliche che devono rispettare le percentuali di invarianza idraulica nel loro territorio, ma anche singoli privati che hanno bisogno di interventi di rispetto del ciclo naturale dell’acqua.

D. Come funziona il processo del drenaggio?
R. Grazie al suo speciale mix design combina la resistenza di una pavimentazione in calcestruzzo con una capacità drenante cento volte superiore a quella di un terreno naturale. La capacità drenante di i.idro Drain varia in funzione della granulometria usata per la sua composizione. La creazione di vuoti, che possono variare dal 15% fino al 25%, garantisce drenaggi da 200 litri/m2/minuto fino a oltre 1000 litri/m2/minuto.

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D. Quali sono i vantaggi rispetto ad altri sistemi?
R. Il prodotto restituisce al terreno le acque piovane ricaricando le falde acquifere e permette di convogliare le acque attraverso la realizzazione di specifici sottoservizi. A differenza delle pavimentazioni in asfalto drenante, non contiene olii e altri agenti inquinanti, che rischierebbero di essere trascinati dalla pioggia verso torrenti, fiumi e mari.

D. È certificato?
R. i.idro Drain è certificato ed è in possesso di una Epd media di prodotto. Lo studio è stato condotto cradle to grave, cioè dalla culla alla tomba. Nello specifico per questo prodotto, disponibile nella versione grigio, bianco e colorabile a richiesta, lo studio Lca è stato effettuato considerando 41 impianti per un totale di 52 ricette differenti, nella quale sono considerati 32 fornitori di aggregati differenti, 13 cementi differenti per tipo e/o classe e/o provenienza, nel caso di i.idro Drain grey, e tre cementi differenti per tipo e/o classe e/o provenienza per i.idro Drain white, con una media ponderale dei consumi idrici, elettrici e di carburanti e dei rifiuti prodotti e/o recuperati.

D. Come è distribuito?
R. Il prodotto è disponibile in sacco presso le rivendite di materiale edile oppure in betoniera.

D. Avete previsto dei corner per questo tipo di prodotto?
R. Italcementi, che distribuisce il prodotto in sacco, lo ha inserito nella campagna promozionale «Prendi il sacco», un programma di incentivazione a premi per le rivendite.

D. C’è il rischio che si deformi con il passaggio di veicoli?
R. È adatto alla mobilità lenta e sostenibile (parcheggi, piste ciclabili, parchi giochi) e se progettato correttamente non subisce deformazioni.

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Pista ciclabile

D. Qual è l’intervento più significativo che vi è capitato di realizzare?
R. Ne abbiamo fatti talmente tanti in giro per l’Italia che mi è difficile scegliere l’applicazione più importante. Sicuramente la pavimentazione drenante realizzata al Parco della Biblioteca degli Alberi a Milano è stata una delle più significative, così come la pista ciclabile che da Milano porta all’Idroscalo.

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Biblioteca degli Alberi (Milano)

D. I distributori di materiali sanno riconoscere la qualità della vostra soluzione?
R. Sul concetto di qualità, Italcementi e Calcestruzzi hanno costruito la loro credibilità in 160 anni di storia, quindi i nostri clienti sanno che quando scelgono i nostri prodotti possono contare su qualità, sicurezza, innovazione, durabilità.

Gruppo Raffaele: edilizia, design e un po’ di tecnologia

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Si può fare impresa, raggiungere il successo, creare un solido gruppo nella distribuzione di materiali per edilizia in Calabria? Si può, raccontano le cronache di Lamezia Terme (Catanzaro) che riguardano il gruppo Raffaele. Una marcia che è iniziata negli anni Trenta per iniziativa di Giuseppe Raffaele, detto‘U Sirrisi per le radici familiari originarie di Serra San Bruno. Cammino che non si è ancora fermato, racconta a YouTrade Michele Raffaele, socio e presidente dell’azienda.

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Michele Raffaele, Socio e Presidente del Gruppo Raffaele

Domanda. La vostra azienda ha quasi un secolo: quali sono state le principali tappe della sua crescita?
Risposta. L’azienda è stata fondata da mio nonno Giuseppe. Abbiamo documenti che risalgono al 1935 in cui è dimostrata la donazione alla patria di rottami di ferro. Nel tempo si è andata a costituire una rivendita di legname e materiali ferrosi. In azienda sono poi entrati mio padre Armando e i miei zii Salvatore e Michele. Venuti a mancare i fratelli, è rimasto solo mio padre, a cui si è affiancata negli anni Sessanta mia mamma, che ha trasformato la rivendita iniziando a inserire ferramenta, termoidraulica, materiale edile e creando il primo showroom. Man mano è subentrata la terza generazione, di cui facciamo parte io e i miei cinque fratelli, ognuno con compiti diversi. Ciascuno ha sviluppato il proprio settore di competenza in accordo con gli altri soci. Oggi abbiamo un’unica società commerciale, divisa in tre settori: il bricolage con il marchio ProntoHobby, lo showroom con il marchio Habitami e la distribuzione con il marchio Fernoi, che può contare anche su una rete di 25 agenti che seguono il Centro Sud Italia.

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Lo showroom Habitami a Maida (Catanzaro)

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D. La figura di sua madre è dunque molto importante per lo sviluppo della società?
R. Sì, anche se attualmente non ricopre più cariche all’interno dell’azienda, nelle scelte più importanti siede ancora al tavolo del consiglio di amministrazione. È una donna pragmatica, una grande lavoratrice, che ha sempre saputo guardare avanti e investire in maniera lungimirante. Negli anni del boom edilizio ha saputo trasformare un’azienda specializzata prevalentemente in materiali pesanti, inserendo a poco a poco nuove argomentazioni commerciali per avvicinarsi sempre più alla clientela. Anche il più recente investimento, quello di aprire un punto vendita dedicato solo ai mobili, è stato condiviso con lei.

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Michele Raffaele con la madre Eugenia Rizzo Raffaele

D. Dove si trova questo nuovo punto vendita?
R. Si trova nel nostro centro più grande, quello di Maida, in provincia di Catanzaro. Il negozio si trova sulla Statale 280, a metà tra la regione tirrenica e quella jonica. A Maida abbiamo creato un unico polo in cui si trovano il brico, lo showroom, il magazzino edile e l’idraulica. Insomma, tutto quello che serve per la casa, dagli impianti alle finiture e presto anche all’arredamento.

D. Dove si trovano gli altri punti vendita?
R. Come brico siamo presenti anche a Lamezia Terme, Amantea, Rende, Squillace e Catanzaro. A Lamezia Terme c’è anche una seconda sede Habitami, con esposizione e magazzino edile.

D. Da dove arrivano i vostri clienti?
R. Serviamo diverse regioni, ma i nostri clienti arrivano per lo più dalla provincia di Catanzaro. Nel fine settimana anche dalle altre province della Calabria.

D. Perché il brico è così importante?
R. Il nostro primo brico compie 15 anni. Rappresenta un elemento importante per l’azienda perché consente di avere immediata liquidità. Come in tutta la grande distribuzione il pagamento è in contanti o in carta di credito, e questo ci aiuta molto specie nei periodi di crisi finanziaria.

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Il brico Prontohobby

D. Nel corso degli anni quali sono stati i principali cambiamenti?
R. Siamo partiti con 2.500 metri quadrati per arrivare agli attuali 6 mila. Ogni anno abbiamo implementato la superficie di vendita adeguando la proposta alle richieste dei clienti.

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L’interno del bruco

D. Chi sono i principali clienti del brico?
R. La maggior parte sono clienti privati, proprio per il tipo di offerta che proponiamo con materiale dedicato all’hobbista e al fai-da-te di fascia media. I professionisti preferiscono rivolgersi ai nostri magazzini e allo showroom dove abbiamo prodotti di fascia più alta.

D. Con quali prodotti siete partiti e quali sono state le principali linee di prodotto che si sono aggiunte successivamente?
R. Ai classici prodotti da brico abbiamo aggiunto settori a noi prima sconosciuti, come i prodotti per animali, i casalinghi, i detersivi, le cornici a giorno.

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D. Quali sono gli ultimi prodotti che avete inserito?
R. I mobili componibili che adesso stiamo spostando nel nuovo showroom dedicato solo all’arredamento. È un settore che ci sta dando grosse soddisfazioni, perché nelle case c’è sempre voglia di rinnovare.

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D. A quali ambienti sono destinati questi mobili?
R. Cucina, sale da pranzo, camere da letto. Qualche anno fa abbiamo acquistato nuovi macchinari e abbiamo aperto un centro lavoro per mobili su misura. Abbiamo un ingegnere dedicato che lavora in Autocad in grado di realizzare qualsiasi cosa il cliente richieda.

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Centro lavorazione mobili su misura

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D. Oltre al brico, a Maida avete anche uno showroom: quanto è grande e quando è nato?
R. Lo showroom si estende per un’area di 2.500 metri quadrati. Prima si trovava, in una versione più piccola, nel punto vendita di Lamezia, poi a novembre dello scorso anno abbiamo deciso di spostarlo a Maida per dare ai clienti l’opportunità di avere un punto vendita completo a 360 gradi.

D. A che tipologia di clienti si rivolge?
R. Clienti professionali e privati con prodotti di livello medio-alto.

 

D. Quali prodotti si trovano nello showroom?
R. Piastrelle e grandi formati, mosaici, parquet, legnolaminati, bagno e arredo bagno, minipiscine, saune, bagni turchi, porte e infissi, carta da parati, ma anche cucine e camere da letto di livello più alto. C’è anche una zona dedicata agli architetti per la progettazione.

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L’area dedicata a ceramiche e rivestimenti

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D. Quanto può incidere sul business lo showroom?
R. Lo showroom è la vetrina dell’azienda ed è molto importante anche per le vendite indirette.

D. Infine, c’è la parte dedicata al cliente professionale…
R. Al banco professionale vengono le imprese e gli artigiani, dove possono trovare materiale per l’idraulica, l’utensileria, il materiale elettrico ed edile. C’è anche il tintometro per le colorazioni. Inoltre, da meno di un anno abbiamo lanciato una app per gestire ordini e consegne.

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L’interno del punto vendita

D. Come funziona?
R. Il cliente professionale attraverso il catalogo online inserisce gli ordini, oltre all’orario e al punto vendita dove intende ritirare la merce. Tanti ormai si sono abituati a prenotare la sera e ritirare la mattina successiva nell’orario che preferiscono. Stiamo cercando di promuovere l’app presso tutti i clienti professionali, ma c’è ancora qualcuno che preferisce venire a fare l’ordine in negozio per toccare il prodotto con mano. Per ora l’accesso alla piattaforma è riservato a imprese e artigiani, ma stiamo lavorando per aprire questa possibilità anche ai privati.

D. Dove avviene il ritiro della merce?
R. A Maida abbiamo un’area deposito di appoggio a sfruttamento verticale totale che utilizziamo per il materiale venduto e per il cliente del punto vendita. Si estende su un’area di 3 mila metri quadrati, mentre a 1 chilometro di distanza abbiamo un polo logistico per il magazzino. In totale l’area logistica e il punto vendita occupano un’area di 30 mila metri quadrati coperti e 20 mila scoperti.

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Il deposito

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D. Qual è l’area più complessa da organizzare tra brico, showroom e magazzino?
R. Sicuramente la logistica. Caricare i magazzini verticali richiede all’inizio molto tempo, perché i moduli contengono tanti articoli e fisicamente vanno messi dentro uno alla volta. I magazzini sono automatizzati e includono nuovi macchinari con 4.0. Un grosso investimento che abbiamo realizzato tre anni fa, che però ci ha permesso di guadagnare molto in termini di tempo e qualità del servizio.

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Il magazzino automatizzato

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D. In percentuale quanti sono i clienti privati e quanti i professionisti?
R. Fino a qualche anno fa erano molti di più i clienti professionali. Oggi, con l’evoluzione di internet, il cliente privato è molto più preparato e presente nella trattativa commerciale. Attualmente la clientela è equamente divisa tra le due tipologie.

D. Avete in progetto di modificare qualcosa in negozio?
R. Rinnoviamo sempre il punto vendita facendo ogni anno il restyling degli scaffali per non dare ai clienti abituali la sensazione di essere statici. I produttori poi presentano ogni anno prodotti nuovi e cerchiamo di avere sempre un’offerta innovativa.

D. Quanti dipendenti occupate?
R. Impieghiamo un totale di 250 dipendenti tra tutti punti vendita e il centro logistico.

D. Sentite la concorrenza della Gdo?
R. La Gdo in Calabria non ha molto interesse per la scarsa densità abitativa delle regione, ma il territorio ha diversi competitor qualificati, Con tutti i concorrenti manteniamo rapporti cordiali. È una battaglia leale.

D. In Calabria il settore delle costruzioni considera il concetto di green e sostenibilità o è ancora il prezzo a guidare le scelte?
R. A parte la parentesi del superbonus, dove si è speculato per inserire cappotti e infissi nuovi anche dove non ce n’era bisogno, dato il reddito pro-capite non elevato si preferisce puntare sempre su prodotti di qualità, ma meno costosi. Purtroppo, tra la pandemia, l’impennata dei costi energetici e l’inflazione a due cifre, si è perso molto potere d’acquisto e l’utente finale ha meno possibilità di scelta.

D. Qual è la situazione del patrimonio abitativo nella vostra zona?
R. Ormai i nuovi piani regolatori al Sud sono a zero consumo di suolo. Lamezia Terme in modo particolare ha tante abitazioni sfitte da riqualificare, di nuovo non si costruisce più nulla.

D. A livello di business che peso hanno la riqualificazione e le nuove costruzioni?
R. Sono anni che non vediamo gru nel territorio, se non per piccole operazioni. Al momento l’80% dei lavori sono di ristrutturazione.

D. Come riqualificare gli edifici residenziali?
R. L’Italia è coinvolta dalla famosa direttiva dell’Unione europea per la riqualificazione degli edifici energivori, che entro il 2030 dovranno passare in classe energetica D. Se però non si studia un sistema fiscale che possa consentire all’utente finale di usufruire immediatamente di uno sconto sugli interventi di efficientamento sarà molto difficile conseguire risultati concreti, soprattutto al Sud. Non penso a un sistema uguale per tutta Italia, perché ogni regione ha costi diversi ed esigenze diverse, ma il problema oggi è che il mercato è completamente fermo per via del blocco dei crediti. È impensabile che in Italia, dove il 70% dei cittadini ha una casa di proprietà, si possa ristrutturare gratis il patrimonio immobiliare, ma credo che la possibilità di usufruire di uno sconto immediato possa essere la chiave di svolta per allinearci ai parametri europei.

D. L’Italia registra ogni anno terremoti. In questa zona c’è attenzione per l’antisismica?
R. Assolutamente no, come del resto in nessuna parte d’Italia. È un problema che si pone solo quando succedono le tragedie. Il nostro Paese ha un patrimonio immobiliare costruito per la maggior parte nel Dopoguerra con i sistemi dell’epoca. Nessun governo ha dato importanza alla riqualificazione strutturale degli edifici, nonostante l’Italia sia un territorio fortemente sismico. Anche il sismabonus è stato utilizzato da meno dell’1% degli interventi.

D. Qual sono i prodotti utili per questo tipo di edilizia?
R. Ci sono diversi prodotti tecnologicamente molto avanzati, ma più che sui prodotti bisognerebbe puntare sulla formazione dei tecnici. Sarebbe necessario che il consiglio nazionale dell’ordine degli ingegneri in collaborazione con il governo inizi a lavorare per capire come e dove intervenire. Ci sono fabbricati con centinaia di appartamenti costruiti tra gli anni Cinquanta e Sessanta dove non basta solo la manutenzione corticale del fabbricato, ma servono interventi mirati a monte.

D. Tagliare i consumi riqualificando gli edifici è una questione tecnica o culturale?
R. Credo che sia un problema culturale. L’utente finale deve capire tecnicamente cosa vuol dire migliorare la classe energetica del proprio edificio. Sono dell’idea che servano messaggi istituzionali da passare nelle fasce orarie più seguite dove venga spiegato cosa significa installare una caldaia a condensazione o una pompa di calore, oppure cosa significa mettere un impianto fotovoltaico sul tetto. In Calabria, ad esempio, dove abbiamo un irraggiamento solare per nove mesi all’anno, dovrebbero obbligare l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda.

D. In tutto questo un ruolo importante lo giocano le imprese: secondo lei comunicano abbastanza l’esigenza di rimodernare gli edifici?
R. Più che alle imprese, credo che la questione sia più demandata i tecnici. Oggi qualsiasi intervento edilizio obbliga a presentare un’asseverazione di un tecnico, per cui il professionista dovrebbe essere il primo a dare suggerimenti all’utente, che poi chiede all’impresa. L’impresa spesso si trova già un capitolato già fatto e a quello si limita.

D. Quali sono oggi i materiali più richiesti?
R. Tra poco la produzione di caldaie a gas sparirà del tutto, quindi molti clienti si stanno indirizzando verso sistemi fotovoltaici e pompe di calore, anche per l’aumento eccessivo dei costi energetici. Oggi un impianto studiato da un tecnico può portare benefici economici importanti.

D. La vostra azienda ha sempre investito, anche nel digitale. Come siete organizzati?
R. Abbiamo un sistema Crm che consente di gestire l’azienda in toto, dai preventivi alle vendite, all’emissione degli ordini ai fornitori e ai clienti, al controllo finanziario, delle giacenze e delle disponibilità. Il sistema è piuttosto complesso e non sviluppato ancora appieno, ma presenta delle potenzialità incredibili. Man mano che si presenta una necessità aggiungiamo un tassello. L’ultima funzionalità, su cui stiamo ancora lavorando, è l’integrazione del sistema con un e-commerce B2C.

D. Avete anche un sistema Edi per la gestione degli ordini. Attualmente quali sono i vantaggi e i limiti?
R. Questo sistema offre la possibilità di verificare immediatamente il materiale disponibile, se è partito, se è stato bollettato. Il grosso problema è che non tutti i fornitori forniscono i codici per caricare gli articoli, per cui vanno inseriti manualmente con una grossa perdita di tempo.

D. Quanto è importante la formazione del personale?
R. È fondamentale. Con i nuovi sistemi informatici all’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, ma siamo riusciti a superarle in breve tempo. Avendo tanti giovani in azienda non abbiamo avuto grossi problemi.

D. Quante persone giovani ci sono sul totale del personale?
R. Tra il 65% e il 70%. I giovani hanno una marcia in più e ci aiutano a migliorarci.

D. Come pensate di gestire il cambio generazionale?
R. A suo tempo abbiamo fatto un patto di famiglia. Ora con l’ingresso dei giovani stiamo rivedendo le procedure per offrire regole chiare per tutti, ma non è semplice.

D. Quali sono le vostre previsioni a fine 2023?
R. Nel primo trimestre abbiamo mantenuto i fatturati. In aprile a livello nazionale c’è stata una flessione in alcuni settori, in particolare cappotti, ponteggi, materiali pesanti, pompe ibride, che erano il volano del 110% e oggi sono completamente fermi. Maggio era il mese della climatizzazione, ma viste le temperature basse è saltato un mese di vendita per tutti. Per il 2023 molto dipenderà dallo sblocco dei crediti: se avverrà, cosa poco probabile, potrà esserci un miglioramento. Altrimenti, con le tasse da pagare, molte imprese subiranno tracolli finanziari.

Speciale multipoint: intervista a Battocchio, Garzotto, Dal Maistro, titolari BigMat Edilklima

Roberto Battocchio, Fabio Garzotto e Giuseppe Dal Maistro di Edilklima
Roberto Battocchio, Fabio Garzotto e Giuseppe Dal Maistro di Edilklima

Come si è chiuso il 2022?

Dopo la ripresa del 2021 i dati statistici e la nostra realtà aziendale confermano che anche il 2022 per il settore dell’edilizia è stato un anno di conferme e di forte crescita.

Come va nel 2023?

Il 2023 porta con sé una nuova sfida e sarà necessario continuare a lavorare al meglio per non farsi abbattere da qualche ondata di negatività che potrebbe essere dettata dall’instabilità del mercato. Certamente lo stop, o meglio, la frenata del superbonus farà decollare in modo tiepido il settore abituato a due anni di forte corsa. Si aprono nuovi scenari e le scelte strategiche per rimanere stabili sul mercato sono fondamentali. Ci sarà sicuramente bisogno di molta prudenza per captare al meglio le rotte del settore, ma siamo fiduciosi che questa situazione di incertezza si possa sbloccare e che il mercato possa così riprende il suo ritmo.

Quanto ha inciso il Superbonus?

Come per tutte le realtà che si trovano a lavorare nel campo edile, gli incentivi dati dal Governo hanno dato slancio e grinta al mercato, che ha sicuramente aiutato nel rendere più fluidi i contratti e, di conseguenza, gli affari. La nostra clientela è storica e ci sceglie al di là di bonus e/o incentivi. Certamente, come per tutti, l’interruzione di queste agevolazioni si è fatta sentire, ma non ha minato il nostro bacino di clientela ormai fidelizzata.

Quali sono le prospettive con il Pnrr?

Il Piano nazionale di resistenza e resilienza (Pnrr), introdotto dalla Ue, è uno strumento fondamentale, che ha permesso di ridare slancio all’economia fortemente messa in ginocchio da anni di pandemia. Le fonti ci dicono che una buona parte delle risorse sono destinate alle infrastrutture. Ovviamente, questi grandi investimenti interesseranno in particolar modo le opere pubbliche con interventi di messa in sicurezza ed efficientamento degli immobili o costruzione di nuove scuole/asili nido e per l’infanzia. Se si presenterà l’occasione siamo pronti ad affrontare anche queste sfide, senza far mancare la nostra consueta attenzione al territorio e la professionalità alla clientela fidelizzata.

La distribuzione edile ha grandi trasformazioni: hanno coinvolto la vostra azienda?

Il mondo della distribuzione edile è in trasformazione: si avverte la volontà di creare un approccio capillare al territorio con la conseguente nascita dei multipoint. Noi come realtà BigMat Edilklima Group siamo orientati in quest’ottica, pronti a intensificare il territorio se ce ne fosse possibilità e opportunità.

legenda punti vendita edilklima

Quali sono le sfide per il vostro Multipoint? 

Avere una sana concorrenza sul territorio non è sempre negativa, ma anzi si può sfruttare per crescere a livello aziendale. Certamente il nostro multipoint, servendo la provincia di Vicenza, deve mettersi a confronto con svariate realtà.

La sfida più grande è quella di tenere alta la professionalità e la qualità del nostro servizio e dei nostri materiali/ prodotti, cosa che riusciamo a fare anche grazie al supporto e ai servizi offerti dal Gruppo BigMat. La concorrenza, se sana, spinge lo spirito imprenditoriale ad evolversi e contribuisce ad aumentare la consapevolezza nei nostri collaboratori: ogni singolo ingranaggio può fare la differenza e dare un apporto concreto all’azienda.

Chi sono i vostri competitor?

I competitor nel mercato sono essenziali per stimolare le vendite e dare più scelta al consumatore che negli ultimi anni cerca sempre di più la qualità. Focalizzando la nostra attenzione sul territorio, i nostri competitor sono i vicini di casa, ma forse sono anche il nostro più grande stimolo per fare sempre meglio e rendere il consumatore finale certo di aver fatto la scelta giusta rivolgendosi a noi.

Avete novità a livello logistico?

Abbiamo ampliato e ristrutturato l’area dedicata al settore colore e sistemi a secco per rifornire i professionisti del settore a 360 gradi con grandi marche del settore.

A che punto con la digitalizzazione?

Le nostre ferramenta a breve saranno dotate di etichette elettroniche per poter garantire al cliente il prezzo sempre aggiornato. Inoltre, i nostri collaboratori sono dotati di palmari per facilitare la gestione del magazzino e degli ordini. Per la parte amministrativa e di gestione abbiamo piattaforme performanti che ci aiutano ad analizzare le performance e le proiezioni aziendali.

Digitalizzazione

Avete iniziative dedicate alla sostenibilità?

Cerchiamo di sviluppare una sinergia continua tra le tre sfere della tradizione, dell’innovazione e della sostenibilità con sistemi costruttivi completi, naturali, certificati e conformi ai requisiti Cam, che permettono di realizzare edifici antisismici e ad alto efficientamento energetico e che mettono al centro il benessere della persona, con grande attenzione per la salute e il comfort di chi abita e vive questo spazio.

Nei nostri piazzali sono presenti muletti elettrici, proprio nell’ottica di pensare green ed è inoltre attivo un servizio di smaltimento dei rifiuti di cantiere. Con il Gruppo BigMat abbiamo diversi progetti in ottica di sostenibilità tra cui la linea di prodotti GreenMat.

Avete iniziative di marketing, promozione, comunicazione?

Negli ultimi anni la comunicazione nel campo edile ha sentito la necessità di mettersi al passo con i tempi e di diventare più fluida e a portata di click. Certamente la trasformazione di un settore, finora per lo più statico, non avviene dall’oggi al domani, ma c’è bisogno di una strategia chiara e ben definita per avanzare nel modo migliore in un sistema che ha già consolidato delle regole e dei precisi format.

Inserirsi, quindi, in questo mondo fluido non sarà facile, ma si può trovare un lato positivo: le regole del gioco sono già state scritte e quindi sarà solo fondamentale impararle molto bene, scegliendo il vestito più adeguato da sistemare per il nostro business.

Nella nostra realtà stiamo attivi sui maggiori social come punto vendita e anche come Gruppo BigMat e stiamo cambiando veste al nostro sito aziendale e ci riserviamo di dedicare ai nostri clienti tantissime altre novità che lo possano fidelizzare al meglio. Stiamo investendo nella cultura interna che è il primo tassello per comunicare al meglio all’esterno.

Quali zone servite?

I nostri punti vendita e showroom servono tutta la provincia di Vicenza e zone limitrofe. Sono pensati per riuscire a fornire in modo puntuale i nostri clienti: da Arsiero a Lonigo, passando da Fara Vicentino, San Vito di Leguzzano Monticello Conte Otto e Montecchio Maggiore.

bigmat

Quanti punti vendita avete?

I nostri punti vendita sono sei, a cui si aggiungono quattro showroom di pavimenti e rivestimenti per ambienti interni, esterni e arredo bagno e una sede amministrativa. Per ora, e per servire al meglio i nostri professionisti, consolideremo questo territorio, senza escludere, un domani, di portare la nostra qualità anche su altre province o di aggiungere punti vendita.

Come si compone la vostra clientela?

Possiamo vantare una clientela molto varia, dal grande al piccolo imprenditore al privato, che si rifornisce da noi partendo dalle fondamenta, passando per le piastrelle e arrivando al tetto di casa.

Quali servizi pre e/o post-vendita sono più richiesti?

Offriamo consulenza costante sia in punto vendita che in cantiere. La nostra clientela apprezza la professionalità e sincerità dei nostri collaboratori che li accompagnano nell’acquisto. Ogni richiesta del cliente viene ascoltata e orientata verso la scelta migliore cercando di trovare anche momenti di confronto per comprendere fino in fondo le esigenze e per riuscire ad anticipare le necessità.

Di sicuro, il cliente apprezza queste dinamiche, sia nel pre sia nel post-vendita, che lo fanno sentire ascoltato e supportato nell’acquisto dei materiali edili, di ferramenta, dei sistemi di isolamento termico e acustico, dei sistemi a secco (cartongesso), dei pavimenti e rivestimenti, dell’arredo bagno e nel settore fuoco di stufe e caminetti.

Quanto tempo dedicate alla formazione?

Ogni giorno, a tutti i livelli, ci impegniamo per migliorarci. E questo, non solo sul piano professionale con corsi di aggiornamento sui vari materiali e prodotti che trattiamo, organizzati insieme con i nostri fornitori, ma anche sul piano umano che sempre di più è un tassello importante per entrare in empatia con il cliente e soddisfare le sue esigenze a pieni voti.

Inoltre, grazie al supporto di BigMat Italia, che ogni anno fornisce corsi di spessore per tutti i livelli e settori aziendali, riusciamo a mantenere ben salda la nostra volontà di portare cultura nel mondo edile. Il rapporto con il cliente in questo modo non si ferma più alla semplice vendita, ma è più un percorso di consulenza e di accompagnamento professionale all’acquisto.

LA SCHEDA

Ragione sociale completa: EDILKLIMA GROUP S.p.A.

• Sito internet: https://www.edilklima.com; https://edilklima.bigmat.it/edilklima

• E-mail: info@edilklima.com

• Sede legale: Via Parmesana 31, 36010 Monticello Conte Otto (Vicenza)

• Numero punti vendita materiali edili: 6

• Numero showroom: 5

• Anno di fondazione: 2009

• Titolari: Roberto Battocchio, Giuseppe Dal Maistro, Fabio Garzotto

• Responsabile ufficio acquisti: Roberto Battocchio

• Fatturato 2022: 22 milioni di euro

• Gruppo d’acquisto d’appartenenza: BigMat

• Categorie di prodotti trattate: edilizia, ferramenta, sistemi di isolamento termico e acustico, sistemi a secco, cartongesso, colore, pavimenti, rivestimenti, arredo bagno, stufe e caminetti.

• Marchi: Kerakoll, Knauf, Rockwool Italia, Fornaci Zanrosso, Ediltec, Alfa Acciai, General Membrane, Ytong – Xella Italia, Gruppo Stabila, Italcementi, Isotex, Industrie Cotto Possagno, Fornaci Calce Grigolin, Bigmat Italia per Velux, Fitt, Friulsider, Gruppo Industriale Tegolaia, Dakota Group, Morganti (Kapriol), Monier (Brass + Wierer+Cementegola), Riwega, Stabilplastic, Ursa Italia, Eclisse, Caparol

Cluster Nazionale Italia Foresta Legno con FederlegnoArredo

Il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin
Il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin

FederlegnoArredo annuncia di essere tra i soci fondatori del Cluster Nazionale Italia Foresta Legno, al fianco di prestigiose università, associazioni di categoria e istituiti di ricerca. La firma di oggi, nota l’associazione, rappresenta un passo in avanti nel solco della Strategia forestale nazionale e consolida il nostro impegno a valorizzare il sistema foresta-legno italiano e rafforzare la competitività della filiera, proseguendo sulla strada della sostenibilità.

L’apporto e il supporto del ministero dell’Agricoltura, che ha tenuto a battesimo il Cluster, «saranno fondamentali nell’azione di promozione della gestione attiva del nostro patrimonio forestale, attraverso un approccio ecosistemico di cui potranno beneficiare le filiere coinvolte, l’ambiente e le economie dei territori». Nicoletta Azzi assume la carica di vice-presidente del Cluster e a tutti i membri del consiglio direttivo, ha annunciato il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin.

Made Italia: un gruppo nazionale vicino al territorio

made-italia

Fortemente orientato alla valorizzazione dell’imprenditorialità italiana nel settore della distribuzione edile, Made Italia è un Gruppo nazionale vicino al territorio che si esprime attraverso l’insieme di una grande varietà di esperienze e di competenze derivanti dall’opera quotidiana di 191 punti vendita dislocati su tutta la Penisola.

La forza nazionale si evidenzia anche nel nuovo logo dove la bandiera italiana è a fianco del logo del Gruppo e del nome della rivendita aderente: un chiaro richiamo alle varie imprese della distribuzione edile che presidiano da anni il loro territorio, divenendo un preciso punto di riferimento per la clientela. Punti vendita che si pongono anche come luoghi di incontro e di confronto, oltre che di assistenza tecnica.  

Gruppo Made lavora ogni giorno per fornire a tutte le rivendite gli strumenti necessari per emergere: non solo gli acquisti in convenzione, ma soprattutto servizi propedeutici alla vendita, alla corretta gestione d’impresa attraverso corsi di formazione mirati, al marketing territoriale e nazionale.

Una campagna che avviene attraverso la comunicazione e la promozione del logo Made e dell’insegna del punto vendita sia nei canali tradizionali della stampa tecnica, sia nel web e attraverso una serrata comunicazione nei principali canali social per favorire e incrementare i contatti con il cliente privato, oltre che con artigiani, imprese edili e professionisti.

Le strategie del Gruppo nascono nella sede di Casorezzo (Milano) dal confronto con la base delle rivendite aderenti, e si sviluppano anche grazie all’azione quotidiana degli area manager, un servizio dedicato proprio di Made Italia, che trasmettono al Cda le necessità e i suggerimenti degli imprenditori locali.

Lo spirito di collaborazione nazionale è molto apprezzato dalle rivendite del Gruppo, che negli ultimi tempi ha anche visto anche moltiplicare le adesioni di molti distributori edili che attraverso i servizi desiderano migliorare la loro visibilità e la qualità della loro offerta al mercato.

Consumo di suolo: e quest’anno ci siamo giocati Savona (o Pavia)

costruzione

Si costruisce meno. Eppure, in soli 12 mesi è stata coperta di asfalto o costruzioni un’area di 63 chilometri quadrati. Un trend di consumo di suolo insostenibile, che fa male all’ambiente e peggiora il rischio idrogeologico. La soluzione? Abbattere per ricostruire. Meglio 

Speciale multipoint: Intervista a Rosanna Marcozzi e Alessandro Angelozzi, titolari Edil 83′

Rosanna Marcozzi e Alessandro Angelozzi, titolari Edil ‘83
Rosanna Marcozzi e Alessandro Angelozzi, titolari Edil ‘83
Rosanna Marcozzi e Alessandro Angelozzi, titolari Edil ‘83
Rosanna Marcozzi e Alessandro Angelozzi, titolari Edil ‘83

Come si è chiuso il 2022?

Si è chiuso con un risultato entusiasmante che ci gratifica. Da imprenditori non avrebbe senso crogiolarsi sugli allori senza una valutazione più complessiva che tocca i recenti trend favorevoli che hanno riguardato il nostro settore. La nostra scelta strategica è votata alla cautela e a garantire una crescita organica del business. In altre parole, non abbiamo voluto percorrere la bolla dei superbonus sia a salvaguardia dei nostri clienti, sia a garanzia della nostra solidità nel tempo allontanando il rischio di esposizioni finanziarie non legate alla crescita. Questo ha comportato uno sviluppo all’incirca del 30% rispetto al 2021 che riteniamo possa consolidarsi nel tempo proprio perché scarsamente influenzato dai bonus fiscali, che consideriamo temporanei.

Come sta andando il 2023?

In conseguenza alla strategia adottata non ci siamo sorpresi quando abbiamo analizzato i risultati del primo trimestre, che indicano un trend comparabile rispetto all’anno precedente, proprio perché abbiamo optato per il rafforzamento del nostro portafoglio prodotti e clienti. Risultati positivi per quest’anno e l’inizio del prossimo che riteniamo siano collegati fortemente a iniziative volte al rafforzamento delle competenze tecniche dei nostri clienti. Molti operatori ci stanno seguendo nel processo di rinnovamento delle scelte costruttive, le quali consentono prestazioni energetiche migliori e, contestualmente, margini di contribuzione più soddisfacenti.

Del resto, riteniamo che proporre un miglioramento del guadagno assicurato ai nostri clienti sia anche il motore della nostra crescita nel lungo periodo. Per spiegare il concetto basta un solo esempio: proponiamo soluzioni che riducono i tempi di posa delle tamponature grazie a una tecnologia in grado di migliorare le prestazioni termiche, evitando allo stesso tempo di installare costosi cappotti esterni.

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Quanto ha inciso il Superbonus? E ora?

Riteniamo che l’incidenza sia molto bassa, anche se di difficile valutazione, perché abbiamo scelto, essenzialmente, di non operare con il meccanismo dello sconto in fattura.

Quali prospettive si apriranno con il pnrr?

Proiettare aspettative di sviluppo su dispositivi fiscali o di incentivazione che poco hanno a che fare con il nostro perimetro di scelte imprenditoriali ci sembra inopportuno. Quindi, non disponendo di informazioni sulle linee guida del Pnrr e il comportamento della nostra Pubblica Amministrazione preferiamo optare per un approccio più cautelativo.

Il mondo della distribuzione edile registra grandi trasformazioni: hanno coinvolto la vostra azienda?

La fluidità del mercato è una caratteristica che ha sempre contraddistinto l’evoluzione di ogni comparto economico. Negli ultimi dieci anni abbiamo raggiunto la consapevolezza che gli aspetti dimensionali incidono considerevolmente sulle prospettive di crescita e sull’equilibrio economico finanziario. Abbiamo deciso di investire nella trasformazione della nostra azienda in una struttura multipoint funzionale a innovare il processo di acquisto dei nostri clienti.

Questo si traduce nella possibilità di effettuare un ordine presso una qualunque delle nostre sedi, e ottenere il vantaggio di una consegna rapidissima in qualunque posizione si trovi il cantiere. La sincronizzazione del momento dell’ordine, con l’attivazione della logistica per la consegna dei prodotti, è stata ottenuta proprio grazie all’integrazione fra i nostri cinque punti vendita.

punto vendita edil 83

 

Quali sono le sfide principali sul mercato?

Dobbiamo sempre di più aumentare l’efficienza dei nostri punti vendita, grazie anche ai servizi e alle iniziative messe a disposizione dal Gruppo BigMat, per garantire un posizionamento economico dei prodotti ancora più efficace a vantaggio della redditività dei nostri clienti. Allo stesso tempo la sfida consiste nell’equilibrare la rotazione dei magazzini con la disponibilità dei prodotti evitando rotture di stock. Dovremo quindi potenziare ulteriormente la struttura informatica su cui abbiamo già fatto investimenti per decine di migliaia di euro al fine di introdurre criteri che sfruttino anche l’intelligenza artificiale.

Chi sono i vostri principali competitor?

Il limite più pericoloso che può rallentare la crescita va ricercato proprio nell’inerzia di alcuni operatori nella nostra filiera. Ci riferiamo a frasi del tipo «abbiamo sempre fatto così»: un atteggiamento eccessivamente conservativo lungo tutta la filiera del valore è per noi il segnale di potenziali perdite di guadagno e di opportunità. La concorrenza fra reti distributive, invece, è solo uno stimolo a fare meglio e non dovrebbe essere osteggiata.

Avete introdotto novità per la logistica?

Stiamo analizzando una struttura di magazzino che preveda una specializzazione in ognuna delle nostre sedi, diventando di fatto un hub per le altre. Stiamo contestualmente valutando se questa scelta possa avere delle ricadute per i nostri clienti, che vogliamo sempre tutelare.

Posizione geografica Edil 83

A che punto siete con la digitalizzazione?

Negli ultimi due anni abbiamo investito nell’automazione di diversi processi logistici interni che hanno dato benefici anche ai nostri clienti in termini di precisione nella gestione degli ordini e della logistica. Consapevoli che la tecnologia ci mette continuamente a disposizione nuove soluzioni, abbiamo confermato ulteriori investimenti anche per i prossimi periodi.

Avete messo in atto iniziative sul green?

Lasciare un pianeta migliore partendo proprio dai materiali costruttivi dei nostri edifici è un principio guida che perseguiamo da sempre. Per questo abbiamo ricercato e inserito linee prodotto con impronta green. Disponiamo di un sistema di tinteggiatura interna ed esterna che prevede un ciclo completamente naturale.

Quali sono le iniziative di Comunicazione?

Investiamo molto in formazione ed eventi con i clienti presso le nostre sedi per potenziare le competenze operative e tecniche costruttive. Ci piace divulgare il nostro approccio tecnico e gli eventi di formazione facendo leva sui migliori canali di comunicazione disponibili avvalendoci anche del supporto del Gruppo BigMat..

Quanti punti vendita e in quali regioni? 

Abbiamo cinque punti vendita, di cui l’ultimo nato nel 2019 dedicato esclusivamente alle finiture e arredo. I nostri designer interpretano le esigenze dell’impresa di costruzione e del cliente privato con render fotorealistici capaci di facilitare le loro scelte.

 

Come si compone la vostra clientela?

Nel tempo siamo riusciti a disporre di un team di professionisti altamente specializzati che rispondono alle esigenze delle imprese di costruzione così come dei clienti privati. In ogni caso i clienti ci riconoscono trasversalmente le competenze che scaturiscono dalla nostra storia personale. Siamo nati nei cantieri e ne conosciamo intimamente le dinamiche, i problemi, le preoccupazioni dei committenti e per questo offriamo soluzioni tecniche adeguate con un ottimo equilibrio fra qualità e prezzo.

Quali servizi pre e/o post-vendita sono più graditi dai vostri clienti? 

La consulenza specializzata e le scelte sempre condivise con il cliente sono l’elemento che ci distingue. Allo stesso modo seguire il cantiere e affrontare insieme le difficoltà, individuando soluzioni innovative, sono capacità che vengono apprezzate e riconosciute.

Quanto tempo dedicate alla formazione del personale interno e quanto alla formazione dei vostri clienti?

Teniamo molto alla formazione delle nostre collaboratrici e collaboratori e abbiamo accolto con piacere l’iniziativa di una società internazionale specializzata nelle risorse umane, per avviare una academy che ha coinvolto una parte rilevante del nostro staff e dalla quale, con orgoglio, sono scaturite nuove assunzioni rafforzando la nostra organizzazione. Analogamente promuoviamo continui corsi professionali dedicati ai nostri clienti raccogliendo i loro suggerimenti che scaturiscono in iniziative molto apprezzate.

LA SCHEDA

• Ragione sociale completa: Edil’83 srl

• Sito internet: www.edil83.com; www.interno83.com

• Email: info@edil83.com

• Sede legale: Via Alfonso di Vestea 4, 64100 San Nicolò a Tordino (Teramo)

• Sede operativa: Teramo, San Nicolò a Tordino, Castelnuovo a Vomano, Giulianova

• Numero punti vendita materiali edili: 4

• Numero showroom: 1

• Anno di fondazione: 1983

• Titolare: Alessandro Angelozzi e Rosanna Marcozzi

• Gruppo di acquisto di appartenenza: BigMat

Distribuzione: chi ha paura della retail apocalypse?

ecommerce

Migliaia di negozi abbassano la saracinesca. L’e-commerce vola. E la grande distribuzione diventa sempre più forte. Ma il commercio al dettaglio non è finito. Anzi, molti giovani apprezzano i punti vendita  di prossimità. A patto, però,  che siano al passo con i tempi 

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Speciale multipoint: intervista a Alexander Comploj, Direttore Bauexpert

direttore generale bauexpert
Alexander comploj direttore bauexpert
direttore generale bauexpert
Alexander comploj direttore bauexpert

Come si è chiuso il 2022?

Con un fatturato in crescita del 13% sull’anno precedente, non solo trainato dall’aumento dei prezzi, ma anche dagli effetti del superbonus 110%.

Quali risultati vi aspettate per quest’anno?

L’anno in corso è caratterizzato dall’integrazione di cinque nuove filiali (ex Edilia) nella provincia di Trento. Avendo pianificato tale ampliamento della rete commerciale con largo anticipo, ci aspettiamo una crescita del fatturato anche nel 2023.

Quanto ha inciso il Superbonus e che cosa prevedete con il taglio dell’incentivo?

Abbiamo rilevato una netta differenza tra le province nelle quali siamo presenti: in quella di Bolzano l’impatto è stato minore, mentre in Trentino i vari bonus hanno dato un boost importante. Nel 2023 l’impatto del blocco dello sconto in fattura ci sarà, ma l’effetto vero lo vedremo probabilmente solo nel 2024.

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Quali prospettive si apriranno invece con il pnrr?

Dal Pnrr scaturiscono ottime prospettive per l’edilizia pubblica e delle infra-strutture. Bauexpert, che già negli ultimi anni si è conquistata una posizione da protagonista nel segmento del sottosuolo, riuscirà a sostenere i propri clienti con l’intera gamma di materiali edili.

Il mondo della distribuzione edile sta conoscendo grandi trasformazioni: recentemente ci sono state iniziative particolari che hanno coinvolto la vostra azienda?

Bauexpert è parte attiva del processo di concentrazione nel settore. Fin dalla costituzione nel 1999, Bauexpert ha integrato nella sua rete diversi distributori locali. Nel 2023 si sono aggiunte le filiali di Edilia.

Quali sono le sfide principali che il vostro multipoint deve affrontare per competere sul mercato?

Dopo anni di pandemia, superbonus, scarsità di prodotto e aumento dei prezzi, un nuovo cambiamento, quello verso la normalizzazione. Ma noi i cambiamenti li vediamo come opportunità di ottimizzazione e potenziamento della nostra gamma dei prodotti e dei servizi offerti ai nostri clienti.

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Chi sono i vostri principali competitor?

Il Trentino-Alto Adige è caratterizzato dalla presenza di distributori locali e qualche multipoint.

Avete introdotto novità a livello logistico? 

Nel 2022 abbiamo avviato e perfezionato il nostro innovativo centro logistico a Brunico (Bolzano) con un modello di gestione che replicheremo nelle altre filiali.

A che punto siete sul fronte della digitalizzazione?

Da anni ormai la carta in azienda è quasi del tutto sparita. E anche verso i nostri clienti e fornitori ampliamo costantemente l’uso dell’Edi (Electronic Data Interchange).

Avete iniziative dedicate a sostenibilità e green?

Internamente adottiamo e stiamo continuamente accrescendo attività di sostenibilità ambientale. Inoltre, valutiamo costantemente quali misure si possono adottare verso gli stakeholder esterni.

Quali sono le vostre principali iniziative a livello di Marketing?

Stiamo potenziando le nostre attività di marketing per accrescere la brand awareness, perfezionando fra l’altro lo studio del customer journey, senza dimenticare le attività legate all’employer branding e la cura di una comunicazione da azienda leader.

Quali zone servite?

Copriamo in modo capillare l’intera regione del Trentino-Alto Adige.

Quanti punti vendita avete oggi? Quanti contate di acquisire? 

In regione siamo presenti con 16 punti vendita per materiali edili e sette showroom per finiture d’interni. E siamo certi che il nostro know-how nella distribuzione di materiali e la qualità del servizio dei nostri showroom saranno apprezzati in futuro anche da altri operatori sul mercato.

Come si compone la vostra clientela?

Come generalisti con un portafoglio prodotti completo, riusciamo a servire tutti gli attori nell’edilizia, in primis le imprese edili in senso classico.

Quali servizi pre e/o post vendita sono più graditi?

I nostri clienti ci confermano la leadership non solo per l’ampiezza della gamma prodotti, ma soprattutto per la velocità con la quale riusciamo a fornire i prodotti in cantiere. Non siamo però solo veloci, riusciamo anche ad arrivare con i nostri mezzi sul luogo desiderato dal cliente.

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Quanto tempo dedicate alla formazione?

Ogni anno, principalmente in primavera, organizziamo per i nostri consulenti commerciali, collaboratori di filiale e clienti diversi corsi di specializzazione e aggiornamento in collaborazione con i fornitori. I corsi coprono tutti i gruppi merceologici che trattiamo.

LA SCHEDA

Ragione sociale completa: Bauexpert SpA

• Sito internet: www.bauexpert.it

• Email: info@bauexpert.it

• Sede legale: Via Mahl 34, 39031 Brunico (Bolzano)

• Numero punti vendita materiali edili: 16

• Numero showroom: 7

• Anno di fondazione: 1999

• Titolare: Wierer Holding S.p.a.

• Fatturato 2022: 145 milioni di euro

• Categorie di prodotti trattate: edilizia grezza, secco, sottosuolo, ferramenta, finiture d’interni

Kit Coppo SunMarco di Terreal Italia per una rapida installazione del fotovoltaico su tetti a falda

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La crescente attenzione del settore delle costruzioni verso temi importanti come il risparmio energetico e le recenti normative europee sull’efficientamento degli edifici e la conseguente riduzione delle emissioni di CO2, hanno portato all’aumento della richiesta di soluzioni tecniche e costruttive innovative e sostenibili. L’Europa si è fatta promotrice della transizione energetica, cercando di guidare il passaggio verso economie sostenibili grazie all’utilizzo di energie rinnovabili (quindi non basate sul consumo di energie fossili come gas naturale, carbone o petrolio), l’adozione di tecniche di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile.

Produrre e consumare energia proveniente da fonti rinnovabili è una pratica sempre più incoraggiata, in particolare per i benefici ambientali derivanti dalla riduzione delle emissioni di gas serra legate allo sfruttamento e alla combustione delle fonti fossili. Inoltre, l’obiettivo a lungo termine di conseguire una maggiore indipendenza energetica a livello comunitario e nazionale favorisce la nascita di impianti fotovoltaici nelle città.

L’impianto fotovoltaico permette la conversione diretta della radiazione solare in energia elettrica. Esso rappresenta fra le varie fonti rinnovabili una delle opzioni più utilizzate in ambito urbano, grazie ai vantaggi che i singoli utilizzatori possono avere nel medio e lungo termine. I sistemi fotovoltaici non richiedono infatti l’utilizzo di combustibile (la cui fornitura oggi può essere irregolare e legata a costi variabili), permettendo così una produzione continua di energia che aiuta a diminuire il prelievo di energia elettrica dalla rete grazie all’autoconsumo (fino alla possibilità di coprire anche tutto il proprio fabbisogno energetico). Inoltre, l’impianto fotovoltaico consente di produrre energia pulita, riducendo così l’impronta di carbonio e gli altri gas a effetto serra.

Inoltre, l’installazione di un impianto fotovoltaico in copertura porta ad un aumento del valore dell’immobile e ad un miglioramento della sua classe energetica, incentivando una maggiore attenzione verso strategie e soluzioni di risparmio energetico ed efficientamento del fabbricato.

In questo contesto in continua evoluzione, Terreal Italia ha inserito tra gli accessori del Sistema Tetto anche degli elementi adatti all’installazione di moduli fotovoltaici su coperture inclinate. KIT COPPO SUNMARCO si presenta come soluzione del Sistema Tetto di Terreal Italia che permette l’installazione “on roof” di pannelli fotovoltaici su coperture a falda rivestite in coppi.

La facilità di posa lo rende adatto all’utilizzo nei casi di nuova edificazione e negli interventi di riqualificazione. Infatti, l’installazione del KIT COPPO SUNMARCO, che avviene mediante fissaggio meccanico alla struttura della copertura, necessita della rimozione di un limitato numero di coppi.

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KIT COPPO SUNMARCO

Ogni kit consente il fissaggio di 2 pannelli fotovoltaici garantendo flessibilità di forme e dimensioni dei moduli che saranno installati. Il KIT COPPO SUNMARCO si compone di

 

Il posatore del rivestimento in coppi della copertura a falda installa anche il KIT COPPO SUNMARCO, avendo così predisposto tutto il necessario per il successivo intervento dell’elettricista. 

  1. KIT COPPO SUNMARCO è applicabile sulle coperture a falda con rivestimento esterno in coppi.

2. È sufficiente rimuovere pochi coppi di coperta in corrispondenza del punto in cui si vuole inserire il coppo con la staffa

3. Rimosso il coppo superiore si rimuove anche il coppo sottostante da sostituire con il KIT Coppo SUNMARCO

4. Posizionato poi l’elemento con la staffa, si fissa con 2 viti in corrispondenza dei 2 fori già predisposti

5. Si procede poi a riposizionare il coppo superiore a completamento della posa dei coppi di canale

6. Riposizionati i coppi di copertura rimossi, si attende l’installazione dell’impianto.

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7. La copertura è così completata, con l’unico elemento visibile della staffa, sulla quale si può procedere al  fissaggio del profilo in alluminio e, successivamente, del pannello fotovoltaico.

 

Terreal Italia sta parallelamente sviluppando soluzioni per il fissaggio di pannelli fotovoltaici anche per coperture a falde in tegole (Coppo SanMarco Evo, Portoghese e Marsigliese).

Per ulteriori informazioni, visita il sito www.sanmarco.it

Speciale Multipoint: intervista a Giuseppe Freri, presidente 4 Bild

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Giuseppe Freri, presidente 4 bild
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Giuseppe Freri, presidente 4 Bild

Come si è chiuso il 2022?

Il 2022 è stato un anno estremamente positivo con una crescita che si è avvicinata a un +40% rispetto al 2021.

Quanto ha inciso il Superbonus sul vostro fatturato e cosa prevedete con il taglio dell’incentivo e il blocco della cessione dei crediti?

Nei due anni appena trascorsi 4Bild, come tutto il mercato, ha beneficiato degli incentivi statali capaci di far ripartire non soltanto un settore ma l’intero sistema paese. Le misure adottate dal nuovo governo sembrano purtroppo dimostrare un disinvestimento nel settore dell’edilizia. Nonostante il taglio degli incentivi e il blocco della cessione dei crediti, che pare stia in qualche modo per ripartire, prevediamo un anno in continua crescita, seppur minore come intensità rispetto ai due anni appena trascorsi.

Come sta andando il 2023 e quali risultati vi aspettate per quest’anno? 

Il 2023 è partito positivamente confermando i numeri dell’anno scorso,
rispettando i budget in crescita.

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Quali prospettive si apriranno invece con il pnrr?

Occorre sicuramente spingere sull’acceleratore del Pnrr che a causa del caro prezzi e dell’inefficienza della macchina amministrativa è già in ritardo di mesi. La forte spinta sul mercato determinata dagli interventi promossi con il Piano rappresenta infatti un’opportunità irripetibile per l’ammodernamento e la riqualificazione del nostro paese.

Il mondo della distribuzione edile sta conoscendo grandi trasformazioni: recentemente ci sono state iniziative particolari che hanno coinvolto la vostra azienda?

Anche il mondo della distribuzione di materiali edili si deve sempre di più confrontare con il tema della sostenibilità. È per questo che 4Bild, che da sempre è attenta a questi temi, ha aderito al Consorzio Rec, il primo Consorzio dei rivenditori di materiali per l’edilizia per la raccolta dei rifiuti da costruzione e demolizione, contribuendo a raggiungere gli obiettivi di economia circolare nel settore dell’edilizia. Il Consorzio crea un network nazionale certificato di magazzini edili, per ottimizzare i servizi di gestione rifiuti, sostiene il riciclo e facilita la diffusione e la vendita di nuovi materiali riciclati di qualità.

 

Quali sono le sfide principali che il vostro multipoint deve affrontare per competere sul mercato?

La forza di 4Bild sta nella capacità di sviluppare e consolidare la relazione con i propri clienti – artigiani, imprese e progettisti – e nella cura che pone allo sviluppo delle competenze e professionalità all’interno del Gruppo. La sfida più importante è sicuramente quella di mantenere sempre alta, senza alcun tipo di compromesso, l’asticella che ci imponiamo giorno dopo giorno di superare, nel rispetto di un posizionamento che ci differenzia in modo così positivo in un mercato altamente competitivo.

Chi sono i vostri principali competitor (GDO, GDS, E-COMMERCE, ALTRE AGGREGAZIONI)?

Consideriamo gli operatori della distribuzione di materiali edili, in un mercato così ampio come quello in cui operiamo, dei colleghi più che dei competitor. Con molti di loro sviluppiamo infatti progetti comuni sediamo insieme all’interno di molti tavoli di lavoro, sia in ambito associazionistico che privato.

Avete introdotto novità a livello logistico? A che punto siete sul fronte della digitalizzazione?

In 4BILD è in atto un processo di trasformazione digitale grazie all’applicazione di tecniche Lean, tipicamente proprie nei processi di produzione, anche ai nostri processi distributivi, con uno sguardo continuo ai temi del paradigma 4.0. L’adozione, quasi 20 anni fa, di un sistema gestionale condiviso tra tutti gli attori di 4Bild ha permesso, in tutti questi anni, un costante processo evolutivo che prosegue ininterrottamente, alimentato costantemente da tutti i livelli di 4Bild.

Quali sono le vostre principali iniziative a livello di Marketing, Promozione, Comunicazione?

Le attività di marketing rappresentano da sempre un tema centrale in 4BILD. In partnership con le aziende leader nella produzione di materiali edili e finiture per la casa, 4Bild ha creato il Premio Metro d’Oro, con lo scopo di mettere al centro le imprese, dando valore alle eccellenze del settore delle costruzioni. Il Premio Metro D’Oro intende affermarsi
come il più ambito premio di maestria costruttiva e il massimo riconoscimento alla professionalità nell’esecuzione della nuova costruzione e ristrutturazione.

Quali zone geografiche servite?

Lombardia ed estero.

Quanti punti vendita avete oggi? Quanti punti vendita contate di acquisire a breve termine e in quali regioni?

Ad oggi 4Bild aggrega 17 punti vendita, con la prospettiva di una continua crescita anche in termini di apertura di nuovi. 4Bild è una realtà imprenditoriale in espansione che pianifica investimenti e progetti di sviluppo triennali per un posizionamento competitivo e di qualità.

Come si compone in percentuale la vostra clientela e quale tipologia di cliente incide di più sul fatturato?

I nostri principali clienti sono artigiani e imprese che coprono l’80% del nostro fatturato. Il restante è rappresentato dai privati e professionisti.

 

Quali servizi pre e/o post-vendita sono più graditi dai vostri clienti? 

In 4Bild puntiamo sempre sulla forte specializzazione e sul servizio alle imprese, agli artigiani e ai professionisti, avendo ormai da tempo istituito una figura che chiamiamo «l’Esperto 4Bild in cantiere». 17 figure tecniche che lavorano sia affiancando imprese di costruzione e artigiani sui cantieri sia professionisti sui progetti.

Il servizio tecnico in 4Bild coincide con quello commerciale, pertanto la prima attività è quella di potenziare la relazione con il cliente. L’attività in cantiere è di supporto, in partnership con le aziende leader del settore si vanno ad indicare le soluzioni e le scelte giuste per migliorare lo standard qualitativo dei lavori, ottimizzandone resa, costi e tempi. Oltre a questo, c’è il locker, una soluzione h 24 che funziona come punto di ritiro selfservice per gli acquisti fatti online e nel punto vendita e i servizi di lavorazionedel ferro e del legno. L’obiettivo della continua creazione di valore, si esprime dall’inizio di quest’anno anche grazie alla nascita di una nuova importante partnership tra 4Bild e Hss Nolo che diventano il riferimento nel noleggio di attrezzature per edilizia, idraulica, pulizia e giardinaggio, aumentando la gamma di servizi che 4Bild offre al mercato.

Infine, sempre più punti vendita 4Bild stanno diventando anche Centri Preliminari Di Raccolta di macerie da costruzione e demolizione. I nostri clienti potranno così scaricare le proprie macerie prima di caricare i materiali di cui hanno bisogno: come recita una nostra
campagna di comunicazione «In un unico viaggio, un doppio vantaggio».

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Quanto tempo dedicate alla formazione del personale interno e quanto alla formazione dei vostri clienti?

La formazione rappresenta da sempre un tema strategico in 4Bild. Grazie alla nostra 4Bild Accademia attuiamo un percorso di valorizzazione continua delle professionalità, in forte sintonia con la cultura aziendale di 4Bild. 4Bild Accademia soddisfa appieno le esigenze di formazione tecnica, manageriale e organizzativa presenti all’interno della nostra organizzazione. Nel 2022 abbiamo erogato più di 2500 ore/uomo di formazione interna.

I risultati di questa formazione non sono esclusivamente finalizzati a orientare il dipendente verso funzioni sempre più specifiche e professionali, secondo reali logiche di crescita lavorativa e spendibilità sul mercato del lavoro ma, allargando anche ai nostri clienti, a migliorare la produttività e competitività dell’impresa.

4Bild Accademia ha infatti aperto fin da subito le porte ai propri clienti con percorsi di formazione sia tecnici, erogati in partnership con i principali produttori, che manageriali e organizzativi, anche grazie ai 4Bild Accademia Campus, appuntamenti formativi di più giorni, svolti fuori città, con approfondimenti tenuti da docenti e professionisti, per far comprendere ai nostri clienti come i nuovi processi di sviluppo stiano trasformando le organizzazioni in ogni ambito, dalle operations al marketing, dal sales al management accounting. Durante i 4Bild Accademia Campus l’attività formativa è alternata a momenti esperienziali condivisi. 

LA SCHEDA

Ragione sociale completa: 4Bild

• Sede centrale: Via Cesalpino 60, 20128 Milano

• Sede legale: Via Podgora 11, 20122 Milano

• Tel: 02/40706023

• Mail: moretti@4bild.com

• Sito internet: www.4bild.it

• Tipologia di aggregazione: franchising

• Anno di fondazione: 2006

• Presidente: Giuseppe Freri

• Responsabile ufficio acquisti: Giuseppe Cuffari

• Fatturazione centralizzata:

• Aree geografiche servite: Lombardia ed estero

• Numero punti vendita materiali edili: 12

• Numero showroom: 9

• Dipendenti: 150

• Fornitori partner: 200

• Fatturato 2022: aggregato 110 milioni di euro

Condominio S&C luglio 2023 (Abbonati)

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Fila Solutions: da 80 anni curiamo le superfici

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Beniamino Pettenon con i figli, Alessandra e Francesco

Come si fa a trasformare un’attività artigianale in un gruppo internazionale? «Bisogna non accontentarsi delle cose semplici, ma puntare a quelle interessanti. Con serietà», afferma Beniamino Pettenon, presidente di Fila Solutions, azienda di San Martino di Lupari (Padova) presente in quasi 90 Paesi con sette sedi commerciali, tra Europa, America ed Emirati Arabi.

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Beniamino Pettenon con i figli, Alessandra e Francesco

Fila, che festeggia gli 80 anni, è specializzata in prodotti professionali per la pulizia e la protezione delle superfici orizzontali e verticali. È stata fondata nel 1943 da gemelli Guido e Pietro, rispettivamente padre e zio dell’attuale presidente.

La svolta, dalla produzione di un famoso lucido per le scarpe a un prodotto ad hoc per il cotto, è avvenuta agli inizi degli anni Settanta: «Mi resi conto che le bellissime mattonelle di cotto si degradavano, in pratica non erano un prodotto finito. Per preservarne l’integrità inventammo un nuovo sistema grazie a un chimico che lavorava in azienda. Dal cotto siamo passati alla pietra naturale, al gres, al cemento, ad altri materiali. Insomma, non ci siamo più fermati e abbiamo percorso migliaia di chilometri per stringere alleanze commerciali», spiega Pettenon.

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Crema calzature anni ‘40

 

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Lucidi anni ‘40-’50

Segno che per brillare, è il caso di dirlo, non basta la curiosità, ma sono fondamentali anche l’intuizione, l’intraprendenza, una grande energia e un ambiente famigliare sereno, grazie al sostegno della moglie Anna. Beniamino Pettenon è stato tra i primi a istituire dei corsi di formazione per i distributori e a investire, molto, sulla pubblicità su riviste di arredamento come Casa Vogue nel 1976. L’obiettivo, riuscito, era far conoscere il marchio e distinguerlo dalle omonime aziende di magliette e matite.

«Volevo che i venditori fossero agevolati in tal senso e ora sono orgoglioso del fatto che ormai ci conoscono ovunque nel mondo, anche in Corea». Per esempio, su almeno uno dei pavimenti dei negozi Apple a Seul sono stati applicati dei prodotti Fila. Ed è un traguardo essere a supporto degli addetti ai lavori, con le nostre soluzioni di pulitura e trattamento dalla fase di posa fino alla manutenzione anche per Apple, la maggiore big tech americana.

Ma non solo. Le location prestigiose trattate sono tante: dal tempio di Canova alla Mohammed Bin Rashi Library a Dubai, fino al quartier generale del gruppo Marcegaglia a Gazoldo degli Ippoliti, in provincia di Mantova.

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Coca Cola Arena Dubai

Realtà molto diverse e un’unica strategia vincente: avviare partnership di consulenza tecnica con produttori, contractor, costruttori e progettisti. Per esempio, nel caso del pavimento dell’ingresso di Casa Marcegaglia l’architetto voleva utilizzare una pietra speciale, quella di Nonza, di origine magmatica compatta, ma porosa. 

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Casa Marcegaglia, zona interna trattata

Fila Solutions, coinvolta nel progetto grazie alla collaborazione storica con Piba marmi, è riuscita in seguito a dei test di verifica del trattamento, a trovare il sistema più adatto a questo contesto, per proteggere da macchie untuose e semplificare le operazioni di manutenzione. Le prove di laboratorio hanno dimostrato, proprio su richiesta dello studio di architettura, la traspirabilità del materiale e l’effetto protettivo senza alterazione della naturale colorazione della pietra.

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Casa Marcegaglia, l’esterno

Tale approccio ha permesso di aggiudicarsi una doppia commessa: quella in cantiere e quella successiva del committente per la manutenzione. Insomma, il post vendita è una parte importante del fatturato, che si divide tra detergenti, protettivi e finitori.

80 anni di Fila Solutions

Il 2023 è un anno importante, caratterizzato dall’evoluzione di un marchio, quello della Fabbrica Italiana Lucidi e Affini (Fila). «In occasione degli 80 anni di Fila, abbiamo ottenuto un importante riconoscimento: il marchio Fila è ora marchio storico di interesse nazionale. Un riconoscimento arrivato alla luce della storicità dell’azienda, operativa dal 1943 e del forte legame con il territorio. L’azienda è stata infatti iscritta nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, istituito dal Mise – Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha l’obiettivo di valorizzare marchi di eccellenza con una continuità operativa di oltre 50 anni e storicamente collegati al territorio nazionale», sottolinea Alessandra Pettenon, Ceo e Health safety manager del Gruppo.

Figlia di Beniamino, rappresenta la terza generazione con il fratello Francesco Pettenon, Ceo e general manager, che ha introdotto in azienda un percorso di sostenibilità davvero distintivo.

«Si tratta di un cammino iniziato negli anni Ottanta da mio padre con i primi impianti di depurazione, fatto non scontato nel settore della chimica», racconta il general manager. «Così negli anni ho esteso il concetto di sostenibilità a molteplici ambiti, con questa vision d’impresa: ci prendiamo cura nel tempo della bellezza delle superfici per portare benessere ed equilibrio negli ambienti e negli spazi pieni di vita. Lo facciamo da sempre con metodi e prodotti innovativi e sostenibili». Per esempio, i detergenti Fila hanno ingredienti biodegradabili fino al 98% e i protettivi sono per la maggior parte a base acqua.

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Innovation Center

Se ciò che entra nelle abitazioni deve essere sostenibile, anche il produttore deve essere coerente a casa sua. Così nel 2014 Fila ha ottenuto la certificazione Iso 14001 che stabilisce i requisiti per creare un sistema di gestione ambientale.

La creazione di questo sistema permette di monitorare gli impatti ambientali dell’organizzazione con lo scopo di gestirli e ridurli nell’ottica del miglioramento continuo. Un esempio tra tutti è l’uso del 100% di energia da fonti rinnovabili che si somma all’oltre 50% di energia autoprodotta dall’impianto fotovoltaico. L’azienda recupera annualmente 90.000 litri di acqua utilizzata per i lavaggi delle linee tramite un impianto di demineralizzazione.

Ma sostenibilità vuol dire anche benessere sociale e personale: con la Fondazione Umberto Veronesi la proprietà ha introdotto il Progetto Care4You, ossia visite mediche di prevenzione per i propri dipendenti e siglato il Manifesto della comunicazione non ostile, per aiutare i collaboratori contro la violenza delle parole che si trova nelle community online.

E, infine, poiché secondo Francesco Pettenon, aprire il Cda a membri esterni consente di avere competenze diverse rispetto a quelle già presenti in famiglia, due professori della Sda Bocconi sono diventati membri esterni nel consiglio di amministrazione: «L’augurio per i prossimi 80 anni è una Fila Solutions sempre più aperta a professionisti e specialisti. Perché sostenibilità significa anche supportare il passaggio generazionale per assicurare il futuro di un’impresa», conclude Francesco Pettenon.

Fila Salvaterrazza Eco contro le infiltrazioni d’acqua

Fila Salvadoccia e Concrete Hydro sono i più recenti, preceduti da Mp90 Eco Xtreme, Wet Eco, W68 E Pw10, e hanno una cosa in comune: la certificazione Indoor Air Comfort Gold di Eurofins che li certifica come prodotti a basse emissioni Cov (Composti Organici Volatili). Non hanno, quindi, quelle sostanze inquinanti spesso presenti nei formulati dei materiali da costruzione, che possono provocare la comparsa di emicranie, allergie, asma o peggio malattie cancerogene. Un fenomeno battezzato dall’Oms Sindrome da edificio malato.

«Siamo la prima azienda nel nostro settore in Italia a poter vantare questa certificazione che soddisfa i più stringenti criteri europei e internazionali, ancora più rigorosa di Cam e A+», precisa Francesco Pettenon.

Tra gli ultimi prodotti certificati Indoor Air Comfort Gold da Eurofins c’è Salvaterrazza Eco, il nuovo protettivo Fila anti infiltrazione a base acqua per la prevenzione e il ripristino delle superfici esterne.

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È una versione più moderna e sostenibile dello storico protettivo a base solvente di Fila, presenta una serie di importanti migliorie tecniche. Tra queste, la calpestabilità che passa dalle otto ore del solvente, alle quattro della base acqua. Una formula, inoltre, che non altera l’aspetto estetico della superficie e che offre una protezione che non si vede, avvolgendo e penetrando il materiale. Ciò che rimane inalterato, invece, è l’effetto di idrorepellenza.

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Il prodotto protegge fessure e crepe di pavimenti e rivestimenti fino a 1 millimetro, eliminando il problema delle infiltrazioni d’acqua che provocano ulteriori danni alla struttura e agli ambienti sottostanti. Incolore e inodore penetra in profondità, mineralizza e consolida il materiale, previene l’infiltrazione d’acqua che potrebbe causare danni strutturali. 

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Con una composizione a base di microcristalli mineralizzanti di silicio funzionalizzato e silicati, può essere infine utilizzato su diversi tipi di materiale, quali gres porcellanato, marmo, pietra, agglomerati, cemento, tufo, cotto e klinker.

Speciale Multipoint: intervista a Flavio Girardi, presidente di Intofer

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Flavio Girardi, presidente Intofer

Com’è andato il 2022?

È stato un anno soddisfacente.

Quali risultati vi aspettate per quest’anno?

Il primo trimestre è stato soddisfacente e ci auguriamo un proseguo come nel 2022.

Quanto ha inciso il taglio del superbonus e il blocco della cessione dei crediti? 

Avendo puntato poco sui materiali utilizzati nei lavori di ristrutturazione con il superbonus 110% l’impatto non è stato considerevole. Con il blocco della cessione dei crediti fiscali speriamo di non aver problemi.

Quali prospettive con il pnrr?

Il Pnrr non dovrebbe avere riflessi diretti sulla nostra operatività, ma ci auguriamo di avere comunque risvolti positivi.

Il mondo della distribuzione è in trasformazione: vale anche per voi?

Avvertiamo un fermento elevato nel mercato dei grandi gruppi con accaparramento di punti vendita. Anche Intofer sta valutando nuove opportunità.

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Magazzino Itofer

Quali sono le sfide da affrontare?

Il nostro focus sarà mantenere le nostre quote di mercato di fronte a colossi concorrenti mantenendo sempre un profilo di elevata professionalità.

Chi sono i vostri principali competitor? 

Bricoman, Cammi, Zanutta, Eternedile, Tecnomat.

Avete introdotto novità a livello logistico?

Non abbiamo introdotto novità, ma cerchiamo di offrire sempre un servizio migliore.

A che punto siete sul fronte della digitalizzazione?

In questi mesi stiamo valutando nuovi partner con cui iniziare un processo di informatizzazione dell’azienda.

Avete iniziative dedicate alla sostenibilità?

Nell’ambito green c’è molto interesse e il futuro sarà centrato su tali temi.

Sostenibilità

Quali sono le vostre principali iniziative di comunicazione?

Da inizio aprile 2023 abbiamo affidato a un nuovo partner qualificato la gestione del marketing e comunicazione.

Quali zone servite?

Intofer ha la propria clientela nella provincia di Verona e zone limitrofe.

Quanti punti vendita avete?

Abbiamo attualmente quattro punti vendita. È nostra intenzione aprire nuovi punti
vendita sempre nella provincia di Verona.

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Come si compone la vostra clientela?

La clientela di Intofer è per il 20% di clienti privati e per l’80% di clienti professionali.

Quali servizi sono più richiesti dai clienti?

I servizi di pre-vendita di Intofer sono dati da una consulenza tecnica personalizzata per le esigenze del cliente.

Quanto tempo dedicate alla formazione?

La formazione del personale è continua e rappresenta un obiettivo aziendale importante: sono dedicate alla formazione per ciascun dipendente circa otto ore mensili

LA SCHEDA

• Ragione sociale completa: Intofer srl

• Sito internet: www.intofer.it

• Email: amministrazione@intofer.it

• Sede legale: Via Bussolengo 19/21, 37060 Lugagnano di Sona (Verona)

• Numero punti vendita materiali edili: 4

• Numero showroom: 2

• Anno di fondazione: 2000

• Presidente: Flavio Girardi

• Responsabile ufficio acquisti: Gabriele Guadagnini

• Fatturato 2022: 18.073.000 euro

• Gruppo d’acquisto d’appartenenza: Ri.Ve.A. scarl

• Categorie di prodotti trattate: materiali edili in genere

• Marchi: Fisher, Saint Gobain, Stabila, Fassa, Cementi Rossi, Kerakoll,Dakota, Scrigno, Mirage Ceramiche, Progetto Baucer

International Hardware Fair Italy: gli strumenti del fare hanno convinto

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Prossimo appuntamento a maggio 2025. Tornerà fra due anni, sempre nella cornice della Fiera di Bergamo, la seconda edizione di International Hardware Fair Italy, la fiera dedicata a ferramenta, edilizia, fai-da-te, sicurezza, outdoor, colore e materiale elettrico, organizzata da Koelnmesse Italia sul modello di Eisenwarenmesse, la più grande manifestazione del settore a livello mondiale che si svolge a Colonia, in Germania.

«Abbiamo colto i segnali del mercato italiano ed europeo, per organizzare un evento dedicato al mondo ferramenta, edilizia e Diy, che in Italia ancora non c’era, e il mercato ci ha dato ragione», ha commentato Markus Oster, vicepresidente Trade Fair Management di Koelnmesse in Germania.

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Markus Oster, vicepresidente Trade Fair Management di Koelnmesse in Germania

«Il successo di questa prima edizione deriva da tutta la nostra esperienza nell’organizzazione di fiere, che ci ha consentito di strutturare un’esposizione fieristica rispondente alle reali esigenze del comparto. La collaborazione con le numerose associazioni italiane ed europee che hanno dato pieno supporto a questa prima edizione, inoltre, ha contribuito a creare la piattaforma ideale in Italia per il mercato europeo», ha aggiunto Thomas Rosolia, amministrazione delegato di Koelnmesse Italia.

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Thomas Rosolia, amministrazione delegato di Koelnmesse Italia

A segnare il debutto del format italiano dell’evento, un riscontro oltre le aspettative che si è materializzato negli oltre 5 mila visitatori (5.300 per la precisione), provenienti da 30 Paesi, che hanno curiosato tra i padiglioni e partecipato agli eventi.

I 302 espositori presenti hanno fatto registrare il tutto esaurito, anche grazie alla presenza di numerose aziende estere, riunite in collettive o presenti singolarmente, provenienti da 20 Paesi, europei e non.

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«La nostra è una presenza storica alla fiera di Colonia: a Eisenwarenmesse ormai siamo di casa. Quando si è presentata l’opportunità di partecipare alla prima edizione di International Hardware Fair Italy, a Bergamo, l’abbiamo colta subito, proprio in funzione del successo della fiera di Colonia in tutti questi anni», ha commentato Michele Taddei, direttore commerciale Bossong, specializzata in sistemi di fissaggio e consolidamento.«A Bergamo, abbiamo ritrovato lo spirito di internazionalità nel settore dell’edilizia che domina in Germania; la dimensione della fiera era, naturalmente, più contenuta, ma l’Italia e la città hanno risposto in maniera molto positiva a questa scommessa sul ritorno dell’edilizia a Bergamo».

Durante la fiera l’attività di matchmaking ha facilitato l’incontro tra aziende e distributori: nelle due giornate, hanno avuto luogo oltre 200 appuntamenti, grazie alla collaborazione di partner distributivi nazionali ed europei specializzati nei diversi cluster di settore.

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«L’impressione è stata decisamente positiva. L’evento ha raggiunto e superato le aspettative iniziali. La manifestazione, in particolare per l’affluenza dei visitatori e per l’alto profilo delle aziende espositrici, è senza dubbio un evento da non perdere, anche per le future edizioni; e sarà senz’altro da annoverare tra le fiere di maggiore importanza, nel panorama europeo», è il commento di Franco Morganti, amministratore
delegato Morganti Kapriol, che si occupa della produzione e commercializzazione di utensili, abbigliamento da lavoro e dispositivi di protezione individuale.

Durante la due giorni dell’International Hardware Fair Italy di Bergamo numerosi sono stati anche gli eventi di approfondimento sulle tematiche più attuali. Oltre al convegno inaugurale, dedicato allo scenario internazionale di mercato nei settori ferramenta, edilizia e Diy, e ai driver strategici ed economici che condizioneranno le filiere nei prossimi anni, il programma ha visto anche una tavola rotonda dedicata al futuro del mercato ferramenta ed edilizia dopo i bonus e un meeting dedicato alle tendenze e all’evoluzione della grande distribuzione specializzata dell’home improvement, in Italia e nel mondo.

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Rinnovamento del retail tecnico indipendente, evoluzione della comunicazione b2b e social, nuove aspettative del consumatore professionale post covid, nuovi scenari nel mondo colore sono stati invece i temi al centro della seconda giornata della fiera.

Il mondo del giardino e dell’outdoor, inoltre, sono stati protagonisti del convegno dedicato alle tendenze nei garden center e alla distribuzione per l’outdoor, con un approfondimento sul bonus verde e sull’innovazione nelle attrezzature per il giardinaggio.

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All’International Hardware Fair Italy di Bergamo non sono mancate infine le premiazioni, con la proclamazione dei vincitori del Premio per il miglior prodotto 2023, in collaborazione con Assofermet Ferramenta, l’assegnazione dell’Oscar del negozio ferramenta e il Premio negozio Ascom.

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Michele Tacchini premia Silvana e Federica Serraiocco di Ferramenta Nicolini

Premio Prodotto dell’anno
• Categoria Design: Romeo Maestri figli & con Rocamatica
• Categoria Innovazione CFG con CFG Lumina Combi
• Categoria Green: Arexons con Svitol lubrificante multifunzione green.

Premio Oscar del Negozio Ferramenta
• Miglior Presenza Web: Vanzo Centro Fer con il portale e-commerce dedicato a professionisti e aziende
• Miglior Esposizione: GB Ferramenta con il progetto Lavorare con gli attrezzi giusti è tutta…un’altra musica.
• Miglior Specializzazione: Perinelli Forniture con il progetto Punto vendita centro chiavi.
• Miglior Storia di Famiglia: Ferramenta Nicolini con il progetto Ferramenta Nicolini: from zero to hero. 

Premio negozio Ascom
• Categoria Storicità e Presenza sul territorio: Andrea Gualini con la famiglia con il progetto Miglior storia di famiglia a Bergamo.
• Categoria Innovazione: Giuseppe Mauriello con il progetto Innovazione e rinnovamento
• Categoria Opzione Donna: Cristina Mora con famiglia con il progetto Opzione donna