Basf presenta la svolta verde

«We create chemistry for a sustainable future». Trasformare la chimica in un pilastro su cui fondare un futuro sostenibile non è solo uno slogan per Basf, gruppo tedesco presente da più di 75 anni in Italia e che proprio in occasione di questo importante anniversario vanta un primo, importante traguardo su questo fronte.

Nonostante il significativo incremento dei volumi di produzione, infatti, nel 2021 Basf ha ridotto le proprie emissioni di Co2 di circa il 3% rispetto al 2020: un risultato in gran parte attribuibile all’aumento dell’uso di energia rinnovabile.

L’azienda ha riaffermato i propri, ambiziosi, obiettivi climatici per il raggiungimento del traguardo di zero emissioni entro il 2050, indicato anche dalla comunità europea attraverso normative quali il Green Deal.

«Basf conferma una previsione di investimenti intorno a 1 miliardo di euro nel periodo 2021-2025, mentre nel quinquennio 2026-2030 dovrebbero aumentare a circa 2-3 miliardi. In questo lasso di tempo, Basf prevede di scalare le prime nuove tecnologie di gestione delle emissioni e accelerare il passaggio alle energie rinnovabili», afferma Paolo Soggiu, Sustainability Manager Basf Italia.

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Paolo Soggiu presenta la strategia per la sostenibilità di Basf in occasione del Klimahouse di Bolzano

Nella pratica, però, come è possibile salvaguardare il pianeta e, al contempo, la crescita economica? La strategia di Basf è articolata e si concretizza anche nel metodo Biomass Balance (Bmb), un innovativo processo produttivo che punta a sostituire fino al 100% delle fonti fossili con fonti rinnovabili, sostenibili e certificate.

Queste le credenziali con le quali è stata realizzata la nuova materia prima Neopor Bmbcert, il nuovo isolante in polistirene espandibile additivato di grafite, il cui processo produttivo riduce drasticamente le emissioni di Co2 come mai era stato possibile  prima.

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Certificato secondo lo schema Redcert2, secondo cui fino al 100% delle fonti fossili primarie viene sostituito da fonti rinnovabili sostenibili e certificate, ovvero biomassa (come rifiuti organici) all’inizio della produzione e attribuite ai rispettivi prodotti finali, utilizzando un modello di calcolo certificato.

I produttori di isolanti termici che utilizzano Neopor Bmbcert, attraverso lo schema di certificazione ReMade in Italy, possono realizzare prodotti isolanti certificati come 100% riciclati, in classe A+, garantendo il soddisfacimento dei requisiti sul contenuto di riciclato fissati dai Criteri Ambientali Minimi (Cam) e richiamati nel decreto Rilancio per il superbonus 110%.

Gli isolanti termici made of Neopor Bmbcert sono ideali sia per gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio, sia per le nuove costruzioni e dove è necessario l’ottenimento delle agevolazioni fiscali. Sono efficienti termicamente, unici nel loro genere perché prodotti in modo sostenibile, a vantaggio di una progettazione edilizia virtuosa, che esige un costante e sempre maggiore, rispetto dell’ambiente, attraverso l’impiego di prodotti a impronta di carbonio sempre più bassa: -42% rispetto a quello dei prodotti equivalenti di origine fossile, come spiega Giovanna Di Tommaso, direttrice commerciale Basf Italia.

Intervista a Giovanna Di Tommaso, Basf: «Vogliamo azzerare le emissioni di Co2 entro il 2050»

Giovanna-Di-Tommaso-basfDomanda. Quando è nato il ruolo di manager della sostenibilità in Basf Italia?
Risposta. Da ormai quattro anni abbiamo introdotto la figura del sustainability manager, il cui ruolo però si è evoluto nel tempo. La persona che prima ricopriva questa carica, e che adesso è diventata sustainability manager a livello Emea, si occupava soprattutto di advocacy e di far conoscere la strategia di sostenibilità di Basf in Italia. Il ruolo, nel frattempo, è evoluto e coinvolge anche maggiori risorse. Paolo Soggiu è il nuovo sustainability manager di Basf Italia, e in questa evoluzione è prevista molta più attenzione verso i clienti. Tra le nuove mansioni di questa figura c’è quella di aiutare il cliente a raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità, attraverso le nostre soluzioni. Pur mantenendo il suo ruolo di esperto della corporate strategy, insomma, il sustainability manager è anche una figura fondamentale a supporto dell’area commerciale.

D. Quanto investe Basf sulla sostenibilità?
R. La sostenibilità negli ultimi anni è l’investimento maggiore che stiamo perseguendo, soprattutto in Europa. L’obiettivo che ci siamo posti, di azzerare le emissioni di Co2 entro il 2050, richiede soprattutto un investimento sulla tecnologia: dunque tecnologie innovative che riducano la quantità di emissioni di Co2 nonostante l’aumento dei ritmi di produzione. Quasi tutta la nostra ricerca e sviluppo al momento è focalizzata nel trovare soluzioni che siano più sostenibili e che ci permettano nel 2050 di raggiungere l’azzeramento delle emissioni.

D. Si tratta sicuramente di un obiettivo molto strategico…
R. È molto strategico per noi e anche per i nostri clienti. Ed è anche un’imposizione top-down dalle autorità europee che noi siamo pronti ad accogliere. Proprio la chimica, probabilmente, dovrà essere il primo motore, la prima industria a trasformarsi per rendere possibile l’obiettivo Net Zero, che risponde a un’esigenza sia etica, sia del mercato a cui non ci si deve sottrarre.

D. Con la guerra in Ucraina avete dovuto rivedere una parte del vostro piano per la sostenibilità?
R. Questo grande sconvolgimento ci ha messi di fronte a una domanda: dobbiamo ancora occuparci dell’economia circolare o è necessario cambiare priorità? La risposta che ci siamo dati è che proprio l’economia circolare è una strategia per differenziare le fonti di approvvigionamento delle materie prime, in questo momento al centro della preoccupazione mondiale. Quando cominceremo a guardare i rifiuti come una fonte di materia prima e di energia alternativa, saremo in grado di ridiscutere alcune logiche tradizionali circa lo sfruttamento delle risorse naturali.

D. Come hanno accolto i vostri clienti questo cambio di paradigma?
R. Abbiamo ricevuto un feedback molto positivo. Ne abbiamo parlato molto con loro, abbiamo presentato nel dettaglio la nostra strategia ed è stata un’occasione anche per loro, per guardare con occhi diversi questa crisi e, per noi, per rafforzare ulteriormente le nostre partnership.

 

Per maggiori informazioni:

www.isolanti-lowco2.it è il nuovo sito sul quale poter approfondire ogni curiosità riguardante questa nuova materia prima e conoscere gli isolanti termici made of Neopor BMBcert progettati e sviluppati dalle più importanti aziende operanti nel mondo dell’edilizia.

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